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Alba Adriatica

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Alba Adriatica Gonfalone
Alba Adriatica Gonfalone

Alba Adriatica è un comune italiano di 13 058 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo e fa parte dell'unione dei comuni Città Territorio-Val Vibrata. È comune autonomo dal 1956, precedentemente faceva parte del comune di Tortoreto.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Alba Adriatica (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Alba Adriatica
Unione dei Comuni della Val Vibrata

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 42.833333 ° E 13.916667 °
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64011 Unione dei Comuni della Val Vibrata
Abruzzo, Italia
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Alba Adriatica Gonfalone
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Luoghi vicini

Torre della Vibrata
Torre della Vibrata

La Torre della Vibrata è una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, si trova sulla costa dell'Adriatico, in provincia di Teramo, vicino alla foce del torrente Vibrata, nel comune di Alba Adriatica, il cui tessuto urbanistico si è sviluppato inglobando l'antico manufatto. Si affaccia sul tracciato moderno di Via Cavour. Si tratta di un massiccio torrione a pianta quadrata in laterizio, alla base il lato esterno misura 10 metri. Le mura hanno spessore decrescente e quindi risultano inclinate a piramide, ciascuna è coronata da quattro robusti beccatelli e tre caditoie; probabilmente in origine erano sormontate da merli guelfi. Nel XVI secolo crebbe la minaccia di incursioni da parte dei Saraceni, che furono particolarmente intense nell'estate del 1556 quando all'Abruzzo furono risparmiate le terribili devastazioni subite dalle coste italiane solo grazie alle difese ed al sistema di punti d'avvistamento predisposte dal Duca d'Atri Giovan Girolamo D'Acquaviva. Di conseguenza, poco tempo dopo il viceré Don Pedro Afán de Ribera, Duca di Alcalá de los Gazules, decise che anche il litorale abruzzese, come già altre coste della penisola, doveva avere un sistema di torri costiere, costruite a distanza tale da poter comunicare a vista tra loro, destinate non solo a dare l'allarme in caso di incursioni nemiche ma, essendo dotate di guarnigione e colubrine, anche a respingere tali incursioni. Nel 1568 Alfonso Salazar, commissario del presidente della Regia Camera di Summaria, dispose la costruzione di quattordici torri, compresa quella della Vibrata; i lavori furono portati a termine entro il 1569. Nel 1598, su ordine del viceré Enrique de Guzmán, conte di Olivares, il marchese di Cellenza Carlo Gambacorta, governatore degli Abruzzi, effettuò un censimento delle torri d'Abruzzo, predisponendo una serie di schede contenenti schizzi, descrizione ed osservazioni varie. Dalla relazione di Gambacorta apprendiamo che il deposito di munizioni, la garitta ed il tetto della Torre della Vibrata abbisognavano di riparazioni. Ancora nel 1762 la Torre della Vibrata aveva un torriere caporale. In epoca recente è stata restaurata ed adibita a ristorante. Marcello Sgattoni e Pino Zanni Ulisse (a cura di), Cerrano ieri e oggi, Teramo, Amministrazione Provinciale di Teramo, settembre 1983. Torre Torri costiere Torri costiere del Regno di Napoli Torri costiere d'Abruzzo Torre di Alba Adriatica - Vibrata, su Patrimonio culturale - Torri, Regione Abruzzo. URL consultato il 27 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012). Torrione, su comune.alba-adriatica.te.it, Comune di Alba Adriatica. URL consultato il 15 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).

Ripoli (Corropoli)

Ripoli è una località in provincia di Teramo, nel territorio del comune di Corropoli, circa 10 km a sud del fiume Tronto, dove è stato portato alla luce un villaggio del periodo neolitico, con circa 80 capanne, dal quale ha preso il nome l'omonima cultura. Queste abitazioni, che hanno una pianta prevalentemente ovale con un diametro non superiore ai 5 metri, sono parzialmente scavate nel terreno e in alcuni casi sono composte di ambienti comunicanti. I morti venivano sepolti all'interno dell'abitato; in una tomba, accanto al cadavere, è stato trovato anche un cane. È stata anche rinvenuta, in quantità cospicua, una caratteristica ceramica dipinta: vasi di varia forma, boccali ad un solo manico, vasi a tulipano, piatti, ciotole emisferiche; tutti ricavati da un'argilla ben depurata, di colore giallino, e decorati con motivi geometrici eseguiti in colore bruno, quali triangoli, losanghe, fasci di linee a zig-zag ed altri. Nel 2011 la ricerca archeologica, dopo un'interruzione di circa 40 anni dagli ultimi scavi, è tornata a indagare il famoso villaggio neolitico di Ripoli, uno tra i siti più importanti d'Italia, databile tra il 4680 e il 4150 a.C. circa, tanto da dare il nome alla Cultura di Ripoli. Le nuove indagini archeologiche, promosse dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici per l'Abruzzo, dal Comune di Corropoli e da Italico Onlus si sono articolate in una campagna di prospezioni e di indagini stratigrafiche all'interno dell'area archeologica, sita su un terrazzo fluviale posto sulla sinistra del torrente Vibrata (a 1 km dal casello autostradale A14 Val Vibrata). Ripoli inoltre è il nome dell'insediamento neolitico che sorgeva in parte sul territorio dell'attuale comune di Corropoli. Fu il medico condotto del paese, Concezio Rosa a scoprirlo nel 1867. Cultura di Ripoli Corropoli Ripoli- Siti archeologici della Provincia di Teramo, su cultura.regione.abruzzo.it. URL consultato il 26 aprile 2016.