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Palazzo Orsini (Napoli)

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Palazzo Orsini Napoli
Palazzo Orsini Napoli

Il Palazzo Orsini, noto anche come Palazzo De Riseis, è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli situato in via Enrico Pessina 81 nel quartiere San Lorenzo, da non confondere con il cinquecentesco Palazzo Orsini di Gravina, sede della Facoltà di Architettura. Il palazzo, dotato di doppio cortile, fu costruito nella seconda metà del Ottocento al posto delle vecchie Fosse del grano; prende il nome dal fatto che in esso dimorò e morì il generale Vincenzo Giordano Orsini. In un appartamento del primo piano si conserva uno splendido salone con volta e porte dipinte da Salvatore Postiglione, su commissione dei baroni De Riseis. Nell' appartamento abitato dal sopracitato generale Orsini vi sono altri soffitti dipinti a tempera di minore qualità.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Orsini (Napoli) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Orsini (Napoli)
Via Conte di Ruvo, Napoli San Lorenzo

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Casa Lazzarone

Via Conte di Ruvo
80135 Napoli, San Lorenzo
Campania, Italia
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Palazzo Orsini Napoli
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Luoghi vicini

Palazzo Spinelli di Fuscaldo
Palazzo Spinelli di Fuscaldo

Il Palazzo Spinelli di Fuscaldo è un palazzo di Napoli, ubicato in via Costantinopoli 104 e contiguo a quello dei Castriota. Il monumentale palazzo fu residenza dei Castriota, marchesi di Atripalda e nel XVII secolo appartenne alla famiglia Marciani: per questo venne occupato durante la rivolta di Masaniello perché i Marciani erano i giudici della Vicaria. Nel Settecento passò alla famiglia Spinelli di Fuscaldo, il cui esponente Giuseppe Spinelli divenne arcivescovo di Napoli. In questo periodo il palazzo visse uno splendore artistico e culturale, che precedette però una fase di decadenza che durò per tutto il XIX secolo; nel 1890 il piano nobile venne ceduto al notaio Tavassi, mentre gli altri piani vennero venduti. Nel 1938 l'immobile fu sottoposto a vincolo dalla sovrintendenza come monumento di interesse storico e nel 1942 venne acquistato da Achille Lauro, che lo utilizzò come uffici della polizia militare e della Camera del Lavoro. Negli anni settanta del Novecento venne incorporato dall'Università "Federico II" destinandolo ad ambienti della Facoltà di Medicina. La composizione dell'edificio è costituita da un piano terra che un tempo era destinato alle scuderie e da tre piani superiori; nel cortile a pianta rettangolare è presente una loggia ad arco, dalla quale si accede al giardino. In quello che era il salone da ballo resta la volta affrescata nel 1791 da Pietro Bardellino; mentre in altri due ambienti vi sono affreschi parietali di gusto neopompeiano attribuiti a Giuseppe Cammarano. Nell'edificio nacque Gaetano Azzariti che fu presidente della corte costituzionale.