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Marche (metropolitana di Torino)

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MetroTorinoMarche
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Marche è una fermata della metropolitana di Torino, sita in corso Francia, all'incrocio con via Eritrea e corso Marche ed è la prima fermata nel territorio comunale di Torino. La fermata è stata inaugurata nel febbraio 2006. Le vetrofanie nella banchina di partenza e di arrivo rappresentano scene futuristiche, e sono opera di Ugo Nespolo. La stazione consente l'interscambio con la rete di superficie GTT. Scale mobili Ascensori Biglietterie Automatiche Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Marche (EN) Marche, su Structurae.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Marche (metropolitana di Torino) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Marche (metropolitana di Torino)
Corso Francia, Torino Circoscrizione 3

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.074167 ° E 7.613889 °
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Corso Francia 339a
10142 Torino, Circoscrizione 3
Piemonte, Italia
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Luoghi vicini

Fabbrichetta
Fabbrichetta

Fabbrichetta (Fabrichëtta in piemontese) è una frazione del Comune di Grugliasco, situata all'estremità Nord-Ovest di esso. Confina a Nord con il Comune di Collegno (Frazione Villaggio Leumann), a Sud e ad Ovest con il Comune di Rivoli (Frazione Cascine Vica) e ad Est con la borgata San Giacomo di Grugliasco, assieme alla quale forma la borgata di partecipazione al Palio della Gru. Borgata Fabbrichetta prende il nome dalla presenza di uno jutificio edificato sul finire del '800, la cui struttura architettonica è presente nel tratto Sud di Via Fabbrichetta. Esso veniva chiamata dagli abitanti del luogo La Fabrichëtta ("la piccola fabbrica") per distinguerla dal vicino e più imponente Cotonificio Leumann, chiamato invece Ël Fabricon ("la grande fabbrica"). In quegli anni, tutta l'area Nord-Ovest di Grugliasco venne interessata dalla presenza di industrie più o meno lontane da preesistenti nuclei urbani, grazie alle quali la città uscì da un periodo economicamente buio dovuto alla crisi del settore agricolo e al collasso della manifattura della seta. Le case più antiche presenti sul territorio sono all'incirca dello stesso periodo e si possono trovare in particolar modo nei pressi di Piazza I Maggio e lungo Strada Antica di Rivoli, in forma di palazzine borghesi o rustici. Fino ad un secolo fa, Borgata Fabbrichetta risultava piuttosto isolata dal centro cittadino, ma dalla metà del '900 ha conosciuto una progressiva urbanizzazione, che ha provocato al contrario una continuità totale con le zone confinanti. Jutificio e ciminiera: complesso industriale ottocentesco situato all'estremità Sud di Via Fabbrichetta Monumento ai caduti della Borgata Fabbrichetta: situato sul lato di Parco Gino Marangoni che si affaccia su Piazza Primo Maggio L'edificio rustico più occidentale di Grugliasco: situato in via Damiano Chiesa 31, ad un passo dalla zona industriale di Cascine Vica. Questo rustico è stato realizzato probabilmente verso la metà dell'800. Si presenta con mattoni a vista e finestre verdi e la sua pianta è formata da due maniche che si affacciano su un cortile, utilizzato oggi per scopi industriali. Su due facciate sono presenti due nicchie votive, di cui una sola ospita una statuetta sacra. In via Don Caustico, tra le borgate Fabbrichetta e San Giacomo, sono presenti la scuola dell'infanzia Rosa Luxemburg e la scuola primaria Bruno Ciari, mentre in Piazza Primo Maggio è situata la terza delle tre sedi grugliaschesi di Poste Italiane. Altri servizi della borgata sono rappresentati dal punto con casetta dell'acqua SMAT eD una stazione di Bikesharing, entrambe nel Parco Gino Marangoni, lato Piazza Primo maggio. Il trasporto pubblico è presente con la linea 44 che collega con Torino, Collegno, nel tratto di Via Don Caustico-Piazza Primo Maggio-Via Fabbrichetta. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fabbrichetta

Corso Marche
Corso Marche

Corso Marche è un'arteria della città di Torino, lunga circa 850 m, a due corsie per senso di marcia. Situata nel quartiere occidentale di Parella, si collega, sia tramite sottopasso che con intersezione a raso, con corso Sacco e Vanzetti. Quest'ultimo, insieme a corso Marche, permette una rapida connessione tra i due assi fondamentali del capoluogo piemontese: corso Francia e corso Regina Margherita. Il percorso, da nord verso sud, attraversa per buona parte terreni agricoli o poco urbanizzati per terminare nel cuore della periferia ovest, costeggiando gli stabilimenti torinesi di Alenia Aeronautica e Thales Alenia Space. A nord di strada antica di Collegno assume il nome di Corso Sacco e Vanzetti. Il piano regolatore del 1959 di Torino, firmato da Augusto Cagnardi, lo ha messo al centro della viabilità della zona Ovest, prevedendone il suo utilizzo a livello di "Tangenziale interna della città", con un percorso che raccorderebbe le strade provinciali che escono dalla zona nord, la strada comunale di Pianezza, all'altezza della frazione Savonera del Comune di Collegno, allo snodo di Strada vicinale del Drosso e strada comunale del Portone nella zona sud, già crocevia della borgata Mirafiori e la Palazzina reale di caccia di Stupinigi attorno a cui partono delle strade provinciali verso il Pinerolese. Fino ad oggi, tuttavia, nessun intervento urbanistico è stato operato in tal senso (escludendo il tratto esistente), sebbene le aree interessate dal progetto, soprattutto quelle del quartiere Pozzo Strada, a sud di Corso Francia, abbiano rispettato il piano regolatore e non siano state interessate da costruzioni (se non leggere). Il piano di realizzazione del suddetto corso nella sua completezza è tornato di attualità in questi ultimi anni grazie al progetto d'interconnessione della ferrovia per treni ad alta velocità con Torino. L'idea degli enti locali piemontesi è quella raccordare il tracciato della TAV con l'Interporto di Torino, utilizzando il tracciato esistente fino al Bivio Pronda in prossimità della Borgata Lesna. Da questo punto in poi si creerebbe una "Gronda Merci", al fine di scaricare il tratto interrato della ferrovia, che non è sufficientemente grande per treni ad alta capacità, seguendo il tracciato già ipotizzato del futuro Corso Marche per raccordarsi, tramite un ulteriore tracciato parallelo alla Tangenziale Nord, alla tratta TAV. La progettazione è stata formalmente commissionata dalla Provincia di Torino nel 2005 all'architetto Augusto Cagnardi, che di concerto con l'architetto Vittorio Gregotti ha presentato un progetto di massima il 20 giugno 2007. Tale progetto racchiude le idee di raccordo ferroviario, tangenziale interna, boulevard superficiale, rispettivamente uno al di sopra dell'altro (almeno tra il Bivio Pronda e la Tangenziale Nord, dov'è previsto il tratto ferroviario). Il progetto presentato va al di là dell'originaria idea del 1959, in quanto l'asse di Corso Marche diventa trans-comunale, coinvolgendo i Comuni di Venaria Reale, Collegno, Grugliasco, Beinasco e Nichelino. Si ipotizza infatti il prolungamento di detto corso alla Reggia di Venaria Reale a nord e alla Palazzina di caccia di Stupinigi (frazione di Nichelino) a sud, ridisegnando profondamente la periferia Ovest della città sabauda. Corso Marche, nella presentazione del progetto nell'aprile del 2009, appare come un "Corridoio Plurimodale", sul quale insistono, a diversi livelli, dal basso verso l'alto, due gallerie ferroviarie, due gallerie autostradali (tangenziale interna) e infine un viale alberato in superficie. Il corso intercetta diverse aree, tra cui una in particolare che viene denominata "Capitol", al confine con i comuni di Torino, Collegno e Grugliasco, che rappresenta uno dei poli di sviluppo "in altezza". Il nuovo corridoio pluri-modale dovrebbe quindi essere uno dei punti focali della futura espansione torinese, sia da un punto di vista di visibilità e intercettazione di nuove attività, che di riequilibrio del centro cittadino. Nel marzo 2018 il Comune di Torino ha operato una profonda revisione di questo progetto, riconoscendo le mutate condizioni ambientali e prestando una maggiore attenzione alla salvaguardia del verde pubblico, con una netta riduzione dei volumi residenziali e commerciali. Ad inizio 2023 nessun cantiere specifico è ancora partito né vi sono previsioni certe in merito. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su corso Marche

Borgata Paradiso
Borgata Paradiso

Borgata Paradiso (Borgià Paradis in piemontese), o semplicemente Paradiso, è un quartiere che si trova nella zona est di Collegno, lungo Corso Francia, che contava a fine 2010 circa 12.000 abitanti. Con Borgata Paradiso si identifica inoltre la zona di Grugliasco con cui la borgata collegnese confina (a Sud di Via Vandalino). Il nome della borgata deriva da quello della cascina Paradiso, che sorgeva un tempo in quello che oggi è il territorio di Grugliasco e che è stata demolita nei primi anni sessanta del Novecento. La borgata non va confusa con l'omonimo quartiere di Settimo Torinese. Il quartiere in senso stretto confina: a Sud con il quartiere Borgata La Quaglia di Grugliasco a Nord con il Campo Volo "Aeroporto di Torino-Aeritalia" (dove si sono svolti i World Air Games 2009) ad Ovest con la Zona Centro di Collegno ad Est con il quartiere Parella di Torino Il quartiere è di carattere prevalentemente residenziale con la presenza di piccole officine e stabilimenti. È tagliato in senso est-ovest da corso Francia e in senso nord-sud dall'asse dei corsi Antony e Montello, entrambi con un'area verde centrale e sui quali si affacciano vari edifici pubblici. Più o meno al centro della porzione di quartiere sorge la chiesa dedicata alla Madonna dei Poveri; dell'edificio fu costruito nel 1960 un salone semiinterrato sopra il quale tra il 1979 e il 1981 venne realizzata la chiesa, caratterizzata da vistose campate esterne triangolari che all'epoca vennero considerate piuttosto avveniristiche. In territorio di Grugliasco, nei pressi del confine con i comuni di Collegno e di Torino, nella primavera del 2011 è stata inaugurata una vasta area verde denominata Parco Paradiso dal nome della borgata omonima. Nonostante sia esterna al territorio comunale torinese, l'opera è stata realizzata dalla Città di Torino in considerazione del fatto che più della metà dei suoi visitatori provengono dal quartiere torinese confinante; la manutenzione del parco è invece a carico del comune di Grugliasco. I lavori sono cominciati nel 2007 e terminati verso la fine del 2011, con creazione di percorsi ciclopedonali ed aree giochi per bambini. Il parco occupa una superficie di 70.000 m² ed al suo interno si trovano due scuole, una materna ed una elementare, preesistenti alla creazione dell'area verde. Borgata Paradiso ospita le attuali ultime due fermate della Metropolitana di Torino, inaugurata in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006: "Paradiso" e "Fermi" (quest'ultima attuale capolinea del metrò in direzione ovest).Vicino alla stazione "Fermi" è sorto un nuovo centro commerciale ed alcuni edifici residenziali. Al confine sud della borgata, in comune di Grugliasco, si trova anche una fermata della ferrovia Torino-Modane, operativa a partire dalla primavera del 2011, in corrispondenza della quale sono anche collocati i capolinea di due linee di autobus, un punto di prelievo/restituzione di bike sharing ed uno di car sharing. Sono allo studio importanti trasformazioni urbanistiche che mirano ad integrare maggiormente la Borgata sia con il centro comunale che con le sedi delle facoltà scientifiche dell'Università di Torino collocate nell'ex ospedale psichiatrico di Grugliasco, nonché alla possibile trasformazione del Campo Volo in parco pubblico. Su questi temi il dibattito politico è però tuttora piuttosto aperto e contrastato. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Borgata Paradiso [1] Il sito del Comitato di Quartiere Borgata Paradiso

Chiesa della Visitazione (Torino, Parella)
Chiesa della Visitazione (Torino, Parella)

La Chiesa della Visitazione, conventuale dello scomparso Monastero della Visitazione Santa Maria a Pozzo Strada, è un edificio di culto cattolico nella città di Torino. Si trova in Piazza del Monastero, rientranza di Corso Francia, nel quartiere Parella (nonostante il nome del monastero, il quartiere Pozzo Strada è dall’altro lato del corso). La Visitazione, parrocchia, fa parte dell’Arcidiocesi di Torino. Afferisce alla struttura la Comunità Locale dei Missionari di Nostra Signora di La Salette. Nel 1871, il locale Ordine della Visitazione di Santa Maria (espropriato dalla secentesca Chiesa della Visitazione prima, e dalla Chiesa di Santa Chiara poi) acquistò un terreno sulla strada per la Francia. Ivi cominciò l’edificazione del monastero, che si concluse nel 1904 (anno in cui prese invece il via quella riguardante la chiesa, il cui progetto era del 1887). Durante la Grande guerra, alcuni ambienti del monastero vennero sequestrati per essere riconvertiti a caserma. Il 28 ottobre 1938 i militari se ne andarono, ed il cardinale Maurilio Fossati riconsacrò al culto. Nell’autunno del 1942, chiesa e monastero furono colpiti dai bombardamenti. Lievemente danneggiata la prima, il secondo riportò disastri. Nel 1970 l’Ordine visitandino si trasferì a Moncalieri, il monastero (alienato) venne demolito, e la chiesa fu consegnata all’Opera Torino Chiese. Il 1º novembre 1971, a nome del cardinale Michele Pellegrino, il monsignor Livio Maritano istituì la parrocchia. Nel 1996, un restauro vide l’adeguamento liturgico del presbiterio. L’8 marzo di quell’anno, il vescovo ausiliare monsignor Pier Giorgio Micchiardi benedisse una Via Crucis in terracotta; il 31 maggio, nella festa della Visitazione, il vescovo di Fossano monsignor Natalino Pescarolo benedisse il battistero; per ultimo il 28 ottobre, in occasione del venticinquesimo anniversario parrocchiale, il cardinale Giovanni Saldarini (arcivescovo di Torino) consacrò un nuovo altare. Gli esterni sono in muratura intonacata ocra, decorati con pietra. Un campanile a pianta quadrata e cella campanaria ottagonale si innesta in corrispondenza dell’asse centrale. Il sagrato è delimitato dalle mura della struttura conventuale originaria, di cui è rimasta inoltre la cancellata in ferro battuto. La lunetta è impreziosita da un mosaico variopinto che mostra una Visitazione, la stessa raffigurata sulla tela di uno degli altari. L’interno presenta una pianta centrale a croce greca, e si articola in un corpo centrale ottagonale (la cui volta, a padiglione, è frazionata in otto spicchi), una bussola, 4 bracci a pianta quadrata, due "cappelle" laterali (con volta a botte) ed un presbiterio (con volta a crociera, interrotta dall’arco della cupola) in capocroce. Gli altari, in marmo, risalgono al 1742, poiché progettati da Bernardo Antonio Vittone per la chiesa del Convento di Santa Chiara (precedente casa delle visitandine); traslocati qui dall’edificio religioso in questione sono presenti anche delle tele (tra le quali la succitata) di valore artistico, e un organo sempre del ‘700, in legno dorato. Chiesa parrocchiale Edifici di culto a Torino Luoghi d’interesse a Torino Parrocchie dell’arcidiocesi di Torino Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa della Visitazione https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/34099/Torino+%28TO%29+%7C+Chiesa+di+La+Visitazione Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=34099 https://www.museotorino.it/view/s/8cc2a5a541ed451c9d57f71fdc749e30 https://www.diocesi.torino.it/site/wd-annuario-enti/territorio-diocesano-1587637780/vicariato-territoriale-distretto-torino-citta-19214/unita-pastorale-n-10-parella-14024/la-visitazione-208/ http://www.parrocchialavisitazione.it/

Chiesa della Natività di Maria Vergine (Torino)
Chiesa della Natività di Maria Vergine (Torino)

La Chiesa della Natività di Maria Vergine a Pozzo Strada è un edificio di culto cattolico nella città di Torino. Come suggerisce il nome, si trova nel quartiere Pozzo Strada. La sua parrocchia fa parte dell’Arcidiocesi di Torino. La chiesa attuale fu costruita a partire dal 1710/1712 sulle rovine di Santa Maria del Sepolcro (Santum Sepulcrum de Puteo Strata), chiesa risalente alla fine del dodicesimo secolo, distrutta dall’esercito francese durante l’assedio di Torino del 1706, dopo essere stata adibita a polveriera. Nel 1841 vennero eseguiti lavori di restauro. Nel 1915 fu ampliata l’abside, semicircolare. Durante i bombardamenti di Torino (1942/1943), i danni risultarono lievi. Nel 1995 venne operato un adeguamento liturgico. Ad aprile 2023, sotto un tombino del cortile parrocchiale è stato scoperto un pozzo risalente al X secolo , presumibilmente quello che ha dato il nome al quartiere. L’edificio non possiede sagrato, ed è isolato sui lati. Nella parte anteriore destra si trova un campanile a base quadrata con sovrapposti quattro ordini delineati da lesene angolari e cornici marcapiano. L’interno, a pianta longitudinale, si articola in una singola navata dalla volta a botte (lunettata), quattro cappelle laterali, un presbiterio rettangolare e un coro separati per mezzo di un emiciclo colonnato; alla destra del presbiterio c’è la cappella della Consolata, con volta a crociera. Nell’area presbiteriale, la pavimentazione presenta riquadrature in marmo Botticino e rosso di Verona. Incorniciata nell’altare maggiore si trova una tela di Francesco Gonin che raffigura la Natività di Maria. Chiesa parrocchiale Edifici di culto a Torino Luoghi d'interesse a Torino Parrocchie dell'arcidiocesi di Torino Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa della Natività di Maria Vergine a Pozzo Strada Sito ufficiale, su nativitamariavergine.it. Chiesa della Natività di Maria Vergine, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. https://www.museotorino.it/view/s/9a5f04be1349477698b7b2ab9839fc67 https://www.diocesi.torino.it/site/wd-annuario-enti/territorio-diocesano-1587637780/vicariato-territoriale-distretto-torino-citta-19214/unita-pastorale-n-06-pozzo-strada-14020/nativita-di-maria-vergine-227/

Parco Ruffini
Parco Ruffini

Il Parco Ruffini (comunemente anche noto come Valentino Nuovo) è il sedicesimo parco in ordine di grandezza della città di Torino. Si estende per una grandezza di circa 130.000 metri quadri, nel quartiere Pozzo Strada. Il parco viene progettato negli anni venti del Novecento e inaugurato il 31 dicembre 1925 con il nome di Parco Gerolamo Napoleone Bonaparte, in risposta al bisogno di uno spazio a disposizione dell'intera collettività dove fosse stato possibile passeggiare in mezzo alla natura: la città si stava infatti espandendo in quella direzione, complice soprattutto l'intensa industrializzazione di Borgo San Paolo e dintorni (su tutti il fenomeno Lancia e Viberti), con il suo seguito di bòite, laboratori e officine, e conseguenti case, scuole, servizi. Il desiderio di creare un nuovo Valentino per la periferia si concretizza acquisendo cascine e terreni di una famiglia originaria di Como, i Galiziano. Tra le due guerre mondiali comincia la vocazione sportiva del parco: vengono costruiti una piscina e uno stadio (oggi intitolato a Primo Nebiolo). Durante la guerra sotto lo stadio venne costruito un rifugio antiaereo. Nel secondo dopoguerra il parco viene intitolato al giurista, ex ministro e professore universitario Francesco Ruffini, che, durante il ventennio fascista, non prestò giuramento al regime fascista e si rifiutò di insegnare nello spirito e secondo le direttive del fascismo. Nel 1961 viene costruito, nell'ambito dei festeggiamenti di Italia '61, il Palazzetto dello sport, che richiama le strutture del PalaLottomatica di Roma (l'architetto Annibale Vitellozzi collaborò infatti anche al Palazzetto romano insieme a Pierluigi Nervi). Il Palaruffini diventa negli anni il punto di riferimento dello sport torinese e testimone delle grandi squadre torinesi degli anni ottanta nel basket e pallavolo, nonché sede principale dei concerti rock al coperto. Il parco viene progressivamente chiuso al traffico veicolare negli ultimi 40 anni e si arricchisce di ulteriori impianti sportivi aperti al pubblico; è consentito l'accesso ai cani solo al guinzaglio, ma sono presenti due aree cani recintate. All'interno del parco sono inoltre presenti la scuola materna "Frida Kahlo" e la scuola elementare "Riccardo Dal Piaz". Dai primi anni 2000 la fontana al centro del parco non è più funzionante, così come tutti gli impianti di irrigazione. Stadio Primo Nebiolo PalaRuffini "Gianni Asti" 2 campi da tennis (ingresso libero) 1 campo pallacanestro (ingresso libero) 1 campo pallavolo (ingresso libero) 5 campi calcio a 5 (ingresso libero) 1 pista di pattinaggio (ingresso libero) 2 aree con attrezzi da ginnastica e altri attrezzi sparsi all'interno del parco (ingresso libero) 1 campo da minigolf (privato, accesso a pagamento) 1 campo da tamburello (privato) 2 aree gioco bimbi (ingresso libero) I viali interni al parco sono dedicati a geografi (Luigi Hugues) o ad esploratori e viaggiatori come Carlo Piaggia e Luigi Maria d'Albertis. Parchi di Torino (e luoghi d'interesse a Torino in generale) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco Ruffini Parco Ruffini, su comune.torino.it. Il Parco Ruffini, su comune.torino.it.