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Chiesa di San Rocco al Gentilino

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Milano Chiesa di San Rocco al Gentilino 2023 09 13 23 54 41 001
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La chiesa di San Rocco al Gentilino è un luogo di culto cattolico di Milano. Fin dal 1524 è presente una chiesa, al Gentilino, dedicata ai santi Rocco e Sebastiano. Nel 1573 San Carlo Borromeo, in visita pastorale a S. Gottardo, benedice anche la chiesetta di S. Rocco al Gentilino, che nel 1571 aveva subito restauri. Nel 1952 la chiesa viene ricostruita in luogo della precedente, distrutta dai bombardamenti del 1943. È la chiesa della comunità cattolica coreana di Milano. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Rocco al Gentilino Chiesa di San Rocco al Gentilino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Rocco al Gentilino (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Rocco al Gentilino
Piazza Tito Lucrezio Caro, Milano Municipio 5

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20136 Milano, Municipio 5
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Luoghi vicini

Parco della Resistenza (Milano)
Parco della Resistenza (Milano)

Il parco della Resistenza, fino al 2013 denominato parco Baravalle, è un parco della città di Milano. È stato realizzato su un'area che dal 1919 sino agli anni sessanta era occupata da un quartiere popolare di villette unifamiliari, il Quartiere Villaggio giardino Baravalle, abbattuto per far posto all'area verde, la cui struttura è ricalcata dai viali del parco. Sul lato orientale esterno (viale Tibaldi) sono ospitati il centro civico, con biblioteca e uffici decentrati del comune, e una scuola materna. Era dedicato alla memoria di Carlo Baravalle, che fu un noto educatore e scrittore. Al Baravalle erano già dedicati una via e il predetto quartiere, nell'area divenuta poi il parco. L'area su cui sorge il parco ha registrato, negli ultimi centovent'anni, radicali e talvolta repentine mutazioni d'uso. Fra il 1787 ed il 1895, sull'area dell'odierno parco, sorgeva il cimitero del Gentilino e all'inizio del secolo era destinata a edilizia popolare con la tipologia di villaggi. L'ultimo, sull'attuale superficie del parco, fu costruito su progetto dell'architetto Franco Marescotti nel primo dopoguerra per essere demolito nel 1964,tra le proteste degli abitanti. L'offerta abitativa della zona era elevata, ma modestissimo lo standard dei servizi e occorreva dare spazio a un'area verde e, soprattutto, a un attrezzato centro civico. L'ailanto è presente qui come in altri parchi cittadini; è un albero imponente, dalla fioritura estiva abbondante, molto ombroso e decorativo, anche se emana un odore sgradevole. Tra le altre specie, ricordiamo: l'ippocastano, l'acero, l'olmo, il platano, il noce nero, alcune varietà di quercia, il tiglio e il ciliegio da fiore. Il parco è attrezzato con un'ampia area giochi, affiancata da una giostrina per bambini e due campi da basket. Inoltre sono presenti un'ampia area cani, una Casa dell'acqua e una fontanella. AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997. Liliana Casieri, Lina Lepera; Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, supervisione botanica: Pia Meda; supervisione farmacognostica: Massimo Rossi; Illustrazioni e impaginazione: Linke Bossi, Consonni, Montobbio, Comune di Milano, settore ecologia, GAV. Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011 Parchi di Milano Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco della Resistenza Parco della Resistenza (ex Parco Baravalle), su comune.milano.it, Comune di Milano. URL consultato il 12 novembre 2011.

Cimitero del Gentilino

Il cimitero del Gentilino, spesso citato anche come cimitero di Porta Ticinese, o anche cimitero fuori di Porta San Celso era un cimitero di Milano, situato fuori Porta Ticinese. Era uno dei cinque cimiteri cittadini collocati fuori dalle porte e soppressi negli anni successivi alle aperture del Monumentale e del Maggiore. La sua area, oltre a coprire parte dell'odierno Parco della Resistenza, copriva parte delle attuali vie Antonio Tantardini, Odoardo Tabacchi, Giambologna e Carlo Baravalle. Di forma rettangolare e con una piccola chiesa annessa (abbellita solo nel 1830), questo cimitero venne aperto nel 1787, al fine di riqualificare l'allora antico Cimitero di San Rocco al Vigentino, che eccedeva di sepolture. I tempi di realizzazione e di apertura del cimitero furono relativamente rapidi, per via del pochissimo dispendio di denaro ed ultimati i lavori, il nuovo cimitero appariva privo di elementi artistici e decorativi. La scarsa qualità del materiale edile costrinse il comune milanese ad intervenire più volte con lavori di straordinaria manutenzione. Fu solo nel 1820 che iniziarono ad essere elevate alcune cappelle per le sepolture di famiglie ed ordini religiosi (di questi ultimi ne furono contati appena sedici alla chiusura del cimitero); soltanto dieci anni dopo fu possibile tracciare alcuni vialetti interni al cimitero. Dopo il 1867, gli abitanti che risiedevano nelle vicinanze dei rispettivi cimiteri, lamentarono più volte scarsa sicurezza e cattiva manutenzione dei cimiteri stessi. In seguito a casi di colera e di vaiolo, il cimitero del Gentilino venne soppresso il 22 ottobre 1895 (stesso giorno della chiusura del Cimitero della Mojazza). Le fosse vennero subito svuotate ed i defunti vennero spostati al Cimitero Maggiore e al Monumentale. Oggi l'area dell'ex cimitero ospita l'odierno Parco della Resistenza (ex Parco Baravalle). Ermenegildo Pini (1739-1825), sacerdote e naturalista Giuseppe Giannini (1774-1818), medico e saggista Giuseppe Bossi (1777-1815), pittore e letterato Antonio Boggia (1799-1862), pluriomicida Giovanni Antonio Labus (1806-1857), scultore Pietro Teulié (1869-1907), generale e politico Tedeschi, Carlo, Origini e vicende dei cimiteri di Milano e del servizio mortuario, Milano, Giacomo Agnelli, 1899, ISBN non esistente. Ospitato su braidense.it. D. Bertolotti, Milano nel 1818 : il cimitero fuori di Porta S. Celso, in Milano e la Lombardia nel 1818 di Davide Bertolotti, Milano, A. F. Stella e comp, 1818, ISBN non esistente. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su cimitero del Gentilino

Università commerciale Luigi Bocconi
Università commerciale Luigi Bocconi

L'Università Bocconi (nome ufficiale: Università commerciale "Luigi Bocconi") è un ateneo privato di Milano situato in viale Bligny, fondato nel 1902 e specializzato nel campo dell'economia, della finanza, del diritto, delle scienze sociali, delle scienze politiche, della direzione d'impresa, della pubblica amministrazione e dell'informatica. È stata la prima università in Italia a offrire un corso di laurea in economia e commercio. L'università è regolarmente classificata come la migliore in Italia nei suoi campi e come una delle migliori al mondo. Nel 2022 QS World University Rankings ha classificato l'università come sesta al mondo e seconda in Europa nella categoria di business and management studies e come prima nella categoria di economics and econometrics al di fuori degli Stati Uniti e del Regno Unito. L'ateneo venne fondato da Ferdinando Bocconi, il quale faceva parte di una élite culturale milanese convinta che il vero progresso economico si sarebbe potuto realizzare solo mediante una riqualificazione del capitale-lavoro, congiuntamente ad un affinamento culturale e professionale dell'imprenditore. Nel corso della battaglia di Adua, la scomparsa del figlio Luigi, al quale intitolò poi l'università, instillò in Ferdinando l'idea di creare una scuola superiore di commercio da aggregarsi al Politecnico di Milano rispondendo ad una duplice esigenza: dotare gli ingegneri di una solida base commerciale e promuovere socialmente i ragionieri attraverso un diploma universitario. Il modello ispiratore del corso di studi immaginato da Ernesto De Angeli era quello della École supérieure di Anversa. Bocconi come rettore e presidente chiamò il segretario generale della camera di commercio di Milano Leopoldo Sabbatini. 1902: fondazione dell'Università ad opera di Ferdinando Bocconi in memoria del figlio Luigi, caduto nella battaglia di Adua; la sede è in largo Treves (divenuta in seguito via Statuto). 1906: nascita dell'associazione dei laureati dell'università bocconi (ALUB). 1914: Ettore Bocconi, figlio del fondatore, diviene presidente fino alla morte, avvenuta nel 1932. 1920: costruzione del primo Istituto, quello di economia e di scienze sociali. Dal 1921 ha come direttore Luigi Einaudi. 1938-1941: costruzione della nuova sede, architettura del razionalismo Italiano (Giuseppe Pagano e G. Predeval), in via Sarfatti. 1971: nascita della scuola di direzione aziendale dell'università Bocconi (SDA Bocconi). 1983: la "Bocconi" entra nel Program of International Management (PIM), che raccoglie alcune università di business. 1984: introduzione del numero programmato. 1986: creazione di "Bocconi comunicazione". 1988: creazione della Community of European Management Schools (CEMS) insieme ad altre tre università europee (Esade, HEC, Köln). Fondazione della prima junior enterprise italiana, JEME Bocconi studenti. 2006: il piano strategico prevede una profonda ristrutturazione a livello organizzativo. Alla SDA si affiancano quattro Scuole, cui afferiscono tutti i programmi formativi: la scuola universitaria, la scuola superiore universitaria, la scuola di dottorato e la scuola di giurisprudenza. A questa riorganizzazione segue la creazione di sette nuovi dipartimenti. 2008: terminano i lavori per la costruzione del nuovo edificio di via Roentgen, che ospita gli uffici del corpo docente e una nuova aula magna. 2009: l'ateneo milanese è obiettivo di un attentato terroristico rivendicato dal Gruppo anarchico informale, con una lettera al giornale Libero. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre in un corridoio dell'edificio di via Sarfatti esplode solo parzialmente un ordigno che causa lievi danni alla struttura; al momento del sopralluogo vengono ritrovati 2 kg di dinamite dall'alto potenziale distruttivo e la ricostruzione rivela l'esplosione del solo timer che non riuscì ad innescare il resto dell'esplosivo. 2019: inaugurazione del nuovo campus realizzato nell'area dell'ex centrale del latte. La nuova area, composta da tre nuovi edifici, è formata dalla nuova sede SDA, una residenza studentesca e un centro sportivo-ricreativo. 2022: inaugurazione della nuova sede SDA presso villa Morgagni a Roma. 2023: l'università annuncia il lancio di un Bachelor of Arts in collaborazione con HEC Paris. Focalizzato su dati, società e organizzazioni, combina scienze dei dati e scienze sociali. Gli studenti trascorrono i primi tre semestri in Italia e gli ultimi tre in Francia nel campus di Jouy-en-Josas. L'ateneo si articola nei seguenti dipartimenti: Accounting Economia Finanza Management e tecnologia Marketing Scienze delle decisioni Scienze sociali e politiche Studi giuridici La SDA Bocconi School of Management è una scuola post laurea con una sede anche a Mumbai. Dispone di laboratori e osservatori, del centro di ricerca CERGAS, del centro Innovation corporate entrepreneurship, gestisce la piattaforma editoriale SDA Bocconi Insight ed è suddivisa in vari Knowledge groups. Il campus dell'Università "Bocconi" comprende diversi edifici: l'Edificio Sarfatti, nucleo originario progettato da Giuseppe Pagano insieme a Giangiacomo Predaval (1936-1941), la chiesa di San Ferdinando (1961-1962), il pensionato (1953-1956) e la biblioteca (1961-1962) progettati da Giovanni Muzio, il centro linguistico, i servizi didattici per l'informatica (SEDIN), la Scuola di direzione aziendale e il "velodromo", un edificio ovale di quattro piani progettato da Ignazio Gardella. Il 31 ottobre 2008 è stato inaugurato un nuovo edificio in via Röntgen (l'Edificio Roentgen) su progetto del duo formato da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, sede di uffici e di una seconda aula magna. Nel 2015, dopo aver acquistato il terreno sul quale sorgeva la ex Centrale del latte, di fronte alla sede storica dell'università in via Sarfatti, viene bandito un concorso per la progettazione di un nuovo campus, comprensivo di dormitorio, uffici e spazi ricreativi, vinto dallo studio giapponese SANAA. Nel 2016 sono iniziati i lavori di costruzione del nuovo campus che è stato inaugurato nel novembre del 2019. La biblioteca "Bocconi", inaugurata nel 1903, è ospitata nella sede attuale progettata da Giovanni Muzio nel 1962. L'ateneo mette a disposizione degli studenti otto residenze universitarie e appartamenti in affitto convenzionati con ALER. Dei quasi duemila posti letto disponibili, una parte è garantita a tariffa differenziata in regime di diritto allo studio: l'accesso è regolato sulla base delle norme per l'assegnazione delle borse di studio dell'ISU Bocconi ed è riservato agli studenti considerati fuori sede. L’ateneo nel 2022 apre la sua prima sede al di fuori del capoluogo meneghino, a Roma nella ristrutturata e digitalizzata Villa Morgagni in via Antonio Nibby, 20. L’iniziativa nasce per volontà dell’ateneo di essere ancora più vicino al tessuto imprenditoriale e delle istituzioni pubbliche e private del centro-sud. A partire dal 2007, l'Università ha attivato venti centri di ricerca permanenti e quattro research project centres, in cui lavorano quarantacinque ricercatori, più altri ottantuno tramite sovvenzioni. Dal 1994 si svolgono nell'ateneo, grazie al Progetto ricerche storiche e metodologiche (PRISTEM), le gare e le finali nazionali dei campionati di giochi matematici. La competizione è rivolta a candidati provenienti da ogni regione d'Italia – non soltanto studenti – e permette di accedere alla finale internazionale che si tiene ogni anno a Parigi. L'associazione sportiva dilettantistica Bocconi sport team (A.S.D.) promuove e coordina l'attività sportiva dell'Università. Il Pellicano è la mascotte dell'A.S.D. Bocconi Sport Team, così come lo è stato per l'Associazione Laureati dal 1906 e, successivamente, per l'Università. Atletica, calcio maschile e femminile a 5 e a 11, golf, nuoto e pallanuoto, pallacanestro maschile e femminile, pallavolo maschile e femminile, lacrosse, rugby, tennis, tiro a volo e vela sono gli sport praticati a livello agonistico e amatoriale con impegni in campionati nazionali e tornei internazionali. Al termine della stagione 2011/2012 la squadra di Lacrosse si è laureata Campione d'Italia. Le sezioni sportive attivate sono: basket, calcio, pallavolo, sport acquatici e altri sport. Le attività sono altresì aperte alle studentesse delle scuole medie e dei licei milanesi, dando loro la possibilità di entrare a far parte della sezione giovanile di calcio femminile. Nel 2012 è stato fondato il salotto letterario Bocconi d'inchiostro, che promuove iniziative culturali legate al mondo della letteratura e dell'editoria. Lo Student media center riunisce i tre media universitari: la web-tv Bocconi TV, la web-radio Radio Bocconi e il giornale Tra i Leoni, interamente curati dagli studenti Bocconi Legal Papers è una rivista giuridica curata dagli studenti, con il supporto di un comitato di docenti. Nata nel 2008, è stata la prima rivista accademica italiana gestita da studenti ed è stata ufficialmente riconosciuta dall'Università. Nel 1988 l'Università ha istituito una propria casa editrice denominata Egea. Leopoldo Sabbatini (1902-1914) Ettore Bocconi (1914-1932) Javotte Bocconi Manca di Villahermosa (1932-1957) Furio Cicogna (1957-1975) Giovanni Spadolini (1976-1994) Mario Monti (1994-2022) Andrea Sironi (dal 2022) Problematiche relative ai metodi di esame Nel 2009 alcuni articoli apparsi su diverse testate affermarono di aver ricevuto segnalazioni secondo le quali alla Bocconi, durante gli esami scritti, molti studenti ricorressero a stratagemmi di copiatura per superarli e che terzi fossero stati scoperti a sostenere esami al posto di altri studenti, con tessere di iscrizione contraffatte (fu segnalato un caso rinviato al giudizio della commissione disciplinare dell'ateneo, in cui uno studente era stato trovato in possesso di un tesserino universitario modificato, con il suo nome associato alla fotografia di un amico, peraltro iscritto a un'altra università). L'Università, al riguardo, si difese affermando di voler contrastare tali prassi irregolari con un codice d'onore per richiamare le matricole ai valori condivisi di ateneo, pena il biasimo della comunità, oltre alle punizioni già previste e ulteriori contromisure, quali maggiore fiscalità nei controlli dell'identità dei candidati. Nel maggio 2015 sorsero alcune polemiche in merito ad una fuga di notizie riguardanti gli argomenti di una prova scritta dell'esame di diritto pubblico. Il direttore del corso decise quindi di annullare l'esame e di prendere provvedimenti, includendovi anche il corpo docente interessato. Polemiche sulla presunta "eccellenza" dell'ateneo Nel dicembre 2012 le testate il Fatto Quotidiano e ROARS pubblicarono una serie di dati che, a loro giudizio, dipingevano la Bocconi come una finta eccellenza nel panorama universitario italiano e internazionale. Nell'inchiesta si affermava che la Bocconi, considerando le classifiche scorporate o il numero di pubblicazioni e o citazioni delle singole discipline, risultasse di livello inferiore a molti atenei e si sosteneva altresì che lo Stato italiano sovvenzionasse gli studenti bocconiani e avesse esentato l'università dal pagamento di imposte quali l'IMU. Si osservava inoltre come la Bocconi (nell'anno 2011, oggetto dell'analisi), non rientrasse tra le prime 400, 500 o 700 università del mondo in ben sette classifiche generaliste (che considerano anche università specializzate) su otto. Due docenti dell'ateneo milanese, Francesco Giavazzi e Alberto Alesina, difesero l'ateneo negando che la Bocconi ricevesse sussidi pubblici, indicando quali uniche fonti di finanziamento le rette scolastiche modulate in funzione del reddito e rimarcando il presunto buon livello dell'ateneo nelle classifiche internazionali. La difesa di Alesina e Giavazzi venne considerata imprecisa, dato che non si definiva la differenza tra "sussidi pubblici" e "finanziamenti pubblici" (che sono notevoli, come riportato sopra), e fu contestata ulteriormente. Finanziamenti pubblici Dal 1991 la Bocconi riceve finanziamenti pubblici, per una cifra quantificabile, attorno al 2012, intorno ai 15 milioni di euro. Secondo un articolo di stampa, la Bocconi dal 2005 non avrebbe pagato l'imposta immobiliare relativa a una residenza per studenti. Sedi di Milano: Crocetta (metropolitana di Milano) Stazione di Milano Tibaldi Sede di Roma: Bologna (metropolitana di Roma) Filobus Linea 90 Edificio Roentgen Ferdinando Bocconi Giornale degli economisti e Annali di economia Ticonzero Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Università commerciale Luigi Bocconi Sito ufficiale, su unibocconi.it. (EN) Sito ufficiale, su unibocconi.eu. Eventi organizzati da Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano / Università Bocconi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Sito ufficiale Radio Bocconi, su radiobocconi.it.

Piazza XXIV Maggio (Milano)
Piazza XXIV Maggio (Milano)

Piazza XXIV Maggio è una piazza di Milano al centro della quale si trova la Porta Ticinese. Anticamente era denominata piazza del mercato ticinese. Il nome recente di Piazza XXIV Maggio ricorda il giorno dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale, nel 1915. La quercia piantata dopo il conflitto vuole onorare la memoria di un giovane caduto durante la guerra e dei compagni caduti con lui. L'area ha ospitato storicamente la sede della dogana sulla darsena e dal 1601 è stato un sito utilizzato per il mercato delle bestie da macello e dei cavalli trovandosi sulla strada di chi arriva da sud oppure vi giugeva dai navigli. Alla fine del XVIII secolo la piazza è stata riorganizzata delimitando in modo più netto il territorio urbano rispetto alle aree rurali attorno. Dal 2004 sono iniziati opere di riqualificazione e molte parti della piazza sono divenute aree pedonali o zone verdi. Porta Ticinese. Quercia rossa. Palazzo monumentale in piazza XXIV maggio 12. Vittore Buzzi, Claudio Buzzi, Le vie di Milano: dizionario della toponomastica milanese, Milano, U. Hoepli, 2006, ISBN 9788820334956, OCLC 836098020. Bruno Pellegrino, Così era Milano. 2, Porta Ticinese. Genova, Milano, Meravigli Edizioni, 2019, OCLC 1154462021. Porta Ticinese Porta Ticinese (medievale) Colonne di San Lorenzo Parco Papa Giovanni Paolo II (Milano) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Piazza XXIV Maggio Milano festeggia il compleanno della Quercia di Piazza XXIV Maggio, su comune.milano.it. URL consultato il 17 giugno 2024.