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Palazzo del Consorzio agrario (Milano)

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Palazzo del Consorzio Agrario a Milano (settembre 2023)
Palazzo del Consorzio Agrario a Milano (settembre 2023)

Il palazzo del Consorzio agrario è un edificio storico di Milano situato in via Ripamonti al civico 35. L'edificio venne realizzato negli anni 1940 per ospitare il Consorzio agrario provinciale, approfittando della vicinanza con lo scalo ferroviario di Porta Romana, con il quale era collegato. Nel 2018 l'edificio è stato acquisito da una joint venture tra Hines e Blue Noble, ed è stato quindi sottoposto a importanti opere di ristrutturazione per essere convertito in una residenza universitaria. I lavori hanno anche riguardato opere di nuova costruzione portando alla realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica nel cortile dell'edificio. Il palazzo, che occupa un lotto d'angolo all'incrocio tra via Ripamonti e viale Isonzo, presenta un'architettura razionalista. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo del Consorzio Agrario

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo del Consorzio agrario (Milano) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo del Consorzio agrario (Milano)
Via Giuseppe Ripamonti, Milano Municipio 5

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Via Giuseppe Ripamonti 35
20135 Milano, Municipio 5
Lombardia, Italia
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Palazzo del Consorzio Agrario a Milano (settembre 2023)
Palazzo del Consorzio Agrario a Milano (settembre 2023)
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Luoghi vicini

Porta Romana (medievale, Milano)
Porta Romana (medievale, Milano)

Porta Romana era una delle porte maggiori poste sul tracciato medievale delle mura di Milano. Sorgeva sulla Cerchia dei Navigli, in corrispondenza dell'attuale incrocio fra corso di Porta Romana e via Francesco Sforza, in sostituzione della precedente e più arretrata Porta Romana (romana), che sorgeva nell'attuale piazza Missori, da cui partiva un lungo porticato monumentale che arrivava fino alla Crocetta. La porta medievale era fortificata e annessa alla cosiddetta Rocchetta, una struttura difensiva dotata di una torre particolarmente elevata, realizzata utilizzando i resti dell'arco di trionfo romano presente nel quadriportico della porta precedente. I lavori sarebbero stati condotti da Ariberto da Intimiano nel corso dell'XI secolo, in preparazione all'assedio di Corrado il Salico. La prima porta medievale, distrutta dal Barbarossa, che qui venne ferito da una freccia durante l'assedio, venne ripristinata successivamente nel XIII secolo. Sul ponte che attraversava il Naviglio venne collocata nel 1729 da Benedetto XIII una statua di San Giovanni Nepomuceno (chiamata dai milanesi San Gioàn), in occasione della canonizzazione del santo, protettore di Boemia e di chi è a rischio di annegamento. Le fortificazioni della Rocchetta vennero demolite prima del 1793. Alcuni fregi vennero portati ai Musei del Castello Sforzesco, dove sono tuttora conservati: Sant'Ambrogio caccia gli ariani dalla città Frate jacopo guida le truppe alleate verso Milano il ritorno dei milanesi in città dopo la demolizione di Milano operata nel 1162 dal Barbarossa. L'opera è firmata da uno scultore Anselmo, che si vanta di essere Dedalus alter (un secondo Dedalo), Antonio Cassi Ramelli, Il centro di Milano, Ceschina, Milano, 1971 Attilio Lanza, Milano e i suoi palazzi, Libreria Meravigli, Milano, 1993 Porta Romana (Antica Roma, Milano) Porta Romana (spagnola) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porta Romana

Parco Alessandrina Ravizza
Parco Alessandrina Ravizza

Il Parco Ravizza è un grande giardino pubblico di Milano, situato nei pressi dell'Università Bocconi. È il primo a essere stato progettato lungo la circonvallazione esterna, nella zona centro-meridionale della città a circa 200 metri in linea d'aria da ecopass. L'area del parco Ravizza fu prevista in uno dei primi tentativi di espansione della città di Milano avvenuti sul finire dell'Ottocento. L'area venne già destinata a parco pubblico dal piano regolatore Beruto del 1889, ma venne realizzato solo nel 1902, quando venne completata la demolizione della cascina Camporicco che ne occupava lo spazio. Il progetto definitivo fu steso dall'architetto Tettamanzi il quale articolò il parco Ravizza come l'area verde per il quartiere destinato a sorgervi attorno. Il parco venne quindi intitolato ad Alessandrina Ravizza, anticipatrice di molti temi femministi e benefattrice della città dove si dedicò all'infanzia abbandonata e al problema del diritto allo studio delle donne. Il parco divenne molto popolare come ritrovo diurno di studenti a partire dagli anni quaranta dopo che venne costruita nei suoi pressi la nuova sede dell'Università Bocconi (1938-1941). Il parco viene citato dal cantautore Franco Battiato nella canzone Quand'ero giovane, contenuta nell'album Apriti sesamo. Il parco è, in pianta, un grande rettangolo affacciato sul viale Toscana, fronteggiato dal parco ex OM; gli altri lati sono disegnati dalle vie Ferdinando Bocconi, Vignola e Vittadini. Il viale Giovanni Sebastiano Bach, chiuso al traffico dagli anni sessanta lo taglia in due proseguendo la viabilità esterna, mentre il largo viale Giovanni Brahms ha andamento sinuoso e si raccorda, attraverso viali minori, al largo Ludovico Beethoven: i viali, secondo il gusto del tempo, sono affiancati da numerosi alberi di alto fusto, di cui è ricco l'intero parco. Tra le essenze ricordiamo: l'acero americano, l'ailanto, il cedro deodara, il cedro dell'Atlante, il platano, varie specie di quercia, la sophora, il tiglio, il pioppo nero, il bagolaro, il carpino, l'olmo e lo spino di Giuda. Liliana Casieri, Lina Lepera; Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, supervisione botanica: Pia Meda; supervisione farmacognostica: Massimo Rossi; Illustrazioni e impaginazione: Linke Bossi, Consonni, Montobbio, Comune di Milano, settore ecologia, GAV. AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997. Parchi di Milano parco ex OM Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco Alessandrina Ravizza Scheda del Parco Ravizza, su comune.milano.it, Comune di Milano. URL consultato il 13 gennaio 2011.

Stazione funebre di Porta Romana
Stazione funebre di Porta Romana

La Stazione funebre di Porta Romana era una stazione eretta a Milano nel 1908 per il servizio speciale tranviario di trasporto delle salme verso i cimiteri cittadini Maggiore e Monumentale. Fu realizzata su disegno dell architetto Pasquale Tettamanzi con la collaborazione dell'ingegnere Francesco Minorini. L'edificio, tuttora esistente, fu in seguito destinato a usi diversi: prima come circolo ricreativo dell'ATM di Milano, poi come locale notturno e infine come sede delle Terme di Milano. La necessità di allestire una nuova stazione tranviaria per il trasporto dei defunti verso i cimiteri cittadini nacque dalla rapida crescita dell'abitato di Milano soprattutto verso sud che rendeva disagevole per la cittadinanza servirsi della già esistente Stazione funebre di via Bramante, ormai distante più di cinque chilometri dai nuovi quartieri di Porta Romana e di Porta Vigentina. I disagi erano ancora maggiori durante le stagioni invernali e, soprattutto, per le classi meno abbienti. Già da tempo il Comune di Milano aveva quindi pensato di costruire una seconda stazione nella zona sud della città che raccogliesse i defunti e i cortei funebri dai quartieri limitrofi per poi smistarli a Musocco e al Monumentale. In particolare i cortei diretti al Monumentale erano fino ad allora obbligati a passare per le strette vie del centro e a superare molte linee di binari tranviari, dando intralcio alla circolazione dei convogli. La scelta della zona di piazzale Medaglie d'Oro fu dettata dall'essere vicina alla Circonvallazione dei Bastioni, già ampiamente servita da molti binari tranviari, dall'essere crocevia di molte strade principali e dalla posizione non troppo esposta alla vista degli abitanti dei caseggiati vicini. La scelta dell'area su cui fabbricare la nuova stazione cadde su un terreno contenuto all'interno della lunetta dei bastioni, sul luogo ove sorgeva l'antico Monte Tabor sui Bastioni di Porta Vigentina, in prossimità dell'ex dazio di Porta Romana: il Monte Tabor (così chiamato a memoria della battaglia del 1799 vinta dai francesi sugli arabo-turchi che si era combattura in quella località) si era creato nel 1818 con l'accumulo di macerie delle numerose brecce che i francesi avevano aperto nella cerchia dei bastioni spagnoli. Un impresario russo aveva costruito sull'altura una montagna russa fatta con carrozzelle di legno su rotelle che, scivolando dalla cima su apposite rotaie, scendevano a forte velocità. Aperto ufficialmente il 1º maggio 1820, il Monte Tabor era divenuto un luogo di attrazione per ogni classe sociale ed era servito da una rinomata trattoria omonima. La stazione, definibile in stile Liberty, era costituita da un fabbricato contenente i locali di servizio con due atri laterali, da un deposito per le vetture tranviarie e di una tettoia per gli stessi tram; la stazione era separata dalla strada da un muro di cinta fornito di una cancellata in modo da renderla poco visibile dalla via. La nuova Stazione Funebre di Porta Romana in Milano, in L'Edilizia Moderna, anno XVII, fasc. VII, Milano, luglio 1908, pp. 45-47. Liberty a Milano Mura spagnole di Milano Rete tranviaria di Milano Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stazione funebre di Porta Romana Ribaudo, Robert, Palazzina Ragno d'Oro, su Lombardia Beni Culturali, http://www.lombardiabeniculturali.it, 2011.