place

Scuola Giapponese di Milano

Pagine con mappeScuole a Milano

|La Scuola Giapponese di Milano (ミラノ日本人学校?, Mirano Nihonjin Gakkō) è una scuola giapponese internazionale con sede a Milano, Italia, fondata il 25 febbraio 1976. La scuola si trova all'interno di un edificio bianco a due piani che assomiglia più a una casa di campagna che a un edificio scolastico. La scuola segue totalmente i programmi della scuola giapponese per consentire agli allievi di rientrare in Giappone con lo stesso livello scolastico dei ragazzi giapponesi. Sono comunque presenti alcune ore di insegnamento di italiano ed è curata anche la conoscenza della realtà locale, favorendo scambi con classi italiane della stessa età. Francesco Segoni, La scuola giapponese di Arzaga, su magzine.it. URL consultato il 23 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2014). Latella, Maria, Lezione di etica per lo scolaro giapponese di Milano, in Corriere della Sera, 7 novembre 1990, p. 1. Scuola Giapponese di Milano, su mngitalia.net. URL consultato il 23 giugno 2022.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Scuola Giapponese di Milano (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Scuola Giapponese di Milano
Via Arzaga, Milano Municipio 6

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Scuola Giapponese di MilanoContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.456635 ° E 9.138034 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Scuola Giapponese di Milano

Via Arzaga
20146 Milano, Municipio 6
Lombardia, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q17051886)
linkOpenStreetMap (661121837)

Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Chiesa dell'Immacolata Concezione (Milano)
Chiesa dell'Immacolata Concezione (Milano)

La chiesa dell'Immacolata Concezione è una parrocchiale di Lorenteggio, quartiere di Milano, in città metropolitana e arcidiocesi di Milano; fa parte del decanato di Barona-Giambellino. La chiesa fu costruita tra il 1962 e il 1963 dai Figli dell'Immacolata Concezione per soddisfare i bisogni spirituali del quartiere, che aveva visto in quegli anni un aumento degli abitanti. La parrocchia dell'Immacolata Concezione fu eretta dal cardinale Carlo Maria Martini con un decreto del 10 luglio 1986; il territorio parrocchiale fu ricavato dalle limitrofe San Vito al Giambellino, Santo Curato d'Ars, San Benedetto e Santi patroni d'Italia. Nel 2010 la chiesa fu interessata da lavori strutturali: fu predisposto il sistema di riscaldamento a pavimento e fu ricavata la cappella feriale, decorata dalla Scuola Beato Angelico, nella zona absidale. L'11 marzo 2012, in occasione del 50º anniversario dalla posa della prima pietra e del 25º di fondazione della parrocchia, il cardinale Angelo Scola consacrò la chiesa e dedicò l'altare. La facciata è idealmente suddivisa in tre registri, tutti scanditi dalla trama ad esagoni allungati; essi, nel registro centrale, vengono svuotati e fungono da rosone, nel registro superiore, invece, tre di essi sono ricoperti da mosaici. Nel registro inferiore si aprono i tre portali d'ingresso. L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata con le pareti rivestite in legno. Lungo i prospetti laterali si aprono delle vetrate policrome. Al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di vari gradini, affiancato dalle aperture contenenti il fonte battesimale e la statua della Madonna. Dietro l'abside si sviluppa il volume della cappella feriale. Arcidiocesi di Milano Lorenteggio Milano Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano Regione ecclesiastica Lombardia Chiesa dell'Immacolata Concezione, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Chiesa dell'Immacolata Concezione (Milano), su orarimesse.it. URL consultato il 13 aprile 2024.

Stadio del ghiaccio Agorà
Stadio del ghiaccio Agorà

Lo stadio del ghiaccio Agorà o PalaAgorà è il più importante palaghiaccio della città di Milano. L'impianto nacque su iniziativa di Renato Massa (ex Presidente dell'Hockey Club Milano, ed ex Presidente del rinato Hockey Club Diavoli) e di sua moglie Rosa Bianca Selvaggio che, avvicinati agli sport del ghiaccio dalla passione dei due figli, si resero conto che a Milano non c'erano strutture sufficienti per tutti i giovani che praticavano l'hockey ed il pattinaggio. Infatti, le società sportive e gli atleti di Milano erano costretti ad spostarsi quotidianamente a Bergamo, Como, Varese e Zanica, per poter effettuare gli allenamenti e le attività agonistiche. Da qui nacque loro l'idea di costruire il palazzo del ghiaccio di via Dei Ciclamini. L'ex PalaCandy, oggi Agorà, è stato realizzato in tempi brevi: il 6 marzo 1987 è stata firmata la convenzione tra il Comune di Milano e Renato Massa, Amministratore Unico della Società Sportiva Orchidee Sporting Club srl, ed è stato inaugurato il 7 settembre 1989. Capace di ospitare fino ad un massimo di 4 000 spettatori, ospita attualmente le partite interne dell'Hockey Milano Bears Rossoblu e, temporaneamente a causa dell'indisponibilità del palazzo di casa, il Pala Albani, l'HC Varese. Il palaghiaccio è aperto anche per attività ludico-ricreative durante i giorni in cui l'impianto non viene utilizzato per le partite di hockey su ghiaccio. Oltre all'hockey su ghiaccio ospita esibizioni e gare di pattinaggio artistico, di coppia e sincronizzato. La struttura è chiusa dal 18 gennaio 2023 in attesa di riqualificazione e nuova gestione. Hockey Milano Rossoblu Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stadio del ghiaccio Agorà Sito ufficiale, su stadioghiaccio.it.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Francesco
Chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Francesco

La chiesa di Santa Maria degli Angeli e san Francesco è una chiesa in piazzale Velasquez a Milano. La presenza dei frati cappuccini a Milano è documentata già nel Cinquecento con Giovanni da Fano che si stabilì presso la cappella di San Giovanni alla Vepra grazie il permesso di Francesco Sforza, costruendo poi il complesso nel Borgo Orientale, ma con le soppressioni napoleoniche l'ordine dovette allontanarsi e per ben 40 anni non fare ritorno a Milano. Solo nel 1897 i frati cappuccini riuscirono a ottenere un terreno dove poter riedificare la chiesa e il convento. La nuova chiesa fu consacrata nel 1907 e dedicata alla Madonna degli Angeli mentre il convento con la scuola di teologia erano già attive dal 1899. I frati del convento vengono identificati come quelli “della Maddalena”, per la vicinanza con la chiesa intitolata alla santa. Costruita negli anni tra il 1897 e 1899, è un edificio in stile neogotico lombardo, tipico del gusto di fine XIX secolo, progettato dall’architetto Cesare Nava in conformità alle esigenze costruttive dell'ordine cappuccino improntate alla ricerca di una semplice funzionalità strutturale e decorativa. La facciata tripartita a salienti è in cotto a vista con inserti intonacati ed è preceduta da un pronao a tre archi. Al centro della facciata è un grande rosone centrale mentre due rosoni minori laterali sovrastano altrettante bifore. L’interno è a navata unica conclusa da un presbiterio a terminazione piatta. La parte superiore absidale conserva la tela di Ponziano Loverini Il santo Perdono del 1901. Il soffitto è a capanna con struttura in legno sorretto da arconi ogivali mentre le nove cappelle laterali hanno copertura con volte a crociera. Ai lati della chiesa sono due simmetrici edifici conventuali nello stesso stile della chiesa. F. Merelli, I frati cappuccini in piazzale Velasquez di Milano,. Cento anni di spiritualità, solidarietà e cultura, Milano, 1992. Ordine francescano Rosetum Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Francesco Chiesa di S. Maria degli Angeli e S. Francesco d'Assisi, su lombardiabeniculturali.it.

Chiesa di San Vito al Giambellino

La Chiesa di San Vito al Giambellino è una parrocchiale di Milano, sita nel quartiere e nel decanato del Giambellino . La parrocchia venne edificata tra il 1936 ed il 1937 come nuova chiesa parrocchiale per il quartiere milanese del Giambellino, su progetto dell'architetto mons. Giuseppe Polvara con un orientamento sud-ovest, nord-est. Venne consacrata dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano. Nel 1938, venne avanzato il progetto della realizzazione di un triportico che conducesse dalla strada sino all'ingresso della chiesa, ma questo rimase sulla carta dal momento che le esigenze belliche imposero di accantonare l'idea. La struttura originaria non prevedeva né la presenza del campanile né quella del portico che attualmente precede la struttura. L'area esterna, pavimentata in beola e pietra di Trani, guida il visitatore sino al portale (recentemente rifatto) decorato in cemento bianco picchiettato. La chiesa presenta un impianto a croce latina con una navata principale affiancata da due navatelle laterali, nelle quali si trovano rispettivamente il battistero e due cappelle. Il presbiterio, sopraelevato rispetto all'aula centrale, presenta un altare sovrastato da un ciborio; nell'abside è presente l'organo. La chiesa all'interno presenta un ciclo pittorico realizzato dal pittore Antonio Martinotti negli anni '60. Nell'abside, al centro, si trova la maestosa figura del Cristo risorto, attorniato dalla raffigurazione di vari episodi della Sua vita sino alla Risurrezione. Nella cappella dedicata alla Vergine Maria, troneggia la figura della Madonna nell'atto di schiacciare il serpente col proprio piede; sotto di lei è presente l'Annunciazione, accompagnata lateralmente dalle scene dello sposalizio di Maria e della Natività. La cappella dedicata al Sacro Cuore è contraddistinta dalla figura centrale di Cristo nell'atto di spalancare il proprio mantello per accogliere malati ed infermi, il tutto accompagnato da episodi evangelici di misericordia, dalla parabola del buon samaritano a quella del figliuol prodigo. Il fonte battesimale è decorato con la figura di San Giovanni Battista e di alcuni momenti della sua vita e della sua predicazione sino al battesimo di Gesù.

Pio Albergo Trivulzio
Pio Albergo Trivulzio

Il Pio Albergo Trivulzio è una casa di cura di Milano destinata da oltre due secoli agli anziani meno abbienti. Unito con l'Orfanotrofio dei Martinitt e l'Orfanotrofio delle Stelline subito dopo l'Unità d'Italia, dal 2003 forma con gli stessi l'Azienda di servizi alla persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, un ente pubblico collocato nella città di Milano che opera in ambito sociosanitario, sociale e educativo. La sede attuale è situata lungo la strada che conduce dal centro al quartiere Baggio di Milano ed è pertanto comunemente soprannominata «Baggina». Il Pio Albergo Trivulzio nasce dalle disposizioni testamentarie del 26 agosto 1766 del principe Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio (1692-1767), nobile milanese e filantropo, attraverso le quali ne ordina la fondazione all'interno del suo stesso palazzo di abitazione, a Milano, in Contrada della Signora. Le opere di ristrutturazione del Palazzo vengono affidate al Padre barnabita Ermenegildo Pini che progetta di demolire e ricostruire intere parti dell'edificio; l'eccessiva spesa che questi interventi avrebbero comportato, spinge gli esecutori testamentari del Principe a decidere di eseguire solo degli adattamenti funzionali sull'edificio, come il miglioramento della ventilazione delle camere e l'introduzione di acqua corrente e latrine. Il Pio stabilimento apre nel 1771 con il ricovero dei primi cento assistiti. Tra il 1780 e il 1790 la città di Milano è soggetta ad una serie di riforme assistenziali volute dall'Imperatore Giuseppe II che portano alla formazione di quattro categorie di luoghi di assistenza: Ospedali Orfanotrofi e Istituti per l'educazione Luoghi Pii elemosinieri Alberghi per i vecchi e incurabili Molti enti assistenziali vengono soppressi e i ricoverati trasferiti negli enti maggiori rimasti operativi, cosa che succede anche al Pio Albergo Trivulzio infatti nel 1786 viene unito l'"Ospedale dei Vecchi", conosciuto anche con il nome di "Ospedale dei vecchi di Porta Vercellina", nel 1772 l'"Opera Pia sartoria" e poi ancora nel 1787 il Luogo Pio Pertusati di Pavia. L'aumento del numero dei ricoverati comporta la necessità di un cambiamento degli spazi; il piano di ampliamento dell'edificio viene affidato all'architetto regio Giuseppe Piermarini e per l'occasione vengono acquistati degli edifici contigui al Palazzo. Alla fine del Settecento gli spazi all'interno del Pio Albergo sono così distribuiti: i vari locali di servizio (portineria, segreteria, refettorio, magazzino) sono collocati al piano terreno mentre i dormitori, i locali per il lavoro e le infermerie sono collocate al primo e al secondo piano. Negli anni trenta e negli anni settanta dell'Ottocento l'edificio subisce dei nuovi rimaneggiamenti e ampliamenti e negli ultimi anni del secolo l'edificio venne dotato di un impianto di riscaldamento. Il Palazzo in Contrada della Signora rivela ad inizio del Novecento tutta la sua inadeguatezza in termini di spazio, igiene e comfort e per questo motivo viene presa la decisione di costruire una nuova sede. Tra il 1907 e il 1910 viene quindi realizzato il nuovo Pio Albergo Trivulzio sulla strada che conduce a Baggio, Via Baggina (da qui il nome con cui è conosciuto in tutta la zona di Milano ovvero Baggina) con un progetto firmato dagli ingegneri Carlo Formenti (1847-1918) e Luigi Mazzocchi (1844-1925). Il nuovo edificio, inaugurato con una grande festa il 22 maggio 1910, aderisce agli standard della moderna architettura sanitaria, dotato di un impianto a padiglioni ben collegati tra loro, aerati e soleggiati, e disposti attorno ad una corte centrale che divide la parte maschile (a sinistra) dalla parte femminile (a destra). Ancora oggi il Pio Albergo Trivulzio è collocato in questa sede. Il Pio Albergo Trivulzio divenne noto ai fatti di cronaca nel 1992 per essere legato alle prime indagini legate a Tangentopoli. Difatti, l'incipit delle inchieste giudiziarie di Mani pulite ebbe luogo il 17 febbraio 1992, quando Il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese e ottenne dal GIP Italo Ghitti un ordine di cattura per l'ingegner Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e membro di primo piano del PSI milanese. L'azienda dei Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio gestisce tre delle Istituzioni cardine della città di Milano: Pio Albergo Trivulzio, Orfanotrofio dei Martinitt e Orfanotrofio delle Stelline. Questi tre enti hanno accumulato attraverso i secoli un patrimonio storico, documentario e artistico di grande rilievo. Parte di questo patrimonio è custodito presso il Museo Martinitt e Stelline (Corso Magenta 57, Milano) dove grazie ad installazioni digitali si possono vedere una piccola parte dei documenti e delle foto conservati negli archivi storici di questi enti, nonché alcuni dei dipinti che fanno parte della galleria di benefattori che hanno contribuito al mantenimento di questi luoghi. Il Trivulzio è un ente pubblico che opera in ambito sociosanitario, sociale ed educativo sul territorio della Regione Lombardia indirizzandosi principalmente alla città di Milano. Per questo motivo la Regione Lombardia designa il Direttore Generale e legale rappresentante dell'Azienda d'intesa con il Sindaco della città di Milano e nomina, insieme al Comune, i componenti del Consiglio d'indirizzo aziendale. Il Direttore Generale insieme al Direttore Amministrativo, il Direttore Sociosanitario e alla Dirigente delle Professioni Sanitarie compone la Direzione Strategica che garantisce e supervisiona l'operato aziendale a carattere sanitario, sociale ed economico-organizzativo. Il Consiglio di indirizzo è composto da 5 membri, 3 di nomina Comunale (tra cui il presidente) e 2 di nomina Regionale; le funzioni del Consiglio sono definite dalla L.R 1/2003 e successive modifiche e integrazioni dello Statuto Aziendale e dallo statuto aziendale su proposta del Direttore Generale. Il Pio Albergo viene citato nella canzone La domenica delle Salme di Fabrizio De André. Il Pio Albergo è ritratto in molte opere del pittore Angelo Morbelli interessato alla rappresentazione dei cosiddetti "vecchioni". Maria Gaetana Agnesi Vincenza Cerati Rivolta Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pio Albergo Trivulzio Sito ufficiale, su iltrivulzio.it.