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San Pasquale (Bari)

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Bari Quartiere San Pasquale locator map
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San Pasquale è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al II municipio (ex VI circoscrizione). Il quartiere si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino a meno di 1 km di distanza dallo stesso e confina: a nord con il quartiere Murat, a cui è congiunto attraverso il sottovia Luigi di Savoia; a nord-est con il quartiere Madonnella, dal quale è separato dalla linea ferroviaria delle Ferrovie dello Stato e con il quale era congiunto esclusivamente attraverso il passaggio a livello (dal 2013 è stato chiuso il passaggio a livello, realizzando nel 2015 un sottopassaggio pedonale) di via Emanuele Mola; a est con il quartiere Japigia, dal quale è separato dalla linea ferroviaria delle Ferrovie del Sud Est e con cui è congiunto esclusivamente attraverso il cavalcavia Padre Pio (che unisce via Amendola/Omodeo con via Caldarola/Magna Grecia) ed il passaggio a livello di Bari Sud Est; a sud con il quartiere Mungivacca; a ovest con il quartiere Carrassi. La cinta daziaria della città di Bari era posta in corrispondenza del fascio dei binari ferroviari. Per questo motivo l'attuale via Giuseppe Capruzzi, che costeggia i binari dal lato sud, è tuttora chiamata dai baresi l'estramurale Capruzzi. Questa era luogo di ritrovo di commercianti, soprattutto di generi agro-alimentari, che raggiungevano la città dalla via di Capurso (attuale via Amendola) e dalla via di Valenzano (attuale via Fanelli e via Re David). In questa zona sorsero, e fino a pochi anni fa esistevano ancora, numerosi depositi di generi alimentari all'ingrosso, favoriti dalla vicinanza col centro della città e dall'esenzione dal pagamento del dazio. Alcuni gruppi di case sparse diedero origine all'attuale quartiere San Pasquale già negli anni successivi alla prima guerra mondiale. La prima deliberazione municipale che, il 23 gennaio 1927, ripartì Bari "nuova" in quartieri, lo incorporò nel quartiere "orientale", con un territorio delimitato dalla via Re David ad ovest, dalla campagna a sud e dalla ferrovia a nord. La denominazione, attribuita dall'uso corrente e riconosciuta ufficialmente, derivava dalla piccola chiesa di San Pasquale Baylon, tuttora esistente a fianco del più recente tempio parrocchiale (abbellito nel 2005, in occasione della celebrazione a Bari del XXIV Congresso eucaristico nazionale, con un mosaico absidale, realizzato dal gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik, teologo e artista di fama internazionale). Inoltre nel 1901 era stata costruita una cappelletta rurale intitolata a San Pasquale, tuttora in piedi ad angolo con la stradella intitolata con lo stesso toponimo, che si diparte da via Fanelli per raggiungere via Alberotanza. Durante il periodo compreso tra le due guerre mondiali, ma soprattutto nel secondo dopoguerra, il rione subì un considerevole incremento edilizio e demografico. Nel procedere pertanto alla revisione dei quartieri cittadini, in preparazione del nono censimento generale della popolazione, il consiglio comunale, con deliberazione del 14 maggio 1951, determinò con più precisione i confini di San Pasquale, fissandoli nella via Salerno (oggi Amendola) ad est, nella via Capruzzi a nord, nella via Re David ad ovest, nella strada privata Petrera a sud. L'alternarsi caotico di nuovi palazzi e modeste costruzioni di parecchi decenni fa, in un contesto assai carente di attrezzature sociali e con aree di circolazione assolutamente inadeguate all'intenso traffico che vi si svolge, costituisce la nota dominante del quartiere, in cui fa spicco lo stridente contrasto delle attrezzature universitarie del Politecnico e delle facoltà scientifiche dell'Università, inglobate nel comprensorio detto "Campus". Scarse sono le notizie di carattere storico e archeologico riguardanti la zona. Si sa solo del ritrovamento di tombe del IV-III secolo a.C., avvenuto nel 1931 in via Nizza angolo via Trento e nel 1960 in via Amendola, dove qualche altra scoperta di minore rilievo era stata fatta in precedenza presso lo stabilimento De Blasio. Negli anni ottanta, gli scavi per la realizzazione di un parcheggio al largo Omodeo furono interrotti per il ritrovamento dei resti di una chiesa rupestre ipogea. Secondo la testimonianza di Emmanuele Mola, pare che i baresi più facoltosi nella seconda metà del Settecento possedessero ville e giardini in un luogo molto salubre, detto "Monte", probabilmente coincidente con l'attuale via Celso Ulpiani. Interessanti sono i reperti di archeologia industriale, fra i quali spicca l'opificio Scoppio, attuale sede dell'Istituto tecnico industriale "Modesto Panetti". Sull'area che dal 19 luglio 1924 ospitava lo stabilimento della Birra Peroni, spostato il 15 maggio 1965 sulla via di Bitritto, sono state recentemente riedificate abitazioni. È invece tuttora attivo nel quartiere lo stabilimento per la torrefazione del caffè crudo, fondato da Leonardo Lorusso, della Saicaf S.p.A.. Forze dell'ordine: Compartimento di Bari della Polizia postale e delle telecomunicazioni in via Giovanni Amendola Commissariato "Bari nuova Carrassi" della Polizia di Stato in via Pietro Leonida Laforgia Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) in via Giovanni Amendola Scuole statali: Scuola Elementare "Edmondo De Amicis" in via Giuseppe Re David Scuola Elementare "Re David" in via Adolfo Omodeo Scuola Media "Giovanni Laterza" in via Giuseppe Zanardelli Scuola Media "Michelangelo" in viale Luigi Einaudi Convitto nazionale "Domenico Cirillo" in via Domenico Cirillo Istituto Tecnico Industriale "Modesto Panetti" in via Giuseppe Re David Istituto Tecnico Commerciale "Domenico Romanazzi" in via Celso Ulpiani Istituto Tecnico Commerciale "Giulio Cesare" in viale Luigi Einaudi Chiese cattoliche parrocchiali: Parrocchia San Pasquale in via Carlo Pisacane Parrocchia Sant'Andrea in via Leonida Bissolati Parrocchia San Marcello in via Giuseppe Re David Enti Pubblici: Uffici Finanziari in via Giovanni Amendola Direzione Provinciale del Tesoro in via Leonida Bissolati Ufficio Scolastico Regionale in Via Sigismondo Castromediano Ufficio Scolastico Provinciale in via Giuseppe Re David Automobile Club d'Italia e Pubblico Registro Automobilistico in via Giovanni Amendola Uffici Postali: Bari 6 in via Gaetano Postiglione Bari Sud in viale Luigi Einaudi Bari Ufficio Postale Mobile in via Giovanni Amendola È possibile raggiungere il quartiere San Pasquale con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 9, 10, 21, 22, 35, CPJ; Treni della Ferrovie del Sud-Est, stazione Bari Sud Est; Tangenziale di Bari SS 16, uscite 13 e 13B. Il sito della Circoscrizione Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, su sestacircoscrizionebari.it. URL consultato il 20 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2012).

Estratto dall'articolo di Wikipedia San Pasquale (Bari) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

San Pasquale (Bari)
Via Pietro Leonida Laforgia, Bari Mungivacca

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N 41.09827 ° E 16.887611 °
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Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII

Via Pietro Leonida Laforgia
70125 Bari, Mungivacca
Puglia, Italia
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Luoghi vicini

Carrassi
Carrassi

Carrassi è un quartiere di Bari che si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Il quartiere confina: a nord con il quartiere Murat; a est con il quartiere San Pasquale; a sud-est con il quartiere Mungivacca; a sud con il quartiere Carbonara; a sud-ovest con il quartiere Poggiofranco; a nord-ovest con il quartiere Picone. Carrassi è un quartiere di Bari il cui nome ha origine dalla famiglia un tempo proprietaria della gran parte dei terreni della zona. Il rione si sviluppò durante gli anni intorno alla prima guerra mondiale, quando l'area compresa fra Via Re David e Via Picone si venne arricchendo di case ed abitanti. Il medesimo finì per acquisire una marcata individualità e importanza sia per la presenza della Chiesa Russa, caratteristica costruzione iniziata a realizzare nel 1913, sia perché attraversato in tutta la sua lunghezza, dall'unica e certo antica arteria di collegamento fra il capoluogo e la vicina Carbonara (a quel tempo comune autonomo). Fra il 1909 e il 1952 tale strada fu percorsa dalla tranvia Bari-Carbonara-Ceglie, costruita dalla Società Elettrica Barese, in seguito integrata nella rete urbana di Bari e poi sostituita dalla linea 4 della rete filoviaria. La superficie di questo territorio era di 1.920.000 metri quadrati ed il perimetro di 5.800 metri, con una distanza massima di 3.000 m e media di 2.500 m dalla sede del municipio. Il nome Carrassi in un primo momento rimase immutato ma in aderenza all'indirizzo politico dell'epoca fu denominato "XXVIII Ottobre" riferendosi all'azione fascista della Marcia su Roma. La situazione mutò quando dopo la caduta del fascismo il quartiere ritornò a chiamarsi "Carrassi". L'incremento demografico del quartiere nel XX secolo è di notevole rilevanza. È possibile raggiungere il quartiere Carrassi con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 4, 10, 11, 11/, 21, 27, 30, 35, C, D; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 12. Il sito della Circoscrizione Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, su circoscrizione6.comune.bari.it. URL consultato il 27 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).

PalaFlorio
PalaFlorio

Il PalaFlorio è il principale palazzetto dello sport della città di Bari, costruito tra il 1989 e il 1991 per sopperire alle esigenze di infrastrutture ricreative della grossa area cittadina del capoluogo pugliese. È stato intitolato nel 1993 al dirigente sportivo barese Pietro Floriano Florio, presidente della FIPAV dal 1977 al 1978. La struttura ha una capienza di 6.000 posti che lo rendono il più grande palasport della regione, terzo impianto nel sud Italia dopo il palaPentimele di Reggio Calabria e il Palasele di Eboli. È utilizzato prevalentemente per eventi sportivi, concerti, fiere e congressi. Ci giocavano le squadre di basket del capoluogo, maschile e femminile, nonché quelle di altri sport. Si è spesso organizzato eventi di tipo pugilistico. A fine luglio 2019 si sono conclusi i lavori di adeguamento dell'impianto di illuminazione. Utilizzando 44 proiettori Philips BVP427 957 T45 Archiviato il 1º ottobre 2020 in Internet Archive., dotati di ottica asimmetrica per contenere i fenomeni di abbagliamento, sono stati raggiunti 2000lx orizzontali. Chiuso nel 2003 per problemi di staticità e manutenzione, la struttura è rimasta inattiva fino al 2008, quando il Comune di Bari ha avviato dei lavori di ristrutturazione per renderla agibile e omologabile secondo tutte le disposizioni di legge in merito agli impianti sportivi (uscite di sicurezza, sistemi antincendio). La consegna e riapertura è avvenuta a maggio 2010 ed il palazzetto dello sport è stato ufficialmente inaugurato il 2 agosto durante il primo di una serie di grandi eventi di carattere cestistico. Infatti, il PalaFlorio ha ospitato tutte le quattro sfide di qualificazione all'EuroBasket 2011 della Nazionale italiana di pallacanestro allenata da Simone Pianigiani. Nonostante il grande seguito e successo che i quattro eventi casalinghi hanno generato, da settembre 2010 sino ai primi di gennaio del 2011, il palazzetto è stato utilizzato come set di un film di Ermanno Olmi dal titolo Il villaggio di cartone. Nel marzo 2011, l'impianto ritornerà ad ospitare eventi sportivi come i campionati assoluti di karate, evento valido come seconda prova dei campionati italiani di serie A1 e A2.. A partire dalla stagione 2011-2012, il palazzetto è tornato ad ospitare un campionato nazionale; non si tratta però di un campionato di pallavolo come nelle stagioni precedenti, bensì è il CUS Bari Pallacanestro a disputare le gare interne della neo-nata Divisione Nazionale A, ex serie A-Dilettanti. La struttura del Palaflorio è concepita come uno spazio polifunzionale per molteplici eventi. Questo lo rende il luogo ideale per organizzare grandi appuntamenti come concerti, fiere, competizioni sportive e congressi fino a 6000 persone, quanto incontri per gruppi meno numerosi in occasione di convegni, seminari, ricevimenti o cene di gala. Sito web ufficiale dell'impianto polisportivo, su palaflorio.it.