place

Chiesa di San Giovanni Battista (Maliseti)

Chiese dedicate a san Giovanni BattistaChiese di PratoPagine con mappeStub - chiese della provincia di Prato
San Giovanni Battista 01
San Giovanni Battista 01

La chiesa di San Giovanni Battista si trova a Maliseti nel comune di Prato. Realizzata nel 1969-1970 su progetto di Silvestro Bardazzi e Francesco Gurrieri, ha pianta quadrangolare, paramenti in cemento e mattone, e copertura piana. All'interno sono conservate opere di Alfio Rapisardi (una Crocifissione), Mihu Vulcanescu (Via Crucis), statue lignee del XIX secolo-XX secolo. Il campanile è stato costruito nel 1996. Ci sono 5 campane in Fa3 fuse dalla Fonderia Roberto Mazzola, il campanone dedicato a S. Giovanni Battista (patrono), la mezzana dedicata alla madonna della provvidenza, la mezzanella dedicata al defunto Ciabatti Menici e la Quinta dedicata a S. Giovanni Paolo secondo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Giovanni Battista https://www.parrocchiamaliseti.it Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Giovanni Battista (Maliseti) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Giovanni Battista (Maliseti)
Via Montalese, Prato Maliseti

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Chiesa di San Giovanni Battista (Maliseti)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 43.903258 ° E 11.072636 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Chiesa di San Giovanni Battista a Maliseti

Via Montalese 387
59100 Prato, Maliseti
Toscana, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q3670484)
linkOpenStreetMap (352867248)

San Giovanni Battista 01
San Giovanni Battista 01
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Maliseti
Maliseti

Maliseti è una frazione di oltre 6.000 abitanti del comune di Prato, al confine con il territorio comunale di Montemurlo. Sorto lungo la direttrice Prato-Pistoia, l'odierna via Montalese, di impianto pressoché moderno, l'agglomerato si è decisamente sviluppato a partire dagli anni '60 e '70. Al suo interno coesistono zone miste industriali e residenziali. Il nucleo originario data alla fine del XII secolo, quando, nella zona dell'odierna Maliseti, sorgeva uno "spedale" per pellegrini e viandanti, nato per volere del benefattore Martino Maleseti. Il nome di Maleseti è rimasto pressoché inalterato nella toponomastica della frazione. Nell'abitato di Maliseti è presente il penitenziario di Prato, detto della Dogaia, costruito negli anni '80. La parrocchia è quella della chiesa di San Giovanni Battista, costruzione degli anni Settanta. Nei dintorni del quartiere sorge l'area protetta del Monteferrato, importante complesso collinare ricchissimo di vegetazione mediterranea, già abitato durante il paleolitico e di notevole interesse dal punto di vista geologico. Le rocce presenti, di struttura ofiolitica, sono infatti costituite da magma eruttivo di intrusione, formato da minerali diversissimi, tra i quali il serpentino, noto come marmo verde di Figline (o di Prato). Il particolare tipo di roccia fa sì che sul Monteferrato vegetino esemplari unici di licheni. A Maliseti ha sede una società hockeystica, l'H.P. Maliseti, che gioca le sue partite in casa al PalaRogai e attualmente milita in Serie A2. Nel calcio, invece, conta sull'A.C. Maliseti, attualmente militante nel campionato di Promozione, con un florido settore giovanile, che in passato, dal 1985 al 1991, ha avuto come giocatore delle giovanili Ighli Vannucchi, ex fantasista dell'Empoli FC in Serie A e della Nazionale Olimpica di Calcio. Le scuole presenti nel quartiere sono la scuola media "Don Bosco" e l'Istituto comprensivo "Claudio Puddu". Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maliseti

Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi (Montemurlo)
Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi (Montemurlo)

La chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi è un edificio sacro di Montemurlo situato lungo la via di Galceti in zona Bagnolo. Nata come oratorio della vicina villa di Galceto, deve la sua origine a un oratorio dedicato prima a san Giustino e poi a sant'Isidoro, documentato dal 1638. L'aspetto attuale risale però a lavori condotti nella seconda metà dell'Ottocento, quando nella villa abitarono importanti personalità russe. Oggi chiesa parrocchiale, è caratterizzato da una facciata dotata di pronao in muratura, arricchito da una serliana con membrature in pietra artificiale, pilastri tuscanici e un timpano triangolare. All'interno, dall'aspetto neoclassico, si nota un arcone ellittico del presbiterio su robuste colonne ioniche; sopra di esso sono dipinti degli angeli del pittore Giovanni Cirri (1908-1959) risalenti agli anni trenta del Novecento. Sul presbiterio una cupoletta cieca è decorata da un'Assunzione della Vergine del pistoiese Pietro Ulivi, che aveva anche dipinto gli Evangelisti nei pennacchi, oggi perduti e sostituiti da angeli, sempre degli anni trenta. In controfacciata un'acquasantiera neoclassica in marmo a forma di conchiglia. La tela con Santa Maria Maddalena è opera della fine del XX secolo di Simona Bruni. Vi fu sepolto il politico e generale dell'Impero russo Arsenij Andreevič Zakrevskij nel 1865. AA.VV., Prato e provincia, Milano, Touring Club Italiano, 2004. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi

Villa di Galceto
Villa di Galceto

La Villa di Galceto, o Focanti o Druzkoj, è un edificio storico di Montemurlo in provincia di Prato, situato in via Montalese 55, località Bagnolo. In questo sito la famiglia Temperani possedeva almeno dalla fine del XV secolo una casa "da signore" dotata di torre, che ai primi del Settecento passò ai Buondelmonti. Entro il 1740 furono condotti ampi lavori di ammodernamento, e nel 1809, quando la possedevano i Doupouny, ottenne l'aspetto attuale. Dal 1863 la villa fu abitata dal principe Demetrio Droutskoy Sokolinskoy, accompagnato dal conte Arsenij Zakrevskij, che fu governatore di Mosca e di Finlandia, oltre che ministro dell'Interno dell'Impero russo e generale aiutante militare dello zar durante le guerre napoleoniche (alla sua morte fu sepolto nell'attigua chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi). Nel 1877 la villa fu visitata da Giosuè Carducci. Si alternarono poi i San Giorgio, i Calamai e, ai giorni nostri, i Focanti, con una parentesi nel 1944 quando ospitò temporaneamente l'ospedale della Misericordia. Adesso è di proprietà della famiglia Fanti. La villa è scenograficamente arretrata rispetto al passaggio della strada, collocata in posizione leggermente rialzata alle pendici del Monte Chiesino, in fondo a un vialone fiancheggiato da siepi di bosso e ulivi. La facciata, attribuita a Giuseppe Valentini, dovrebbe risalire al primo quarto dell'Ottocento. Aperture si aprono simmetriche sui tre livelli, con maggior risalto al centro, dove una scala doppia rampa porta a prospetto al piano nobile scandito da tre arcate con lesene ioniche, trabeazione e finto bugnato, in uno stile neocinquecentesco che in passato fece anche favoleggiare un disegno dovuto a Michelangelo. Al piano superiore le tre finestre ripropongono un'analoga scansione in forme più leggere. Oltre la gronda l'edificio è coronato da una terrazza con attico al centro, e balaustra su cui si intervallano vasi e statue di gusto tardobarocco. Gli interni conservano la struttura settecentesca, con un grande salone a doppio volume, dotato di ballatoio che era usato dai musicisti durante le feste da ballo, e di un camino neorinascimentale. Attorno al salone si articolano i vari ambienti, tra cui un saloncino con pitture settecentesche inquadrate da stucchi. Nel parco si trovano una limonaia e un granaio settecenteschi, oltre a una fattoria che ha un fastigio ornato da una maiolica con l'Adorazione della Vergine, che si ricorda come copia ottocentesca di un originale di Andrea della Robbia trafugato in quegli anni. AA.VV., Prato e provincia, Milano, Touring Club Italiano, 2004. Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi (Montemurlo) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa di Galceto