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Citylife Shopping District

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CityLife Shopping District 1
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CityLife Shopping District è un edificio ad uso commerciale di Milano realizzato dall'architetto Zaha Hadid nell'ambito del progetto CityLife per la riqualificazione dell'area ex Fiera di Milano. Essa è il centro commerciale urbano più grande d'Italia, con una superficie di 32.000 metri quadri, contenente circa 100 negozi. All'interno del complesso vi è il secondo parco più grande di Milano con una area di circa 170.000 m². Per l'occasione della inaugurazione avvenuta il 29 novembre 2017, la Torre Hadid è stata illuminata con gioco di luci realizzato dall'artista Jim Pallas. Il complesso sorge nelle vicinanze delle Residenze Hadid e Libeskind, insieme alla Torre Isozaki (il Dritto), la Torre Hadid (lo Storto) e la Torre Libeskind (Il Curvo). Lo stile dell'interno è ispirato a un bosco, con rivestimenti per soffitto e pavimento in bamboo.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Citylife Shopping District (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Citylife Shopping District
Via Demetrio Stratos, Milano Tre Torri

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Via Demetrio Stratos 8
20145 Milano, Tre Torri
Lombardia, Italia
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CityLife
CityLife

CityLife è un complesso residenziale e commerciale nel quartiere del Portello a Milano. È stato progettato dagli architetti Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid. Il complesso è anche noto colloquialmente come Tre Torri. Con il trasferimento di gran parte del quartiere fieristico nel nuovo polo Fieramilano di Rho-Pero, l'area liberata - equivalente a una superficie di circa 255000 m² - è stata oggetto di una gara internazionale vinta nel luglio 2004 dal consorzio CityLife, composto da Generali Properties S.p.A, Gruppo Ras, Immobiliare Lombarda Spa, Lamaro Appalti Spa e Gruppo Las Desarrollos, che aveva presentato un'offerta di 523 milioni di euro. Le altre offerte erano state presentate dal gruppo Pirelli Real Estate (439 milioni di euro) e dal gruppo Risanamento (378 milioni di euro). Il prezzo minimo fissato per l’acquisto dell'area era di 310 milioni di euro. In seguito all'aggiudicazione della gara è stata costituita la società CityLife S.p.A., società controllata dal Gruppo Generali e partecipata da Allianz. La costruzione del complesso è iniziata nel 2007 e sarebbe dovuta concludersi nel 2015, in tempo per l'Expo di Milano ma, in seguito ai ritardi accumulati, la data di fine lavori veniva rifissata al 2020. Il Piano integrato di intervento relativo all’area è stato approvato definitivamente dal Comune di Milano il 9 ottobre 2008. Il complesso di CityLife è caratterizzato da: una grande area pedonale, la più ampia della città di Milano e una delle maggiori in Europa, con circolazione di auto e parcheggi esclusivamente ai piani interrati; il dimezzamento della cubatura preesistente; la realizzazione del secondo parco pubblico milanese. Il complesso sorge nell'area ex-Fiera, liberata in seguito allo spostamento delle attività fieristiche nel nuovo polo di Rho-Pero. Il quartiere è servito dalla stazione della MM5 Tre Torri. Le tre torri centrali sono destinate a diventare uno dei nuovi simboli della città nel mondo, come è stato dimostrato dal forte interesse che il progetto ha destato anche all'estero. Soprannominata Il Dritto, la Torre Isozaki porta la firma di Arata Isozaki, architetto giapponese già autore in Italia del progetto per il Palasport Olimpico di Torino, e di Andrea Maffei. La torre è alta 209 m per 50 piani e si affaccia sulla nuova Piazza Tre Torri assieme agli altri due grattacieli. Il piano tipo della torre, che dispone i nuclei di distribuzione verticale ai due lati dell'edificio, con ascensori panoramici, contiene un unico grande spazio centrale destinato a uffici. Al momento della costruzione la Torre Isozaki è il secondo grattacielo più alto d'Italia. Soprannominata lo Storto per via del suo andamento tortile, la Torre Hadid è alta 177 m per 44 piani. La particolarità dell'edificio è il suo sviluppo verticale con un dinamico movimento di torsione. Anch'essa porta il nome della sua creatrice, l'architetta anglo-irachena Zaha Hadid. La Torre ad uffici si fonda sui concetti di movimento e dinamismo, risultanti da una torsione dell'edificio stesso, con l'obiettivo di valorizzare la percezione e le viste che offre rispetto agli assi urbani. L'edificio presenta un piano tipo con un nucleo distributivo centrale e gli uffici sulla corona perimetrale, così da offrire una vista a tutto orizzonte sulla città. Soprannominata il Curvo per via della sua forma, la Torre Libeskind è alta 175 m e dà le spalle a largo Domodossola. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge la Piazza Tre Torri e può ospitare locali commerciali e residenziali. Elemento strutturale e di riqualificazione del nuovo quartiere sarà l'ampio Parco pubblico. Esteso su una superficie di circa 170000 m², prevede l'integrazione di percorsi ciclabili e pedonali e ampi fronti di contatto diretto con i quartieri circostanti. Il nuovo parco completa inoltre il gruppo dei parchi dell'area nord-ovest di Milano, rendendo così possibile l'attivazione di un'efficace rete ecologica. Il concorso internazionale per la progettazione del parco è stato indetto nel 2010 ed è stato vinto dal progetto "Un parco fra le montagne e la pianura", presentato dagli studi Gustafson Porter (Regno Unito) in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup. Le Residenze Hadid prevedono sette edifici, tutti diversi uno dall'altro, con altezze da cinque a tredici piani. Localizzate sul lato sud est di CityLife, si affacciano sul parco da un lato e lungo via Senofonte-Piazza Giulio Cesare dall'altro. Le Residenze Libeskind consistono in otto edifici, con altezze che variano da cinque a quattordici piani. Gli edifici sono posizionati sul lato sud ovest dell'area e anch'essi si affacciano da un lato sul parco e dall'altro lungo via Spinola-Piazza Giulio Cesare. Nell'ambito della realizzazione di CityLife è stato recuperato l'ex Padiglione 3 della Fiera di Milano, precedentemente conosciuto come Palazzo dello Sport, ora Palazzo delle Scintille, uno dei primi edifici a vedere la luce nella fase nascente della Fiera di Milano. Eretto nel 1923 su disegno dell'architetto Paolo Vietti-Violi, Palazzo delle Scintille, può ospitare un'ampia varietà di manifestazioni: da quelle espositive e sportive fino allo spettacolo, in particolare ospitò la stagione lirica del 1946 del Teatro alla Scala, fortemente danneggiato dalle bombe anglo-americane durante la seconda guerra mondiale. CityLife è progettata per essere una delle più grandi zone pedonali d'Europa, completamente libera dal traffico. Le auto possono accedere e circolare solo a livelli interrati. Sono previsti circa 7 000 parcheggi sotterranei. Tre Torri Milano Fiera di Milano Grattacieli di Milano Progetto Porta Nuova Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su CityLife Sito di Nuovo Sistema Fiera Milano, su nuovopolofieramilano.it (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2008).

Torre Libeskind
Torre Libeskind

La Torre Libeskind o Torre PwC (soprannominata il Curvo) è un grattacielo di Milano in Italia. Costruita nell'ambito del progetto CityLife, intervento di riqualificazione della storica Fiera Campionaria di Milano, la torre raggiunge un'altezza di 175 metri. Porta il nome del suo disegnatore, l'architetto statunitense Daniel Libeskind. È la sede degli uffici di Milano del network internazionale PricewaterhouseCoopers. La costruzione dell'edificio è iniziata nel 2015. A ottobre 2015 è iniziata la costruzione delle fondamenta della torre. Nei primi mesi del 2017 la costruzione è arrivata al piano terra e sono stati completati i 3 piani interrati. Ad aprile 2018 la costruzione ha raggiunto il quarto piano e a metà febbraio 2019 è stato raggiunto il 26º piano. Ad aprile 2020 è stato raggiunto il tetto, mentre nell'ottobre 2020 i lavori sono terminati e il grattacielo è stato consegnato al committente. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge la piazza delle Tre Torri ed è stato studiato per ospitare uffici. La torre è caratterizzata dalla sua forma curva, con il suo nucleo di distribuzione verticale prismatico, che in parte fuoriesce dalla sagoma. La torre ospita circa 3 000 persone e insieme alle torri Isozaki e Hadid completa il centro direzionale di CityLife (zona ex-Fiera in riqualificazione). La torre è anche direttamente connessa, tramite una lobby su due livelli, alla galleria commerciale e con percorsi coperti alla fermata Tre Torri della linea M5, situata nell'omonima piazza centrale. Tre Torri Grattacieli in Italia Grattacieli di Milano CityLife Torre Isozaki Torre Hadid Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre Libeskind Sito ufficiale CityLife, su city-life.it.

Torre Isozaki
Torre Isozaki

La Torre Isozaki o Torre Allianz (soprannominata il Dritto) è un grattacielo progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki e dall'architetto italiano Andrea Maffei sito nella città di Milano. Con i suoi 209,2 metri di altezza, è l'edificio più alto d'Italia per numero di piani (50), misurando circa 260 metri con l'antenna. La torre è stata eletta da Emporis il terzo grattacielo più bello per il 2015. Il 13 marzo 2012 sono iniziati i lavori preparatori per la costruzione della torre, con la realizzazione della piastra di fondazione, che ha una dimensione di circa 63 x 27 metri. Nel maggio 2012 è stato aggiudicato l'appalto per la progettazione esecutiva e la costruzione dell'edificio. L'innalzamento vero e proprio della struttura ha avuto inizio nell'estate dello stesso anno, al termine della quale, in autunno, l'edificio ha superato il livello della strada. La velocità di costruzione è aumentata considerevolmente nel corso dell'anno successivo fino a stabilizzarsi su un piano a settimana nel maggio dello stesso anno. Come si può constatare dalla numerazione dei piani, iniziata a partire dal settimo e applicata successivamente anche ai piani inferiori nel 2013, lo scheletro dell'edificio ha raggiunto il 9º piano a giugno, il 13º piano a luglio, il 17° ad agosto, il 21º piano a settembre e il 27º piano a novembre. Nel mese di novembre è anche iniziata la fase di copertura delle facciate (cladding) dell'edificio, con l'installazione dei pannelli di vetro che, sul finire del 2013, hanno raggiunto l'ottavo piano. Il 29 marzo 2014 la torre ha raggiunto il 38º piano e la copertura di pannelli di vetro ha raggiunto il 23º piano. Il 29 giugno la torre ha raggiunto il 49º piano e la copertura di pannelli in vetro ha raggiunto il 33º piano. Il 31 luglio 2014 la costruzione ha raggiunto il 50º e ultimo piano arrivando a un'altezza di poco più di 209 metri, mentre la copertura delle facciate è arrivata al 40º piano. Il 28 febbraio 2015 è terminata la costruzione dell'antenna che ha portato il grattacielo ad avere un'altezza complessiva di 249 metri. Il 14 novembre 2015 la torre Allianz è stata ufficialmente inaugurata. Il 9 aprile 2022 un intervento tecnico all'antenna, con l'ausilio di un elicottero, ha esteso la sua altezza con un nuovo tronco di traliccio portando l'altezza complessiva a circa 259 metri. L'intero lavoro di costruzione e progettazione fu affidato all'impresa edile lecchese Colombo Costruzioni S.p.A., gestore anche dell'edificazione del Progetto Porta Nuova e del Bosco Verticale. Il 5 marzo 2019 Allianz Italia e la Fondazione Allianz UMANA MENTE hanno ottenuto il titolo di Guinness World Records per il più grande murale del mondo lungo le scale di un edificio con l’opera di social art “Il giro del mondo in 50 piani”, realizzato all’interno della Torre Allianz dai dipendenti del Gruppo. Il 26 novembre 2020 è stato annunciato che dal successivo 1º dicembre ospiterà la sede del comitato organizzatore per i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, fino a quel momento ospitato nel Grattacielo Pirelli. Distribuita su 50 piani dei quali 47 sono a destinazione direzionale, la torre ospita 2 800 dipendenti italiani del Gruppo Allianz. È caratterizzata da piani completamente illuminati da luce naturale, con viste panoramiche. Tramite una lobby su due livelli, la torre Isozaki è direttamente collegata con la piazza centrale di CityLife (zona dell'ex-Fiera in riqualificazione) e con la piazza sottostante dove è presente la fermata Tre Torri della M5. Il 22 novembre 2015 è stata issata sulla sommità della torre una copia fedele della Madonnina, su quello che è diventato il tetto più alto della città meneghina. Il progetto si ispira, nella sua impostazione generale e in alcune scelte formali ad un precedente progetto di Isozaki datato 1989, l'irrealizzato progetto di riqualifica per la stazione ferroviaria di JR Ueno, a Tokyo. Anche la torre di questo intervento era caratterizzata da una torre di 300 metri, dove ogni 50 metri fossero previsti dei piani smorzatori da usare in casi di incendi e terremoti. Come nella Torre Allianz, quattro grandi staffe di supporto ancoravano fronte e retro (entrambi dal profilo ondulato) al suolo tramite supporti dalla forma cubica. L'edificio è raggiungibile dalla fermata Tre Torri della metropolitana M5. Grattacieli più alti d'Italia Grattacieli di Milano CityLife Torre Libeskind Torre Hadid Torre Unicredit Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre Isozaki (EN) Torre Isozaki, su Structurae. (EN) Torre Isozaki, su Emporis Building Directory. (EN) Torre Isozaki, su Skyscraper Center. Sito Allianz Italia Sito ufficiale CityLife, su city-life.it.

Fieramilanocity
Fieramilanocity

Fieramilanocity è la denominazione del polo urbano della Fiera di Milano. Si trova nel quartiere Portello ed è servito dalle stazioni della metropolitana Portello (linea M5), sita in Viale Lodovico Scarampo, Lotto (linea M1 ed M5), sita in Piazzale Lotto, e Amendola (linea M1), sita in Piazza Giovanni Amendola, nonché dalla stazione ferroviaria di Milano Nord Domodossola, ubicata in Via Domodossola. Un tempo unico quartiere fieristico milanese e dotato di 26 padiglioni, ha raggiunto la sua massima estensione nel periodo 1997-2006; oggi è composto da 4 padiglioni, per un totale di 43.000 metri quadrati espositivi lordi coperti, localizzati nel cuore della città ed utilizzati insieme al nuovo polo di Rho-Pero, che ha sostituito il Portello come principale quartiere fieristico milanese. Nata nel 1906 in occasione dell'Esposizione universale e dell'apertura del Traforo del Sempione, la Fiera constava di due zone separate della città: l'attuale zona Fiera e il Parco Sempione. Nei padiglioni della prima trovavano posto tematiche più tecniche e commerciali, mentre nel Parco Sempione si puntava più sull'arte e la scienza. Gli edifici di questa seconda località vennero poi smantellati per far posto al verde comunale. Ancora oggi al Parco Sempione, in via Gadio, ha sede l'Acquario civico, una delle poche strutture che componevano questa sezione della Fiera preservate fino ai giorni nostri. Le due zone, distanti un paio di chilometri e divise da uno scalo merci ferroviario, erano collegate da un trenino elettrico. Lo scalo merci e il trenino d'unione sono stati ambedue smantellati. Nel 1920 si tiene la prima fiera campionaria, in zona Bastioni di Porta Venezia. Nel 1923 l'ente regio Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano sposta in via definitiva l'esposizione nella zona che per decenni verrà conosciuta come Fiera Campionaria, vicino all'attuale stazione della metropolitana di Amendola. Nel 1985 il parco espositivo cambia nome in Fiera d'aprile, ma nel 1991 il calendario raggiunge l'anno solare. Nel settembre 1997 furono aperti nuovi padiglioni, la cui costruzione era iniziata nel 1993, su progetto di Mario Bellini. Sono situati a nord-ovest rispetto a quelli storici, nell'area precedentemente occupata dagli stabilimenti Alfa Romeo del Portello, in serie lungo viale Scarampo e uniti da ponti che oltrepassano le strade. Il complesso è caratterizzato da un grande timpano che si affaccia su piazza Gino Valle, da scale a chiocciola ricoperte da vetrate che si affacciano su viale Scarampo insieme a un giardino pensile di carpini lungo lo stesso viale. Nel 2012 Bellini è stato incaricato di costruire un centro congressi sul lato affacciato all'attuale CityLife con una copertura metallica chiamata dall'architetto "cometa". A partire dal 2005 la Fiera ha spostato la maggior parte delle proprie attività presso il nuovo polo fieristico di Rho-Pero, nelle vicinanze del quale è stato predisposto anche l'Expo 2015, lasciando gli edifici del Portello come ultima zona attiva del polo cittadino. L'area storica è stata abbattuta tra il 2007 e il 2008; il 25 maggio 2008 è stato fatto brillare il padiglione 20. L'area demolita ha lasciato il posto al progetto di riqualificazione urbanistica di CityLife, che prevede la costruzione di tre grattacieli e di un grande parco pubblico. Nel marzo 2020, in occasione della pandemia di COVID-19, Fondazione Fiera Milano, per volere della Regione Lombardia, in collaborazione con il Policlinico di Milano, ha messo a disposizione i padiglioni 1 e 2 del Portello a Fieramilanocity per realizzare una struttura ospedaliera finalizzata ad affrontare l'emergenza della relativa carenza di posti letto nei reparti di rianimazione negli ospedali della Lombardia, per un totale di 25.000 metri quadri di superficie. Nei padiglioni sono stati allestiti 4 moduli ospedalieri, appositamente attrezzati per i malati acuti, e tutti i servizi necessari per il personale medico-ospedaliero, per un totale di 205 posti letto, gestiti dal Policlinico di Milano. Si tratta di un ospedale a tutti gli effetti, in grado di essere operativo a 360 gradi, e non consente solo la degenza dei malati di coronavirus ma è in grado di curare ogni altra patologia correlata. Stazione di Milano Porta Sempione Sito ufficiale, su fieramilano.com. Archivio Storico Ente Fondazione Fiera Milano, su fondazionefieramilano.it. URL consultato il 9 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009). Archivio fotografico su Flickr, su flickr.com.

Fontana delle quattro stagioni
Fontana delle quattro stagioni

La fontana delle quattro stagioni è una fontana collocata nel centro di Piazzale Giulio Cesare, nella città di Milano. Fu inaugurata il 12 aprile 1927 in occasione dell'apertura dell'ottava Fiera Campionaria Internazionale. Il progetto fu dell'architetto Renzo Gerla, all'epoca funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune di Milano. Nel febbraio 1927 i lavori per la realizzazione della nuova Fiera di Milano, che stava nascendo sull'area della ex piazza d'armi, erano in stato molto avanzato e si rese necessario un degno assetto urbanistico al nuovo piazzale Giulio Cesare su cui prospettava il nuovo ingresso della Fiera. Su iniziativa del Podestà di Milano Ernesto Belloni fu deciso di attuare una proposta dell'architetto e docente Ambrogio Annoni e risistemare il piazzale arricchendolo di una fontana monumentale. L'area del nuovo piazzale, di proprietà della Società Anonima Coop. Case economiche dei funzionari di Stato che vendette al Municipio il lotto, era infatti caratterizzata da una vasta depressione che, nei periodi di pioggia, era soggetta a vasti allagamenti; da qui la scelta di dotare l'area di uno specchio d'acqua artificiale. Annoni suggerì di affidare il compito al ventiseienne funzionario del Comune Renzo Gerla, che godeva della sua stima poiché era stato suo studente al Politecnico, dove si era laureato nel 1922. Il Comune di Milano aveva necessità di realizzare in tempi strettissimi il progetto e di inaugurare l'opera il 12 aprile 1927, data dell'apertura della Campionaria; Gerla si attivò quindi immediatamente, disegnando un semplice e basso recinto in pietra adornato da quattro statue rappresentanti le stagioni, sul modello iconografico delle precedenti realizzazioni di André Le Nôtre (1613-1700) per Versailles, di quella parigina in rue de Grenelle scolpita da Edmé Bouchardon (1698-1762) e di quella realizzata al parco del Valentino di Torino per l’Esposizione del 1898. I lavori procedettero speditamente dal febbraio all'aprile 1927; la pietra di ceppo, inizialmente prevista, venne sostituita con pietra di Sarnico a causa dell'inagibilità delle cave coperte dalle abbondanti nevicate. Le quattro statue previste, che sarebbero dovute essere fornite dall'architetto Portaluppi, non furono rese disponibili e quindi venne adottata la soluzione di acquistarle presso un professore di scultura di Vicenza, che ne aveva disponibilità. Trasportate a Milano furono quindi installate in tempo per l'inaugurazione della fontana, avvenuta il 12 aprile 1927. Esattamente un anno dopo, il 12 aprile 1928, piazzale Giulio Cesare fu teatro di un grave attentato dinamitardo ai danni del re Vittorio Emanuele III che provocò 20 morti e molti feriti: in quell'occasione la statua dell'Estate rimase distrutta dalle schegge e nel bacino centrale della fontana furono rinvenuti brandelli di corpi delle vittime. Le altre statue furono distrutte durante i bombardamenti anglo-americani del 1943. Solo alcuni anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1953, le statue furono rimpiazzate da copie realizzate dallo scultore Eros Pellini. Oggi la fontana di piazzale Giulio Cesare, dopo la demolizione della vecchia Fiera di Milano di cui decorava il piazzale d'ingresso, è circondata dal nuovo complesso CityLife, che fa da sfondo al piazzale. Fontana in piazza Giulio Cesare a Milano dell’architetto Renzo Gerla, in Architettura e arti decorative : rivista d'arte e di storia, Vol. 2, n. 12, Milano, Roma, Bestetti e Tumminelli, agosto 1927, pp. 574-574. R. Gerla, Nascita e vita della fontana delle “Quattro stagioni”, in La martinella di Milano, V. 8, fasc. 3.-4, Milano, 1954. L'orrenda strage, su La Stampa, http://www.archiviolastampa.it, 13 aprile 1928, p. 1. URL consultato l'8 gennaio 2016. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fontana delle quattro stagioni Maria Grazia Tampieri, Fabio Mangone, Notizie storiche su La Fontana delle Quattro Stagioni Di Piazza Giulio Cesare, Milano (PDF), su Arketipo, New Business Media. Cristina Arduini, Alberto Bellani, Fontana delle quattro stagioni – Piazza Giulio Cesare, su Fontane di Milano, Fontanedimilano.it.

Attentato a Vittorio Emanuele III
Attentato a Vittorio Emanuele III

L'attentato al re d'Italia Vittorio Emanuele III fu un atto terroristico dinamitardo avvenuto il 12 aprile 1928 in piazza Giulio Cesare, a Milano, durante la cerimonia di inaugurazione della IX edizione della Fiera Campionaria dedicata al decennale della vittoria della prima guerra mondiale: una bomba piazzata nel basamento in ghisa di un lampione della piazza esplose in mezzo alla folla accorsa per rendere omaggio al Re Vittorio Emanuele III ed assiepata intorno alla Fontana delle quattro stagioni, uccidendo all'istante quattordici persone e ferendone quaranta. Nei giorni successivi altre sei persone perirono in seguito alle ferite riportate. Le indagini svolte portarono al fermo e al successivo rilascio di numerose persone ma le effettive responsabilità non vennero mai individuate. Per la dinamica e la collocazione dell'ordigno, si è fatta l'ipotesi che l'attentato mirasse a compiere una strage di civili, come in effetti avvenne, più che a mirare effettivamente al re. I funerali delle vittime si tennero domenica 15 aprile con una maestosa cerimonia nel duomo di Milano dal quale il corteo funebre si snodò fino al Famedio del Cimitero Monumentale. Particolare commozione suscitò la vicenda della famiglia Ravera: rimasero infatti uccisi nell'attentato la madre: Natalina Monti in Ravera, il figlio Enrico di 3 anni ed i due nipoti, Gian Luigi di 5 anni e Rosina di 8 anni. Alla madre lo scultore Adolfo Wildt dedicò nel 1929 il celebre busto Madre Ravera e realizzò per la famiglia il Monumento Ravera presso il cimitero Monumentale di Milano, sul cui basamento è riportata la seguente iscrizione Carlo Giacchin, Attentato alla fiera. Milano 1928, Milano, Ugo Mursia editore, 2009. Scandalo Belloni La strage scomparsa, su I caduti della Polizia di Stato. URL consultato l'8 gennaio 2016. Francesco Algisi, 1928: attentato alla Fiera di Milano: intervista con Carlo Giacchin, su Archiviostorico.info.