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Chiesa di San Giorgio degli Armeni

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La chiesa di San Giorgio dei Martiri è una chiesa medievale che sorge nella via omonima della zona industriale di Bari. Anticamente sorgeva al centro di uno snodo viario che conduceva a Bitetto e al casale di Lucignano dove oggi sorge la Masseria Madia Diana (anticamente detta Due Torri). La via costeggiava anche Lama Lamasinata. Sembra sia stata eretta dall'armeno Mosese, secondo quanto si legge nel Codice Diplomatico Barese del 1005 e del 1210 (citata come S. Giorgio dei Martiri, o degli Armeni). Secondo la datazione proposta da Melchiorre la chiesa risalirebbe all'XI secolo. Da non confondersi con la chiesa di San Giorgio degli Armeni che era ubicata nella Corte del Catapano, nella zona ove sorge la Basilica di San Nicola. Alcuni studiosi, tra cui Lavermicocca, ritengono che la chiesa eretta da Mosese armeno sia quest'ultima e non quella fuori Bari in contrada San Giorgio. Anche Licinio e Porsia in Storia di Bari. Dalle Origini al Mille tengono distinte le due chiese: quella extra moenia era denominata San Giorgio martire, mentre quella intra moenia è ricordata nel Codice diplomatico barese come San Giorgio degli armeni o San Giorgio al porto. Tale denominazione dovrebbe togliere ogni dubbio circa l'ubicazione della chiesa nella corte del Catapano. Una lapide posta all'interno ci informa di alcuni rimaneggiamenti risalenti al 1920, opera di Nicola Scattarelli, che ne hanno compromesso l'aspetto originario come descritto da Mongiello, con l'aggiunta di stucchi decorativi. Forse è da identificare con una chiesa riportata nel Codice diplomatico barese denominata S. Giorgio di Pappacilizio (1290, 1314). Dal maggio 1977 la chiesa è tutelata da un vincolo architettonico e dal 2014 per proteggerla da ulteriori atti vandalici è stato murato l'ingresso. L'edificio della chiesa è pianta centrale a croce greca contratta coperta da cupola e segue l'orientamento classico. Paragonabile per la planimetria alla chiesa di Torre San Croce in territorio di Bitonto e ad altre chiese costruite secondo una tipologia diffusa in terra di Bari, come ad esempio la Chiesa di San Vito a Corato. Due nicchie ai lati dell'abside, l'accomunano alla chiesa dedicata a San Basilio, un altro esemplare a croce greca contratta che si trova in agro di Giovinazzo, dove però le nicchie sono molto più grandi e allungate, al punto da dare l'impressione di essere due absidiole affiancate al principale. Marcello Petrignani, Franco Porsia, Bari, pp. 18–19; Codice Diplomatico Barese, IV, n. 9, a. 1005, a. 1210; Vito Antonio Melchiorre, Bari, 1987 p. 286; Luigi Mongiello, Chiese di Puglia. Il fenomeno delle chiese a cupola, Mario Adda Editore, p. 103, 1988; Nino Lavermicocca, Bari bizantina, Edizioni di Pagina, 2004; AA. VV., Storia di Bari, I. Dalle origini al Mille, a cura di G. Musca, Laterza, 1989.

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Chiesa di San Giorgio degli Armeni
Strada San Giorgio Martire, Bari Municipio 3

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Chiesa San Giorgio degli armeni (Chiesa San Giorgio dei martiri)

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Picone (Bari)
Picone (Bari)

Picone è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al II municipio (ex III circoscrizione). Il quartiere si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino murattiano. a nord con i quartieri Libertà e Murat; a est con il quartiere Carrassi; a sud con il quartiere Poggiofranco; a ovest con il quartiere Stanic. I suoi confini sono rappresentati da via Cifarelli e il precedente passaggio a livello della linea ferroviaria Bari-Taranto (il prolungamento di via Capruzzi verso Stanic), strada Santa Caterina, via Giulio Petroni e via Bitritto, il proseguimento di viale papa Giovanni XXIII, strada che lo divide proprio da Poggiofranco, che a sua volta si spinge sino alla circonvallazione a ridosso di Carbonara tra via Camillo Rosalba e via Giulio Petroni. Il quartiere Picone è costituito dalla zona abitativa sorta in prossimità del Policlinico, la più grande struttura ospedaliera di Bari, e prende il nome dal torrente Picone, oggi scomparso, che nel secolo scorso lambiva parte del quartiere. La sua formazione è il risultato della forte crescita cittadina iniziata negli anni cinquanta oltre i binari della stazione ferroviaria che separano il quartiere Picone dal Murat, dove l'unico collegamento stradale diretto tra i due quartieri è rappresentato dal Sottovia Quintino Sella, costruito nel 1929. Uno dei punti di maggiore afflusso di Picone, sia per la posizione che per la vicinanza al Policlinico, è Piazza Giulio Cesare, dal 2005 soggetta a lavori per l'ampliamento delle funzionalità, è stata riaperta nel dicembre 2006 dotata di un parcheggio interrato e completamente rimodernata. Degna di nota è la presenza, all'interno quartiere, del Conservatorio di Musica Niccolò Piccinni sito in Via Cifarelli, che insieme all'Auditorium Nino Rota, ubicato a fianco di esso, rappresentano due luoghi storici della cultura musicale barese. Alle spalle del Conservatorio si estende inoltre la zona abitativa più isolata di Picone, denominata comunemente Quartierino. Picone è collegato al servizio metropolitano cittadino, essendo presente all'interno del quartiere la fermata Bari Policlinico. Bari Quartieri di Bari Poggiofranco (Bari) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Picone

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