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Villa del Principe

Andrea DoriaArchitetture manieriste della LiguriaContestualizzare fonti - architetturaContestualizzare fonti - marzo 2018Pagine con mappe
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Palazzo del Principe (gardens)
Palazzo del Principe (gardens)

La Villa del Principe, Palazzo del Principe, o ancora Palazzo di Andrea Doria a Fassolo (nella lingua ligure Villa do Prinçipe, oppure Paxo do Dria Döia) è una delle principali ville storiche di Genova, edificata nel Cinquecento in una zona che, al tempo della sua costruzione, si trovava fuori delle mura della città. Costruita come residenza strettamente privata del principe ammiraglio genovese Andrea Doria - che pure vi ricevette sovrani e diplomatici di ogni nazione - non fu censita come Palazzo dei Rolli della Repubblica di Genova in quanto si trattava di una villa suburbana e non di un palazzo di città. Dalla sua reggia, posta immediatamente al di fuori dall'antica porta di San Tomaso, verso Capo di Faro ove sorge la Lanterna, Andrea Doria manteneva la sua influenza sulla città pur rimanendo a distanza dal Palazzo Ducale, dove l'oligarchia aristocratica decideva ufficialmente le sorti della città in seguito alla restaurazione della Repubblica oligarchica. Dal 2013 Villa del Principe è di proprietà del Trust Doria Pamphilj, un trust italiano istituito per volontà della famiglia.

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Villa del Principe
Via Andrea Doria, Genova Centro Est

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.416457 ° E 8.91815 °
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Indirizzo

Villa del Principe (Palazzo di Andrea Doria)

Via Andrea Doria
16126 Genova, Centro Est
Liguria, Italia
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Numero di telefono

call+39010255509

Sito web
dopart.it

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Palazzo del Principe (gardens)
Palazzo del Principe (gardens)
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Luoghi vicini

Chiesa di San Benedetto al Porto
Chiesa di San Benedetto al Porto

La Chiesa di San Benedetto al Porto (nome ufficiale Chiesa della Santissima Trinità e San Benedetto al Porto), è una chiesa del quartiere di San Teodoro di Genova, in Liguria, anticamente sede di un convento di Trinitari. Una chiesa dedicata a San Benedetto con annessa comunità di monache Cistercensi, è nominata in un documento dell’anno 1129. Il monastero di S. Benedetto è ritenuto il primo ad essere abitato in Genova dalle Cistercensi, che subentrarono alle monache benedettine del vicino monastero di Santa Maria delle Grazie di Fassolo. Verso la fine del Cinquecento le monache abbandonarono il complesso che fu affidato all’Ordine della Santissima Trinità per il riscatto degli schiavi. I trinitari furono chiamati a Genova da Zenobia del Carretto, moglie di Gianandrea Doria, erede del celebre ammiraglio Andrea Doria, che trasformò la chiesa nella cappella gentilizia della famiglia, che risiedeva nell'attigua Villa del Principe, ottenendo che fosse eretta in parrocchia nel 1596. Per volere dei Doria Il monastero e la chiesa furono ricostruiti tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento dall’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone e da Gaspare Corte. Il convento fu demolito nel 1928 per l’apertura di Via Adua. La chiesa presenta una facciata a capanna, preceduta da un pronao con frontone triangolare su tre fornici ad arco. L'interno è a pianta centrale, con un presbiterio concluso da abside semicircolare. La chiesa ospita importanti dipinti, commissionati dalla facoltosa famiglia Doria, fra cui: La pala d'altare, con la Santissima Trinità e i santi Rocco e Maria Maddalena con Gianandrea Doria e Zenobia del Carretto, opera di Cesare e Alessandro Semino tela di Giovanni Andrea De Ferrari (1592-1669), con Santi Trinitari che adorano la Madonna del Rimedio Miracolo di S. Benedetto di Domenico Cresti, detto il Passignano quattro tele, due per lato, poste a fianco dell’Altare maggiore, raffiguranti i Santi Cecilia, Pietro, Paolo ed il Re Davide, opere di Benedetto Brandimarte, pittore manierista di Lucca. Originariamente queste tele costituivano le ante dell'organo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Benedetto al Porto Chiesa di San Benedetto al Porto, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Sito web ufficiale, su chiesadigenova.it.