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Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Roma)

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Monti ss Quirico e Giulitta 1010082
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La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato nel rione Monti, in via Tor de' Conti. La chiesa, retta dai frati del Terz'Ordine Regolare di San Francesco, è rettoria della parrocchia di Santa Maria ai Monti e sede del titolo cardinalizio dei Santi Quirico e Giulitta.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Roma) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Roma)
Via Tor de' Conti, Roma Municipio Roma I

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 41.894041 ° E 12.487567 °
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Indirizzo

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta

Via Tor de' Conti
00184 Roma, Municipio Roma I
Lazio, Italia
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Monti ss Quirico e Giulitta 1010082
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Tempio di Minerva (Foro Transitorio)

Il Tempio di Minerva coronava il lato breve del Foro di Nerva (o Foro Transitorio) nei Fori Imperiali a Roma. Il tempio si ergeva su un alto podio e presentava sulla facciata sei colonne e tre sulla parte anteriore dei lati. Il retro era nascosto alla vista dalla piazza da due ali di muro, che nascondevano alla vista l'alto muro dell'esedra del Foro di Augusto e il passaggio verso la Porticus absidata. La cella era dotata di abside, secondo una tipologia architettonica affermatasi nell'età imperiale. Il tempio era dedicato a Minerva, una divinità particolarmente cara a Domiziano (l'imperatore responsabile della costruzione del Foro Transitorio), e venne completato entro il 97 d.C. Il tempio era ancora ben conservato nel XVI secolo, ma nel 1606 papa Paolo V ne destinò i materiali alla costruzione della fontana dell'Acqua Paola sul Gianicolo. Altri furono riciclati per la cappella Borghese in Santa Maria Maggiore. Oggi si conservano soltanto scarsi resti del podio e diversi elementi della sua decorazione architettonica, tra cui un blocco della cornice del frontone. Nel Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano è esposto un frammento del fregio, con bucrani e strumenti sacrificali, simile a quello presente sul coevo tempio di Vespasiano, intagliato su lastre applicate ai blocchi della trabeazione. Sul lato frontale, come si vede dai disegni precedenti alla demolizione seicentesca, fregio e architrave erano invece occupati dall'iscrizione dedicatoria.