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Chiesa dei Santi Biagio ed Erasmo

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San Biagio (Misano Monte, Misano Adriatico)
San Biagio (Misano Monte, Misano Adriatico)

La chiesa di San Biagio è la parrocchiale di Misano Monte, frazione del comune di Misano Adriatico, in provincia e diocesi di Rimini; fa parte del vicariato del Litorale Sud. La prima citazione della pieve di Misano Monte, attestata come plebe Sancti Heremi, risale al 997 ed è contenuta in un documento conservato presso l'archivio dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia nel quale si legge che due fratelli chiedevano il permesso di coltivare un campo situato entro il territorio sottoposto alla giurisdizione di detta pieve. La chiesa, nota come plebe sci Erasmi, venne menzionata nuovamente nel 1069 in un atto relativo ad una donazione fatta a san Pier Damiani e al monastero di San Gregorio in Conca; anche nella bolla di papa Lucio II del 21 maggio 1144 la pieve è citata e da lì si apprende che era inserita nella diocesi di Rimini. Nel XVIII secolo, con la soppressione delle circoscrizioni plebane, la chiesa divenne sede di un vicariato foraneo che si estendeva anche sulle parrocchie di Riccione e di Cattolica. Nel 1854 l'antica pieve, ormai fatiscente, venne demolita per far sorgere al suo posto la nuova chiesa parrocchiale, che fu portata a termine nel 1891.Nel 1990 iniziò un intervento di ristrutturazione della struttura, che venne completato nel 2012. La facciata a capanna della chiesa è anticipata da un pronao tetrastilo le cui colonne di mattoni sono di ordine dorico; al di sopra di questa struttura si apre una finestra di forma semicircolare, mentre il registro inferiore è tripartito da quattro paraste in laterizio. L'interno è ad un'unica navata, le cui pareti sono scandite da paraste in marmo e sulla quale si affacciano le cappelle laterali; l'area in cui l'aula incrocia il transetto è coperta dalla cupola, coperta da tiburio sorretto da quattro colonne. Opere di pregio qui conservate sono il fonte battesimale in marmo, realizzato nel Cinquecento, la tela ritraente la Madonna con il Bambino con Santi, e la statua raffigurante San Giuseppe col Bambin Gesù, costruita nel XVIII secolo dai fratelli faentini Graziani. Misano Adriatico Regione ecclesiastica Emilia-Romagna Diocesi di Rimini Parrocchie della diocesi di Rimini Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa dei Santi Biagio ed Erasmo Parrocchia dei SANTI BIAGIO ED ERASMO, su parrocchiemap.it. URL consultato il 7 gennaio 2021.

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Chiesa dei Santi Biagio ed Erasmo
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San Biagio (Misano Monte, Misano Adriatico)
San Biagio (Misano Monte, Misano Adriatico)
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Luoghi vicini

Misano World Circuit Marco Simoncelli
Misano World Circuit Marco Simoncelli

Il Misano World Circuit Marco Simoncelli (già Circuito Internazionale Santamonica fino al 2006 e solamente Misano World Circuit dal 2006 al 2012) è un circuito motociclistico situato nel comune italiano di Misano Adriatico, in provincia di Rimini, precisamente nella frazione di Santa Monica e vicino al bacino del Conca. È intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, pilota motociclistico italiano deceduto nel 2011. A partire dalla stagione motoristica 1991 Misano ospita su questo tracciato la tradizionale gara del campionato mondiale Superbike, dal 2007 il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini del motomondiale e dal 2024 ospita l'E-Prix di Misano della Formula E; nel 2020 e nel 2021 ha eccezionalmente ospitato anche il Gran Premio motociclistico dell'Emilia Romagna e della Riviera di Rimini, valevole anch'esso per il motomondiale. L'idea di costruire un circuito in questo lembo di pianura romagnola così legata al mutor, prende il via nei primi anni sessanta. Disegnato e realizzato sotto l'egida di Enzo Ferrari da un tecnico quale l'ingegner Cavazzuti, i lavori iniziarono nel 1970; il 4 agosto 1972 venne collaudato, per aprirsi ufficialmente alle gare due giorni dopo: i giornali dell'epoca diedero un ottimo giudizio su quest'impianto. I nomi assegnati alle curve: bruta pela in dialetto, la curva del Tramonto, della Quercia, del Carro, entrarono con familiarità nei discorsi degli appassionati. A partire dal 1980 e fino al 1993 ha ospitato alcuni Gran Premi motociclistici validi dapprima come Gran Premio motociclistico delle Nazioni, dal 1985 al 1987 come Gran Premio motociclistico di San Marino ed infine come Gran Premio motociclistico d'Italia, alternandosi nel primo e terzo caso con i circuiti di Monza, Imola e del Mugello. L'ultima edizione nel 1993 culminò con il terribile incidente accaduto al pilota statunitense Wayne Rainey all'uscita dal curvone Misano, che pose fine alla carriera agonistica del 3 volte campione del mondo della classe 500. Il circuito ospitò anche la prima e la quinta puntata dell'edizione 1988 di Giochi senza frontiere. Dopo l'improvvisa e tragica scomparsa di Marco Simoncelli, rimasto vittima di un incidente mortale il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio motociclistico della Malesia, tifosi ed appassionati hanno portato avanti l'idea di intitolare la pista di Misano alla memoria del pilota italiano (il quale era nativo di Cattolica e viveva a Coriano, località a pochi chilometri di distanza dalla pista). Il 2 novembre 2011 il consiglio di amministrazione di Santamonica S.p.A., proprietaria del tracciato, ha deciso di accogliere la richiesta e di associare il nome del circuito romagnolo a quello di Simoncelli. Il cambio di denominazione è stato ufficializzato il 9 giugno 2012, in occasione del Gran Premio di Superbike di San Marino. Dall'anno della sua inaugurazione fino ai nostri giorni il circuito subì numerosi interventi. Inizialmente il circuito aveva una lunghezza di 3.488 m e dotato di piccoli box all'aperto. Il primo grande stralcio di lavori di modifica vi fu nel 1993 quando si diede avvio all'allungamento del tracciato portandolo da 3.488 m a 4.060 m: il circuito diventa così utilizzabile in due versioni corta e lunga. Nello stesso anno si diede anche avvio alla costruzione della nuova palazzina box dotata di più moderne tecnologie e comfort adeguati ai tempi. Tra il 1996 ed il 1997 viene completato il secondo stralcio di realizzazione dei nuovi box, ampliata per circa il doppio rispetto a quella del 1993. Nel 1998 ci fu l'estensione a circa 40.000 m2 della zona paddock. Nel 2001 sono state realizzate delle nuove tribune all'altezza della curva del carro per un totale di 5.000 persone (in occasione del Gran Premio del 2007 sono state ribattezzata tribuna A e B). Nel 2005 si sono conclusi i lavori di realizzazione di un nuovo accesso al circuito, che cambia denominazione da Via del Carro, 33 a Via Daijirō Katō, 10 in memoria del giovane pilota giapponese scomparso tragicamente durante una gara del motomondiale, e che amava soggiornare nella frazione turistica di Portoverde dello stesso comune di Misano Adriatico. In occasione del ritorno del mondiale di motociclismo nel circuito Santamonica sono state effettuate importanti e radicali modifiche. Prima su tutte l'inversione del senso di marcia che è passato da antiorario ad orario con 8 curve a destra e 5 a sinistra, l'allungamento del circuito a 4.180 m (nella zona dove era già stato precedentemente allungato nel 1993), l'allargamento della pista a 14 metri, l'eliminazione della variante nella zona in prossimità della curva del circuito corto bruta pela, la costruzione di due nuovi lotti di tribune (denominate tribune C e D) che hanno portato la capacità del circuito a circa 52.000 persone, oltre ad altre numerose modifiche in fatto di sicurezza, nonché l'intera copertura wireless su tutto il circuito avvenuta nel 2007. I più famosi piloti della zona – quali i romagnoli Loris Capirossi, Marco Melandri, Marco Simoncelli e Mattia Pasini, il marchigiano Valentino Rossi e il sammarinese Alex De Angelis – si sono ritrovati il 4 dicembre 2006 per un sopralluogo sui lavori al circuito ed hanno espresso tutti entusiasmo nel nuovo tracciato, ma soprattutto dal fatto di avere una gara casalinga molto sentita. Il 18 gennaio 2008 alla Fiera di Padova, nel corso del 14° Bike Expo, il Misano World Circuit ha presentato il bilancio dell'attività svolta nel 2007, che si è chiuso con oltre 600.000 presenze. Nell'ambito del piano di riqualificazione del circuito, è stata prevista la realizzazione di una nuova corsia di uscita dai box, delle modifiche all'altezza della curva variante del parco, ovvero: l'allungamento di 46 metri della curva stessa, la sostituzione di 3 nuove tribune alle precedenti 4 piccole tribune e di un nuovo centro di terapia fisica per motociclisti. Il 31 gennaio 2008 il Misano World Circuit ha ricevuto a Barcellona il Premio Internazionale Cisco Networkers Innovation Award 2008 come miglior mobilità e progetto wireless. Il 28 marzo 2008 il sette volte campione di Formula 1 Michael Schumacher ha girato in sella ad una KTM Super Duke nell'ambito di test validi per il Trofeo KTM valevole per la prima prova della Moto Temporada Romagnola 2008 del 30 aprile 2008. Nella nuova versione, il 5 settembre 2010 un gravissimo incidente è costato la vita al pilota giapponese della Moto2 Shōya Tomizawa. Nel 2015, il tracciato romagnolo riceve un nuovo asfalto attraverso la direzione dell'italiana Dromo. I lavori però non si fermano all'asfalto, ma vengono ottimizzate tutte le pendenze e, per la prima volta nel Motomondiale, la FIM accetta di ottimizzare le vie di fuga, riducendo e riprofilando le parti asfaltate ritenute non necessarie. Il progetto viene realizzato in soli 14 giorni. Nel 2020 è stato nuovamente asfaltato apportando modifiche ai cordoli di curva 6 e curva 16, passando da cordoli doppi a cordoli singoli omologati per le competizioni mondiali. Nel circuito sono ambientate l'ultima parte del film Da zero a dieci di Luciano Ligabue e un episodio della serie televisiva I Cesaroni. Nel 1974 l'impresario David Zard aveva predisposto l'organizzazione di un festival rock che si sarebbe dovuto tenere all'autodromo, e che era generalmente considerato la risposta italiana a Woodstock. Il festival venne ampiamente pubblicizzato sui media, ma venne annullato all'ultimo momento per motivi di ordine publico, causando scontri e incidenti e, di riflesso, l'aumento di popolarità del festival Umbria Jazz. Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini Misano Adriatico Santa Monica (Misano Adriatico) Marco Simoncelli Wikiquote contiene citazioni sul Misano World Circuit Marco Simoncelli Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Misano World Circuit Marco Simoncelli Sito ufficiale, su misanocircuit.com. Scheda del circuito, su oldsbk.perugiatiming.com, Perugia Timing (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).

Santa Monica (Misano Adriatico)
Santa Monica (Misano Adriatico)

Santa Monica è una frazione del comune di Misano Adriatico (RN). Prevalentemente si tratta di una zona residenziale costruita a ville di medie e grandi dimensioni ed è famosa principalmente per il circuito Misano World Circuit Marco Simoncelli. Nell'uso comune viene spesso scritto nella forma "Santamonica" come in alcune cartellonistiche stradali nonché nella denominazione dello stadio comunale ed in quella precedente del circuito. Il nome risale alla seconda guerra mondiale, quando l'esercito americano creò in questa zona una base militare aerea per i rifornimenti e la ribattezzarono in questo modo. Si snoda lungo la principale via che lo attraversa, via del Carro. Lungo la stessa via si trovano ubicati anche l'autodromo internazionale Misano World Circuit Marco Simoncelli che dal 2007 è tornato ad ospitare prove del campionato del mondo di motociclismo con il Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini. Sempre lungo via del Carro a pochi metri dal circuito, si trova lo Stadio Comunale Santamonica (ultimato nel 1994) che ospita le gare casalinghe del Vis Misano ed è facilmente riconoscibile per la sua accattivante e futuristica copertura: una tensostruttura che ricorda la forma di un drago e che è visibile dal rettilineo di partenza del vicino circuito, ma anche da zone del circondario più lontane. A fianco del centro abitato, si trova anche il bacino del Conca, un lago artificiale costruito nel 1978 lungo il fiume Conca e che creò successivamente non pochi problemi di erosione all'arenile a causa della sua locazione a meno di km 1 dalla foce dello stesso fiume. La diga che, prima della costruzione di quella di Ridracoli serviva per l'approvvigionamento idrico, ora viene utilizzata prevalentemente per usi agricoli. Oggi attorno ad essa ed anche lungo tutto il corso del fiume Conca si trova il Parco fluviale del Conca. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Santa Monica

Aquafan
Aquafan

Aquafan è un parco acquatico a Riccione, in Italia. La struttura venne inaugurata nel 1987, lo stesso anno in cui aprirono in Francia Zygofolis e Futuroscope. Alla fine degli anni ottanta vi furono registrate trasmissioni televisive. Il parco contiene acquascivoli, piscina a onde, fiume lento e rapido. Col tempo vennero aggiunte altre attrazioni come il Kamikaze, uno scivolo a due piste lunghe 90 metri con forte pendenza che permette di raggiungere alte velocità, l'Extreme river, una rampa a sezione paraboidale (half pipe) sulla quale si scivola in moto armonico fino a perdere quota e lo Speedriul, una struttura a forma di imbuto. Vi si svolgono anche spettacoli di animazione e musicali e vi sono luoghi di ristoro e una discoteca, la "Walky Cup"; Aquafan chiude alle 18:30, ma negli anni ha utilizzato i suoi spazi per tenere concerti durante le ore notturne. Nel 2004 è stato affiancato da un cinema IMAX e un nuovo parco, Oltremare, di natura ludico-didattica. Nel 2010, viene installato un nuovo scivolo tubolare dal nome Strizzacool che permette una discesa di gruppo. Il parco è grande 83306 m². Sommandone la lunghezza, gli scivoli arrivano a misurare 3 km, mentre 90 sono i chilometri delle tubazioni che sono state necessarie per costruirli; infine, 8 000 sono i metri cubi di acqua in continuo movimento. Recentemente Aquafan è stato interpretato come “luogo di osservazione del sociale contemporaneo […] contesto di sperimentazione delle mutazioni che riguardano l'identità, i consumi, gli stili di vita”. È stato così creato il cosiddetto "Laboratorio delle percezioni", che ha lo scopo di cogliere i desideri e i modi di essere delle persone. Il Laboratorio si avvale del coordinamento scientifico e del lavoro (sul campo e di studio) del LaRiCA, il Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata dell'Università degli Studi di Urbino. Dal 2011 durante l'estate in alcune serate (normalmente una volta a settimana), nel parco acquatico si svolge lo schiuma party più grande del mondo con ospiti e dj internazionali capaci di richiamare migliaia di giovani, tra questi vi sono: Paul Kalkbrenner, David Guetta, Avicii, LMFAO, Martin Solveig, Gabry Ponte e Skrillex. I proprietari sono Costa Edutainment S.p.A. (95%) e Silvano Balducci (5%). Piscina onde: Lo specchio acqueo si estende per 2.670 m². Vi si svolgono i principali eventi tra cui la "maxionda" durante la quale si fanno spettacoli e le onde hanno più potenza; Scivoli alti: è stata la prima attrazione aperta nel parco; è composta da 3 scivoli. L'attrazione è nella stessa piattaforma da cui partono il Kamikaze, River Run e il nuovo Black Hole; River Run: ha come tracciato uno scivolo alto e si percorre sopra un gommone; Kamikaze: inaugurato nel 1991 è lunga 90 metri ed è formata da due scivoli sui quali è possibile raggiungere i 70 km/h. Twist: è composta da tre tubi intrecciati lunghi 100 metri; Surfing Hill: è composta da 6 corsie in gomma lunghe 110 metri poste in un dislivello naturale, da cui si scende in gommone; Fiume lento: consiste nel percorrere lentamente un percorso in gommone; Fiume rapido: è ambientata in un torrente montano sinuoso navigabile con un gommone; Extreme River: inaugurata nel 2000, è un canale a forma di V navigabile con un gommone e termina in una piscina; Speedriul: è un tubo che viene percorso su un gommone che termina in una piscina; Black Hole: inaugurata nel 2017, è un tubo nero con effetti luminosi con delle curve che si percorre con un gommone; Strizzacool: è composta da due percorsi navigabili con un gommone che terminano, con pendenze diverse, in una piscina; Poseidon: complesso di tre piscine idromassaggio collegate, dotate di cascate e idromassaggio. Piscina dell'elefante: scivolo per bambini con tre corsie molto corte che partono da un elefantino rosa; Focus Junior Beach: quattro scivoli per bambini (dei quali uno è un tubo) che partono da una barca; Antartic Baby Beach: tre scivoli per bambini simili a quelli dell'elefante rosa ma situati davanti all'Extreme River. Sito ufficiale, su aquafan.it.

Oltremare (parco)
Oltremare (parco)

Oltremare è un parco tematico naturalistico-tecnologico, sito presso Riccione, specializzato nella tutela di particolari specie di animali sia della terra e del mare. Le attrazioni sono particolarmente concentrate su ciò che riguarda gli animali degli oceani, ossia sulla presenza di teche, acquari, spettacoli marini e piccole riserve naturali. Inaugurato nel giugno 2004, il parco è il risultato di un investimento di oltre 80 milioni di euro, realizzato da realtà imprenditoriali presenti da molti anni sul territorio: "Aquafan" (altro parco acquatico) e "Delphinarium di Riccione" (grande riserva marina). L'estensione complessiva del parco è di 110.000 m², di cui 77.000 m² di spazi verdi e 24.000 m² di spazi coperti.Oltremare dunque nasce da un progetto architettonico realizzato dal gruppo G.A.Lorenzon, Busby+Association Architects di Vancouver: per i suoi contenuti tecnologici all'avanguardia uniti a una particolare attenzione all'ambiente, è stato premiato con l’Award of Excellence dall’Associazione di Architetti Canadesi. Oltremare nell'ottobre 2013 è entrato a far parte del mondo Costa Edutainment. Si tratta di un'area di 4000 m² dedicata ai bambini, inaugurata nel 2008 grazie a un investimento di 3.000.000 di euro. Essa rappresenta un playground sotto il segno di "Ulisse", la mascotte del parco. Nell'area i bambini possono giocare in modo autonomo o in compagnia degli adulti che li accompagnano in apposite attività. È un'area che verrà inaugurata il 1 aprile 2024, in occasione del ventesimo anniversario di Oltremare, costruita all'interno del grande globo di Oltremare dove vi è un'attrazione basata sul programma tv MegaGame DinsiemE e ideata dai DinsiemE. All'interno ci sono elementi del mondo dei DinsiemE, varie attività legate all'attrazione ed oggetti come statue giganti raffiguranti i personaggi. I bambini e le famiglie potranno giocare una vera partita del MegaGame proprio come nella serie tv. Pianeta Terra è un percorso visivo e multisensoriale attraverso quattro sale, che consente di rivivere le tappe fondamentali che hanno segnato l’evoluzione del nostro pianeta, da 15 miliardi a 12 milioni d'anni fa. Nella prima sala un filmato (un tempo in 3D) racconta le fasi della nascita dell’Universo e del Pianeta Terra, introducendo alle sale successive dove, grazie a effetti speciali, è possibile rivivere in prima persona la nascita della vita sul nostro Pianeta, l’estinzione dei dinosauri e la fine dell’ultima glaciazione. Una cupola di vetro e acciaio racchiude l'ambiente dei rettili giganti, per come si stima potesse presentarsi nel Cretaceo. I visitatori possono immergervisi seguendo gli appositi sentieri, facendo esperimento dell'ambiente caldo e umido in cui vivevano i dinosauri (rappresentati dal Deinonychus) prima che i grandi sconvolgimenti li portassero all'estinzione. Il percorso si chiude con l'attraversamento di una foresta bruciata dalla lava e con la visione delle sagome di alcune impronte di dinosauro riportate sul piano di calpestio. Questa sezione è dedicata all'ambiente marino e composta dalla Laguna dei delfini e da Pianeta mare, area dedicata agli abitanti del mare Adriatico. Pianeta Mare Un grande ambiente completamente dedicato all'Adriatico e ai giganti che lo popolano. Si tratta in pratica di una mostra museale molto accurata di balene, delfini, squali, pesci luna e altri grandi vertebrati, ricostruiti in scala reale in resina, fibra di vetro e poliuretano. La realizzazione è stata supervisionata da Maurizio Wurtz di Artescienza, su progetto di Valter Fogato, biologo e illustratore naturalista. Il settore contiene anche un'area speciale dedicata ai bambini. La Laguna dei Delfini La laguna dei delfini, ricostruisce un angolo di Adriatico dove i tursiopi di Oltremare si esibiscono davanti al pubblico. La laguna riproduce l'ambiente marino e si divide in più zone. Durante il mese di agosto 2014, il parco ha registrato anche la nascita del primo esemplare concepito in cattività nelle sue vasche, un cucciolo di tursiope di 23 kg e 115 centimetri. Oltremare presenta una vasta area dedicata alla natura della terraferma. Le seguenti zone sono: Area falchi: dove gli addestratori intrattengono il pubblico con vari tipi di falco che fanno volare per il cielo. La zona contiene anche un piccolo itinerario turistico per la conoscenza più approfondita di queste specie di rapaci. Area spettacoli della fattoria: un palcoscenico, simile a quello dell'"area dei delfini", dove è possibile ammirare da vicino esemplari magnifici come l’Ara rossa e verde (Ara chloropterus) e l’Ara blu e gialla (Ara ararauna) e i meno conosciuti Conuri del sole (Aratinga sostizialis). Delta: lungo il percorso si possono osservare non solo flora e fauna tipiche del Delta del Po, come per esempio lo Storione (Acipenser sturio), una specie endemica del mare Adriatico in forte contrazione numerica e di areale a causa delle attività antropiche dirette e indirette, ma anche le cosiddette specie “aliene” che molto spesso hanno soppiantato quelle autoctone, come ad esempio il pesce siluro e le testuggini palustri dalle orecchie rosse. Wallaby: Dal 2018 è stata allestita un'area che ospita esemplari di Wallaby, La sala IMAX 3D è stato l'assetto principale del parco. Aperta nel 2004 in collaborazione con TIM, fu chiusa nel 2013 e attualmente al suo interno vengono proiettati alcuni filmati tematici sulla natura. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oltremare Sito ufficiale, su oltremare.org.

Colonia marina SIP ENEL

La Colonia marina SIP ENEL di Riccione, meglio conosciuta come Colonia ENEL di Riccione e spesso confusa con la Colonia ENEL di Rimini al confine tra Marebello e Rivazzurra è stata progettata dall'architetto Giancarlo De Carlo ed inaugurata nel 1963. Era un'opera architettonica innovativa e "a misura di bambino", ben diversa dalle colonie "di controllo" del periodo fascista. L'edificio si sviluppa su tre livelli, con ampie terrazze e logge che si affacciano sul mare, creando un ambiente luminoso e arioso. La struttura è modulare e flessibile, adattandosi alle diverse esigenze dei bambini. Spazi comuni come la mensa, la biblioteca e il teatro favoriscono la socializzazione e la partecipazione attiva dei bambini. La colonia era immersa in un parco verde con giochi e spazi per attività all'aperto. Inizialmente la colonia era stata voluta dalla società SIP acronimo di Società Idroelettrica Piemonte acquisita poi dalla ENEL che nel 1960 voleva costruire una colonia marina per i figlie dei suoi dipendenti, non potendo più usare la capienza della Colonia SADE di Rivazzurra. Il progetto fu dato all'architetto Giancarlo De Carlo che assiene al suo assistente Armando Barp, inzio il progetto. Nel 1961 alla presentazione del quattro progetto al Comune, iniziarono i lavori di costruzione. La Colonia ENEL è stata abbandonata negli anni novanta del Novecento e versa oggi in stato di degrado. Nonostante il suo valore architettonico e storico, l'edificio non è stato ancora sottoposto a un adeguato restauro. Diverse iniziative, come il censimento del FAI e concorsi di progettazione, hanno acceso i riflettori sulla colonia, auspicandone un futuro recupero. Sono state avanzate diverse proposte per il riutilizzo della Colonia ENEL, tra cui: trasformazione in ostello della gioventù, reazione di un centro di ricerca sull'architettura del Novecento e realizzazione di spazi per attività culturali e sociali. Nel 2021 fu venduta all'asta ad una società privata per farne una struttura ricettiva. L'architettura della colonia è caratterizzata da diversi aspetti innovativi e funzionali. L'edificio è composto da moduli prefabbricati in cemento armato, disposti su tre livelli e collegati da passerelle e scale. Questa struttura modulare permette una grande flessibilità degli spazi, adattandosi alle diverse esigenze dei bambini. Le linee curve e sinuose dell'edificio contrastano con la rigidità geometrica degli edifici circostanti. La fluidità delle forme crea un ambiente dinamico e accogliente, a misura di bambino. Le ampie terrazze e logge, disposte su tutti i lati dell'edificio, garantiscono un'illuminazione naturale e una ventilazione costante degli ambienti.La colonia si inserisce armoniosamente nel contesto naturalistico della pineta di Riccione. L'utilizzo di materiali come il legno e il cemento armato a vista crea un legame con l'ambiente circostante. La colonia era dotata di tutti i servizi necessari per il benessere dei bambini, tra cui: cucina e mensa, dormitori, sale per attività ludiche e ricreative, biblioteca, teatro, infermeria, piscina. L'architettura della Colonia ENEL era concepita per il benessere e la crescita dei bambini. L'edificio era infatti progettato per: favorire la socializzazione e la partecipazione attiva dei bambini, promuovere l'autonomia e la responsabilità, garantire la sicurezza e il comfort. La Colonia ENEL è un esempio di architettura brutalista, caratterizzata dall'uso del cemento armato a vista e da forme semplici e geometriche. Questo stile architettonico, nato negli anni '50, era espressione di una nuova era di progresso e di fiducia nella tecnologia. La Colonia ENEL di Riccione è un'opera di grande valore storico e architettonico. La sua originalità e il suo stato di abbandono la rendono un luogo suggestivo e affascinante, che merita di essere recuperato e valorizzato. Giancarlo De Carlo in una intervista parlando della costruzione della Colonia SIP ENEL di Riccione la definì: Fabio Mangone e Gemma Belli, Giancarlo De Carlo nel centenario, LetteraVentidue Edizioni, 22 dicembre 2021, ISBN 9-788-86242666-4. Claudio Menichelli, Edoardo Currà, Laura Severi, Marina Docci e Martina Russo (a cura di), Stati Generali del Patrimonio Industriale. 2022, 1ª ed., 2022, ISBN 978-88-297-1666-1. Ilenia Maria Romano, Pressione turistica sul Centro Storico di Firenze - sito UNESCO, Firenze, Firenze University Press, 2018, p. 58, ISBN 9788864537849, SBN IT\ICCU\SBT\0016159]. Antonello Alici, Italia Nostra 440/2008 - Come salvare il Centro Italia, n. 440/2008, 2008, p. 31, ISBN 9-788-84926609-2. Giancarlo De Carlo e Franco Bunčuga, Conversazioni con Giancarlo De Carlo, Elèuthera, 2000, ISBN 8-885-06046-3. Colonia marina SIP ENEL, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna. Colonia ENEL, su I luoghi del cuore, FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano. URL consultato il 15 aprile 2024. Colonia ENEL (Riccione), su Catalogo generale dei Beni Culturali, Ministero della Cultura. URL consultato il 15 aprile 2024. Colonia Marina Enel, su domusweb.it.

Riccione
Riccione

Riccione (Arciôn o Arzòn in romagnolo) è un comune italiano di 34 418 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna. Nota località balneare della Riviera romagnola, dal 1990 può fregiarsi del titolo onorifico di città. È il secondo comune più abitato della provincia dopo il capoluogo Rimini. Fino al 1922 ha fatto parte del comune di Rimini. Il territorio si estende lungo la fascia costiera romagnola ed è situato in una zona di transizione tra gli ultimi settori meridionali della Pianura Padana e le prime colline dell'entroterra romagnolo. Al suo interno scorrono e sfociano due torrenti, il Rio Melo e il Marano. Il clima è simile a quello della Pianura Padana (temperato subcontinentale) con influenze marine e collinari. Viene classificato come Cfa in accordo con Köppen e Geiger; la temperatura media annua è di 15,1 °C mentre la piovosità ammonta a circa 812 mm. Classificazione climatica Italiana: zona E, 2148 GR/G. Il toponimo “Riccione” (anticamente "Arcione" e "Arriccione") per alcuni storici deriverebbe dalle parole greche arkeion (in riferimento all'asteracea Arctium lappa, una pianta spinosa tipica delle dune sabbiose dell'Adriatico) o arktos (orso), anche se la prima sembra più probabile. I più antichi ritrovamenti archeologici nel territorio sono esposti nel museo cittadino e risalgono presumibilmente al II secolo a.C. Importante è la posizione della città lungo la via Flaminia, una strada di collegamento che a Rimini si raccorda con le direttrici verso il porto di Classe e verso la pedemontana per Piacenza e Milano, che i romani a più riprese avevano trasformato in Via Emilia. Durante la Repubblica romana, il primo aggregato abitativo aveva il nome di Vicus Popilius e si trovava nel quartiere San Lorenzo, il cui sito archeologico, localizzato ed aperto sotto la farmacia comunale, è oggi visitabile. A poca distanza dal sito, lungo la via Emilia, è presente sul rio Melo un ponte romano. I resti di una villa romana sono stati individuati sulla collina dell'attuate Castello degli Agolanti. Risulta attualmente difficile ricostruire dai resti archeologici il periodo delle invasioni barbariche. Tra i principali ritrovamenti del periodo troviamo una salita posta sulla Flaminia, che pare costringesse a richiedere aiuto per mezzo di forze animali, da aggiungere ai carri particolarmente carichi di merci. Nei pressi si sono ritrovati i resti di un primitivo "impianto di salita". Nel 1260 si insedia a Riccione la famiglia fiorentina degli Agolanti, legati ai signori di Rimini, i Malatesta, dei quali rimangono tuttora i resti del castello omonimo sulle colline della città. Si passa poi dall'epoca dei vicariati (i Malatesta non erano i veri signori della città, ma vicari del Papa) a quella del definitivo controllo del territorio da parte dello Stato della Chiesa. Nel '600 vengono costruite alcune torri di guardia lungo la spiaggia a difesa del territorio dalle scorrerie dei pirati. Si conserva tutt'oggi nel comune il testo con le regole da seguire in caso di avvistamento di estranei provenienti dal mare (naufraghi da mettere in quarantena o sbarchi ostili). Nell'Ottocento si pensò di utilizzare la spiaggia. Si segnalano addirittura proposte di utilizzo di parte dell'arenile (come alcuni specchi d'acqua della tenuta Salvoni, nel 1884) come campi per risaie. Progetto poi avversato con successo da chi invece intendeva utilizzare il litorale a scopo turistico. Le origini del turismo a Riccione risalgono alla fine dell'Ottocento, quando cominciano a sorgere in città diverse residenze utilizzate da persone facoltose che giungevano sul posto per mezzo della linea ferroviaria Bologna - Ancona, pienamente operativa attorno all'ultimo ventennio del secolo. Nel 1880 il Conte Giacinto Soleri Martinelli, dopo aver acquistato una fascia di terreno che andava dal fosso Martinelli all'attuale viale Ceccarini, diede il via alle prime lottizzazioni destinate a edifici per la villeggiatura, pensando a un progetto di città giardino simile a quello già attuato a Marina di Rimini. Già nel 1892 era presente la Biblioteca Circolante della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Riccione che poi diventò l'attuale Biblioteca nel 2013 intitolata al professore Osvaldo Berni. Un'impronta decisiva allo sviluppo della città si deve ai coniugi Ceccarini e in particolar modo alla moglie Maria Boorman, di origine statunitense, a cui venne dedicata una lapide negli anni novanta sul lungospiaggia. Boorman, vedova del marito medico, diede un notevole contributo economico per la costruzione dell'ospedale cittadino, oggi intitolato al marito Giovanni Ceccarini, e per tante altre importanti iniziative sociali. In suo onore è stata eretta anche una statua, installata il 9 ottobre 2012 in viale Ceccarini. L'opera è stata realizzata per iniziativa della rivista locale Famija Arciunesa dallo scultore cesenate Leonardo Lucchi. Mentre era in corso la prima guerra mondiale, Riccione e il territorio di Rimini subirono un forte sciame sismico, terminato con il terribile schianto del 16 agosto 1916 che devastò la cittadina. Nell'immediato primo dopoguerra cominciò per Riccione una notevole ripresa, favorita anche dal divenire nel 1922 comune autonomo, distaccandosi da Rimini. Il primo sindaco, eletto il 4 novembre 1923, fu Silvio Lombardini (1866–1935), pubblicista ed editore, originario di Santarcangelo di Romagna. Negli anni trenta vengono realizzati i primi allacciamenti alla rete di luce, acqua e gas. Nasce l'Azienda di Soggiorno e la filovia, sono costruiti i ponti sul Rio Melo e sul Marano e viene implementata la viabilità. La cittadina conta ora un afflusso medio annuale di 30.000 turisti e più di 80 strutture alberghiere. Le ville ricche di verde che avevano fatto definire questa località la Perla Verde dell'Adriatico, cominciano già a cedere il posto alle nuove strutture alberghiere. La crescente importanza turistica che cominciò a interessare tutta la Riviera romagnola spinse anche le alte cariche dello stato dell'epoca a scegliere Riccione come luogo di villeggiatura. Nel 1934 Benito Mussolini acquistò un grande immobile nella zona sud (ricavato dall'unione di due proprietà, con la chiusura di una strada pubblica), che utilizzò per le vacanze sul mare diventando la sua residenza estiva per dieci anni. Particolarmente sfarzosi erano i suoi soggiorni, con l'arrivo in idrovolante e per la presenza fissa di una nave da guerra al largo della costa. La nave Aurora, lunga 75 metri, di proprietà di Mussolini, era un bottino di guerra pagato dall'Austria. Una parte dell'edificio di proprietà del dittatore, chiamato Villa Mussolini, verrà lasciato in totale abbandono per anni nel dopoguerra e successivamente restaurato; oggi è di proprietà del comune ed è aperta a mostre ed eventi pubblici. Il fronte della seconda guerra mondiale passò provocando molti danni e vittime, con numerosi sfollati che si rifugiarono nella Repubblica di San Marino per sfuggire ai bombardamenti. La ricostruzione coincise con il decisivo decollo del settore terziario, che avvenne nel secondo dopoguerra quando Riccione, congiuntamente al suo turismo di massa, diventa una passerella mondana, meta vacanziera di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport. Lo stemma di Riccione è stato concesso con regio decreto del 2 aprile 1925. Lo stemma civico risale al 1923 quando una commissione composta da illustri cittadini, sulla base di memorie storiche e documentali, propose all'amministrazione comunale la figura di san Martino a cavallo armato — santo patrono e titolare di una chiesa nel cuore del borgo storico di Riccione Paese — affiancato dall'immagine della terra, del cielo e di un mare con cinque barche a vela. Il gonfalone è costituito da un drappo di verde. La bandiera è un drappo troncato di azzurro e di verde; è attestato l'uso anche di un'altra bandiera dal modello differente, a strisce verdi e bianche, sormontate dalla dicitura "Città di Riccione" di verde in campo bianco. Talvolta su quest'ultima è presente lo stemma cittadino, stilizzato e di verde, recato al di sopra della dicitura. Di seguito un elenco dei principali monumenti e luoghi d’interesse: Abitanti censiti Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2019 la popolazione straniera residente è di 3.619 persone e rappresentano il 10,3% della popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate sul totale della popolazione residente sono: Premio Riccione per il Teatro, biennale, ultima settimana di giugno. Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, la prima settimana di giugno (sostituto nel 2015 dai Dig Awards, nuovo premio dedicato al giornalismo video d'inchiesta). Notte Rosa, che prevede concerti gratuiti, feste sulle spiagge e per la città tutta addobbata a festa con nastri e luce rosa. Fiera internazionale del francobollo, la prima settimana di settembre. Salone numismatico nazionale, la prima settimana di settembre. Riccione TTV - Teatro Televisione Video, biennale, ultima settimana di maggio. Riccione è, insieme a Rimini, una delle città balneari italiane più conosciute e tra i principali punti di riferimento della Riviera romagnola. Il turismo della città rientra tra quelli definibili come di massa ed è costituito soprattutto da giovani attratti dalla quantità e varietà di locali e discoteche presenti sul lungomare e sulle colline adiacenti. Questi hanno contribuito nel tempo a rendere la città tra le capitali del divertimento in Italia e in Europa dagli anni sessanta in poi (nel 1965 il regista Dino Risi scelse la città per girare il film L'ombrellone). Il turismo internazionale ha evidenziato una continua crescita dagli anni 2000 di turisti stranieri di provenienza russa, che si aggiungono agli "storici" clienti tedeschi. Sono presenti parchi di divertimento, tra i quali: Oltremare e Aquafan, tra i più grandi d'Europa e il Palazzo dei Congressi, inaugurato nel 2008 che ospita numerosi eventi fieristici. È conosciuta con l'appellativo turistico la Perla Verde dell'Adriatico. Il comune è collegato a livello regionale e nazionale tramite l'autostrada A14 Adriatica (casello di Riccione, situato tra Rimini sud e Cattolica), la via Flaminia e la SS16. Riccione è attraversata dalla ferrovia Bologna-Ancona ed è servita dall'omonima stazione. La stazione è stata ristrutturata nel 2018 e adeguata per l'alta velocità con la riduzione a due binari. Il comune è servito anche da diverse linee di autobus interurbani del bacino di trasporto pubblico locale della provincia di Rimini e dalla filovia Rimini-Riccione, che nel 1939 aveva sostituito la preesistente tranvia extraurbana. Il 23 novembre 2019 è stato inaugurato il nuovo filobus chiamato "Metromare" (in precedenza T.R.C.), in servizio tra la stazione di Rimini e la stazione di Riccione. Prevede 15 fermate intermedie e percorre un tracciato apposito sopraelevato adiacente alla linea ferroviaria (eccetto per il tratto finale su sede promiscua presso la stazione di Riccione). Si hanno notizie riguardo al primo porto di Riccione dagli inizi del 1897, quando Maria Ceccarini fece costruire un piccolo approdo alla foce del Rio Melo. Venne poi realizzata una più ampia struttura in cemento da parte del Comune di Rimini nei primi del '900, in seguito ampliata nel 1933. Oggi il portocanale conta 500 posti barca e due fari antinebbia a lungo raggio, anche se risultano problemi di insabbiamento tanto che nel 2020 e nel 2021 sono stati eseguiti diversi interventi di pulizia del fondale. Dal secondo dopoguerra ad oggi, il comune di Riccione è stato sempre governato da amministrazioni di sinistra e centro-sinistra, ad eccezione del periodo dal 9 giugno 2014 al 13 giugno 2022, nel quale vi sono state due giunte di centro-destra. Calcio Ha sede nel comune la società di calcio Associazione Sportiva Dilettantistica Riccione Calcio 1926, fondata nel 1921, rifondata nel 2010 e nel 2014 cambiando diverse denominazioni. Attualmente (2023) milita in prima categoria. In Serie D 2023-2024 milita la United Riccione, che precedentemente si chimava Fya e ha vinto il campionato di Eccellenza Emilia-Romagna 2021-2022. Pallanuoto La pallanuoto a Riccione ha una discreta tradizione. In anni passati la società è stata in grado di lottare per la Serie B. Squash Riccione è diventata la nuova sede del Centro Tecnico Federale Gioco Squash (F.I.G.S.). Il Centro Tecnico Federale di squash della città è una delle strutture più importanti dedicate a questo sport in Italia. Nel 2007 ha ospitato i Campionati Europei a squadre e molte altre manifestazioni dal richiamo internazionale. Padel A Riccione si sono tenuti dal 2017 i campionati italiani di Padel. Karate Il Centro Karate Riccione, attivo da diversi anni, ha ottenuto varie medaglie (anche d'oro) negli anni. Baseball Baseball Riccione nasce nel 1972. Attualmente ha una squadra iscritta al campionato italiano di baseball di serie A2. Ciclismo Il 30 maggio 1989 la 10ª tappa del Giro d'Italia 1989 di ciclismo, una cronometro individuale, si è conclusa a Riccione con la vittoria del polacco Lech Piasecki. Stadio Lo Stadio cittadino è l'Italo Nicoletti, con una capienza di 7 000 posti, inaugurato nel 1962. Nell'impianto cittadino si è tenuto nel 2007 il XVII World Masters Athletics Championships con la partecipazione di 8 946 atleti da 97 nazioni. Piscina Dal 2004 è presente la piscina olimpionica Stadio del nuoto. L'impianto ha una capienza di mille spettatori e si compone di una vasca olimpionica 50 x 25 m con pontone mobili e una vasca corta da 25 x 10 m con fondo di varie altezze (da 1,20 m a 3,60 m). Nel suo impianto nel 2012 si sono tenuti i FINA World Masters Championships. In occasione dei Campionati italiani primaverili di nuoto 2009, Federica Pellegrini ha stabilito record mondiale dei 200 metri stile libero (record resistito fino ai Campionati mondiali di nuoto 2009 di luglio, dove lo ha migliorato ulteriormente). Vela Il 14 gennaio 1933 fu fondato, per ciò che concerne lo sport della vela, il Club Nautico Riccione, uno dei primi club d'Italia, sin da subito affiliato alla Reale Federazione Italiana Vela (odierna FIV). Ad oggi sono presenti a Riccione, assieme allo storico Club Nautico, altre tre società sportive per la pratica di questo sport di mare. Nel 2021 sì è tenuto il Campionato Italiano della categoria di Catamarani Classe A. Emilia-Romagna Provincia di Rimini Riviera Romagnola Chiesa di San Martino Villa Mussolini Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Riccione Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Riccione Sito ufficiale, su comune.riccione.rn.it. Riccióne, su sapere.it, De Agostini. Sito ufficiale del turismo, su riccione.it. Le ville di Riccione, su italialiberty.it. URL consultato il 25 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2021).

Viale Maria Boorman Ceccarini
Viale Maria Boorman Ceccarini

Viale Maria Boorman Ceccarini, noto semplicemente come Viale Maria Ceccarini o Viale Ceccarini, è una strada urbana alberata del comune di Riccione, in provincia di Rimini. Il viale storico costituisce il cuore della vita mondana e turistica della cittadina romagnola. Alla fine del XIX secolo, con l'espansione urbanistica di Riccione verso sud, vennero realizzati diversi villini lungo quello che all'epoca era conosciuto con il nome dialettale di Viola (sentiero angusto stretto e polveroso). In seguito, vennero inaugurati anche negozi, ristoranti ed alberghi, primo fra tutti l'Hotel Amati, aperto nel 1901. Nel 1912 il viale venne intitolato alla memoria della benefattrice italo-americana Maria Boorman Wheeler (1840-1903), moglie del medico Giovanni Ceccarini. Nel 1926 venne inaugurato il Teatro Dante, posto all'incrocio con l'omonimo viale, che divenne un kursaal e uno dei maggiori luoghi-simbolo del divertimento riccionese, fino alla sua demolizione del 1950. Il 27 giugno 1927 venne completata la tranvia Rimini-Riccione, che aveva capolinea in viale Ceccarini. Negli anni successivi vennero aperte molte attività commerciali e turistiche, oltre a locali per il divertimento. Nel 1939, nel tratto di strada a monte della ferrovia, venne inaugurato il Teatro degli Ottomila, dedicato agli spettacoli lirici. Negli anni 1950, durante l'epoca della dolce vita, la strada divenne famosa quale viale alla moda. Alla fine degli anni 1970, la porzione di strada dalla stazione al mare venne pedonalizzata. Nel 2012, in occasione del centenario dell'intitolazione del viale, è stata inaugurata, nei pressi del civico 107, una statua di bronzo dedicata a Maria Boorman Ceccarini e creata dallo scultore cesenate Leonardo Lucchi su commissione dell'associazione Famija Arciunesa. Nel 1974 il cantante Dino Sarti pubblicò la canzone Viale Ceccarini, Riccione, che divenne uno dei suoi più grandi successi. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Viale Maria Boorman Ceccarini