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Chiesa di Sant'Ildefonso (Milano)

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Carlo De Carli Chiesa di S. Ildefonso, Milano, 1955 56
Carlo De Carli Chiesa di S. Ildefonso, Milano, 1955 56

La chiesa di Sant'Ildefondo è una chiesa parrocchiale di Milano, situata nel Municipio 8. Il suo oratorio ospita un cinema ed una società polisportiva dilettantistica: l'ASD Aurora Milano.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di Sant'Ildefonso (Milano) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di Sant'Ildefonso (Milano)
Piazzale Damiano Chiesa, Milano Portello

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N 45.484357 ° E 9.154927 °
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Indirizzo

Chiesa parrocchiale di Sant'Ildefonso

Piazzale Damiano Chiesa
20155 Milano, Portello
Lombardia, Italia
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Carlo De Carli Chiesa di S. Ildefonso, Milano, 1955 56
Carlo De Carli Chiesa di S. Ildefonso, Milano, 1955 56
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Luoghi vicini

Velodromo Maspes-Vigorelli
Velodromo Maspes-Vigorelli

Il velodromo Maspes-Vigorelli (conosciuto anche come il Vigorelli) è un impianto sportivo storico della città di Milano dedicato in origine al ciclismo su pista ed oggi utilizzato principalmente per il football americano. Vi giocano le partite casalinghe i Seamen Milano, i Rhinos Milano ed i Frogs Legnano, la prima milita nella European League of Football, le seconde in Prima Divisione. È stato spesso sede di partenza della Milano-Sanremo, una delle corse ciclistiche più importanti. Il velodromo Vigorelli fu costruito nel 1935 in seguito alla demolizione dell'antiquato velodromo Sempione (a sua volta costruito all'inizio del secolo) e con lo scopo di ridurre l'uso "ciclistico" del palazzo dello Sport di piazza VI Febbraio, che disponeva di una pista coperta da ciclismo smontabile. L'inaugurazione avvenne il 28 ottobre dello stesso anno, dal Sindaco Visconti di Modrone con la sponsorizzazione della Gazzetta dello Sport. Appena tre giorni dopo la sua costruzione, il ciclista Giuseppe Olmo vi stabilì il nuovo record dell'ora. La pista è di 397,7 metri, con una larghezza di 7,50 m. La pendenza massima in curva è di 42 gradi. La pista è ricoperta con 72 chilometri di listarelle di pino di Svezia. L'idea di costruire un velodromo semicoperto fu di Giuseppe Vigorelli, ex-corridore su pista (pistard), industriale, Direttore Amm. della Gazzetta dello Sport, sindaco di Garbagnate e assessore allo sport al Comune di Milano nella giunta Mangiagalli. Il Vigorelli diviene fin dal principio teatro di importanti corse nonché frequentato da moltissimi spettatori appassionati. Scelto come sede di arrivo anche di corse su strada come il Giro d'Italia, il Giro di Lombardia e il trofeo Baracchi, sotto una gradinata trovò la sede l'officina di Faliero Masi, celebre costruttore dei telai da corsa Masi. Nel 1939 ospitò il campionato mondiale. Il 7 novembre 1942 consegnò alla storia il primato mondiale dell'ora di Fausto Coppi: 45,798 km. La pista fu distrutta durante i bombardamenti con bombe incendiarie della seconda guerra mondiale (1943) e ricostruita nel 1946. All'inaugurazione il velodromo venne intitolato al ciclista meneghino Romolo Buni. Con la ripresa post bellica, negli anni 1951, 1955 e 1962 vi si svolsero nuovamente i campionati mondiali di ciclismo su pista, in un periodo in cui il ciclismo su pista era molto popolare e seguito in Italia. Il 7 settembre 1963 Sandro Mazzinghi si laurea Campione del Mondo di boxe nella categoria dei pesi medi junior battendo l'americano Ralph Dupas nel velodromo. Nel dopoguerra il velodromo ha ospitato anche eventi non sportivi: il 24 giugno 1965 vi ebbero luogo due concerti dei Beatles e nel 1971 la tristemente nota serata dei Led Zeppelin caratterizzata da scontri tra pubblico e polizia che causarono la fine dello spettacolo dopo solo pochi minuti e la totale distruzione del palco e della strumentazione della band. Nel 1975 il velodromo venne chiuso, per riaprire solo nel 1984. La nevicata del 1985, oltre al Palasport di San Siro, ebbe fra le sue vittime anche una tettoia del Vigorelli che crollando sul parquet lo danneggiò in modo grave e determinò il declino dell'impianto: nonostante diversi lavori di ristrutturazione che portarono alla ricostruzione della pista, ma non della tettoia, si ebbero tre anni di suo utilizzo ridotto, fino alla chiusura delle attività ciclistiche nel gennaio 1988. Successivamente venne rifatta anche la tettoia e il 10 luglio 1991 venne installato e collaudato un nuovo impianto di illuminazione, ma l'impianto venne riaperto solo nel dicembre del 1997, in seguito all'intervento di sponsor privati, per ospitare un evento singolare, una gara di coppa del mondo di sci di fondo. Il prato centrale, ora ricoperto di erba sintetica, può ospitare incontri di football americano, calcetto e hockey su prato. Nel settembre del 1998 il velodromo ospitò nuovamente una competizione di ciclismo con una gara a eliminazione tra alcuni noti pistard e stradisti, che rimase però un evento isolato. Alla scomparsa del campione Antonio Maspes (19 ottobre 2000) l'Amministrazione comunale decise di dedicargli il velodromo che da allora si chiama velodromo Maspes-Vigorelli. Il velodromo è stato utilizzato fino al 2001, quando si svolsero i Campionati nazionali assoluti, interrotti un giorno prima della prevista fine, tanto che alcuni titoli non furono assegnati: ma l'ultimo giorno di gare, secondo programma, era l'11 settembre 2001 e, con le Torri Gemelle, finì, indirettamente, anche il Vigorelli come sede di gare di ciclismo su pista. Nel 2006 venne concessa l'utilizzazione del velodromo per la realizzazione di alcune scene della fiction Gino Bartali - L'intramontabile, con Pierfrancesco Favino, Simone Gandolfo ed altri attori. Dal 2009 il velodromo Vigorelli è il campo di allenamento e di gioco dei Seamen Milano nel campionato di football americano di Serie A1 e per i campionati nazionali giovanili. I Rhinos Milano utilizzano il velodromo come campo da gioco dal 2003 a tutt'oggi nel campionato di Serie A1 dell'Italian Football League e l'hanno utilizzato fino al 2008 anche come impianto per gli allenamenti di tutte le formazioni giovanili e per la prima squadra. Negli anni tra il 2000 ed il 2004 il velodromo ha ospitato anche allenamenti e partite dei Falcons Milano. All'inizio del mese di luglio 2008 era stato scelto dal Comune di Milano come sede provvisoria di una moschea che avrebbe dovuto sostituire quella di viale Jenner. L'utilizzo come luogo di culto terminò a fine 2008. Il velodromo Vigorelli ha ospitato nel 2009 la finale Juniores FIF e nel 2011 le finali Under21 ed Under18 FIDAF. Da dopo la morte di Joe Avezzano i Seamen Milano rinominarono, in maniera non ufficiale, l'impianto "Joe Avezzano Stadium". Nel settembre 2013 si svolse il campionato europeo di football americano. Il 19 aprile 2013 venne presentato il progetto di riqualificazione dell'ex velodromo che prevedeva anche la scomparsa della pista in legno, ma il 3 ottobre 2013 intervenne la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia, dichiarando la struttura d’interesse storico-artistico, storico-relazionale e storico-identitario e vincolata tramite decreto ministeriale. Il progetto divenne esclusivamente conservativo. Il 2 giugno 2016 si sono conclusi i lavori di riqualificazione della pista in legno del velodromo. Al velodromo Vigorelli furono stabiliti diversi record dell'ora: 31 ottobre 1935 – Giuseppe Olmo – 45,090 km 14 ottobre 1936 – Maurice Richard – 45,398 km 29 settembre 1937 – Frans Slaats – 45,535 km 3 novembre 1937 – Maurice Archambaud – 45,767 7 novembre 1942 – Fausto Coppi – 45,871 km 29 giugno 1956 – Jacques Anquetil – 46,159 km 19 settembre 1956 – Ercole Baldini (da dilettante) – 46,393 km 18 agosto 1957 – Roger Rivière – 46,923 km 23 settembre 1958 – Roger Rivière – 47,346 km Tra le donne: 1957 – Vissac 1958 – Robinson 1958 – Jacobs Record dell'ora disabili 1998 – Fabrizio Macchi – 37,499 km. 2001 – Fabrizio Macchi – 45,870 km. Il velodromo Vigorelli fu sede di arrivo della tappa finale del Giro d'Italia 1953 – Vittoria di tappa: Fiorenzo Magni. Maglia rosa: Fausto Coppi 1959 – Vittoria di tappa: Rolf Graf. Maglia rosa: Charly Gaul 1960 – Vittoria di tappa: Arrigo Padovan. Maglia rosa: Jacques Anquetil 24/06/1965 – The Beatles 05/07/1971 – Led Zeppelin 04/05/1973 – Emerson, Lake & Palmer 09/09/1974 – Frank Zappa 13/09/1977 – Carlos Santana 14/07/1979 – Peter Tosh 20/07/1980 – Muddy Waters Blues Band 02/09/1980 – Iron Maiden, Kiss 13/09/1981 – Ramones 21/05/1981 – The Clash 29/06/1981 – Dire Straits 08/07/1981 – Mike Oldfield 16/09/1982 – Toto 30/08/1983 – Roxy Music 30/08/1983 – King Crimson 13/07/1999 – James Brown Angelo De Lorenzi, Vigorelli e altre storie. I protagonisti, le avventure e il racconto della pista più bella del mondo, Youcanprint, 2018, ISBN 9788827833988. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su velodromo Maspes-Vigorelli Sito ufficiale, su vigorelli.org (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2017).

Fieramilanocity
Fieramilanocity

Fieramilanocity è la denominazione del polo urbano della Fiera di Milano. Si trova nel quartiere Portello ed è servito dalle stazioni della metropolitana Portello (linea M5), sita in Viale Lodovico Scarampo, Lotto (linea M1 ed M5), sita in Piazzale Lotto, e Amendola (linea M1), sita in Piazza Giovanni Amendola, nonché dalla stazione ferroviaria di Milano Nord Domodossola, ubicata in Via Domodossola. Un tempo unico quartiere fieristico milanese e dotato di 26 padiglioni, ha raggiunto la sua massima estensione nel periodo 1997-2006; oggi è composto da 4 padiglioni, per un totale di 43.000 metri quadrati espositivi lordi coperti, localizzati nel cuore della città ed utilizzati insieme al nuovo polo di Rho-Pero, che ha sostituito il Portello come principale quartiere fieristico milanese. Nata nel 1906 in occasione dell'Esposizione universale e dell'apertura del Traforo del Sempione, la Fiera constava di due zone separate della città: l'attuale zona Fiera e il Parco Sempione. Nei padiglioni della prima trovavano posto tematiche più tecniche e commerciali, mentre nel Parco Sempione si puntava più sull'arte e la scienza. Gli edifici di questa seconda località vennero poi smantellati per far posto al verde comunale. Ancora oggi al Parco Sempione, in via Gadio, ha sede l'Acquario civico, una delle poche strutture che componevano questa sezione della Fiera preservate fino ai giorni nostri. Le due zone, distanti un paio di chilometri e divise da uno scalo merci ferroviario, erano collegate da un trenino elettrico. Lo scalo merci e il trenino d'unione sono stati ambedue smantellati. Nel 1920 si tiene la prima fiera campionaria, in zona Bastioni di Porta Venezia. Nel 1923 l'ente regio Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano sposta in via definitiva l'esposizione nella zona che per decenni verrà conosciuta come Fiera Campionaria, vicino all'attuale stazione della metropolitana di Amendola. Nel 1985 il parco espositivo cambia nome in Fiera d'aprile, ma nel 1991 il calendario raggiunge l'anno solare. Nel settembre 1997 furono aperti nuovi padiglioni, la cui costruzione era iniziata nel 1993, su progetto di Mario Bellini. Sono situati a nord-ovest rispetto a quelli storici, nell'area precedentemente occupata dagli stabilimenti Alfa Romeo del Portello, in serie lungo viale Scarampo e uniti da ponti che oltrepassano le strade. Il complesso è caratterizzato da un grande timpano che si affaccia su piazza Gino Valle, da scale a chiocciola ricoperte da vetrate che si affacciano su viale Scarampo insieme a un giardino pensile di carpini lungo lo stesso viale. Nel 2012 Bellini è stato incaricato di costruire un centro congressi sul lato affacciato all'attuale CityLife con una copertura metallica chiamata dall'architetto "cometa". A partire dal 2005 la Fiera ha spostato la maggior parte delle proprie attività presso il nuovo polo fieristico di Rho-Pero, nelle vicinanze del quale è stato predisposto anche l'Expo 2015, lasciando gli edifici del Portello come ultima zona attiva del polo cittadino. L'area storica è stata abbattuta tra il 2007 e il 2008; il 25 maggio 2008 è stato fatto brillare il padiglione 20. L'area demolita ha lasciato il posto al progetto di riqualificazione urbanistica di CityLife, che prevede la costruzione di tre grattacieli e di un grande parco pubblico. Nel marzo 2020, in occasione della pandemia di COVID-19, Fondazione Fiera Milano, per volere della Regione Lombardia, in collaborazione con il Policlinico di Milano, ha messo a disposizione i padiglioni 1 e 2 del Portello a Fieramilanocity per realizzare una struttura ospedaliera finalizzata ad affrontare l'emergenza della relativa carenza di posti letto nei reparti di rianimazione negli ospedali della Lombardia, per un totale di 25.000 metri quadri di superficie. Nei padiglioni sono stati allestiti 4 moduli ospedalieri, appositamente attrezzati per i malati acuti, e tutti i servizi necessari per il personale medico-ospedaliero, per un totale di 205 posti letto, gestiti dal Policlinico di Milano. Si tratta di un ospedale a tutti gli effetti, in grado di essere operativo a 360 gradi, e non consente solo la degenza dei malati di coronavirus ma è in grado di curare ogni altra patologia correlata. Stazione di Milano Porta Sempione Sito ufficiale, su fieramilano.com. Archivio Storico Ente Fondazione Fiera Milano, su fondazionefieramilano.it. URL consultato il 9 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009). Archivio fotografico su Flickr, su flickr.com.

Torre Libeskind
Torre Libeskind

La Torre Libeskind o Torre PwC (soprannominata il Curvo) è un grattacielo di Milano in Italia. Costruita nell'ambito del progetto CityLife, intervento di riqualificazione della storica Fiera Campionaria di Milano, la torre raggiunge un'altezza di 175 metri. Porta il nome del suo disegnatore, l'architetto statunitense Daniel Libeskind. È la sede degli uffici di Milano del network internazionale PricewaterhouseCoopers. La costruzione dell'edificio è iniziata nel 2015. A ottobre 2015 è iniziata la costruzione delle fondamenta della torre. Nei primi mesi del 2017 la costruzione è arrivata al piano terra e sono stati completati i 3 piani interrati. Ad aprile 2018 la costruzione ha raggiunto il quarto piano e a metà febbraio 2019 è stato raggiunto il 26º piano. Ad aprile 2020 è stato raggiunto il tetto, mentre nell'ottobre 2020 i lavori sono terminati e il grattacielo è stato consegnato al committente. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge la piazza delle Tre Torri ed è stato studiato per ospitare uffici. La torre è caratterizzata dalla sua forma curva, con il suo nucleo di distribuzione verticale prismatico, che in parte fuoriesce dalla sagoma. La torre ospita circa 3 000 persone e insieme alle torri Isozaki e Hadid completa il centro direzionale di CityLife (zona ex-Fiera in riqualificazione). La torre è anche direttamente connessa, tramite una lobby su due livelli, alla galleria commerciale e con percorsi coperti alla fermata Tre Torri della linea M5, situata nell'omonima piazza centrale. Tre Torri Grattacieli in Italia Grattacieli di Milano CityLife Torre Isozaki Torre Hadid Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre Libeskind Sito ufficiale CityLife, su city-life.it.

Stazione di Milano Bullona
Stazione di Milano Bullona

La stazione di Milano Nord Bullona era una fermata ferroviaria di Milano, posta sulla tratta urbana (Cadorna-Bovisa) delle linee per Asso e per Saronno. Con il Regio decreto numero 1577 del 22 agosto 1925 fu approvata la convenzione tra le Ferrovie Nord Milano (FNM) e lo Stato con la quale fu autorizzata l'elettrificazione di parte delle linee sociali; la stessa impegnava le FNM a realizzare una fermata per servire corso Sempione e la Fiera di Milano. La fermata, che prendeva il nome da una cascina posta nelle vicinanze, venne attivata nel 1929 in concomitanza con la ricostruzione in trincea della linea ferroviaria. Venne dismessa il 18 maggio 2003 e sostituita dalla stazione di Milano Domodossola, già inaugurata il 15 maggio, posta alcune centinaia di metri più a sud. La fermata constava di due binari centrali serviti da banchine esterne, poste ad un livello ribassato rispetto all'adiacente piano stradale, raggiungibili tramite scale dal fabbricato viaggiatori. I lavori di raddoppiamento della linea (per passare da 2 binari a 4 binari), iniziati dopo la chiusura dell'impianto, hanno comportato la demolizione delle banchine e delle scale d'accesso al sedime ferroviario, mentre il fabbricato viaggiatori è stato preservato ed adibito ad altri usi. Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo Edizioni, 1979. ISBN non esistente Servizio ferroviario suburbano di Milano Ferrovienord Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Milano Nord Bullona

Portello
Portello

Il Portello (El Portell in dialetto milanese, AFI: [purˈtɛl]) è un quartiere residenziale di Milano, appartenente al Municipio 8. Nel secolo scorso il cuore dell'area del Portello era occupato dallo stabilimento dell'Alfa Romeo, situato nelle immediate adiacenze della Fiera Campionaria, la vecchia Fiera di Milano, i cui padiglioni vennero realizzati già a partire dai primi anni venti del Novecento, raggiungendo il periodo di massima espansione a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Gli spazi un tempo occupati dall'impianto industriale dell'Alfa Romeo hanno subito dopo la loro dismissione un lungo processo di riqualificazione urbana, accogliendo nel tempo nuove funzioni commerciali-residenziali, mentre quelli che hanno ospitato la sede originaria della Fiera Campionaria sono attualmente oggetto di un intervento di riconversione legato al progetto "CityLife", pari a una superficie di circa 255000 m². Negli anni duemila, dopo il trasferimento della gran parte delle attività espositive presso il nuovo polo di Fieramilano a Rho-Pero, la quota residua degli edifici fieristici rimasti in funzione al Portello sono stati ribattezzati Fieramilanocity. Il nome del quartiere deriva dalla "strada al Portello", un'antica strada rurale che connetteva Milano a Rho, partendo da piazza Sempione, sostituita agli inizi del XIX secolo dalla nuova strada del Sempione. Nell'area, inizialmente posta in aperta campagna, venne ad insediarsi nel 1906 l'impianto automobilistico della Società Automobili Darracq, poi rilevato nel 1910 dalla "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", che in seguito divenne conosciuta come l'Alfa Romeo, dando avvio ad una intensa espansione industriale della zona, con l'apertura negli anni venti di una seconda fabbrica di automobili, ovvero quella della filiale italiana della francese Citroën, la quale ancora oggi mantiene al Portello una sede commerciale, controllata dal gruppo Stellantis in via Gattamelata 41, dove dal 2022 ha trovato sede anche Flagship Store Alfa Romeo Milano, uno spazio espositivo destinato alla vendita delle nuove autovetture Alfa Romeo. Proprio la presenza delle fabbriche diede vita ad un processo edificatorio piuttosto intenso che portò negli anni trenta alla costruzione della cosiddetta strada di circonvallazione esterna, trasformando di fatto il Portello in un vero e proprio prolungamento urbano della città, tanto da essere scelto dal regista Luchino Visconti nel dopoguerra per ambientarvi le riprese finali del film Rocco e i suoi fratelli. Nel 1963, l'impianto Alfa Romeo del Portello venne affiancato dal nuovo stabilimento Alfa Romeo di Arese, per poi essere totalmente dismesso nel corso degli anni ottanta. Una parte dell'area è stata occupata dai padiglioni fieristici, collocati a sud della circonvallazione e inaugurati nel 1997, con una capacità espositiva incrementata di 74000 m² lordi, per un totale di 348230 m². L'opera, realizzata senza contributi pubblici, rappresentava per Milano un rilevante intervento di riqualificazione di aree industriali dismesse. Dopo l'edificazione dei padiglioni fieristici (oggi Fieramilanocity) sorse la necessità di ridisegnare un futuro anche per la restante quota delle aree ex Alfa Romeo divise dal viale Serra. Nell'ambito di tale piano, in parte firmato dallo studio degli architetti Valle, sono state previste urbanizzazioni e nuove costruzioni. Il progetto ha introdotto una serie di elementi architettonici e naturali di grande scala collegati da percorsi pedonali che oltrepassano le infrastrutture stradali esistenti e organizzano una sequenza di luoghi riconoscibili. Tuttavia, l'attuazione di tale piano ha comportato la cancellazione di alcuni edifici simbolo della memoria industriale di Milano, tra cui l'ultimo in ordine cronologico che ha riguardato la demolizione nel 2007 della originaria palazzina uffici della casa del Biscione su via Gattamelata. Relativamente al progetto Valle l'area interessata è di quasi 400 000 m², ripartiti in: zone residenziali, zone uffici, una grande piazza a ventaglio situata di fronte a Fieramilanocity, che è stata circondata da tre edifici destinati ad uffici, il ponte che scavalca viale Serra, un grande parco urbano di almeno 80 000 m², la piazza dell'aggregato commerciale coperta da una grande vela trapezoidale di alluminio dalla linea avveniristica, sulla quale si affacciano numerose attività commerciali e parcheggi interrati per 30 000 m². A dicembre 2013 vi ha trovato collocazione anche Casa Milan, sede dell'omonima squadra di calcio. Dal 2020 il quartiere Portello fa parte del progetto Alpha District di marketing territoriale che ha come obiettivo la valorizzazione dell'area col patrocinio del Comune di Milano, in collaborazione con realtà della zona, producendo durante la settimana del Fuorisalone, un percorso identificativo della zona centrato sul design. In passato il Portello ha rappresentato la sede del club calcistico Associazione Calcio Savoia (1912-1914), che giocava le proprie partite casalinghe nel campo denominato Garage Alfa, un impianto sportivo sorto all'inizio del XX secolo all'interno dello stabilimento Alfa Romeo del Portello, inizialmente quale luogo ricreativo per i dipendenti dell'azienda. Lo stesso impianto, successivamente riammodernato, ospitò il Gruppo Calcio Alfa Romeo (1936-1942), società costituitasi all'interno del dopolavoro aziendale con l'obbiettivo di promuovere l'immagine stessa della casa automobilistica in epoca fascista. L'Alfa Romeo disputò 5 campionati di Serie C e nella squadra vi giocò tra gli altri, ai tempi del suo esordio nel mondo del calcio, il futuro campione del Grande Torino e della Nazionale Valentino Mazzola, assunto nel corso degli anni trenta dalla casa del Biscione come meccanico. Caduto in disuso durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale l'impianto sportivo non venne più ripristinato. Nel 2013 in via Aldo Rossi è stata aperta la nuova sede del Milan, in un palazzo della Vittoria Assicurazioni, progettata da Fabio Novembre. La sede del club meneghino era precedentemente ubicata in via Turati. Dal 1964 la zona è raggiungibile tramite la Linea 1 della metropolitana di Milano, stazione Lotto e dal 2015 con la Linea 5, grazie all'apertura della stazione Portello. Su viale Serra sono inoltre presenti alcune fermate delle linee 90 e 91 della rete filoviaria di Milano. Fino agli anni sessanta un raccordo ferroviario ad uso merci metteva in comunicazione le industrie del Portello con il fascio binari della stazione di Milano Certosa. La breve tratta ferroviaria, soprannominata dai milanesi "trenino dell'Alfa Romeo", aveva termine lungo il viale Scarampo. Casa Milan CityLife Fieramilanocity Lotto (metropolitana di Milano) Portello (metropolitana di Milano) Parco del Portello Stabilimento Alfa Romeo del Portello Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Portello Scheda storica Alfa Romeo, su alfaromeo75.it. Parco Vittoria, su parcovittoriamilano.it.

Casa Milan
Casa Milan

Casa Milan è un edificio di Milano sito in zona Portello, di proprietà di INARCASSA RE, che ospita la sede dell'Associazione Calcio Milan. Fortemente voluta dall'ex amministratore delegato del Milan Barbara Berlusconi, nella zona riqualificata del Portello, è stata progettata dallo Studio Valle di Udine . La piazza antistante, piazza Gino Valle, si estende per 25.000 m², risultando nel 2014 la più grande di Milano, e ospita anche una scultura di Emilio Isgrò, Grande cancellatura per Giovanni Testori (di 23,40 × 2,47 m). L'allestimento di Casa Milan progettato da Fabio Novembre, è costato dieci milioni di euro e l'acquisto dell'impianto dalla Vittoria Assicurazioni, realizzato nel febbraio 2021, è costato alla società quarantadue milioni di euro. L'allestimento degli interni è stato fatto dalla società romana Bondino Engineering. Dal 6 ottobre 2013 è la sede del Milan e ha sostituito la sede storica in via Turati. Il 2 aprile 2014 è stata inaugurata ufficialmente mentre il 10 luglio successivo vi si è svolta per la prima volta la presentazione della prima squadra per la stagione 2014-2015; il giorno dopo lo sponsor societario Audi vi ha presentato ufficialmente in Italia la terza serie dell'Audi TT. Il 20 dicembre 2021 è stara comunicata la cessione dell'edificio da parte di AC MILAN ad INARCASSA RE. Ac MILAN ha prima esercitato un'opzione call per la cifra di 41 milioni e successivamente ha venduto il tutto a Fondo Inarcassa Re per 57 Milioni di Euro. Casa Milan è raggiungibile tramite la metropolitana di Milano attraverso le stazioni Portello e Lotto. Associazione Calcio Milan Parco del Portello Portello Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casa Milan (EN, IT) Sito ufficiale, su casamilan.acmilan.com. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2014). (EN, IT) Casa Milan su Bondino Engineering, su bodino.it. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014). Fotogallery di Casa Milan, su ilcalciomagazine.it. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014). Inaugurata Casa Milan, la nuova sede dei rossoneri, su architetto.info.