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Teatro dei Fiorentini

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Il Teatro dei Fiorentini era un famoso teatro napoletano, attivo principalmente come teatro d'opera nel XVIII secolo.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Teatro dei Fiorentini (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Teatro dei Fiorentini
Via Armando Diaz, Napoli Municipalità 2

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Grand Hotel Oriente (Oriente)

Via Armando Diaz 42;44;46
80133 Napoli, Municipalità 2
Campania, Italia
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Numero di telefono

call+390815512133

Sito web
grandhoteloriente.it

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Luoghi vicini

Casa del Mutilato (Napoli)
Casa del Mutilato (Napoli)

La Casa del Mutilato è un edificio di Napoli; è localizzato tra piazza Matteotti, via Guantai Nuovi e via Armando Diaz. L'edificio, voluto dall'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra, venne eretto tra il 1938 e il 1940 ed inaugurato poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale. Il progetto di una casa del mutilato fu commissionato a Camillo Guerra. Il disegno iniziale prevedeva un andamento diagonale con ingresso angolare, proprio sul punto di confluenza tra via Armando Diaz e via Guantai Nuovi, entrambe importanti strade di comunicazione napoletane. Per questioni stilistiche il Guerra decise di non realizzare la soluzione d'angolo; l'ingresso è tuttavia decentrato per fronteggiare l'imponente Palazzo delle Poste. L'atrio d'accesso è caratterizzato dallo scalone monumentale sormontato dalla statua della Vittoria (tematica ricorrente nel periodo fascista) per la quale fu stanziato un compenso di 50.000 lire. Le facciate sono interrotte da una sequenza di setti binati in piperno, mentre ai lati dell'ingresso, posti a delimitazione del portale, ci sono due blocchi, ancora in piperno, scolpiti da Vico Consorti e Giuseppe Pellegrini per un compenso di 500.000 lire. L'ingresso, gli interni e, in particolare, l'atrio e il salone per assemblee, mostrano un apparato decorativo realizzato in onore del partito fascista con temi quali il lavoro, la vittoria, la marcia su Roma, la conquista della Libia e le aquile romane (simbolo dell'impero) nel Salone d'Onore.

Palazzo Monaco di Lapio
Palazzo Monaco di Lapio

Il Palazzo Monaco di Lapio, a Napoli, è ubicato nella centrale via Toledo. Il suolo fu acquistato nel 1551 da Cristoforo Vitale di Cava de’ Tirreni che vi edificò il palazzo originario. Nel 1578 fu acquistato dall'avvocato Giovan Pietro Mangrella, il quale dispose nelle sue volontà testamentarie di donare tutto il suo patrimonio, compreso questo palazzo, all'Ordine dei benedettini della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni. Fu riconfigurato, con ogni probabilità, da Giovan Battista Nauclerio durante l’ultimo decennio del Seicento su incarico di Marco Garofalo, che a sua volta acquistò l’immobile dai monaci di Cava de’ Tirreni. Nel XVIII secolo divenne proprietà della famiglia Monaco, la quale commissionò a un ignoto architetto (che secondo alcuni fu Pompeo Schiantarelli) l'ultimo e definitivo rifacimento del palazzo in stile tardobarocco. Alla seconda metà del XIX secolo va ricondotto il quarto piano sopraelevato con loggiato, realizzato in modo tale da non alterare il prospetto principale su via Toledo. Nel 1920 fu ereditato dal barone Rinaldo Monaco di Lapio che lo restaurò con una diversa disposizione dei busti in facciata e delle statue negli spazi del cortile e dello scalone. L'edificio si presenta con una suggestiva facciata di tre piani a stucco che crea timpani arcuati, nei quali sono inseriti i busti. Di notevole impatto nella facciata è il balcone centrale del piano nobile che occupa lo spazio di tre vani, mentre nei piani sovrastanti sono presenti balconi più piccoli. Nell'androne e nel cortile del palazzo sono presenti varie statue e fontane di antica fattura; in fondo al cortile e in asse rispetto all'ingresso si innalza una scenografica scala settecentesca a tre arcate per livello che fu restaurata nel 1963. Negli appartamenti del secondo piano dovrebbero ancora conservarsi dei soffitti decorati. Tra il 2017 e il 2018 sono stati restaurati tutti i prospetti esterni dell'edificio.