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Lungotevere degli Inventori

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Q11 l re inventori 1180547
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Il lungotevere degli Inventori è il tratto di lungotevere che collega piazza Augusto Righi a piazza Antonio Meucci, a Roma, nel quartiere Portuense. Il lungotevere prende nome dalla toponomastica della zona, dedicata a vari scienziati inventori; è stato istituito con delibera del governatore il 12 dicembre 1940. Claudio Rendina, Donatella Paradisi, Le strade di Roma. Volume secondo E-O, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0209-1. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lungotevere degli Inventori

Estratto dall'articolo di Wikipedia Lungotevere degli Inventori (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Lungotevere degli Inventori
Lungotevere degli Inventori, Roma Municipio Roma XI

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.861097 ° E 12.466947 °
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Indirizzo

Circolo Ippico Roma River Ranch

Lungotevere degli Inventori 69
00146 Roma, Municipio Roma XI
Lazio, Italia
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Q11 l re inventori 1180547
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Luoghi vicini

Marconi (zona di Roma)
Marconi (zona di Roma)

Marconi (in antico Piana di Pietra Papa) è la zona urbanistica 15A del Municipio Roma XI di Roma Capitale. Si estende sul quartiere Q. XI Portuense, sulla piana delimitata dalla ferrovia Roma-Pisa e il tratto di fiume Tevere tra Ponte dell'Industria e Ponte Guglielmo Marconi. La zona confina: a nord con la zona urbanistica 16D Gianicolense a est con la zona urbanistica 11A Ostiense a sud con la zona urbanistica 11B Valco San Paolo e 15C Pian due Torri a ovest con le zone urbanistiche 15B Portuense e 16A Colli Portuensi L'urbanizzazione della zona, formalizzata già nel Piano regolatore del 1931 prevedeva di proseguire, nella destinazione industriale dei terreni a sud di Roma compresi nelle due anse del Tevere fra Testaccio e la Magliana, la linea di sviluppo urbano già identificata e avviata dallo Stato Pontificio, e particolarmente da papa Pio IX. Dopo l'Unità d'Italia si stabilirono così in riva destra del Tevere i grandi stabilimenti Mira Lanza, Molini Biondi, Società anonima Oliere, la raffineria della Purfina, favoriti dalla vicinanza della ferrovia e del Tevere (grande arteria di smaltimento rifiuti, prima della costruzione del sistema dei depuratori negli anni 60-70). Gli impianti furono tutti dismessi tra gli anni 50 e i primi 60, lasciando terreni lungamente abbandonati e lo spazio per un'edilizia residenziale intensiva e spesso abusiva, che creò grandi problemi di risanamento urbanistico. L'abitato moderno si sviluppa lungo l'asse stradale di viale Guglielmo Marconi e lungo l'asse secondario di via Quirino Majorana (cosiddetto Nuovo Trastevere). Benché l'urbanizzazione moderna non lo lasci neppure sospettare, la zona fu abitata, economicamente attiva ed intensamente frequentata fin dall'epoca romana, sia come area agricola, che come scalo fluviale, che come sede della via Campana con adiacenti aree sepolcrali, e presenta quindi vari siti di interesse archeologico, tra cui: una necropoli dell'età repubblicana e un deposito-magazzino a via Pierantoni; mausoleo convertito in cisterna, basolato della via Campana e Terme di età imperiale a Pozzo Pantaleo (ex Purfina); nella zona di Pietra Papa resti di una villa romana agricola e di darsene. I siti di interesse storico sono: Casa Vittoria; Asilo nido Fantasia; Case operaie di via dei Papareschi; Società Colle e concimi; Scuola Pascoli; Mira Lanza (edifici vari); Autoparco della Croce Rossa; Teatro India; Molini Biondi. La zona è collegata tramite il ponte dell'Industria, o ponte di ferro, e il ponte Guglielmo Marconi, con la zona urbanistica 11A Ostiense, nel quartiere omonimo. Un terzo ponte ciclo-pedonale, ponte della Scienza, la cui costruzione è stata terminata nel 2013, è stato dichiarato agibile il 29 maggio 2014. Chiesa di Gesù Divino Lavoratore, su via Oderisi da Gubbio. Chiesa dei Santi Aquila e Priscilla, su via Pietro Blaserna.

Chiesa della Sacra Famiglia (Roma)
Chiesa della Sacra Famiglia (Roma)

La chiesa della Sacra Famiglia è un luogo di culto cattolico di Roma, nel quartiere Portuense, in via Filippo Tajani. È stata costruita nel XX secolo su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi, ed inaugurata nel 1978. La chiesa, visitata da Giovanni Paolo II il 14 febbraio 1994, è sede della parrocchia omonima “a via Portuense”, istituita dal cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani il 14 agosto 1932 con il decreto Cum sanctissimus dominus. La cura della chiesa è affidata alla Congregazione della Sacra Famiglia di Bergamo. La chiesa è a pianta circolare ed è affiancata da un curioso campanile progettato dall'architetto Gian Franco Filacchione (1987) in struttura metallica sotto il quale vi è una porta in ferro che introduce al giardino giochi. Nel lato sud è stato costruito nel 2009 un piccolo orologio solare a ore astronomiche, dipinto con colori per esterno da Marco Agrillo. All'interno l'ampio presbiterio è dominato da un grande crocifisso su pannello rosso, ove sono raffigurati i simboli dei quattro evangelisti ed episodi dell'ultima cena e della passione di Gesù realizzato dall'artista Ennio Tesei (1979). Al lato destro del suddetto crocifisso vi è una pala d'altare raffigurante la Sacra Famiglia di Nazareth di Gian Franco Filacchione (2009). Sul lato opposto dell'altare maggiore, dietro lo spazio del fonte battesimale, si trova un pannello polimaterico di soggetto astratto realizzato dall'artista Fernanda Tollemeto (1992) e intitolato Ogni giorno rinasco ed è sempre la prima volta, e alla sua sinistra vi è un bel dipinto di Maria con Gesù bambino in braccio di attribuzione incerta (XIX secolo). La via Crucis, in formelle quadrate di bronzo, attorno all'aula circolare della chiesa è opera dell'artista Paola Di Gregorio (2000). Nella parte opposta del presbiterio vi è la cappella feriale decorata con icone di stile bizantino ad opera di padre Cesar Hernandez della Congregazione della Sacra Famiglia.