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Cavalcavia Monte Ceneri-Serra

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Milano viale Renato Serra sopraelevata
Milano viale Renato Serra sopraelevata

Il cavalcavia Monte Ceneri-Serra è una strada sopraelevata di Milano, che ricalca a quota elevata il tracciato dei viali Monte Ceneri e Serra, lungo la circonvallazione esterna.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Cavalcavia Monte Ceneri-Serra (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Cavalcavia Monte Ceneri-Serra
Sopraelevata Renato Serra, Milano Cagnola

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Sopraelevata Renato Serra

Sopraelevata Renato Serra
20155 Milano, Cagnola
Lombardia, Italia
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Milano viale Renato Serra sopraelevata
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Portello
Portello

Il Portello (El Portell in dialetto milanese, AFI: [purˈtɛl]) è un quartiere residenziale di Milano, appartenente al Municipio 8. Nel secolo scorso il cuore dell'area del Portello era occupato dallo stabilimento dell'Alfa Romeo, situato nelle immediate adiacenze della Fiera Campionaria, la vecchia Fiera di Milano, i cui padiglioni vennero realizzati già a partire dai primi anni venti del Novecento, raggiungendo il periodo di massima espansione a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Gli spazi un tempo occupati dall'impianto industriale dell'Alfa Romeo hanno subito dopo la loro dismissione un lungo processo di riqualificazione urbana, accogliendo nel tempo nuove funzioni commerciali-residenziali, mentre quelli che hanno ospitato la sede originaria della Fiera Campionaria sono attualmente oggetto di un intervento di riconversione legato al progetto "CityLife", pari a una superficie di circa 255000 m². Negli anni duemila, dopo il trasferimento della gran parte delle attività espositive presso il nuovo polo di Fieramilano a Rho-Pero, la quota residua degli edifici fieristici rimasti in funzione al Portello sono stati ribattezzati Fieramilanocity. Il nome del quartiere deriva dalla "strada al Portello", un'antica strada rurale che connetteva Milano a Rho, partendo da piazza Sempione, sostituita agli inizi del XIX secolo dalla nuova strada del Sempione. Nell'area, inizialmente posta in aperta campagna, venne ad insediarsi nel 1906 l'impianto automobilistico della Società Automobili Darracq, poi rilevato nel 1910 dalla "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", che in seguito divenne conosciuta come l'Alfa Romeo, dando avvio ad una intensa espansione industriale della zona, con l'apertura negli anni venti di una seconda fabbrica di automobili, ovvero quella della filiale italiana della francese Citroën, la quale ancora oggi mantiene al Portello una sede commerciale, controllata dal gruppo Stellantis in via Gattamelata 41, dove dal 2022 ha trovato sede anche Flagship Store Alfa Romeo Milano, uno spazio espositivo destinato alla vendita delle nuove autovetture Alfa Romeo. Proprio la presenza delle fabbriche diede vita ad un processo edificatorio piuttosto intenso che portò negli anni trenta alla costruzione della cosiddetta strada di circonvallazione esterna, trasformando di fatto il Portello in un vero e proprio prolungamento urbano della città, tanto da essere scelto dal regista Luchino Visconti nel dopoguerra per ambientarvi le riprese finali del film Rocco e i suoi fratelli. Nel 1963, l'impianto Alfa Romeo del Portello venne affiancato dal nuovo stabilimento Alfa Romeo di Arese, per poi essere totalmente dismesso nel corso degli anni ottanta. Una parte dell'area è stata occupata dai padiglioni fieristici, collocati a sud della circonvallazione e inaugurati nel 1997, con una capacità espositiva incrementata di 74000 m² lordi, per un totale di 348230 m². L'opera, realizzata senza contributi pubblici, rappresentava per Milano un rilevante intervento di riqualificazione di aree industriali dismesse. Dopo l'edificazione dei padiglioni fieristici (oggi Fieramilanocity) sorse la necessità di ridisegnare un futuro anche per la restante quota delle aree ex Alfa Romeo divise dal viale Serra. Nell'ambito di tale piano, in parte firmato dallo studio degli architetti Valle, sono state previste urbanizzazioni e nuove costruzioni. Il progetto ha introdotto una serie di elementi architettonici e naturali di grande scala collegati da percorsi pedonali che oltrepassano le infrastrutture stradali esistenti e organizzano una sequenza di luoghi riconoscibili. Tuttavia, l'attuazione di tale piano ha comportato la cancellazione di alcuni edifici simbolo della memoria industriale di Milano, tra cui l'ultimo in ordine cronologico che ha riguardato la demolizione nel 2007 della originaria palazzina uffici della casa del Biscione su via Gattamelata. Relativamente al progetto Valle l'area interessata è di quasi 400 000 m², ripartiti in: zone residenziali, zone uffici, una grande piazza a ventaglio situata di fronte a Fieramilanocity, che è stata circondata da tre edifici destinati ad uffici, il ponte che scavalca viale Serra, un grande parco urbano di almeno 80 000 m², la piazza dell'aggregato commerciale coperta da una grande vela trapezoidale di alluminio dalla linea avveniristica, sulla quale si affacciano numerose attività commerciali e parcheggi interrati per 30 000 m². A dicembre 2013 vi ha trovato collocazione anche Casa Milan, sede dell'omonima squadra di calcio. Dal 2020 il quartiere Portello fa parte del progetto Alpha District di marketing territoriale che ha come obiettivo la valorizzazione dell'area col patrocinio del Comune di Milano, in collaborazione con realtà della zona, producendo durante la settimana del Fuorisalone, un percorso identificativo della zona centrato sul design. In passato il Portello ha rappresentato la sede del club calcistico Associazione Calcio Savoia (1912-1914), che giocava le proprie partite casalinghe nel campo denominato Garage Alfa, un impianto sportivo sorto all'inizio del XX secolo all'interno dello stabilimento Alfa Romeo del Portello, inizialmente quale luogo ricreativo per i dipendenti dell'azienda. Lo stesso impianto, successivamente riammodernato, ospitò il Gruppo Calcio Alfa Romeo (1936-1942), società costituitasi all'interno del dopolavoro aziendale con l'obbiettivo di promuovere l'immagine stessa della casa automobilistica in epoca fascista. L'Alfa Romeo disputò 5 campionati di Serie C e nella squadra vi giocò tra gli altri, ai tempi del suo esordio nel mondo del calcio, il futuro campione del Grande Torino e della Nazionale Valentino Mazzola, assunto nel corso degli anni trenta dalla casa del Biscione come meccanico. Caduto in disuso durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale l'impianto sportivo non venne più ripristinato. Nel 2013 in via Aldo Rossi è stata aperta la nuova sede del Milan, in un palazzo della Vittoria Assicurazioni, progettata da Fabio Novembre. La sede del club meneghino era precedentemente ubicata in via Turati. Dal 1964 la zona è raggiungibile tramite la Linea 1 della metropolitana di Milano, stazione Lotto e dal 2015 con la Linea 5, grazie all'apertura della stazione Portello. Su viale Serra sono inoltre presenti alcune fermate delle linee 90 e 91 della rete filoviaria di Milano. Fino agli anni sessanta un raccordo ferroviario ad uso merci metteva in comunicazione le industrie del Portello con il fascio binari della stazione di Milano Certosa. La breve tratta ferroviaria, soprannominata dai milanesi "trenino dell'Alfa Romeo", aveva termine lungo il viale Scarampo. Casa Milan CityLife Fieramilanocity Lotto (metropolitana di Milano) Portello (metropolitana di Milano) Parco del Portello Stabilimento Alfa Romeo del Portello Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Portello Scheda storica Alfa Romeo, su alfaromeo75.it. Parco Vittoria, su parcovittoriamilano.it.

Cagnola (Milano)
Cagnola (Milano)

La Cagnola (La Cagnoeula in dialetto milanese, AFI: [kaˈɲøːla]) è un quartiere residenziale situato a nord-ovest del centro di Milano, appartenente al Municipio 8. In precedenza borgo rurale diviso tra i comuni dei Corpi Santi, di Boldinasco e di Villapizzone, nel corso del tempo è stato annesso al comune di Milano. Il nome "Cagnola" deriva probabilmente dal nome di un proprietario fondiario che possedeva dei terreni dell'area. L'antico borgo della Cagnola era un piccolo borgo agricolo, diviso tra i Corpi Santi, Boldinasco e Villapizzone (questi ultimi annessi, nel 1869, a Musocco, a sua volta aggregato a Milano nel 1923). Viene citato già nel XVI secolo in un documento notarile, firmato dal cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, concernente l'erezione in parrocchia di Garegnano, che avrebbe aggregato Boldinasco, la Cagnola, Torchiera e Colombara. Il borgo si sviluppava lungo l'antica via Varesina che, partendo dalla Porta Tenaglia, giungeva fino a Saronno e Varese. Appena fuori dal borgo correva la strada del Sempione, che arrivava fino alla Svizzera. Il paese era formato da alcune cascine, ognuna delle quali dipendeva da una diversa parrocchia e da differenti comuni: di quelle incluse nei Corpi Santi, due dipendevano dalla parrocchia di San Pietro in Sala e due dalla parrocchia del Borgo degli Ortolani, quella inclusa nel comune di Boldinasco dipendeva dalla parrocchia di Garegnano Certosa e quella inclusa nel comune di Villapizzone dipendeva dalla parrocchia di Villapizzone. A partire dagli anni venti del XX secolo l'area della Cagnola fu interessata da un processo edificatorio piuttosto intenso e della realtà rurale di un tempo sopravvivono oggi ben poche testimonianze. Attualmente il Consolato degli Stati Uniti d'America sta per aprire la sua nuova sede nell'area dell'ex tiro a segno di piazzale Accursio, uno dei migliori esempi di architettura liberty di Milano. Il quartiere della Cagnola è attraversato nella sua parte sud-orientale dalla circonvallazione esterna (della 90/91). È lambito a sud-ovest dal Viale Certosa e a nord-ovest dal Viale Espinasse, il quale è la tratta iniziale dell'ex strada statale 233 Varesina, che collega Milano-Piazzale Accursio a Varese, a Lavena Ponte Tresa e alla Svizzera. Il quartiere non è servito da linee metropolitane o ferroviarie. Varie linee di autobus, di tram e di filobus, gestite da ATM, collegano la Cagnola ai quartieri limitrofi, al centro di Milano e a tutti i quartieri che sorgono lungo la circonvallazione. La Cagnola potrebbe essere servita, in un eventuale futuro, dalla linea 6 della metropolitana. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del 2015, presentato dal comune di Milano, infatti, accarezzava l'ipotesi della costruzione di una nuova linea che avrebbe collegato l'area nord-occidentale della città (Baranzate o Molino Dorino) alla sud-orientale (Rogoredo o Quintosole), passando ipoteticamente per il quartiere. Quartieri di Milano Municipio 8 di Milano

Casa Milan
Casa Milan

Casa Milan è un edificio di Milano sito in zona Portello, di proprietà di INARCASSA RE, che ospita la sede dell'Associazione Calcio Milan. Fortemente voluta dall'ex amministratore delegato del Milan Barbara Berlusconi, nella zona riqualificata del Portello, è stata progettata dallo Studio Valle di Udine . La piazza antistante, piazza Gino Valle, si estende per 25.000 m², risultando nel 2014 la più grande di Milano, e ospita anche una scultura di Emilio Isgrò, Grande cancellatura per Giovanni Testori (di 23,40 × 2,47 m). L'allestimento di Casa Milan progettato da Fabio Novembre, è costato dieci milioni di euro e l'acquisto dell'impianto dalla Vittoria Assicurazioni, realizzato nel febbraio 2021, è costato alla società quarantadue milioni di euro. L'allestimento degli interni è stato fatto dalla società romana Bondino Engineering. Dal 6 ottobre 2013 è la sede del Milan e ha sostituito la sede storica in via Turati. Il 2 aprile 2014 è stata inaugurata ufficialmente mentre il 10 luglio successivo vi si è svolta per la prima volta la presentazione della prima squadra per la stagione 2014-2015; il giorno dopo lo sponsor societario Audi vi ha presentato ufficialmente in Italia la terza serie dell'Audi TT. Il 20 dicembre 2021 è stara comunicata la cessione dell'edificio da parte di AC MILAN ad INARCASSA RE. Ac MILAN ha prima esercitato un'opzione call per la cifra di 41 milioni e successivamente ha venduto il tutto a Fondo Inarcassa Re per 57 Milioni di Euro. Casa Milan è raggiungibile tramite la metropolitana di Milano attraverso le stazioni Portello e Lotto. Associazione Calcio Milan Parco del Portello Portello Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casa Milan (EN, IT) Sito ufficiale, su casamilan.acmilan.com. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2014). (EN, IT) Casa Milan su Bondino Engineering, su bodino.it. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014). Fotogallery di Casa Milan, su ilcalciomagazine.it. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014). Inaugurata Casa Milan, la nuova sede dei rossoneri, su architetto.info.

Parco Industria Alfa Romeo - Portello
Parco Industria Alfa Romeo - Portello

Il Parco Industria Alfa Romeo - Portello è l'area verde all'interno dell'omonimo quartiere residenziale di Milano, sull'area omonima dismessa dello stabilimento Alfa Romeo del Portello negli anni ottanta. Il quartiere occupa una superficie di 370000 m², a cavallo del viale Renato Serra sopra il quale scorre la strada sopraelevata. È accanto al viale De Gasperi che si colloca il parco con i suoi 65.000 metri quadrati di superficie. Nel gennaio 2011, del parco stesso erano visibili solo i cocuzzoli delle due alture artificiali che ne formano la principale caratteristica, ora l'intero complesso è ultimato e aperto. Progettualmente, il parco vuole costituire una continuità, anche storica, con quello della Montagnetta di San Siro: come quella, le due collinette, assai più piccole, sono state costruite con macerie e terra di scavo e ad essa sono collegate da una passerella. Si divide in più aree, la prima delle quali è la collina della “preistoria”, con la sua forma ad esse che ripara dai rumori della strada e avvolge un grande specchio d’acqua. La sua forma riprende la prima grande struttura dell’universo, le spirali delle galassie e, infine, il tema della velocità in memoria delle attività passate. Scendendo da questa collina si arriva a quella della “storia”, a mezzaluna, che separa il “Time Garden” dal resto del parco. La collina più imponente, che guarda verso il centro della città è dedicata al “presente”, con un percorso che si dipana su una doppia elica culminante nel suo punto più alto (22 metri). In cima si trova una fontanella e una scultura metallica del DNA, in omaggio al tema della vita. Il “Time Garden”, invece, è lo spazio più raccolto e protetto del parco, con delle lastre bianche e nere a segnare la rotazione della Terra, le quattro stagioni con dei setti metallici, i 28 giorni del ciclo lunare in dei cerchi, i 12 mesi dell’anno come parole ritagliate nel metallo, i 365 giorni dell’anno e le onde del battito cardiaco, segnate sul pavimento tra lastre bianche e nere. L'intero parco sorge su un terrapieno di dieci metri d'altezza ottenuto con la costruzione di appositi muri di contenimento. Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011 Parchi di Milano Collina dei Ciliegi Monte Stella (Milano) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul parco del Portello Parco Industria Alfa Romeo - Portello, su comune.milano.it, comune di Milano. URL consultato il 27 gennaio 2011.

Quartiere Mac Mahon
Quartiere Mac Mahon

Il quartiere Mac Mahon è un complesso di edilizia popolare di Milano, nella zona nord-occidentale della città. Prende il nome da via Mac Mahon, importante asse viario della zona. La costruzione del quartiere venne decisa dal Comune di Milano nell'ambito di un piano di case popolari, elaborato nel 1906-07 per contribuire a lenire l'emergenza abitativa dettata dalla forte crescita demografica. Il piano prevedeva a costruzione di 3 800 locali divisi in quattro quartieri (oltre al Mac Mahon, il Lulli, lo Spaventa, il Tibaldi), non in grado di incidere sull’espansione urbana complessiva, per la loro limitata estensione. Il quartiere Mac Mahon, in cui vennero sperimentate diverse tipologie edilizie, venne progettato dall'ingegnere dell'ufficio tecnico municipale, Giannino Ferrini (fratello di Contardo Ferrini), coadiuvato dall'ingegnere Arnaldo Scotti del medesimo ufficio, e costruito dal 1908 al 1909; in seguito fu ceduto all'Istituto Case Popolari (ICP). Per il collegamento del quartiere al centro cittadino venne costruita una tranvia elettrica che si diramava dalla linea per il Cimitero Maggiore al Rondò della Cagnola; il nuovo tronco venne attivato il 27 gennaio 1909. Il quartiere occupa un'area rettangolare di 32 000 m², inserita nella maglia ortogonale del piano regolatore Pavia-Masera, e delimitata sul lato nord-orientale da via Mac Mahon, da cui prende il nome. Al momento della costruzione il quartiere era costituito da 5 edifici abitativi a quattro piani compreso il terreno; 14 villini isolati a due piani e 2 corpi di fabbrica a due piani costituenti villini in serie con giardinetto. Gli edifici che compongono il quartiere appartengono a diverse tipologie (case a schiera, villini isolati, edifici a cortile chiuso con distribuzione a ballatoio), per consentire un facile confronto economico fra le diverse soluzioni; gli appartamenti, complessivamente 477, sono di varia metratura e contano da uno a quattro locali, essendo destinati a locatari di diversi strati sociali. La struttura portante degli edifici è in muratura, con solai in calcestruzzo armato e tetti in legno; negli edifici maggiori sono inseriti locali di uso collettivo (asilo, biblioteca popolare, lavatoi) e negozi. Case popolari comunali di via Mac-Mahon, in Milano, in L'Edilizia Moderna, Anno XVIII, fasc. II, Milano, 1909 Febbraio. Maurizio Grandi e Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1998 [1980], ISBN 88-08-05210-9. Raffaele Pugliese (a cura di), La casa popolare in Lombardia. 1903-2003, Milano, Unicopli, 2005, ISBN 88-400-1068-8. Paolo Zanin, Primi tram a Milano, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, 2007, ISBN 978-88-85068-07-0. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul quartiere Mac Mahon Quartiere Mac Mahon, su ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 23 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Fieramilanocity
Fieramilanocity

Fieramilanocity è la denominazione del polo urbano della Fiera di Milano. Si trova nel quartiere Portello ed è servito dalle stazioni della metropolitana Portello (linea M5), sita in Viale Lodovico Scarampo, Lotto (linea M1 ed M5), sita in Piazzale Lotto, e Amendola (linea M1), sita in Piazza Giovanni Amendola, nonché dalla stazione ferroviaria di Milano Nord Domodossola, ubicata in Via Domodossola. Un tempo unico quartiere fieristico milanese e dotato di 26 padiglioni, ha raggiunto la sua massima estensione nel periodo 1997-2006; oggi è composto da 4 padiglioni, per un totale di 43.000 metri quadrati espositivi lordi coperti, localizzati nel cuore della città ed utilizzati insieme al nuovo polo di Rho-Pero, che ha sostituito il Portello come principale quartiere fieristico milanese. Nata nel 1906 in occasione dell'Esposizione universale e dell'apertura del Traforo del Sempione, la Fiera constava di due zone separate della città: l'attuale zona Fiera e il Parco Sempione. Nei padiglioni della prima trovavano posto tematiche più tecniche e commerciali, mentre nel Parco Sempione si puntava più sull'arte e la scienza. Gli edifici di questa seconda località vennero poi smantellati per far posto al verde comunale. Ancora oggi al Parco Sempione, in via Gadio, ha sede l'Acquario civico, una delle poche strutture che componevano questa sezione della Fiera preservate fino ai giorni nostri. Le due zone, distanti un paio di chilometri e divise da uno scalo merci ferroviario, erano collegate da un trenino elettrico. Lo scalo merci e il trenino d'unione sono stati ambedue smantellati. Nel 1920 si tiene la prima fiera campionaria, in zona Bastioni di Porta Venezia. Nel 1923 l'ente regio Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano sposta in via definitiva l'esposizione nella zona che per decenni verrà conosciuta come Fiera Campionaria, vicino all'attuale stazione della metropolitana di Amendola. Nel 1985 il parco espositivo cambia nome in Fiera d'aprile, ma nel 1991 il calendario raggiunge l'anno solare. Nel settembre 1997 furono aperti nuovi padiglioni, la cui costruzione era iniziata nel 1993, su progetto di Mario Bellini. Sono situati a nord-ovest rispetto a quelli storici, nell'area precedentemente occupata dagli stabilimenti Alfa Romeo del Portello, in serie lungo viale Scarampo e uniti da ponti che oltrepassano le strade. Il complesso è caratterizzato da un grande timpano che si affaccia su piazza Gino Valle, da scale a chiocciola ricoperte da vetrate che si affacciano su viale Scarampo insieme a un giardino pensile di carpini lungo lo stesso viale. Nel 2012 Bellini è stato incaricato di costruire un centro congressi sul lato affacciato all'attuale CityLife con una copertura metallica chiamata dall'architetto "cometa". A partire dal 2005 la Fiera ha spostato la maggior parte delle proprie attività presso il nuovo polo fieristico di Rho-Pero, nelle vicinanze del quale è stato predisposto anche l'Expo 2015, lasciando gli edifici del Portello come ultima zona attiva del polo cittadino. L'area storica è stata abbattuta tra il 2007 e il 2008; il 25 maggio 2008 è stato fatto brillare il padiglione 20. L'area demolita ha lasciato il posto al progetto di riqualificazione urbanistica di CityLife, che prevede la costruzione di tre grattacieli e di un grande parco pubblico. Nel marzo 2020, in occasione della pandemia di COVID-19, Fondazione Fiera Milano, per volere della Regione Lombardia, in collaborazione con il Policlinico di Milano, ha messo a disposizione i padiglioni 1 e 2 del Portello a Fieramilanocity per realizzare una struttura ospedaliera finalizzata ad affrontare l'emergenza della relativa carenza di posti letto nei reparti di rianimazione negli ospedali della Lombardia, per un totale di 25.000 metri quadri di superficie. Nei padiglioni sono stati allestiti 4 moduli ospedalieri, appositamente attrezzati per i malati acuti, e tutti i servizi necessari per il personale medico-ospedaliero, per un totale di 205 posti letto, gestiti dal Policlinico di Milano. Si tratta di un ospedale a tutti gli effetti, in grado di essere operativo a 360 gradi, e non consente solo la degenza dei malati di coronavirus ma è in grado di curare ogni altra patologia correlata. Stazione di Milano Porta Sempione Sito ufficiale, su fieramilano.com. Archivio Storico Ente Fondazione Fiera Milano, su fondazionefieramilano.it. URL consultato il 9 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009). Archivio fotografico su Flickr, su flickr.com.

Stazione di servizio AGIP di Piazzale Accursio

La Stazione di servizio AGIP di Piazzale Accursio è una ex stazione di servizio disegnata da Mario Bacciocchi per l'Agip, situata a Milano. La struttura, ristrutturata nel 2017 dall'architetto Michele De Lucchi, è oggi sede del ristorante-officina Garage Italia fondato da Lapo Elkann. Nei primi anni '50 l'Agip, per volontà di Enrico Mattei, incaricò l'architetto Mario Bacciocchi (già impegnato nella realizzazione di Metanopoli) di progettare una stazione di servizio nell'importante posizione di Piazzale Accursio; nonostante alcune difficoltà con la locale Commissione Edilizia, i lavori iniziarono nel 1952, sotto la direzione di Camillo Bianchi, e terminarono nel 1953. L'edificio fu quindi inaugurato quello stesso anno; oltre alle postazioni di rifornimento, la struttura comprendeva anche un autolavaggio, una sala d'attesa dotata di bar e un'officina, mentre il primo piano era adibito ad abitazione e uffici. La stazione di servizio rimase in funzione fino agli anni '80, mentre l'attività di gommista, elettrauto e officina proseguì anche negli anni successivi, anche se la struttura iniziò a soffrire di un graduale degrado e abbandono. L'attività di garage proseguì fino ai primi anni 2010. Nel 2012 l'edificio ospitò alcuni eventi culturali organizzati dagli studenti del Politecnico di Milano; nel 2015 nacque il progetto per il restauro dell'edificio, voluto da Lapo Elkann, allo scopo di destinare la struttura ad atelier automobilistico e ristorante (quest'ultimo, gestito in joint-venture con il noto chef Carlo Cracco fino al 2019). Il progetto di restauro conservativo, curato da Michele de Lucchi, fu approvato nel 2016 dalle Belle Arti e l'edificio, ristrutturato e ribattezzato Garage Italia, fu riaperto nel 2017. A luglio 2021 Elkann annunciò la vendita di Garage Italia alla società svizzera Youngtimers, che a sua volta ad ottobre rivendette l'attività alla lussemburghese Fbnk Finance sarl, ribattezzata Garage Italia Finance S.à.r.l. La peculiare posizione dell'impianto, alla confluenza di due viali che formano una "V" con angolo a 45°, ha condizionato la realizzazione del progetto. La struttura si sviluppa su due livelli e un piano seminterrato, sovrastati da due sottili pensiline ricurve che sbalzano di più di 10 metri. La planimetria si dispone lungo un asse di simmetria sul quale si trovavano le pompe di benzina, il bar e l'officina, la quale era illuminata da un lucernario ottagonale. Il piano superiore ospitava gli alloggi, caratterizzati da pareti inclinate che, assieme alle ripetute linee curve, richiamano fortemente all'architettura navale, rintracciabile anche nell'utilizzo di oblò. Le linee rotonde dell'edificio denotano in generale l'intera struttura, che coniuga la funzionalità pratica dell'impianto con un messaggio comunicativo innovativo, che comunicava la dinamicità tipica del settore automobilistico di quegli anni. Degna di nota anche l'illuminazione, originariamente realizzata con tubi al neon posizionati lungo la base delle pensiline. Scenografica anche l'originale e imponente scritta "Supercortemaggiore – Automobile Club" che sovrastava l'impianto. Le forme avveniristiche dell'impianto gli sono valsi il soprannome di "astronave". Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stazione di servizio AGIP di Piazzale Accursio http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00076/ https://www.garage-italia.com/

Chiesa di San Gaetano (Milano)
Chiesa di San Gaetano (Milano)

La chiesa di San Gaetano è una chiesa parrocchiale di moderna costruzione che si trova a Milano in via Mac Mahon, alla Ghisolfa, nel territorio del Decanato Cagnola. La prima pietra fu posta il 1º maggio nel 1940 su disegno dell'architetto Giuseppe Martinenghi (1894-1970) risalente al 1928 ma la costruzione venne subito sospesa per subentrati motivi bellici e lo sviluppo dell'edificio ebbe vita travagliata anche dopo la seconda guerra mondiale, tanto che i lavori ripresero solo nel 1954 e l'elevazione a sede parrocchiale fu concessa l'anno successivo, il 13 ottobre 1955, dall'allora arcivescovo di Milano Montini, futuro papa Paolo VI. Nel 1976 il soffitto crollò interamente e dovette essere ricostruito. Altre migliorie e abbellimenti furono apportati nel 1981. La chiesa è dedicata al cofondatore dei Chierici regolari teatini Gaetano Thiene (1480-1547), proclamato Santo nel 1671 da papa Clemente X e detto il Santo della Provvidenza ed è affidata ai Servi della Carità di san Luigi Guanella. La chiesa offre una facciata a capanna a ordine unico in mattoni rossi a vista, attraversata da due colonne monumentali in travertino interrotte da tre bassorilievi in pietra di Aurisina opera dello scultore Eros Pellini con scene dalla vita di san Luigi Guanella. L'interno della chiesa risulta maestoso, a tre navate contrassegnate da colonne in cemento armato alte 14 metri sopra le quali, su una cornice perimetrale dei muri, appoggiano otto grandi statue alte 3 metri sempre del Pellini e raffiguranti alcuni santi.