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Uso (fiume)

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Fiume Uso a Santarcangelo di Romagna
Fiume Uso a Santarcangelo di Romagna

L'Uso è un fiume a carattere torrentizio lungo 49 km, che scorre nelle province di Forlì-Cesena e Rimini.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Uso (fiume) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Uso (fiume)
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Via Cristoforo Colombo
47814 , Bellaria
Emilia-Romagna, Italia
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Fiume Uso a Santarcangelo di Romagna
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Luoghi vicini

Bellaria-Igea Marina
Bellaria-Igea Marina

Bellaria-Igea Marina (Belèria-Igéa in romagnolo) è un comune italiano di 19.495 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna. L'abitato si sviluppa lungo la riviera romagnola, presso la foce nel mare Adriatico del fiume Uso. Il capoluogo comunale Bellaria, situato a 14 km a nord-ovest di Rimini, si trova lungo la sponda sinistra dell'Uso. Il territorio comunale occupa una superficie di 18,17 km² e confina a nord-est con il mare Adriatico, a sud con Rimini e ad ovest con San Mauro Pascoli. È situata all'estremità meridionale della Pianura Padana e risente, seppur marginalmente, del suo clima: affacciandosi sull'alto Adriatico, la località è tra il clima mediterraneo e il continentale temperato. Se le estati sono molto calde ma costantemente ventilate e poco piovose, gli inverni hanno invece caratteristiche prettamente padane. Le precipitazioni si concentrano principalmente in primavera e autunno. L'inverno è alquanto freddo poiché esposto alle rigide correnti balcaniche e in alcuni casi siberiane che portano neve e gelo, specialmente in presenza del vento buran. Il toponimo Bellaria compare per la prima volta in un documento del 1359, come nome di una fattoria fortificata che si trovava vicino alla chiesa di Santa Margherita, presso la foce del fiume Uso. Nel 1382, posseduta dai Malatesta, vi soggiornò a forza Luigi I d'Angiò, venuto in Italia con un forte esercito francese alla conquista del regno di Napoli: … A dì XVIII d'agosto venne il duca (Luigi) e sua gente ad albergo a Bellaire e lì bruciò e guastò ciò ch'era fuori de la fortezza […] e ciò avvenne perché misser Galaotto de' Malatesti non volle dargli punto di vittovaglia per tutte le sue terre. Che nel Basso Medioevo si trattasse, come concordano le fonti, di una fortezza o comunque di un luogo fortificato spiegherebbe il toponimo Bellaria (in latino "cose atte all'uso bellico"); possiamo supporre che i Malatesta vi tenessero un deposito di armamenti e attrezzature da guerra. Nel 1412 vi fu ospite il papa Gregorio XII durante il Grande scisma d'Occidente. La località passò in diverse mani, fra cui appunto quelle dei Malatesta: attualmente ne rimane solamente il ricordo nel toponimo popolare del luogo e Castèl. Per ordine delle autorità pontificie, tra il 1673 e il 1697 venne eretta una torre di avvistamento per far fronte alle sempre più frequenti e minacciose incursioni costiere della pirateria barbaresca, la torre saracena, poco oltre l'Uso. Alla fine del XIX secolo si estendeva sulla sinistra della foce una borgata di case di pescatori, che ricoveravano le proprie barche nel fiume. Agli inizi del '900 Vittorio Belli, medico e umanista riminese, vagheggiò la fondazione di un'accademia artistica dove uomini illustri avrebbero potuto stabilirsi e creare nuove opere. Scelse un terreno di sua proprietà tra il torrente Uso e la "Torre Pedrera": beneficiava dell'aria salubre del mare ed era protetto alle spalle dalla pineta. La sua proprietà fu attraversata da un viale parallelo al mare intitolato a Tibullo, seguito da strade perpendicolari dedicate a Giovenale, Marziale, Terenzio, Perseo ed altri personaggi della Roma classica. La battezzò Igea, dea dell'igiene figlia di Asclepio. Nessuno l'aiutò a concretizzare il progetto, ma il nome Igea rimase. "Marina" le fu associato quando nella zona meridionale si installarono colonie estive per i bambini. Il comune fu istituito nel 1956 per scorporo di tre frazioni del comune di Rimini: Bellaria, Igea Marina e Bordonchio. Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 18 novembre 1959. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro. Casa Rossa, dimora estiva dello scrittore Alfredo Panzini aperta al pubblico e sede dell'"Accademia Panziniana" Torre saracena, eretta nel XVII secolo dai pescatori; all'interno ospita una raccolta malacologica e di carta moneta Parco del Gelso, vasto polmone verde, intorno all'omonimo lago, raggiunge a sud il centro di Igea Marina Parco Pavese, ubicato più a sud, in un'area attigua alla spiaggia libera. Castello Benelli, eretto per volere del conte Pietro Spina, nelle campagne di Bordonchio. Lungo il fiume Uso è stata realizzata, in occasione della risistemazione degli argini, una pista ciclo-pedonale della lunghezza di circa 6 km, che arriva verso l'interno sino a San Mauro Pascoli. Lungo il percorso sono presenti aree attrezzate per la sosta. Lungo il corso dell'Uso, in prossimità di Bellaria, sono presenti alcuni esemplari di querce e piccoli boschi a prevalenza di pioppi bianchi e neri, di salici e di pini mediterranei, ma si incontrano anche alberi da frutto e piante esotiche. Verso Igea Marina i percorsi attraversano inizialmente fitti canneti per poi proseguire in un paesaggio solcato da canali. La fauna presenta diverse specie di volatili comuni, ma non è raro incontrare anche l'airone cinerino o il martin pescatore, che nidifica nella zona. Vi si trova anche il rospo smeraldino. Tra i luoghi di interesse dislocati lungo il percorso sono "Villa Torlonia" e la chiesa di Santa Margherita, del XVIII secolo, l'ex abbazia Donegallia e il castello Benelli entrambi risalenti al XIII secolo, e la recente "Fornace di Bellaria". Abitanti censiti Dall'anno di istituzione del comune la popolazione ha subìto un netto incremento. Alle famiglie occupate nelle attività legate alla marineria e al turismo si sono aggiunti cittadini provenienti da altre regioni italiane ed extracomunitari che hanno trovato lavoro nell'edilizia. La maggior parte delle attività commerciali si trova nella parte nord del comune, oltre il fiume Uso, mentre la parte sud, eccetto la zona litoranea costituita da alberghi (aperti solo nell'estate) ed ex colonie, con i quartieri del Belverde e Bordonchio, ospita nuovi complessi residenziali. Al 31 dicembre 2022 i residenti stranieri erano 2236, pari all'11,76% della popolazione. Il "Palio dei Saraceni" è una manifestazione storica in costumi d'epoca: vi si rappresenta lo sbarco di oltre trecento personaggi da dieci imbarcazioni storiche sul porto canale (lato Bellaria). Il corteo si snoda quindi lungo le principali vie cittadine, con spettacoli di combattimento delle "compagnie d'armi" e accompagnato da musiche orientali suonate da gruppi di musicisti, fino ad arrivare alla Borgata Vecchia, trasformata in un piccolo paese arabo. La manifestazione si conclude con il "palio del Saraceno", un combattimento su una trave sospesa in aria. Dal 1983 si svolge il Bellaria Film Festival, manifestazione dedicata al cinema indipendente italiano. Dal 1998, con cadenza annuale e nella seconda metà di maggio, il locale Centro Congressi ospita lo Starcon, un convegno di fantascienza che ospita lo Sticcon dedicato al media franchise Star Trek e organizzato dallo Star Trek Italian Club, a cui negli anni si è affiancata la Italcon, convention degli scrittori di fantascienza che assegna il Premio Italia. Si svolgono incontri con attori, registi e sceneggiatori del genere fantastico, e conferenze scientifiche e letterarie dedicate ad astronomia e fantascienza. . È attiva la tradizionale attività peschereccia di Bellaria: il porto fluviale, pur migliorato non consente tuttavia l'approdo di imbarcazioni di grandi dimensioni. Il settore occupa circa 100 addetti, riuniti nella Società cooperativa Marinara, mentre altri 20 addetti circa non sono associati. Vengono praticate: la pesca a strascico, la pesca delle vongole la pesca da posta con reti a tramagli, la pesca con i "cugulli" o "bertovelli" per la cattura delle seppie e con i cestelli per le lumache di mare. Viene praticato anche l'allevamento di mitili in mare aperto a circa 3 miglia dalla costa. La maggior parte del prodotto viene oggi commercializzato attraverso la grande distribuzione, ma è recentissima la costruzione del mercato ittico all'ingrosso e se ne attende l'apertura. Il turismo balneare è favorito dai 7 km di spiaggia e dal mare poco profondo in prossimità della spiaggia, con numerosi stabilimenti balneari. Fra le diverse strutture ricettive per una ventina di anni vi è stato anche un parco acquatico, l'Aquabell, chiuso dal 2008. Per quanto riguarda l'artigianato, Bellaria-Igea Marina è rinomata soprattutto per la produzione di ceramiche. Bellaria-Igea Marina è attraversata parallelamente alla costa dalla statale Adriatica, ricostruita in variante con caratteristiche di superstrada. Sull'autostrada A14 è presente il casello Rimini Nord - Bellaria - Santarcangelo. Il territorio comunale è servito dalla stazione di Bellaria e dalla stazione di Igea Marina, poste sulla ferrovia Ferrara-Rimini e servite da treni regionali Trenitalia Tper. I trasporti interurbani di Bellaria-Igea Marina vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Start Romagna. La principale squadra di calcio della città è l'Associazione Calcio Bellaria Igea Marina. Nel corso del Giro d'Italia 1960 venne disputata una breve frazione a cronometro individuale con partenza a Igea Marina e arrivo a Bellaria vinta da Miguel Poblet. Il Giro ha fatto nuovamente tappa a Bellaria nel 1987 con l'arrivo della dodicesima tappa vinta da Guido Bontempi. Ha sede nel comune un "Palazzetto dello Sport" polivalente. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bellaria-Igea Marina Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bellaria-Igea Marina Sito ufficiale, su comune.bellaria-igea-marina.rn.it.

San Mauro Mare
San Mauro Mare

San Mauro a Mare è una frazione del comune italiano di San Mauro Pascoli, nella provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna. Sorge sulle rive del mare Adriatico nella parte meridionale della pianura Padana ad un'altezza di 2 m s.l.m.; l'abitato si sviluppa su un territorio pianeggiante che digrada dolcemente verso il mare. È situata nella Riviera romagnola, a 7 km dal centro di San Mauro Pascoli, situata tra i paesi di Savignano a Mare e Bellaria-Igea Marina. La spiaggia dove sorgono gli stabilimenti balneari è lunga 700 metri ed è costituita da sabbia finissima e acque molto basse particolarmente adatte alla balneazione. Il clima è temperato caldo, stabilmente umido, con estate molto calda (classificazione Köppen-Geiger Cfa). La Stazione meteorologica del parco Panzini si trova a 700 m dal centro del paese, i dati riportati in tabella fanno riferimento all'anno 2015. Nel 1827 nasce il Comune di San Mauro di Romagna affacciato sul mare Adriatico con un tratto costiero di 700 m compreso tra le località Due Bocche e Cagnona, che coincidono con le attuali Savignano a Mare e Bellaria. Nell'ottobre 1828 la cessione di 2075 tornature di terreno da parte della famiglia Braschi alla famiglia romana dei Torlonia porta alla formazione di uno dei latifondi più grandi di Romagna, all'interno del quale si trova il territorio costiero dove sorgerà San Mauro a Mare. La successiva bonifica di 200 ettari tra le linee dei poderi Capanni, Torretta, Cagnona e il mare trasforma una porzione di terreni improduttivi in un'area agricola in cui saranno messe a dimora culture di gelso e tabacco, le nuove terre bonificate vedranno la nascita della nuova località rivierasca. Nel gennaio 1889 viene inaugurato il tratto Cesenatico–Rimini della Ferrovia Ferrara-Rimini, determinante per la nascita del primo nucleo urbano di San Mauro a Mare. Nel 1928 con l'istituzione della Strada Statale SS16 la località viene collegata a tutta la costa adriatica, l'anno seguente il Touring Club Italiano descrive “San Mauro al Mare” come un gruppo di villette ad un km dalla nuova statale, con alcune botteghe ed una trattoria. L'arenile all'epoca è descritto essere largo dai 20 ai 30 m pianeggiante e formato da sabbia fine con dune retrostanti. Nel 1932 per Regio Decreto il nome di San Mauro di Romagna viene cambiato in San Mauro Pascoli e quello di San Mauro al Mare diviene San Mauro a Mare. Fino al termine degli anni '30 del XX secolo l'economia del paese resta prevalentemente legata all'agricoltura ed alla piccola pesca costiera svolta con le tipiche imbarcazioni in fasciame armate con vele al terzo (battane), l'attività turistica è ancora agli albori. Durante il Secondo conflitto mondiale la località si trova coinvolta nei combattimenti sulla Linea Christa attestata sul fiume Rubicone ( Linea Gotica - Fiumicino ); le forze Alleate a causa delle forti piogge e della resistenza delle truppe tedesche impiegarono dal 1 al 10 ottobre 1944 per attraversare la linea di difesa della Wehrmacht ed avanzare verso Cesenatico. Nel territorio è ancora visibile la torretta affiorante di un bunker tedesco tipo Tobruk. Negli anni 50 del XX secolo ha inizio lo sviluppo turistico con la costruzione di alberghi e strutture per i villeggianti, l'economia del paese diviene prettamente turistica e raggiunge l'apice negli anni 70. Chiesa di Santa Maria Goretti Parco Stefano Campana Parco Benelli - 21400 m²; Parco Mare Blu - 6123 m²; Parco Stefano Campana - 3000 m². Il territorio del comune è inserito all'interno dell'area naturale protetta dell'Oasi costiera dei 4 comuni, area creata nell'ambito del programma Agenda 21. Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2011 la popolazione residente nella frazione era di 1 238 abitanti, gli stranieri residenti 224, pari al 18,1% degli abitanti. Le provenienze maggiormente rappresentate erano: Europa 185 abitanti Africa 18 abitanti Asia 15 abitanti America 6 abitanti La locale parrocchia Santa Maria Goretti fa parte della Diocesi di Rimini, venne formalmente istituita con il decreto del vescovo Emilio Biancheri il 1º giugno 1963. Ne fa parte anche la chiesa Sant'Antonio in località Capanni. Ultimo sabato di maggio, Benedizione del mare e processione della Madonna del Mare. 6 luglio, processione di Santa Maria Goretti, patrona del paese. Fiera della Conchiglia, il primo weekend di luglio. La Notte Rosa, il primo weekend di luglio. Il primo nucleo cittadino sorse nei pressi dell’attuale Piazza Cesare Battisti (già Piazza Guglielmo Marconi), per poi occupare l'area fino al vecchio tragitto della Strada Statale Adriatica che ne rappresenta il confine sud-ovest. In base ai dati ISTAT gli edifici presenti alla data del 31 dicembre 2011 erano stati costruiti nei seguenti intervalli temporali: I residenti alla data 31 dicembre 2011 erano 1238 distribuiti su una superficie di 0,450 m², gli edifici complessivamente 277 di cui 271 utilizzati, di questi 225 erano classificati come edilizia residenziale, gli altri 46 edifici sono classificati come commerciali o produttivi. Le strutture alberghiere presenti nell’anno 2015 erano 39 e per la quasi totalità situati tra la linea ferroviaria ed il mare. L'unico campeggio presente occupa una area di 16700 m² a valle della ferrovia. Tabella arrivi turistici Certificazioni ambientali Il territorio di San Mauro a Mare è certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 dal febbraio 2008 e registrato secondo il Regolamento EMAS (Eco Management and Audit Scheme), dal giugno 2008, la certificazione interessa tutto il Comune di San Mauro Pascoli. Bandiera blu, San Mauro a Mare ha ottenuto il riconoscimento assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education) dal 2006 al 2015. San Mauro a Mare è una località balneare dotata di strutture alberghiere, stabilimenti balneari e servizi collegati. L'abitato è costeggiato dalla Strada statale 16 Adriatica, dalla quale è raggiungibile l'autostrada A14, caselli di Valle del Rubicone (10,40 km) e Rimini nord (22,47 km). I trasporti interurbani di San Mauro a Mare vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalla società Start Romagna. La principale società calcistica è la A.S.D. Virtus San Mauro Mare, fondata nel 1973. Milita attualmente nel campionato di serie C femminile. Touring Club Italiano, Guida turistica del Touring Club Italiano, Milano 1929 Susanna Calandrini, San Mauro, Giovedìa, la Torre, Pazzini Editore 1989 Amedeo Montemaggi, Linea Gotica 1944 pagg. 215, Editrice Museo dell'Aviazione, Rimini 2002 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Mauro Mare Wikivoyage contiene informazioni turistiche su San Mauro Mare Informazione turistica del Comune di San Mauro Pascoli, su sanmauromare.net. Parrocchia S. Maria Goretti - San Mauro Mare, su sanmaurogoretti.it. URL consultato il 23 luglio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).

Pisciatello
Pisciatello

Il Pisciatello è un torrente, affluente di sinistra del Rubicone, che nasce nella fascia collinare della provincia di Forlì-Cesena. Sgorga a 380 metri s.l.m. alle pendici del monte Strigara, presso il passo dei Meloni, nel territorio Sogliano al Rubicone, nella località di Strigara. Incassato in una stretta valle e circondato da boschi, il Pisciatello entra nel comune di Roncofreddo scorre sinuosamente verso nord sino alla frazione di Ardiano, dove volge il suo percorso verso nord-est. Presso Sorrivoli, dove la valle si apre e le macchie boscose lasciano spazio ai campi coltivati, interseca la strada provinciale 75 e, una volta superata quest'ultima località marca il confine tra i territori comunali di Cesena e Montiano. Nel tratto fra Montiano e Calisese, il torrente scorre fra le ultime colline cesenate entrando quindi in pianura e mantenendo un andamento sinuoso. Lasciata Calisese il torrente volge verso nord-ovest lambendo la frazione cesenate di Case Castagnoli, dove interseca la via Emilia e riceve in sinistra orografica il rio Donegallia. Dopo aver formato un'ansa verso nord-est, interseca la ferrovia Bologna-Ancona e la strada statale 726 Tangenziale di Cesena. Dopo aver ricevuto in sinistra idrografica le acque del rio Marano, bagna la frazione di Ponte Pietra e assume quindi un percorso regolare venendo al contempo fiancheggiato dalla strada statale 304. Dopo aver toccato Villa Casone e Macerone, entra nel territorio del comune di Cesenatico. Qui prosegue il suo percorso ormai canalizzato sino alla frazione di Villamarina dove curva verso est ricevendo alla destra orografica il Rigossa e sfociando poco dopo, a sud dell'abitato di Gatteo a Mare, in sinistra del Rubicone. Il corso d'acqua, avendo un carattere torrenziale e una portata instabile nonché fortemente mutevole nel corso delle stagioni, ha modificato parecchie volte il proprio corso nelle zone di pianura. Per quanto riguarda le zone collinari invece il fiume ha mantenuto immutato nel tempo il suo corso. Il bacino imbrifero di raccolta acque del Pisciatello è di 116 km2 mentre la portata media si attesta intorno a 0,63 m3/s. Alcuni storici sostengono che il Pisciatello possa associarsi al Rubicone, il famoso fiume che Gaio Giulio Cesare attraversò rendendo palese il suo attacco al senato romano. Nelle zone collinari, fino alla località di Calisese, il fiume è chiamato in dialetto romagnolo Urgon (traduzione dialettale di Rubicone). Localizzazione dell'antico Rubicone Mare Adriatico