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Chiesa di Santa Maria dell'Umiltà (Prato)

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Santa Maria dell'Umiltà (Prato)
Santa Maria dell'Umiltà (Prato)

La chiesa di Santa Maria dell'Umiltà si trova a Chiesanuova (Prato). Chiesanuova dal Latino (nova ecclesia) è una delle frazioni più antiche della provincia di Prato. Da alcuni manoscritti provenienti dalla biblioteca anglicana fiorentina spunta per la prima volta la frazione pratese durante l'anno 983 a.c. Dimora della celebre famiglia Lippi durante il XVI sec.(tra cui Filippino Lippi) sorge appena fuori dal centro storico medievale pratese. Essa fu costruita nel 1730-1750 per la nuova parrocchia istituita da Colombino Bassi (per togliere alla Cattedrale di Prato parte dei territori extra moenia e legarli alla diocesi di Pistoia). Di struttura modesta, conserva però un piacevole presbiterio settecentesco introdotto da una serliana e un recente portale bronzeo (1999) di Massimo Lippi. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria dell'Umiltà Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di Santa Maria dell'Umiltà (Prato) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di Santa Maria dell'Umiltà (Prato)
Via Montalese, Prato Maliseti

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 43.89578 ° E 11.08125 °
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Indirizzo

Santa Maria dell'Umiltà - Chiesanuova

Via Montalese 296
59100 Prato, Maliseti
Toscana, Italia
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Numero di telefono

call+390574465890

linkWikiData (Q3673813)
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Santa Maria dell'Umiltà (Prato)
Santa Maria dell'Umiltà (Prato)
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Luoghi vicini

Chiesa di San Giovanni Bosco (Prato)
Chiesa di San Giovanni Bosco (Prato)

La chiesa di San Giovanni Bosco si trova a Prato ed è una delle sedi parrocchiali del vicariato nord della diocesi di Prato Progettato dall'architetto Gabriele Giovannelli (e in seguito ristrutturato internamente dall'artista Toni Fertonani), l'edificio fu completato nel 1990. Presenta un basamento caratterizzato da setti curvi la cui successione è interrotta da grandi vetrate. La copertura di forma tronco-conica si conclude con una piccola cupola vitrea. La struttura, principalmente realizzata in calcestruzzo armato, si completa con una torre campanaria che svetta a nord del corpo della chiesa, la cui particolare forma emicilindrica è movimentata da aperture rettangolari disposte su più file orizzontali in corrispondenza della sommità della stessa. Al suo interno sono collocate quattro campane in La3 maggiore fuse dalla fonderia Capanni di Castelnovo ne' Monti (RE). All'interno della chiesa sono custodite recenti opere di Toni Fertonani. Le opere che lo scomparso artista mantovano realizzò appositamente per la chiesa di San Giovanni Bosco sono: 1998 - Progetto della ristrutturazione interna e degli ornamenti ed esecuzione degli arredi artistici in bronzo 1999 - La Via Crucis 2001 - Due tele di grandi dimensioni destinate all'abside della chiesa. 2002 - Don Bosco, gruppo bronzeo scultoreo raffigurante San Giovanni Bosco. Diocesi di Prato San Giovanni Bosco Toni Fertonani Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Giovanni Bosco Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012). Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).

Maliseti
Maliseti

Maliseti è una frazione di oltre 6.000 abitanti del comune di Prato, al confine con il territorio comunale di Montemurlo. Sorto lungo la direttrice Prato-Pistoia, l'odierna via Montalese, di impianto pressoché moderno, l'agglomerato si è decisamente sviluppato a partire dagli anni '60 e '70. Al suo interno coesistono zone miste industriali e residenziali. Il nucleo originario data alla fine del XII secolo, quando, nella zona dell'odierna Maliseti, sorgeva uno "spedale" per pellegrini e viandanti, nato per volere del benefattore Martino Maleseti. Il nome di Maleseti è rimasto pressoché inalterato nella toponomastica della frazione. Nell'abitato di Maliseti è presente il penitenziario di Prato, detto della Dogaia, costruito negli anni '80. La parrocchia è quella della chiesa di San Giovanni Battista, costruzione degli anni Settanta. Nei dintorni del quartiere sorge l'area protetta del Monteferrato, importante complesso collinare ricchissimo di vegetazione mediterranea, già abitato durante il paleolitico e di notevole interesse dal punto di vista geologico. Le rocce presenti, di struttura ofiolitica, sono infatti costituite da magma eruttivo di intrusione, formato da minerali diversissimi, tra i quali il serpentino, noto come marmo verde di Figline (o di Prato). Il particolare tipo di roccia fa sì che sul Monteferrato vegetino esemplari unici di licheni. A Maliseti ha sede una società hockeystica, l'H.P. Maliseti, che gioca le sue partite in casa al PalaRogai e attualmente milita in Serie A2. Nel calcio, invece, conta sull'A.C. Maliseti, attualmente militante nel campionato di Promozione, con un florido settore giovanile, che in passato, dal 1985 al 1991, ha avuto come giocatore delle giovanili Ighli Vannucchi, ex fantasista dell'Empoli FC in Serie A e della Nazionale Olimpica di Calcio. Le scuole presenti nel quartiere sono la scuola media "Don Bosco" e l'Istituto comprensivo "Claudio Puddu". Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maliseti

Piazza Cardinale Niccolò
Piazza Cardinale Niccolò

Piazza Cardinale Niccolò è una piazza nella città di Prato. Collocata all'interno della cinta muraria della città, si apre di fronte al Conservatorio medesimo e alla chiesa consacrata nel 1323 e da questi prende il nome. Il disegno della piazza per come lo vediamo oggi è frutto della ristrutturazione settecentesca ad opera dell'architetto Giuseppe Valentini che dette una fisionomia edilizia al programma di riforme di Pietro Leopoldo incarnando l'ideale di classicismo illuministico di stampo razionalistico. Lo spazio della piazza è fiancheggiato da due ali di edifici del Settecento (a nord) e del 1865 (a sud) e chiuso sul fondo dal fianco della chiesa del Monastero di San Niccolò e dal muro di cinta del Conservatorio. Nella piazza Cardinale Niccolò si trovano alcuni uffici comunali, una scuola primaria e il Conservatorio. Negli anni Quaranta la piazza appare sterrata e completamente libera, con tigli ancora molto piccoli e le architetture circostanti assai ben visibili. Una prima ristrutturazione è intorno al 1980 e vede la sistemazione al centro della piazza di una fontana. La vasca di forma rotonda è circondata da una ringhiera cesellata e da aiuole geometriche incastonate nelle pietre dalle quali si origina un percorso pedonale. Una seconda ristrutturazione, all'interno di un progetto di riqualificazione architettonica della piazza, inizia nel 2016. In quell'occasione viene rifatta la pavimentazione in pietra nella parte centrale e nella parte carrabile della piazza che porta alla pedonalizzazione dell'intera area. Viene anche allestito ex novo l'impianto di illuminazione che dà risalto alla fontana. Gli alberi originali vengono sostituiti con lecci ornamentali. In questa piazza è stato girato l'episodio del film di Francesco Nuti "Madonna che silenzio c'è stasera" in cui il protagonista incontra la prostituta interpretata da Edy Angelillo. Il dizionario di Prato: tutta Prato dalla A alla Z : dalle origini al Duemila / Pier Francesco Listri. - Firenze: Le Lettere, 2000. - 447 p.: ill.; 27 cm. Prato e il suo territorio: [itinerari, idee, notizie e indirizzi utili per il tempo libero / testi di Raffaello Barbaresi]. - Novara: De Agostini, [1997]. Prato e la sua provincia, a cura di Claudio Cerretelli. - Firenze: Regione Toscana; Milano: Mondadori, 1999. S. Niccolò a Prato, Silvestro Bardazzi, Eugenio Castellani. - [Prato]: Cassa di risparmi e depositi di Prato, [1984]. Fotografie di Eugenio e Marcello Castellani con la collaborazione di Foto Ranfagni di Prato dicembre 1984 Monastero e chiesa di San Niccolò Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piazza Cardinale Niccolò