La battaglia aerea di Berlino fu lo scontro tra i bombardieri britannici ed i caccia e la contraerea tedeschi sul cielo di Berlino, ma non solo, durante la seconda guerra mondiale. Nel marzo 1944, verso la fine della battaglia, intervennero anche i velivoli della Eighth Air Force statunitense.
Le incursioni aeree su Berlino iniziarono già nel 1940, durante la battaglia d'Inghilterra, quando gli inglesi lanciarono bombe sulla capitale, producendo però pochi e insignificanti effetti. I bombardamenti su larga scala ci furono solo a partire dal 1943, quando i bombardieri inglesi e americani rovesciarono su Berlino migliaia di tonnellate di bombe, devastando la città e distruggendone le industrie. Alla fine del 1943 circa 15.000 tonnellate di bombe erano state lanciate sulla capitale tedesca, ma questo era costato agli Alleati oltre 1.000 aerei.
Per Battaglia di Berlino si intende anche quella combattuta tra i tedeschi ed i sovietici dal 16 aprile al 2 maggio 1945. Qui, i soldati di Stalin avevano circa 7.500 aerei contro i 1.700 tedeschi, il che garantì loro una netta superiorità numerica. Nelle prime giornate quindi i caccia tedeschi, pur battendosi validamente, subirono gravi perdite e gli aerei sovietici poterono bombardare le colonne corazzate nemiche, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria.