place

Stazione di Stabio

Pagine con mappeSenza fonti - agosto 2014Senza fonti - stazioni della SvizzeraStabioStazioni ferroviarie attivate nel 1926
Stazioni ferroviarie del Canton Ticino
Stabio 110915
Stabio 110915

La stazione di Stabio è una stazione ferroviaria posta nel territorio dell'omonimo comune ticinese, in Svizzera. Costituisce il punto d'interconnessione tra le linee internazionali Mendrisio-Malnate Olona (a carattere turistico) e Mendrisio-Varese. Costruita dalla Società Anonima per la Ferrovia Mendrisio-Stabio-Confine (FMS), concessionaria del tronco svizzero della ferrovia di Valmorea, la stazione di Stabio venne aperta all'esercizio il 27 giugno 1926. Le crescenti difficoltà finanziarie nelle quali versava la FMS resero tuttavia effimero l'esercizio della stazione, che venne sospeso fino a nuovo avviso a decorrere dal 30 aprile 1928. L'ufficio doganale di Stabio-Stazione cessò a sua volta l'attività di lì a poco a partire dal primo giugno 1928. Nel secondo dopoguerra gli impianti della FMS, inclusi i binari afferenti alla stazione di Stabio, vennero riattivati sotto forma di raccordo industriale, il cui esercizio fu affidato all'impresa Raccordo S.A. di Chiasso. Nel 1980 la linea venne ceduta alle Ferrovie federali svizzere (FFS), le quali provvidero al rinnovo e all'ampliamento dell'infrastruttura. A partire dal 1989 la stazione venne servita da occasionali convogli turistici a trazione diesel o a vapore. A seguito dei lavori di potenziamento implementati sulla tratta Mendrisio-Stabio in previsione dell'apertura di una bretella internazionale per Varese, la stazione venne nuovamente inaugurata il 26 novembre 2014 e nuovamente dedicata al servizio viaggiatori a seguito del cambiamento d'orario del 15 dicembre 2014. La stazione del 1926 era dotata di un fabbricato viaggiatori ad un solo piano e di un magazzino merci; la stazione era munita di un binario di raddoppio e di un binario tronco. La stazione del 2014 è dotata di due binari passanti e sprovvista di un fabbricato viaggiatori propriamente detto (quello del 1926 è utilizzato dall'estate 2015 come sede del Corpo di polizia comunale). Dal 1926 al 1928 la stazione venne servita da sei (occasionalmente sette) coppie di treni giornaliere; dal 1928 al 2014 il movimento si ridusse al solo traffico merci e a sporadici servizi turistici All'atto della riapertura al regolare traffico passeggeri, nel dicembre 2014, la stazione divenne il capolinea meridionale delle linee S40 e S50 della rete celere del Canton Ticino, venendo servita unicamente nelle fasce orarie mattutine e serali dei giorni feriali a cadenza oraria. Con l'entrata in vigore dell'orario 2016 il servizio, sempre limitato ai giorni feriali, è stato potenziato: la stazione risulta perciò servita a cadenza oraria da un treno S40 e da un S50, rafforzati da alcune occasionali integrazioni periodiche. Previa attivazione totale della nuova relazione Mendrisio-Varese e alcuni cambi d'orario, dal 9 giugno 2019 Stabio è servita tutti i giorni dalla linea S50 Malpensa Aeroporto-Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona e dal lunedì al sabato dalla linea S40 Varese-Mendrisio-Como. Entrambe le relazioni operano con cadenzamento orario. La stazione dispone di due banchine, a servizio rispettivamente del primo e del secondo binario, collegate da un sottopassaggio. Biglietteria automatica Katia Accossato (a c.), Il «magazzeno» di Stabio, opera dimenticata di Robert Maillart, in archi, 2003, n. 6, pp. 44–51. [Consiglio federale] (CF 1929), Rapport du Conseil fédéral à l'Assemblée fédérale sur sa gestion en 1928, Berna [1929], 514 p. Paolo Ladavas e Fabio Mentesana, Valle Olona Valmorea. Due nomi, una storia. La Ferrovia Castellanza-Mendrisio, Editoriale del Garda, Desenzano del Garda 2000, 205 p. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Stabio Fotografia aerea della stazione risalente al 1995 sul sito dell'Ufficio federale di topografia, su api3.geo.admin.ch.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Stabio (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Stazione di Stabio
Via Cantonale, Circolo di Stabio

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Stazione di StabioContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.84971 ° E 8.943942 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Polizia Stabio

Via Cantonale
6855 Circolo di Stabio
Ticino, Svizzera
mapAprire su Google Maps

Stabio 110915
Stabio 110915
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Chiesa di Santa Margherita (Stabio)
Chiesa di Santa Margherita (Stabio)

La chiesa di Santa Margherita (detta anche Santa Maria in Campo), è un edificio religioso che fonde gli elementi dell'architettura romanica e di quella barocca e che si trova nel territorio del comune svizzero di Stabio, al confine con quello italiano di Bizzarone. L'edificio fu realizzato in stile romanico entro il 1437, quando fu menzionato per la prima volta. Nel 1611 furono apportate alcune modifiche, testimoniate dalla data segnalata nell'intonaco della parete sinistra. Intorno al 1665 la doppia abside tardomedievale fu sostituita con un'abside semicircolare senza finestre. Nel XVII secolo la facciata a capanna fu decorata con un affresco che raffigura Santa Margherita con la palma, la croce e il drago ai piedi. Gli affreschi ai fianchi di quest'ultimo, contornati da riquadri e raffiguranti figure dei Santi Marco e Gottardo mal conservate, risalgono invece al secolo successivo, all'interno affreschi dell'Annunciazione, ancora di Santa Margherita e di Sant'Abbondio. Giovanni Sarinelli, La Diocesi di Lugano. Guida del clero, La Buona Stampa, Lugano 1931, 96-97. Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 564-565. Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto, I, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1975, 522-525. Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 19-21. AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 435-438. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Margherita

Museo Vincenzo Vela
Museo Vincenzo Vela

Il museo Vincenzo Vela ha le sue origini in un lascito testamentario di Spartaco Vela (1854-1895), figlio dello scultore Vincenzo Vela (1820-1891), che nel 1892 lo donò alla Confederazione svizzera. Il museo Vela fu residenza signorile dello scultore ed è situata a Mendrisio nel quartiere di Ligornetto. La villa venne fatta costruire negli anni 1862-65 da Vincenzo Vela, fra i massimi esponenti della scultura realista del XIX secolo, su progetto di un architetto della corte sabauda di Torino, Cipriano Ajmetti, con la triplice funzione di abitazione privata, atelier e spazio d'esposizione dei modelli originali in gesso delle opere. Nel 1898 la Confederazione Elvetica aprì al pubblico la villa nella quale si possono ammirare numerosi gessi originali, disegni e bozzetti delle opere di Vincenzo Vela, alcune sculture del fratello Lorenzo (1812-1897), nonché dipinti e ceramiche del figlio Spartaco. Son presenti inoltre dipinti di scuola piemontese e lombarda, nonché una tra le più antiche collezioni svizzere di fotografia. La villa Vela rappresenta una delle più significative case-museo del XIX secolo. La famiglia vi si trasferì dal 1867, una volta abbandonata definitivamente Torino. La villa è circondata da un parco che conserva ancor oggi, grazie ai continui lavori di manutenzione, le caratteristiche originali, in particolare la parte formale all'italiana verso Ligornetto, il grande prato in pendenza all'inglese, un castagneto nei pressi di uno stagno che ai tempi dell'artista rappresentava un vero e proprio laghetto. Oggi il parco si arricchisce di un agrumeto con specie rare di limoni e di numerose specie botaniche di camelie. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo Vincenzo Vela Museo Vela, su museo-vela.ch. Gianna A. Mina: Museo Vincenzo Vela, in: Dizionario storico della Svizzera (DSS) Museo Vincenzo Vela, su bak.admin.ch. Museo Vincenzo Vela su Google Art Project

Stazione di Ligornetto-Genestrerio
Stazione di Ligornetto-Genestrerio

La stazione di Ligornetto-Genestrerio era una fermata ferroviaria ubicata nel comune svizzero di Mendrisio, a servizio dei quartieri di Ligornetto e di Genestrerio (amministrativamente autonomi fino agli anni 2010). Originariamente percorsa dalla ferrovia di Valmorea, ne ha seguito la sorte, rimanendo senza traffico a partire dal 1928. Dal 2014 quello che ne fu il sedime è parte del tracciato della ferrovia Mendrisio-Varese. Costruita dalla Società Anonima per la Ferrovia Mendrisio-Stabio-Confine (abbreviato FMS), concessionaria del tronco svizzero della ferrovia di Valmorea, la fermata di Ligornetto-Genestrerio venne aperta all'esercizio il 27 giugno 1926. A causa delle difficoltà finanziarie nelle quali si ritrovò presto la FMS (penalizzata dallo scarso volume di traffico transitante sulla linea), allorché il 30 aprile 1928 il servizio sulla linea di Valmorea venne sospeso a tempo indefinito, la stazione cadde in disuso. Nel secondo dopoguerra gli impianti della FMS tra Mendrisio e Stabio vennero riattivati e trasformati in raccordo industriale (per soli treni merci), sotto la gestione dell'impresa Raccordo SA di Chiasso. Nel 1980 la linea venne ceduta alle Ferrovie federali svizzere (FFS), che di lì a poco provvidero a demolire le infrastrutture della fermata. Nonostante la riapertura del tronco Mendrisio-Stabio, il giorno 26 novembre 2014, nel quadro della costruzione della ferrovia Mendrisio-Varese (ultimata nel 2017) la fermata di Ligornetto-Genestrerio non è stata ricostruita, né riattivata. La stazione era dotata di un piccolo fabbricato viaggiatori ad un solo piano: il sedime ferroviario constava del solo binario di circolazione. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Ligornetto-Genestrerio Fotografia aerea della stazione risalente al 1966 sul sito dell'Ufficio federale di topografia, su api3.geo.admin.ch.