place

Chiesa di San Rocco sopra Principe

Chiese dedicate a san RoccoChiese dell'arcidiocesi di GenovaChiese di GenovaPagine con mappeVoci con modulo citazione e parametro pagine
Genova Chiesa di San Rocco sopra Principe 2023 09 19 17 21 40 001
Genova Chiesa di San Rocco sopra Principe 2023 09 19 17 21 40 001

La chiesa di San Rocco sopra Principe, o San Rocco di Granarolo, è un edificio religioso cattolico del centro cittadino di Genova, nel quartiere di San Teodoro.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Rocco sopra Principe (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Rocco sopra Principe
Salita San Rocco, Genova San Teodoro

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Chiesa di San Rocco sopra PrincipeContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.418168 ° E 8.915568 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

San Rocco sopra Principe

Salita San Rocco
16134 Genova, San Teodoro
Liguria, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q111325680)
linkOpenStreetMap (270832591)

Genova Chiesa di San Rocco sopra Principe 2023 09 19 17 21 40 001
Genova Chiesa di San Rocco sopra Principe 2023 09 19 17 21 40 001
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Chiesa di San Benedetto al Porto
Chiesa di San Benedetto al Porto

La Chiesa di San Benedetto al Porto (nome ufficiale Chiesa della Santissima Trinità e San Benedetto al Porto), è una chiesa del quartiere di San Teodoro di Genova, in Liguria, anticamente sede di un convento di Trinitari. Una chiesa dedicata a San Benedetto con annessa comunità di monache Cistercensi, è nominata in un documento dell’anno 1129. Il monastero di S. Benedetto è ritenuto il primo ad essere abitato in Genova dalle Cistercensi, che subentrarono alle monache benedettine del vicino monastero di Santa Maria delle Grazie di Fassolo. Verso la fine del Cinquecento le monache abbandonarono il complesso che fu affidato all’Ordine della Santissima Trinità per il riscatto degli schiavi. I trinitari furono chiamati a Genova da Zenobia del Carretto, moglie di Gianandrea Doria, erede del celebre ammiraglio Andrea Doria, che trasformò la chiesa nella cappella gentilizia della famiglia, che risiedeva nell'attigua Villa del Principe, ottenendo che fosse eretta in parrocchia nel 1596. Per volere dei Doria Il monastero e la chiesa furono ricostruiti tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento dall’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone e da Gaspare Corte. Il convento fu demolito nel 1928 per l’apertura di Via Adua. La chiesa presenta una facciata a capanna, preceduta da un pronao con frontone triangolare su tre fornici ad arco. L'interno è a pianta centrale, con un presbiterio concluso da abside semicircolare. La chiesa ospita importanti dipinti, commissionati dalla facoltosa famiglia Doria, fra cui: La pala d'altare, con la Santissima Trinità e i santi Rocco e Maria Maddalena con Gianandrea Doria e Zenobia del Carretto, opera di Cesare e Alessandro Semino tela di Giovanni Andrea De Ferrari (1592-1669), con Santi Trinitari che adorano la Madonna del Rimedio Miracolo di S. Benedetto di Domenico Cresti, detto il Passignano quattro tele, due per lato, poste a fianco dell’Altare maggiore, raffiguranti i Santi Cecilia, Pietro, Paolo ed il Re Davide, opere di Benedetto Brandimarte, pittore manierista di Lucca. Originariamente queste tele costituivano le ante dell'organo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Benedetto al Porto Chiesa di San Benedetto al Porto, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Sito web ufficiale, su chiesadigenova.it.

Dinegro (metropolitana di Genova)
Dinegro (metropolitana di Genova)

Dinegro è una stazione sotterranea della metropolitana di Genova. È sita in località San Teodoro, sotto l'omonima piazza da cui prende il nome, in prossimità della Villa Di Negro Rosazza dello Scoglietto e non lontana dal Matitone (nel quartiere direzionale di San Benigno). In superficie sono presenti interscambi con numerose linee di autobus e filobus. Nei pressi è situato anche il terminal traghetti. Iniziata nel 1986, fu inaugurata il 13 giugno 1990 insieme alla stazione di Brin, con cui costituiva la prima tratta della linea di metropolitana del capoluogo ligure, a due sole fermate. Rimase capolinea per due anni, fino all'apertura della successiva fermata di Principe, attivata il 13 luglio 1992. Nell'ambito del progetto "La tua metropolitana", la stazione è stata soggetta a lavori di riqualificazione ed ammodernamento estetico, effettuato da parte dello sponsor COOP. Al termine dei lavori è stata riattivata la scala mobile ferma da tempo, dotata di copertura . Secondo le intenzioni del comune, in un prossimo futuro Dinegro potrebbe diventare stazione di origine di una diramazione verso la zona Fiumara, ad oggi in fase di progetto. Progettata dall'architetto genovese Renzo Piano, la stazione Dinegro fu costruita deviando il percorso originario della galleria Certosa (che sbucava in Via Venezia) più verso mare, nella zona dei vecchi magazzini portuali sotterranei di Via Buozzi. La struttura è a due banchine laterali. Sulla banchina nord sostano i treni diretti a Certosa, su quella sud sostano i treni diretti a Brignole. I binari sono localizzati a una profondità di circa 5 metri sotto il piano stradale e meno di 1 metro sopra il livello del mare. Nel 1990, con l'entrata in servizio dei primi 6 convogli, nella zona sud ed est della stazione venne allestito il deposito e il polo manutentivo (essendo Brin sprovvista degli spazi necessari). Tale deposito è stato rimodernato ed ampliato tra il 2011 e il 2017 e ospita tuttora le 25 unità rotabili della linea. La stazione è dotata di un parcheggio di interscambio allo scoperto da 170 posti, inaugurato nel 2019. Dispone di quattro accessi pedonali: quello principale è sito in piazza Dinegro, il secondo poco distante, accanto alla fermata dei bus, costituito da una scala mobile scoperta; l'assenza di una copertura ha negli anni causato guasti, accumuli di acqua e sporcizia, tanto che la scala, diventata inaccessibile nei giorni di pioggia, venne chiusa al pubblico nel 2015 e riaperta nel 2021 dopo essere stata sostituita e coperta integralmente da una struttura in muratura e pannelli vetrati. Il terzo ed il quarto accesso inizialmente non erano presenti: da quel lato era stata prevista solo un'uscita di emergenza, di fatto mai utilizzata. Durante i lavori per il deposito e per il nuovo parcheggio, il lato sud di via Buozzi venne completamente modificato: marciapiede più largo, una pista ciclabile e una fermata aggiuntiva per gli autobus, rendendo così necessaria la realizzazione di un ulteriore accesso lato mare. Nel 2017 vennero quindi aperti due ingressi (uno a levante e uno a Ponente) e un nuovo ascensore, collegando via Buozzi ai due sottopassi della stazione. La stazione è stata sottoposta ad ammodernamento tecnico, comprendente la manutenzione dei binari, la sostituzione degli impianti di segnalamento e automazione del deposito. Nel 2023 è stato sostituito l'armamento e sono stati rifatti alcuni tratti del sedime in cemento armato. La stazione di Dinegro è inoltre predisposta per un ulteriore proseguimento della linea verso il quartiere di Sampierdarena. La banchina sud permette l'accesso da entrambi i lati ed il terzo binario presente in stazione, ora utilizzato per operazioni di servizio, è stato costruito per permettere quest'estensione. Metropolitana di Genova Renzo Piano San Teodoro Villa Di Negro Rosazza dello Scoglietto Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Dinegro Sito ufficiale AMT Genova, su amt.genova.it. Metrogenova - Sito indipendente su metropolitana e trasporto pubblico genovese, su metrogenova.com.