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Chiesa di San Nicola (Bari)

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La Chiesa Russa Ortodossa di Bari
La Chiesa Russa Ortodossa di Bari

La chiesa di San Nicola, di culto ortodosso russo, è situata nel quartiere Carrassi, in corso Benedetto Croce.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Nicola (Bari) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Nicola (Bari)
Corso Benedetto Croce, Bari Municipio 2

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.110348 ° E 16.872322 °
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Indirizzo

Chiesa di San Nicola (Chiesa Russa)

Corso Benedetto Croce 130
70125 Bari, Municipio 2
Puglia, Italia
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Numero di telefono

call+390805564623

Sito web
bargrad.com

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La Chiesa Russa Ortodossa di Bari
La Chiesa Russa Ortodossa di Bari
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Luoghi vicini

Stazione di Bari Centrale
Stazione di Bari Centrale

La stazione di Bari Centrale, gestita da Rete Ferroviaria Italiana, è la principale stazione ferroviaria del capoluogo pugliese, ubicata in piazza Moro, nel quartiere murattiano della città, di cui è il principale punto di accesso e riferimento. La stazione nasce nel 1864 in una zona all'epoca in piena espansione. Costruita come una tipica stazione di transito presentava una struttura caratterizzata da una tettoia a falde piane che copriva i due binari di corsa e quello di attraversamento con le relative banchine. Lo stile del fabbricato viaggiatori privilegiava un linguaggio di caratteri essenziali e forme geometriche. La neonata stazione necessitò quasi subito di ampliamenti per l'enorme sviluppo del traffico ferroviario a cavallo tra i secoli XIX e XX. Tra il 1865 e il 1906 furono aggiunti 5 binari e fu ingrandito il corpo centrale del fabbricato cui furono aggiunti alcuni edifici accessori. Una nuova serie di lavori di ampliamento si sono svolti tra il 1906 e il 1945 che ne mutarono l'aspetto e le dimensioni originarie. In particolare nel 1930 fu effettuata la sopraelevazione di un piano dell'edificio centrale e furono chiuse le rientranze presenti tra lo stesso e gli edifici laterali. Nell'atrio della biglietteria i pilastri furono sostituiti con colonne doriche in marmo. A partire dal 1946 un nuovo piano regolatore della stazione portò a una nuova configurazione degli spazi. Negli anni duemila Bari Centrale è stata inserita nel programma di riqualificazione degli scali italiani gestiti da Grandi Stazioni. In particolare sono stati svolti dei lavori finanziati con 12 milioni di euro (per il 90% forniti dal Ministero delle infrastrutture) che hanno compreso la ristrutturazione dei tre sottopassaggi, i quali, essendo per la città un corridoio fondamentale per il collegamento del quartiere Murat con gli altri quartieri urbani, sono stati ampliati (dai precedenti tre metri di larghezza si è passati a cinque metri), dotati di un ascensore per ogni banchina e di scale mobili per l'accesso all'antico e al nuovo fabbricato viaggiatori, il quale è stato costruito lungo Via Capruzzi per 140 metri ed è organizzato su tre livelli, i quali possono ospitare nuovi servizi per i viaggiatori ed uffici, che avranno una veduta completa del cosiddetto estramurale, in virtù della facciata completamente in vetro. La stazione di Bari Centrale è da sempre un hub strategico per il trasporto urbano del capoluogo e del suo hinterland, in virtù delle molteplici aziende di trasporto pubblico che vi operano, tra cui Trenitalia, le Ferrovie del Sud Est, che operano all'interno del fabbricato principale nella loro divisione ferroviaria e presso Largo Ignazio Ciaia (a 200 metri dalla stazione centrale) nella loro divisione automobilistica, le Ferrovie del Nord Barese, attraverso cui è raggiungibile in circa quindici minuti l'Aeroporto Internazionale "Karol Wojtyla", le Ferrovie Appulo Lucane, unico collegamento ferroviario attivo e pienamente funzionante con la città di Matera, tutte collegate attraverso il rinnovato sottopassaggio giallo, e l'azienda di trasporto pubblico urbano Amtab, la quale fa confluire la maggior parte delle sue linee proprio in Piazza Moro, su cui si affaccia il fabbricato viaggiatori del 1864. Nel 2023 la stazione è stata adeguata con l'istituzione del binario 11 per l'attestamento dei treni della ferrovia Bari-Bitritto, attivata dopo 35 anni di lavori. Sono stati inoltre avviati nel 2023 i lavori per la costruzione del nuovo terminal bus adiacente alla stazione dal lato di via Capruzzi per snellire il traffico sulla via, occupata da tutti gli autobus extraurbani in partenza dalla città. La stazione, nata come di transito, si è negli anni adattata alle esigenze della circolazione acquistando un piazzale che permette l'accesso a 17 binari: 11 passanti, di cui 1 per le manovre compreso tra il binario 1 e il binario 3, più 7 di testa (dal 1º al 5º ovest, più il binario tronco della Bari - Taranto e il binario 11 istituito per la Bari - Bitritto), per il totale di oltre 300 treni che fermano nella stazione ogni giorno. Il fascio principale di stazione ospita anche due binari tronchi che fungono da capolinea per le linee delle Ferrovie del Sud Est, attivati il 27 dicembre 1974, facendo arrivare il totale di binari tronchi a 9. Tuttora è presente all'interno della stazione una cappella cattolica, costruita in occasione dei mondiali di calcio e inaugurata il 16 maggio 1990. Le Ferrovie del Nord Barese e le Ferrovie Appulo Lucane sono situate terminal prossimi al fabbricato viaggiatori, che si affacciano anch'essi su piazza Aldo Moro. La prima ospita il collegamento diretto per l'aeroporto, attivato nel luglio 2013. Secondo il progetto regionale, l'interconnessione al livello di Fesca - San Girolamo delle reti RFI e Ferrotramviaria dovrebbe permettere ai treni della Ferrotramviaria di arrivare sul Binario 5 Ovest di Bari Centrale RFI, consentendo una migliore gestione del traffico e un aumento della frequenza della linea. Il traffico è di 38 000 passeggeri al giorno e 14 milioni l'anno. La maggior parte degli utenti appartiene al traffico pendolare. Bari Centrale è servita da treni a lunga percorrenza effettuati da Trenitalia e Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori, da servizi regionali svolti anch'essi da Trenitalia, dalle Ferrovie del Sud Est nell'ambito dei contratti di servizio stipulato con la Regione Puglia, nonché dal servizio ferroviario metropolitano di Bari. La stazione dispone di: Biglietteria a sportello Biglietteria automatica Sala d'attesa Deposito bagagli con personale Servizi igienici Posto di Polizia ferroviaria Ufficio informazioni turistiche Bar Il piazzale antistante la stazione è servito dalle autolinee urbane gestite dall'AMTAB. Fra il 1910 e il 1948 era presente un capolinea della rete tranviaria cittadina, in seguito sostituita da una serie di filovie. Stazione ferroviaria (Bari Centrale FAL, Bari Centrale FT) Fermata autobus Stazione taxi Servizio ferroviario metropolitano di Bari Stazioni ferroviarie di Bari Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Bari Centrale Sito ufficiale della stazione di Bari Centrale Scheda dal sito Grandi Stazioni

Stazione di Bari Centrale (FAL)
Stazione di Bari Centrale (FAL)

La stazione di Bari Centrale è una stazione ferroviaria di Bari; ed è il capolinea della Bari - Matera (a scartamento ridotto) delle Ferrovie Appulo Lucane. Il 23 febbraio 1904 veniva approvata alla camera la Legge speciale per la Basilicata che prevedeva tra l'altro anche un piano di costruzioni ferroviarie tra cui una ferrovia a scartamento ridotto 950 mm da Grumo per Matera, Ferrandina e Pisticci fino all'innesto con la Sicignano - Lagonegro con eventuale interposizione di terza rotaia tra Bari e Grumo Appula. Il piano costruttivo venne iniziato tuttavia oltre un decennio dopo dalla Mediterranea Calabro Lucane che se ne assicurò la concessione nel 1910 con alcune varianti tra cui l'aggiunta del tracciato iniziale in sede propria da Bari a Grumo attivando il primo tratto Bari-Matera nel 1915 mentre si interruppe definitivamente a Montalbano Jonico privando così la linea dello sbocco a sud. Nel 1932 avvenne l'attivazione dell'ultima tratta tra Miglionico e Montalbano. La linea svolse un servizio consistente nella parte alta mentre fu sempre modesto nella tratta inferiore in parte a causa della mancanza di collegamento a sud. Dopo il passaggio alla gestione commissariale governativa delle Ferrovie Calabro Lucane dal 1972 venne decurtata del tratto meridionale tra Matera-Ferrandina e Montalbano Jonico, dismesso e trasformato in autoservizio sostitutivo; venne tuttavia annunciata la ricostruzione in nuova sede della tratta Ferrandina-Matera a scartamento normale con collegamento alla Ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto nella stazione di Ferrandina, i cui lavori a tutt'oggi non sono stati ultimati. All'interno si contano 2 binari per il servizio passeggeri muniti di banchine laterali. La stazione è molto trafficata. Nella stazione fermano tutti i treni, classificati come regionali. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Bari Centrale (FAL)

Carrassi
Carrassi

Carrassi è un quartiere di Bari che si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Il quartiere confina: a nord con il quartiere Murat; a est con il quartiere San Pasquale; a sud-est con il quartiere Mungivacca; a sud con il quartiere Carbonara; a sud-ovest con il quartiere Poggiofranco; a nord-ovest con il quartiere Picone. Carrassi è un quartiere di Bari il cui nome ha origine dalla famiglia un tempo proprietaria della gran parte dei terreni della zona. Il rione si sviluppò durante gli anni intorno alla prima guerra mondiale, quando l'area compresa fra Via Re David e Via Picone si venne arricchendo di case ed abitanti. Il medesimo finì per acquisire una marcata individualità e importanza sia per la presenza della Chiesa Russa, caratteristica costruzione iniziata a realizzare nel 1913, sia perché attraversato in tutta la sua lunghezza, dall'unica e certo antica arteria di collegamento fra il capoluogo e la vicina Carbonara (a quel tempo comune autonomo). Fra il 1909 e il 1952 tale strada fu percorsa dalla tranvia Bari-Carbonara-Ceglie, costruita dalla Società Elettrica Barese, in seguito integrata nella rete urbana di Bari e poi sostituita dalla linea 4 della rete filoviaria. La superficie di questo territorio era di 1.920.000 metri quadrati ed il perimetro di 5.800 metri, con una distanza massima di 3.000 m e media di 2.500 m dalla sede del municipio. Il nome Carrassi in un primo momento rimase immutato ma in aderenza all'indirizzo politico dell'epoca fu denominato "XXVIII Ottobre" riferendosi all'azione fascista della Marcia su Roma. La situazione mutò quando dopo la caduta del fascismo il quartiere ritornò a chiamarsi "Carrassi". L'incremento demografico del quartiere nel XX secolo è di notevole rilevanza. È possibile raggiungere il quartiere Carrassi con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 4, 10, 11, 11/, 21, 27, 30, 35, C, D; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 12. Il sito della Circoscrizione Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, su circoscrizione6.comune.bari.it. URL consultato il 27 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).

Murat (Bari)
Murat (Bari)

Il quartiere Murat è un quartiere di Bari, si estende tra la ferrovia e, a nord, in piccola parte la costa e la Città vecchia, con cui costituisce l'odierno centro della città. Il quartiere Murat, che assieme al centro storico costituisce parte del I municipio dal 2014 (ex IX circoscrizione), centro pulsante della città capoluogo pugliese, confina: a nord con il quartiere San Nicola; a est con il quartiere Madonnella; a sud con i quartieri Carrassi, Picone e San Pasquale; a ovest con il quartiere Libertà. Il quartiere prende nome da Gioacchino Murat, il quale iniziò, durante il suo governo a capo del Regno di Napoli (che gli fu assegnato da Napoleone Bonaparte, del quale era cognato), la costruzione della nuova zona barese a ridosso dell'antica città medievale. La prima casa del nuovo borgo fu costruita nel 1816. Fu infatti Murat a promulgare il decreto di costruzione del "borgo nuovo" (o "gioacchino", poi "muratiano") in una zona pianeggiante a sud del vecchio centro, mentre le mura che cingevano la città vecchia vennero smantellate nel 1820 (porta del Castello fu smantellata il 1º marzo 1819). La zona, caratterizzata dalla maglia urbana ortogonale, ospita Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Umberto I ed il palazzo dell'Università degli Studi. Durante il periodo fascista e nel secondo dopoguerra a partire dal 1954, il quartiere fu oggetto di una controversa modernizzazione, dai generali esiti considerati "orribili e deprimenti " sia nell'architettura littoria, tipica del regime fascista, che nella cementificazione degli anni 50 e 60 che riguardò oltre 200 edifici che sostituirono e spesso deturparono il vecchio centro storico. Solo alcuni degli edifici disegnati da Sangirardi, alcuni progetti dello studio "Vittorio Chiaia e Massimo Napolitano" e alcune realizzazioni di Saverio Dioguardi, che talvolta riuscì a mantenere uno stile personale e innovativo anche nell'architettura "di regime", vengono considerati di interesse architettonico. Palazzo Mincuzzi

Madonnella
Madonnella

Madonnella è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al I municipio (ex VII circoscrizione). Il quartiere si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino a meno di 1 km di distanza dallo stesso e confina: a nord con la costa Adriatica: Lungomare Araldo di Crollalanza (tra Largo Adua e Piazza Armando Diaz) e il Lungomare Nazario Sauro (tra Piazza Armando Diaz e Via Giuseppe di Vagno); a est con il quartiere Japigia: Via Giuseppe di Vagno (tra Lungomare Nazario Sauro e Via Guglielmo Oberdan) e Ponte Giuseppe Garibaldi; a sud con il quartiere Japigia: Via Guglielmo Oberdan (tra Ponte Giuseppe Garibaldi, Via Apulia e Via Giovanni Amendola); a sud-ovest con il quartiere San Pasquale: Via Giuseppe Capruzzi (tra Via Giovanni Amendola\ Via Emanuele Mola e Via F. Lattanzio); a ovest con il Quartiere Umbertino: Largo Adua e Via Abbrescia (tra Lungomare Araldo di Crollalanza e Piazza Nicola Balenzano). Nell'ultimo decennio dell'Ottocento cominciarono a sorgere, a est del quartiere Murat, numerosi agglomerati di case, soprattutto lungo la riva del mare, che ben presto costituirono un nuovo quartiere. Il nome attribuito dall'uso comune fu quello di Madonnella, data la presenza di una rozza immagine di Madonna collocata all'interno di una piccola nicchia, dove vegliava da diversi secoli sui campi che circondavano l'attuale Largo Francesco Carabellese. La vecchia immagine in terracotta della Madonna è probabilmente andata distrutta nel periodo del dopoguerra ma, nel 1956, ne fu collocata una nuova sulla grande edicola in pietra che ancora oggi è possibile osservare al centro del piazzale. Nel 1927 il comune di Bari, viste le notevoli dimensioni assunte dalla città, decise di ripartirla ufficialmente in quartieri, includendo il rione Madonnella, insieme ai rioni San Pasquale e Carrassi, in un nuovo quartiere a cui venne attribuita la denominazione di "Benito Mussolini". A due mesi dal provvedimento, il 26 marzo 1927, il capo dell'amministrazione cittadina diede atto che la denominazione assegnata al quartiere non poteva essere consentita e deliberò di chiamare "dell'Oriente" il quartiere orientale di Bari. La situazione rimase invariata fino al 1938, quando l'amministrazione decise di effettuare un parziale riassetto dei quartieri cittadini, distaccando il rione Madonnella dal quartiere "dell'Oriente" e unificandolo al quartiere Murat. In preparazione al censimento generale della popolazione, nel 1951, il Consiglio comunale procedette all'individuazione dei quartieri e dei rioni della città, considerando questi ultimi come porzione dei primi e comprendendo, nel quartiere Madonnella, i rioni Madonnella, Japigia e Mungivacca. Con le deliberazioni del 24 gennaio e del 26 gennaio 1970, il Consiglio comunale tornò ad esaminare l'organizzazione del territorio cittadino, suddividendo Bari in 17 quartieri tra i quali risultò il quartiere Madonnella, che fu infine disgiunto dagli altri rioni, conservando gli attuali confini. Il quartiere Madonnella si presenta con numerosi edifici in stile Liberty, particolarmente diffuso agli inizi del XX secolo, situati principalmente nella zona a ridosso del quartiere Murat. La zona costruita negli anni trenta è stata invece realizzata secondo lo stile monumentale e lineare del periodo fascista, utilizzato soprattutto per i palazzi adibiti ai pubblici uffici. Tra le costruzioni in stile Liberty sono da ricordare, in Largo Adua, il palazzo "Colonna", dal nome del noto costruttore Luigi Colonna, ed il Teatro Kursaal Santalucia, sede di un elegante locale adibito a spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, costruiti rispettivamente nel 1925 e nel 1927. Madonnella si affaccia sul lungomare Nazario Sauro, realizzato tra il 1927 e il 1928, arricchito nel decennio successivo da numerosi edifici pubblici. Degni di nota sono l'Albergo delle Nazioni con l'annesso complesso residenziale INA, progettato dall'architetto Alberto Calza Bini; il Palazzo dell'Amministrazione Provinciale, progettato dall'Ing. Luigi Baffa e inaugurato nel 1935, che ospita la Pinacoteca metropolitana di Bari; il palazzo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, inaugurato nel 1934; il palazzo dell'Aeronautica Militare, sede del comando della terza regione aerea, realizzato nel 1935; il palazzo dell'Ispettorato dell'Agricoltura, costruito all'inizio degli anni '40; il palazzo dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, e la Caserma dei Carabinieri "Chiaffredo Bergia", entrambi realizzati sulla base dei canoni architettonici del ventennio fascista. Nel quartiere Madonnella è inoltre ubicata la nota spiaggia "Pane e Pomodoro", uno dei principali punti di ritrovo estivi della popolazione barese. Palazzo dell'Aeronautica, su Lungomare Nazario Sauro Scuola Elementare Balilla, in Largo Francesco Carabellese Scuola Media Matteo Renato Imbriani in Via Imbriani Istituto Tecnico Commerciale Cesare Vivante in Piazza Armando Diaz Istituto Tecnico Industriale Guglielmo Marconi in Piazza Carlo Poerio; adesso anche sede del liceo scientifico opzione scienze applicate "Margherita Hack" Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato Luigi Santarella in Piazza Antonio Gramsci