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Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi

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Monti S Giovanni Battista dei cavalieri di Rodi 3
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La cappella palatina di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi è una chiesa di Roma nel rione Monti, in piazza del Grillo. Benché l'edificio sia costruito su resti del foro di Augusto, la chiesa è una costruzione moderna (risale al 1946), ricavata all'interno di uno degli ambienti della Casa, detta anche Castello, dei Cavalieri di Rodi (oggi Sovrano Militare Ordine di Malta), a sua volta costruita sulle preesistenze di epoca romana. Questi cavalieri, che acquisirono i beni dei Templari, soppressi come Ordine all'inizio del XIV secolo, edificarono la loro casa sui resti del foro di Augusto: costruita in laterizio, presenta un grande arco nella facciata ed una finestra quattrocentesca a croce. La chiesa è ricavata in un quadriportico a pilastri con archi in travertino. Nella parete di fondo vi è l'altare con sculture di Alfredo Biagini (1886-1952).

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Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi

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Monti S Giovanni Battista dei cavalieri di Rodi 3
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Tempio di Minerva (Foro Transitorio)

Il Tempio di Minerva coronava il lato breve del Foro di Nerva (o Foro Transitorio) nei Fori Imperiali a Roma. Il tempio si ergeva su un alto podio e presentava sulla facciata sei colonne e tre sulla parte anteriore dei lati. Il retro era nascosto alla vista dalla piazza da due ali di muro, che nascondevano alla vista l'alto muro dell'esedra del Foro di Augusto e il passaggio verso la Porticus absidata. La cella era dotata di abside, secondo una tipologia architettonica affermatasi nell'età imperiale. Il tempio era dedicato a Minerva, una divinità particolarmente cara a Domiziano (l'imperatore responsabile della costruzione del Foro Transitorio), e venne completato entro il 97 d.C. Il tempio era ancora ben conservato nel XVI secolo, ma nel 1606 papa Paolo V ne destinò i materiali alla costruzione della fontana dell'Acqua Paola sul Gianicolo. Altri furono riciclati per la cappella Borghese in Santa Maria Maggiore. Oggi si conservano soltanto scarsi resti del podio e diversi elementi della sua decorazione architettonica, tra cui un blocco della cornice del frontone. Nel Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano è esposto un frammento del fregio, con bucrani e strumenti sacrificali, simile a quello presente sul coevo tempio di Vespasiano, intagliato su lastre applicate ai blocchi della trabeazione. Sul lato frontale, come si vede dai disegni precedenti alla demolizione seicentesca, fregio e architrave erano invece occupati dall'iscrizione dedicatoria.