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Tempio di Minerva (Aventino)

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Plan Rome Aedes Minervae
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Il Tempio di Minerva si trovava sulla sommità dell'Aventino a Roma. Il tempio, che era situato accanto al tempio di Diana, è oggi completamente scomparso ma ne abbiamo traccia sulla Forma Urbis Severiana che ci informa del suo aspetto in pianta. Si trattava infatti di un tempio periptero esastilo, fondato con orientamento diverso da quello di Diana. Qui era il centro delle corporazioni di mestiere, in particolare, dalla fine del III secolo a.C. (durante la seconda guerra punica), di quella di scrittori e attori. Nel 123 a.C. cercarono inutilmente rifugio in questo tempio Gaio Sempronio Gracco e i suoi sostenitori, durante la fuga da Roma.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Tempio di Minerva (Aventino) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Tempio di Minerva (Aventino)
Via del Tempio di Diana, Roma Municipio Roma I

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 41.882566666667 ° E 12.482594444444 °
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Indirizzo

Via del Tempio di Diana

Via del Tempio di Diana
00153 Roma, Municipio Roma I
Lazio, Italia
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Luoghi vicini

Viale Aventino
Viale Aventino

Viale Aventino è una strada che collega piazza di Porta Capena e piazza Albania, a Roma, separando i rioni Ripa (verso l'Aventino) e San Saba (verso le Terme di Caracalla). Il viale fu aperto negli anni trenta come grande arteria stradale di collegamento con la via Ostiense, la stazione della Ferrovia Roma-Lido a Porta San Paolo, la Stazione di Roma Ostiense: andava infatti da piazza del Circo Massimo (l'attuale piazza di Porta Capena) a via Marmorata. All'inizio, con vista sul Circo Massimo, sorge quello che è oggi il palazzo della FAO, nato come sede del Ministero delle colonie; per questo la sua prima denominazione, adottata con delibera del 1938, fu viale Africa. Essendo la zona del tracciato, all'epoca, appena in via di urbanizzazione, il viale era stato concepito come passeggiata urbana, con ampi marciapiedi e un'alberata da quattro filari di platani, con al centro la sede tramviaria. La denominazione fu soppressa nel 1945, e sostituita con l'attuale viale Aventino. L'ultimo tratto, da piazza Albania a via Marmorata, fu rinominato nel 1955 in viale Manlio Gelsomini. I platani, ammalatisi negli anni novanta di cancro colorato, sono stati sostituiti nei primi anni 2000 da tigli e da farnie. Il susseguente viale della Piramide Cestia, che conduce da piazza Albania a piazza di Porta San Paolo, taglia il tracciato delle mura serviane di età repubblicana. Alcuni resti sono ancora visibili nei dintorni di piazza Albania.