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Marzola

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Sentiero per la Marzola
Sentiero per la Marzola

La Marzola (1.738 m s.l.m.) è il monte che separa la valle dell'Adige dalla Valsugana e su cui sorgono gli abitati di Villazzano e Povo, sobborghi di Trento. Vi nasce, in località Terre Rosse, il torrente Rombonos.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Marzola (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Marzola
Via Castel di Pietrapiana, Trento

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 46.057727 ° E 11.143727 °
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Indirizzo

Castello di Pietrapiana

Via Castel di Pietrapiana
38128 Trento
Trentino-Alto Adige, Italia
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Sito web
castellideltrentino.it

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Sentiero per la Marzola
Sentiero per la Marzola
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Luoghi vicini

Cappella di Sant'Adalberto
Cappella di Sant'Adalberto

La cappella di Sant'Adalberto è una cappella sconsacrata situata nel parco Gocciadoro, il maggior parco urbano della città di Trento. La costruzione della cappella fu voluta dall'avvocato trentino Pietro Bernardelli (1803-1868), deputato al parlamento di Vienna e all'epoca proprietario del terreno del parco; essa doveva commemorare un nipote del committente di nome appunto Adalberto, figlio di suo fratello Giovanni Antonio Bernardelli e di Teresa Ravelli, nato il 5 febbraio 1838 e morto il 17 febbraio 1857, appena diciannovenne. La progettazione dell'edificio venne affidata a Francesco Saverio Tamanini, che si stava occupando anche del restauro di un'edicola votiva nella Bolghera, ai piedi del colle, fondata da Bartolomeo Bernardelli, padre di Pietro; la costruzione avvenne però solo dopo la morte di Bernardelli, nel 1872, seguita dalla benedizione nel 1873. L'autore delle decorazioni della cappella è ignoto; è stato ipotizzato il coinvolgimento di Giuseppe Lona (che lavorò con Tamanini all'edicola della Bolghera, e operò anche nel duomo di Trento) o di Luigi Spreafico (che lavorò anch'egli nel duomo). Sconsacrata nel 1975, la cappella è rimasta in stato d'abbandono e soggetta a vandalismi per decenni, fino al restauro nel 2010-2011 commissionato dal comune di Trento (che l'aveva acquistata già nel 1995). L'edificio è architettonicamente ispirato al duomo di Trento, ed è infatti di gusto romanico. Il corpo principale è costituito da un'aula a pianta ottagonale, le cui pareti esterne, rivestite in pietra, terminano in alto con piccole gallerie ad archi; la facciata è preceduta da un piccolo protiro a colonne binate, con frontone profilato da archetti rampanti, mentre sul retro emerge il volume dell'abside poligonale. In cima al tetto di lastre in porfido si erge una lanterna con campana. All'interno, la cappella è decorata da fasce agli angoli, e dalle figure dei quattro evangelisti nella cupola. L'altare, realizzato in marmo bianco, ospita un pannello raffigurante due angeli con simboli eucaristici, realizzati a graffito, e sopra ad esso una copia dell'originale pala d'altare rappresentante il santo titolare, opera di Eugenio Prati. Armando Costa (a cura di), La Chiesa di Dio che vive in Trento, Edizioni diocesane, 1986. Chiara Radice, La cappella di Sant'Adalberto a Gocciadoro, in Studi trentini, 2013, pp. 303-320. Chiese di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla cappella di Sant'Adalberto

Villazzano
Villazzano

Villazzano è una frazione oltre a essere anche la circoscrizione amministrativa numero 9 di Trento. È stato comune autonomo fino al 1926. Il borgo, di evidente origine medioevale e abbellito con numerose ville aristocratiche nei secoli XVII-XVIII, è raccolto intorno alla Piazza Nicolini, a circa 340 m di quota. Appena a nord si sviluppa il minuto centro storico lungo la Strada Stretta, a sud invece si apre Via Della Villa, lungo la quale si trovano i principali servizi, oltre a palazzine residenziali. A est della piazza, (lato monte), si apre il bel giardino di Villa De Carli, oggi centro di ricerca materiali, mentre a pochi passi verso ovest la Villa De Mersi offre uno dei parchi pubblici più vasti del comune di Trento, tra l'altro raro esempio in Italia di giardino in pendenza ripida, con aiuole di lavanda, fontana circondata da cipressi e prato contornato da viburni e meli, attraversato da vialetti contornati di rose rosse. Il clima di Villazzano è moderatamente continentale, con estati calde ma ventilate e inverni freddi, le stagioni intermedie sono spesso umide ma caratterizzate da elevata variabilità. L'estate è molto soleggiata e calda ma con bassi livelli di umidità. Tra la metà di giugno e i primi di agosto le massime raggiungono e superano i 32 °C, sebbene il caldo sia alleviato da costanti brezze. Temperature di 35 °C o più sono rare. Le minime sono gradevoli rispetto al fondovalle, aggirandosi sui 16-20 °C. Temporali occasionali anche di forte intensità possono svilupparsi nel pomeriggio in periodi di attività convettiva, facendo bruscamente calare le temperature anche di 10 °C in un'ora. In settembre il clima è gradevole, da metà ottobre a inizio novembre si può ammirare il foliage di aceri e viti in modo particolare. L'autunno è la stagione più piovosa, con temperature in deciso calo e nuvolosità diffusa. Le gelate notturne sono comuni da metà novembre a metà marzo, talvolta persino in aprile. Nel cuore dell'inverno può nevicare abbondantemente, soprattutto tra dicembre e gennaio, dato che febbraio e marzo sono mesi tendenzialmente più secchi. Una coltre di brina può formarsi al suolo in questo periodo quando i giorni sono limpidi e tersi. La primavera vede un tempo variabile, con giornate calde fino a superare i 20 °C già a marzo alternate da giornate fredde e piovose. La parrocchia di Villazzano è dedicata a Santo Stefano protomartire Chiesa di Santo Stefano, chiesa sussidiaria. Il santuario dedicato alla Madonna di Loreto Villa de Mersi Teatro di Villazzano Villazzano è gemellata con Znojmo, dal 1996. Nella frazione c'è una stazione della Ferrovia Trento-Venezia (o ferrovia della Valsugana). La linea 6 del servizio urbano di autobus di Trento fornisce il più rapido collegamento col centro cittadino (ca. 10-15 minuti), con corse ogni 20 minuti i giorni feriali e ogni ora in quelli festivi. La linea 13 invece consente un diretto collegamento con l'area industrial-commerciale di Trento Sud. Durante il periodo festivo il 6 viene sostituito dal 1/ Comuni d'Italia soppressi Modifiche territoriali e amministrative dei comuni del Trentino-Alto Adige Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villazzano Comune di Trento: Circoscrizione 9 Villazzano, su comune.trento.it. Scuola primaria di secondo grado G. Tomasi, su ictrento1.it.

Chiesa di San Rocco (Trento)
Chiesa di San Rocco (Trento)

La chiesa di San Rocco è una chiesa sussidiaria a Gabbiolo, frazione di Trento. Risale al XVI secolo e fa parte della zona pastorale di Trento. Si trova in via Gabbiolo, al bivio con via ai Casoti di Povo e via alla Cros. La prima menzione della chiesa, che venne probabilmente eretta dopo l'epidemia di peste che colpì il Trentino nel 1523-25, risale al 1579, data di una visita pastorale di Lodovico Madruzzo; in quell'occasione venne trovata "in condizioni pietose", strutturalmente instabile, con il tetto sfondato e adoperata da riparo anche dagli animali. Fu poi rimaneggiata nel 1836, anno che è inciso sulla soglia, sul gradino più alto della scalinata che porta ai piedi del portale di ingresso. È stata ulteriormente restaurata nel 1882,, e poi di nuovo negli anni 1980. La chiesetta, orientata a est, presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Il tetto a due falde è coperto da tegole in laterizio, ed è dotato di campanile a vela. Sulla facciata a due spioventi si apre un portale architravato posto su una doppia scalinata; ai suoi lati vi sono due finestrelle quadrate, ed è sovrastato da un'apertura quadrilobata. L'interno è pavimentato con quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, disposte in corsi diagonali, e le rifiniture delle pareti sono a intonaco. È presente un'unica navata voltata a botte; il presbiterio, preceduto da un arco santo, è rialzato su una pedana in legno ed è coperto da volta a crociera. L'altare maggiore ospita una pala raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Sebastiano e Rocco, di ambito trentino, realizzata nel 1836. Aldo Gorfer, Trento - Città del concilio, 2ª ed., Gardolo, Edizioni Arca, 1995 [1963]. Gabbiolo Arcidiocesi di Trento Regione ecclesiastica Triveneto Chiese di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Rocco Chiesa di San Rocco , su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 aprile 2022.

Chiesa di San Francesco d'Assisi (Trento)
Chiesa di San Francesco d'Assisi (Trento)

La chiesa di San Francesco d'Assisi è una chiesa di Gabbiolo, frazione di Trento. Edificata nel XVII secolo, è sussidiaria della parrocchia dei Santi Pietro e Andrea di Povo nell'arcidiocesi di Trento. La chiesa fu eretta tra il 1738 e il 1748 dai Salvadori, famiglia trentina di mercanti-imprenditori, che fece le veci di Francesco Moser, mercante bolzanino, padre di Maria Elena (sposa di Valentino Salvadori). Il 18 agosto 1748 fu benedetta dal canonico della Cattedrale di San Vigilio Pantaleone Borzi. L'edificio è opera del muratore Giorgio Putzer, che eseguì i lavori su progetti attribuibili a Francesco Oradini. Nel 1970 la chiesa fu donata dal barone Valentino Salvadori alla parrocchia di Povo. La facciata a capanna è aperta al centro dal portale d'ingresso architravato. Ai lati del portale sono presenti due piccole finestre rettangolari. L'interno, pavimentato a quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, è composto da un'unica navata suddivisa in due campate con presbiterio rialzato. Le pareti sono ornate da pitture di Pietro Antonio Bianchi. La pala d'altare dai toni pastello raffigurante San Francesco d'Assisi stigmatizzato, attribuita da Nicolò Rasmo a Karl Henrici, fu realizzata negli anni Sessanta del 1700. Alessandra Campestrini, Il complesso residenziale di Gabbiolo: i Salvadori e la loro villa suburbana, in Studi Trentini. Arte, n. 1, 2020, pp. 106-143. Ezio Chini, Elvio Mich e Paola Pizzamano (a cura di), L'arte riscoperta : opere delle collezioni civiche di Rovereto e dell'Accademia Roveretana degli Agiati dal Rinascimento al Novecento, 2000, pp. 197-198. Il sacro a Povo (PDF), in I.R. di Tuttapovo, n. 2, giugno 2012, p. 29. Gabbiolo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Francesco Chiesa di San Francesco d'Assisi, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.

Chiesa di San Bartolomeo (Trento)
Chiesa di San Bartolomeo (Trento)

La chiesa di San Bartolomeo è una chiesa adibita al culto cattolico situata nel comune di Trento. Fa parte dello stesso quartiere di San Bartolomeo anche la chiesa del Sacro Cuore di Gesù. La chiesa di San Bartolomeo, circondata dal cimitero, una delle più antiche di Trento, è orientata verso oriente e si arrocca sul colle omonimo in posizione privilegiata sulla città. L'edificio religioso, risalente al periodo romanico (1100-1200), era già documentato nel 1183 come appartenente al capitolo del duomo e, dopo duecento anni divenne curazia di Villazzano, ovvero un territorio parrocchiale parzialmente sottratto al suo parroco e dato in cura ad un curato. Attualmente la chiesa è officiata saltuariamente, ad esempio come ultima stazione della Via Crucis che sale il colle, o per la commemorazione dei fedeli defunti. La struttura medievale è ancora ben visibile osservando: alcune strutture esterne; la facciata a due spioventi; l'abside poligonale; il campanile a tetto piramidale. Risalgono a una trasformazione seicentesca l'arco santo, la sopraelevazione della navata, l'apertura di finestre a lunetta e l'ampliamento lungo il fianco sinistro con una cappella a pianta rettangolare. Il giorno 26 giugno 1974, su ordine dell'arcivescovo Alessandro Maria Gottardi, l'area dal rio Salè e dalla ferrovia della Valsugana, venne distaccata dalla parrocchia di Villazzano e venne unita alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Da quando nel 1963 vi fu la registrazione da parte della Soprintendenza alle Belle Arti come "edificio di notevole pregio storico-artistico", fu possibile nel 1991 effettuare un restauro quasi completo: le strutture interne, dove sono stati ripristinati gli intonaci originali; le strutture esterne, in cui si comprende anche il tetto. Nel 1995 fu ritrovata nella chiesa cimiteriale una piccola scultura raffigurante la Madonna con Bambino, un'opera in legno di cirmolo il cui autore, ignoto, appartiene alla cultura gotica d'Oltralpe del XIII - XIV secolo. Ad oggi è possibile vederla all'interno della chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Risalgono al 2023 i lavori di restauro dell'altare ligneo sito nella cappella laterale sinistra dedicata alla Vergine del Rosario. Arcidiocesi di Trento Chiesa del Sacro Cuore di Gesù Chiese di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Bartolomeo Chiesa di San Bartolomeo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.