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Piazza Olivetti (Milano)

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Piazza Adriano Olivetti è una piazza della città di Milano, nel quartiere del Vigentino, a sud dello Scalo Romana. Intitolata ad Adriano Olivetti, storico direttore dell'omonima azienda di Ivrea produttrice di elaboratori meccanici ed elettronici, la piazza è stata inaugurata al termine degli anni dieci, nell'ambito del "Progetto Symbiosis". Piazza Olivetti, totalmente pedonalizzata, si estende per 13 mila metri quadri. L'eco-sostenibilità è data da vasche d'acqua, quarantasei alberi, un "bosco urbano" e un giardino ruderale con piante erbacee e vegetazione spontanea. L'area, in forte crescita immobiliare dal 2019, è compresa nella zona del più grande progetto di sviluppo immobiliare d'Europa, e sarà il centro di attrazione dei giochi Olimpici Milano Cortina 2026. Fondazione Prada Museo Strep futurability district Palazzo LVMH Palazzo Moncler Lodi TIBB Stazione di Milano Porta Romana Fermata autobus (Linea 65) AA. VV., Milano, T. C. I., Milano 1999. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su piazza Adriano Olivetti Milano, l’avanzata di Symbiosis, il villaggio dei grandi marchi. La zona Scalo Romana-Ripamonti. Da Moncler a Lvmh, Fastweb e Snam: ciminiere green e uffici 2.0 nel nuovo quartiere. Lo sviluppo del quartiere direzionale di Covivio da qui al 2024. «Grandi aziende scelgono il distretto: ponte con lo scalo Romana», su milano.corriere.it.

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Piazza Olivetti (Milano)
Piazza Adriano Olivetti, Milano Municipio 5

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Piazza Adriano Olivetti

Piazza Adriano Olivetti
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Lombardia, Italia
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Luoghi vicini

Porta Romana (medievale, Milano)
Porta Romana (medievale, Milano)

Porta Romana era una delle porte maggiori poste sul tracciato medievale delle mura di Milano. Sorgeva sulla Cerchia dei Navigli, in corrispondenza dell'attuale incrocio fra corso di Porta Romana e via Francesco Sforza, in sostituzione della precedente e più arretrata Porta Romana (romana), che sorgeva nell'attuale piazza Missori, da cui partiva un lungo porticato monumentale che arrivava fino alla Crocetta. La porta medievale era fortificata e annessa alla cosiddetta Rocchetta, una struttura difensiva dotata di una torre particolarmente elevata, realizzata utilizzando i resti dell'arco di trionfo romano presente nel quadriportico della porta precedente. I lavori sarebbero stati condotti da Ariberto da Intimiano nel corso dell'XI secolo, in preparazione all'assedio di Corrado il Salico. La prima porta medievale, distrutta dal Barbarossa, che qui venne ferito da una freccia durante l'assedio, venne ripristinata successivamente nel XIII secolo. Sul ponte che attraversava il Naviglio venne collocata nel 1729 da Benedetto XIII una statua di San Giovanni Nepomuceno (chiamata dai milanesi San Gioàn), in occasione della canonizzazione del santo, protettore di Boemia e di chi è a rischio di annegamento. Le fortificazioni della Rocchetta vennero demolite prima del 1793. Alcuni fregi vennero portati ai Musei del Castello Sforzesco, dove sono tuttora conservati: Sant'Ambrogio caccia gli ariani dalla città Frate jacopo guida le truppe alleate verso Milano il ritorno dei milanesi in città dopo la demolizione di Milano operata nel 1162 dal Barbarossa. L'opera è firmata da uno scultore Anselmo, che si vanta di essere Dedalus alter (un secondo Dedalo), Antonio Cassi Ramelli, Il centro di Milano, Ceschina, Milano, 1971 Attilio Lanza, Milano e i suoi palazzi, Libreria Meravigli, Milano, 1993 Porta Romana (Antica Roma, Milano) Porta Romana (spagnola) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porta Romana

Chiesa dei Santi Angeli Custodi (Milano)
Chiesa dei Santi Angeli Custodi (Milano)

La chiesa dei Santi Angeli Custodi è un luogo di culto cattolico di Milano posto fuori porta Romana, sede dell'omonima parrocchia. La chiesa dei Santi Angeli Custodi venne costruita nel 1965 su progetto degli architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti, per servire il quartiere posto fuori porta Romana, in fase di progressivo addensamento edilizio. Si tratta di una delle 22 chiese celebrative del Concilio Vaticano II. La chiesa è posta in fregio a via Pietro Colletta, ed è circondata da edifici di abitazione. Essa sorge in posizione arretrata, ed è fronteggiata da un piccolo sagrato raggiungibile tramite una scalinata. L'esterno è costituito da diversi volumi parallelepipedi, addossati intorno alla forma cubica centrale; il rivestimento è in mattoni a vista, scanditi nel volume maggiore da scalanature verticali, a scopo di alleggerimento visivo. L'interno è a pianta longitudinale, caratterizzata però dall'altare in posizione quasi centrale, attorniato da tutti i lati dai banchi per i fedeli. Gli spazi sono variamente illuminati, dalla penombra dell'ingresso alla piena luce dell'altare, a simboleggiare il percorso della ricerca divina. I muri interni sono rivestiti in cemento a vista, e in parte traforati da feritoie chiuse da vetrate colorate, disegnate dal padre francescano Costantino Ruggeri. L'edificio ha una superficie di 1150 m², con una capienza di 1 000 persone; nel seminterrato sono poste le sale parrocchiali, e sul fianco la casa parrocchiale, di tre piani, e l'oratorio. In origine era prevista la costruzione di un campanile sul lato sinistro della facciata, che tuttavia è rimasto incompiuto. Alla sinistra del presbiterio, a pavimento, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1022, costruito nel 1978. Lo strumento è a trasmissione mista, meccanica per le tastiere e la pedaliera ed elettrica per i registri; il suo materiale fonico è interamente racchiuso in una cassa in legno di noce, con mostra composta da canne di principale. La consolle dispone di due tastiere di 58 note ciascuna e pedaliera di 30 note. Cleto Gnech (a cura di), Ventidue chiese per ventidue concili, Milano, Comitato per le nuove chiese di Milano, 1969, pp. 55-59, ISBN non esistente. Cecilia De Carli (a cura di), Le nuove chiese della diocesi di Milano. 1945-1993, Edizioni Vita e Pensiero, Milano, 1994, p. 189, ISBN 88-343-3666-6. L. G. Hendel, Ideale equilibrio di una chiesa nuova, in Nuove Chiese, n. 4, Milano, Arcivescovado di Milano, 1968, pp. 48-55. La chiesa e la parrocchia dei SS. Angeli Custodi, in Diocesi di Milano, n. 10, Milano, Editrice Il Duomo, 1968, pp. 530-532. Nuove chiese a Milano, in Nuove Chiese, 2, 3, 4, Milano, Arcivescovado di Milano, 1968, p. 31. A. Ricci Negrelli, I pensieri di cristallo del frate artista, in Nuove Chiese, n. 1, Milano, Arcivescovado di Milano, 1968, p. 11. A. Coccia, Tre chiese di Milano che testimoniano il nostro tempo, in Diocesi di Milano, n. 5, 1972, pp. 236-241. Chiese di Milano Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano Ventidue chiese per ventidue concili Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa dei Santi Angeli Custodi Parrocchia Angeli Custodi, su to.chiesadimilano.it. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014). Parrocchia degli Angeli Custodi, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 4 maggio 2014.