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Palazzo Reale (Torino)

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Torino Palazzo Reale Esterno 3
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Il Palazzo Reale di Torino è la prima e più importante tra le residenze sabaude in Piemonte, teatro della politica degli Stati sabaudi per almeno tre secoli. È collocato nel cuore della città, nella Piazzetta Reale adiacente alla centralissima Piazza Castello, da cui si dipartono le principali arterie del centro storico: via Po, via Roma, via Garibaldi e via Pietro Micca. Rappresenta il cuore della corte sabauda, simbolo del potere della dinastia e, congiuntamente alle altre dimore reali della cintura torinese, come la reggia di Venaria Reale, la Palazzina di caccia di Stupinigi o il castello del Valentino, è parte integrante dei beni dichiarati dall'UNESCO quali Patrimonio dell'umanità. Nel 2016 confluisce nei Musei Reali insieme alla Galleria Sabauda, Armeria Reale, Biblioteca Reale, Palazzo Chiablese e Museo di antichità. Nel 2018 l'intero complesso, incluse le mostre ospitate nelle Sale Chiablese, è stato visitato da 515.632 visitatori.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Reale (Torino) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Reale (Torino)
Piazzetta Reale, Torino Centro

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N 45.0727 ° E 7.686 °
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Piazzetta Reale 1
10122 Torino, Centro
Piemonte, Italia
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Torino Palazzo Reale Esterno 3
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Luoghi vicini

Sindone di Torino

La Sindone di Torino, nota anche come Sacra Sindone o Santa Sindone, è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli di un condannato alla crocefissione e descritti nella passione di Gesù. Molte persone identificano la vittima di tali torture con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il suo corpo nel sepolcro. Il termine "sindone" deriva dal greco σινδών (sindon), che indicava un ampio tessuto, come un lenzuolo, e che se specificato poteva essere di lino di buona qualità o tessuto d'India. Anticamente il termine "sindone" era generico e non collegato alla sepoltura, ma oggi il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù. Nel 1988, l'esame del carbonio-14 sulla Sindone, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all'inizio della storia della Sindone certamente documentata. Tale datazione è messa in discussione da alcuni studiosi, in particolare per le contaminazioni subite dalla Sindone nei secoli (una fra tutte l'incendio che l'ha parzialmente danneggiata). Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni (dal latino ostendere, "mostrare"). Le ultime sono state nel 1978, 1998, 2000, 2010, 2013 (quest'ultima soltanto televisiva), dal 19 aprile al 24 giugno 2015 e l'11 aprile 2020 (anche quest'ultima solo televisiva, in occasione del sabato santo occorso durante la pandemia di COVID-19).