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Chiesa di Santa Maria alla Porta

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Facciata Santa Maria alla Porta, Milano
Facciata Santa Maria alla Porta, Milano

Già esistente prima dell'anno 1105, l'attuale chiesa di Santa Maria alla Porta fu eretta a Milano in piena dominazione spagnola nell'anno 1652 su progetto dell'architetto Francesco Maria Richini. Alla sua morte, avvenuta nel 1658, l'opera venne portata a termine da Francesco Castelli, architetto e ingegnere originario del Mendrisiotto, (da non confondersi con Francesco Castelli detto il Borromini) al quale si deve la costruzione del portale barocco e del sovrastante timpano. La chiesa deve il suffisso toponimico "alla porta" perché costruita nel luogo ove sorgeva l'antica Porta Vercellina facente parte delle mura fatte erigere in epoca repubblicana da Augusto; la via sulla quale si affaccia la chiesa, via Santa Maria alla Porta, era parte del decumano che da piazza San Sepolcro conduceva alla Porta Vercellina. È chiesa parrocchiale dell'arcidiocesi di Milano e cappellania della comunità dei fedeli polacchi milanesi.

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Chiesa di Santa Maria alla Porta
Vicolo Santa Maria alla Porta, Milano Municipio 1

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Chiesa di Santa Maria alla Porta

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20123 Milano, Municipio 1
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Facciata Santa Maria alla Porta, Milano
Facciata Santa Maria alla Porta, Milano
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Luoghi vicini

Palazzo imperiale romano di Milano
Palazzo imperiale romano di Milano

Il palazzo imperiale romano di Milano fu una residenza imperiale costruita dall'imperatore Massimiano quando Mediolanum (la moderna Milano) diventò capitale dell'Impero romano d'Occidente, ruolo che ebbe dal 286 d.C. al 402 d.C. Nell'occasione Massimiano abbellì la città con vari monumenti, e una parte considerevole della città (quella occidentale, una vera e propria città nella città) fu riservata al palazzo imperiale e al suo quartiere, che era la residenza dell'imperatore e della sua corte, e che comprendeva locali di rappresentanza e amministrativi, nonché terme private, presidi militari fissi, luoghi di culto privati e aree residenziali. Come di consuetudine i palazzi imperiali romani avevano un accesso diretto al circo, in modo che l'imperatore potesse recarvisi senza uscire per strada. Mediolanum non fu eccezione, visto che venne creato un passaggio coperto e protetto tramite il quale l'imperatore poteva accedere all'adiacente circo romano di Milano. Nei documenti il palazzo imperiale romano di Milano, il cui quartiere aveva un'estensione totale di 80 000 metri quadri, è citato come palatium o regia. Il palazzo imperiale fu gradualmente abbandonato tra la fine del dominio longobardo e la prima metà del X secolo, con la completa demolizione che avvenne prima della fine del secolo citato: da questo momento in poi il palazzo imperiale di Milano scompare anche dai documenti, fermo restando che se n'è conservata la memoria nel nome della chiesa di San Giorgio al Palazzo, luogo di culto cattolico situato nella moderna piazza San Giorgio al Palazzo, lungo l'asse di via Torino, che risale al XII secolo. Il quartiere del palazzo imperiale romano di Milano era compreso tra le moderne corso Magenta, via Santa Maria alla Porta, via Santa Maria Fulcorina (queste ultime coincidenti con l'antico decumano massimo) e via Torino (l'antico cardo massimo), tra Porta Ticinese romana e Porta Vercellina romana. Le imponenti murature del palazzo imperiale sono state rinvenute nelle moderne via Brisa, piazza Mentana, via Morigi, via Sant'Orsola, via Borromei, via Gorani e piazza Borromeo. Principalmente sono state trovate fondazioni, alcuni muri fuori terra e parti di pavimenti decorati. Rinvenuti grazie a scavi effettuati tra il 1951 e il 1962, i resti del palazzo nella moderna via Brisa sono facilmente visibili perché situati in un'area verde all'aperto musealizzata. Nelle moderne via Gorani e piazza Borromeo sono stati invece rinvenuti alcuni resti di cortili porticati, ovvero dell'elemento architettonico che costituiva la base del complesso architettonico del palazzo imperiale romano di Milano.

Teatro romano di Milano
Teatro romano di Milano

Il teatro romano di Milano era un antico teatro della città romana di Mediolanum, l'odierna Milano. Eretto durante l'età augustea tra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I secolo, fu il primo grande edificio costruito dagli antichi Romani a Mediolanum nell'ottica di una più ampia opera di costruzione di importanti strutture in muratura, cui seguì la realizzazione del foro romano di Milano. Il teatro mantenne la sua funzione originaria fino al IV o al V secolo, quando gli editti di Teodosio e la progressiva conquista di potere da parte della Chiesa iniziarono ad ostacolare le rappresentazioni teatrali e i giochi negli anfiteatri. Il teatro venne utilizzato come luogo di ritrovo del senato cittadino durante l'età comunale come testimoniato da almeno tre atti risalenti al 1119, al 1130 e al 1140. Come gran parte della città, il teatro venne distrutto da Federico Barbarossa nell'assedio di Milano del 1162. A partire dal Medioevo, intorno a ciò che rimaneva del teatro romano di Milano, iniziarono a sorgere chiese, tra cui la chiesa di San Vittore al Teatro, demolita nel 1911, che nel nome ricorda l'antico edificio romano. Ancora oggi esiste, nel luogo dove sorgeva la chiesa, via San Vittore al Teatro. L'edificio, avente forma semicircolare, era alto 20 metri, aveva un diametro di 95 metri e poteva ospitare 8 000 spettatori, in un'epoca in cui Mediolanum contava all'incirca 18 000 abitanti. È possibile visitare, gratuitamente e previa prenotazione, nei sotterranei di Palazzo Turati presso la Camera di Commercio della città in via San Vittore al Teatro 14, i resti dell'antica struttura. Altri resti del teatro sono stati rinvenuti in piazza Affari 5 e in piazza Affari 6, con il primo sito che non è visitabile da parte del pubblico e il secondo che lo è solo su richiesta.