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Piazza Matteotti (Napoli)

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Napoli view from Jolly Hotel panoramio
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Piazza Matteotti è una delle piazze monumentali di Napoli, situata nel centro storico cittadino. Si apre al centro di un moderno quartiere amministrativo-finanziario costruito tra il 1931 e il 1941, dopo la distruzione del rione San Giuseppe-Carità, e si colloca in posizione pressoché centrale tra piazza Carità e via Medina. Chiamata in origine Piazza della Regia Posta prima e Duca d'Aosta poi, nel 1944 viene simbolicamente dedicata a Giacomo Matteotti. Essendo stata costruita durante il regime fascista, la piazza è interamente circondata da architetture monumentali, che si rifanno al gusto dell'arte razionalista: il Palazzo delle Poste (già Palazzo delle Regie Poste), il Palazzo Matteotti (già Palazzo della Provincia), il Palazzo della Questura, la Casa del Mutilato e il Palazzo Troise. Tali opere e la piazza stessa assumono, pertanto, un ruolo storico-artistico molto significativo.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Piazza Matteotti (Napoli) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Piazza Matteotti (Napoli)
Boulevard de la Cité-des-Jeunes, Gatineau Hull

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.843173 ° E 14.25139 °
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Indirizzo

Heritage College

Boulevard de la Cité-des-Jeunes 325
J8Y 6T3 Gatineau, Hull
Quebec, Canada
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Sito web
cegep-heritage.qc.ca

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Luoghi vicini

Casa del Mutilato (Napoli)
Casa del Mutilato (Napoli)

La Casa del Mutilato è un edificio di Napoli; è localizzato tra piazza Matteotti, via Guantai Nuovi e via Armando Diaz. L'edificio, voluto dall'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra, venne eretto tra il 1938 e il 1940 ed inaugurato poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale. Il progetto di una casa del mutilato fu commissionato a Camillo Guerra. Il disegno iniziale prevedeva un andamento diagonale con ingresso angolare, proprio sul punto di confluenza tra via Armando Diaz e via Guantai Nuovi, entrambe importanti strade di comunicazione napoletane. Per questioni stilistiche il Guerra decise di non realizzare la soluzione d'angolo; l'ingresso è tuttavia decentrato per fronteggiare l'imponente Palazzo delle Poste. L'atrio d'accesso è caratterizzato dallo scalone monumentale sormontato dalla statua della Vittoria (tematica ricorrente nel periodo fascista) per la quale fu stanziato un compenso di 50.000 lire. Le facciate sono interrotte da una sequenza di setti binati in piperno, mentre ai lati dell'ingresso, posti a delimitazione del portale, ci sono due blocchi, ancora in piperno, scolpiti da Vico Consorti e Giuseppe Pellegrini per un compenso di 500.000 lire. L'ingresso, gli interni e, in particolare, l'atrio e il salone per assemblee, mostrano un apparato decorativo realizzato in onore del partito fascista con temi quali il lavoro, la vittoria, la marcia su Roma, la conquista della Libia e le aquile romane (simbolo dell'impero) nel Salone d'Onore.