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Madonna di Campagna (Torino)

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BattleofTurin prince Anhalt
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Madonna di Campagna (Madòna 'd Campagna in piemontese) è un quartiere della periferia nord-ovest di Torino. È delimitato: a nord dal torrente Stura di Lanzo (confine con il quartiere Villaretto), dai comuni di Venaria Reale (via Paris-via Mantovani) e di Borgaro Torinese (strada Bellacomba) e da un tratto della tangenziale nord di Torino. a sud da corso Grosseto (quartiere Lucento), via Verolengo (Borgata Ceronda), sottopasso Carlo Donat-Cattin e corso Mortara (quartiere San Donato) a ovest da strada Altessano (quartiere Vallette) e corso Potenza (quartiere Lucento) a est da via Casteldelfino e via Orvieto (quartiere Borgata Vittoria). Appartiene alla Circoscrizione 5 della città, insieme ai quartieri Borgata Vittoria, Lucento, Vallette e Borgata Ceronda e ai sotto-quartieri Barriera di Lanzo, Borgata Tesso, Parco Dora, Spina Reale e Continassa. Col termine "Campania taurini" anticamente si intendeva tutto il territorio rurale a occidente della città, compreso tra il torrente Sangone e la Stura, esteso fino a Pianezza e Rivoli. Da frammenti storici risalenti al XIV secolo si ha notizia di un modesto capitello votivo raffigurante una Madonna, che in seguito prese il nome di Madonna di Campagna, situato presso l'attuale parrocchia omonima, situata in Via Cardinal Massaia. Qui sorse, nel 1567, il primo convento provinciale dei Frati Minori Cappuccini,, già insediati sul territorio dal 1538, che costruirono la prima chiesa e piantarono ippocastani e olmi sul viale tuttora esistente. Fu poi Madama Cristina, nel 1657, ad aiutare i Padri, ampliando la loro costruzione. Nel 1686 nel convento venne anche stabilito un noviziato. La chiesa della Madonna di Campagna fu bombardata e distrutta dalle forze alleate l'8 dicembre 1942. Sessantaquattro persone, fra cui il parroco e altri frati che si erano rifugiati nei sotterranei, morirono; scampò solamente un frate (padre Teodoreto da Torino). Dell'edificio originario, ridotto a un cumulo di macerie, si salvarono soltanto una piccola statua della Madonna e lo snello campanile che ancora oggi affianca la chiesa, ricostruita nel 1949. Il giardino di via Sospello angolo via Saorgio è stato intitolato dal Comune di Torino ai caduti del 1942 in data 7 dicembre 2012. Le attività scolastiche della vicina scuola furono intraprese dal primo parroco della Madonna di Campagna, fra' Nicolò Barberis. Nel 1842, grazie alle opere di carità, poté aprire la scuola Beata Vergine di Campagna per la zona, che contava più di 800 abitanti. Fu nel 1849 che si costruì un primo edificio per ospitarla. Oggi, in via Stradella 205, si trova la sede dei servizi neuropsichiatrici della V Circoscrizione. Nel 1882 si costruì l'edificio che oggi fa ancora parte della scuola, essendo l'ala parallela a viale Madonna di Campagna. Nel 1706, in occasione dell'assedio di Torino, in una vasta area a nord della Dora si svolsero molteplici scontri con le truppe ispano-francesi (in particolare presso le borgate di Lucento, Madonna di Campagna e Vittoria), episodi che ebberro il culmine nella battaglia del 7 settembre dello stesso anno, dalla quale gli austro-piemontesi emersero vincitori. Nei secoli seguenti, la borgata andò crescendo, con l'apertura della strada e della ferrovia verso Pianezza e Venaria Reale (1884 circa), con accessi viari provenienti dal podere della cascina Bianchina (questa poi abbattuta per costruire le Ferriere FIAT-Vitali), di Parco Dora e creando i nuovi agglomerati detti Borgata Ceronda (già denominata "Borgata del Cavalier Adolfo Gastaldi"), costruita sul canale omonimo oggi scomparso, ai confini col quartiere Lucento. Qui si svilupparono nuove attività industriali alla fine del XIX secolo, in particolare tessili. In seguito le famose acciaierie, con le Ferriere Vitali e Ansaldi-FIAT di via Borgaro, la Michelin ed altre fabbriche dell'indotto, tra il XIX e il XX secolo, diedero un nuovo impulso demografico al quartiere, con l'incremento di agglomerati e di nuovi servizi, fenomeno che proseguì anche nei decenni successivi.Nel vicino quartiere San Donato nel 1884 nacque l'Ospedale delle malattie infettive "Amedeo di Savoia", mentre sul versante nord di corso Svizzera sorse, nel 1978, l'allora innovativo polo di imprese e di studi "Piero della Francesca". La "Spina 3", nel progetto di ammodernamento del Passante ferroviario di Torino e delle zone limitrofe (la cosiddetta Spina Reale), è una vasta area della ex zona industriale del quartiere, oltre che di San Donato e Borgata Vittoria, di recente riconversione e sviluppo urbanistico. Gli interventi sono di tale portata (anche se di poca omogeneità) che i media chiamano sovente questa area "Spina 3", non riferendosi più a quartieri che ancora, urbanisticamente, sarebbero di riferimento. La porzione interessata dagli interventi è compresa tra corso Mortara, via Nole, corso Potenza, via Verolengo e via Orvieto. L'intervento più significativo, per impatto architettonico e valenza sociale, è sicuramente la chiesa del Santo Volto di via Borgaro, inaugurata nel 2006 e nuova sede della Curia di Torino. Da rilevare anche il recupero delle ex-Ferriere Fiat: l'area è adibita a parco (il Parco Dora), ma le strutture portanti degli stabilimenti sono state recuperate a memoria del passato industriale del quartiere. Rilevanti interventi urbanistici sono presenti in tutta l'area, dai complessi residenziali in via Valdellatorre agli interventi a sostegno del terziario in via Orvieto.È stato realizzato anche il nuovo corso Mortara (2008), che taglia una porzione del Parco Dora fino a collegarsi a via Valdellatorre, con il tunnel intitolato a Carlo Donat-Cattin (anno 2014). In questo modo è stata realizzata una via a scorrimento veloce che collega idealmente la Tangenziale Nord di Torino al viale della Spina, nel rinnovato corso Principe Oddone, ultimato a luglio 2016.È inoltre in corso di realizzazione un esteso complesso residenziale in via Verolengo, progettato dagli studi francesi Buffi Associés; in questo ambito, in largo Borgaro, estremità ovest del complesso, era prevista una torre di circa 70 metri di altezza, la cui realizzazione è però stata rinviata più volte e non più programmata compiutamente. Nei pressi del quartiere sono presenti il polo nazionale di ricerca Telecom Lab, l'Agenzia delle Entrate e mercati generali, come il mercato all'ingrosso dei fiori. Inoltre sono stati organizzati all'interno o nelle vicinanze del quartiere festival musicali, come il ChicoBum Festival, Torino Traffic Free Festival e Kappa Futur Festival - Torino Summer Music Festival presso il Parco Dora. La cosiddetta Spina 4 è l'ultima area di riconversione del passante ferroviario: va da via Stradella a corso Grosseto, passando per il Parco Sempione, e coinvolge il quartiere nel suo limite nordorientale, presso Borgata Vittoria e Barriera di Milano verso le vie di uscita dalla città. Sono previste anche qui, dopo la creazione del grande boulevard di corso Venezia aperto nell'estate del 2017, nuove costruzioni residenziali e ad uso ufficio, rotonde, piste ciclabili (in parte già realizzate), il completamento della stazione ferroviaria Fossata-Rebaudengo, nuove aree verdi. Giardini pubblici attrezzati con giochi per bambini si trovano in piazza Mattirolo ed in piazza Bonghi Il Comune di Torino ha dedicato il 7 aprile 2017 il giardino di piazza Villari al cantante Augusto Daolio del gruppo musicale dei Nomadi Nel quartiere sorge il Cine Teatro "Cardinal Massaia", fondato agli inizi del Novecento. Esso è riuscito nel tempo a far crescere la sua attività in termini di qualità e numero di spettacoli offerti, confermandosi come un punto di riferimento nel quartiere e nella città. Il Cardinal Massaia è anche attrezzato per congressi, conferenze, spettacoli e concerti. Barriera di Lanzo Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Madonna di Campagna Sito della circoscrizione 5, su comune.torino.it. URL consultato il 16 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2008). Comitato Parco Dora, su comune.torino.it. blog del quartiere , su dietrolaquinta.com. Parrocchia Madonna di Campagna *Parrocchia Madonna di Campagna - Benvenuto!

Estratto dall'articolo di Wikipedia Madonna di Campagna (Torino) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Madonna di Campagna (Torino)
Via Gubbio, Torino Madonna di Campagna

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Luoghi vicini

Stazione di Madonna di Campagna
Stazione di Madonna di Campagna

La stazione di Madonna di Campagna è stata una fermata ferroviaria situata sulla ferrovia Torino-Ceres gestita dal GTT, a servizio del quartiere Madonna di Campagna di Torino e inaugurata nel 1990. È stata chiusa il 25 agosto 2020 insieme alla stazione di Torino Dora (GTT) a causa dei lavori per il collegamento della Torino Ceres al passante ferroviario di Torino che dall'agosto 2020 interessarono direttamente il tracciato sotterraneo in esercizio. È stata sostituita dall'adiacente stazione Grosseto. La stazione originaria venne edificata in occasione della costruzione della linea, inaugurata nel 1868 nel tratto Torino-Venaria Reale, in un'area allora periferica e che impose la realizzazione di alcuni passaggi a livello in corrispondenza delle vie Borgaro e via Lucento. Nel 1987 la linea fu chiusa per lavori connessi con l'allacciamento all'aeroporto di Caselle, la creazione della stazione di Rigola Stadio per lo stadio delle Alpi e l'arretramento del capolinea alla Stazione di Torino Dora dalla stazione di Torino Porta Milano. Ciò comportò l'interramento della tratta urbana e il conseguente spostamento in sotterranea della fermata di Madonna di Campagna, che divenne così la prima stazione ferroviaria di Torino costruita in sotterranea. Il nuovo fabbricato viaggiatori, inaugurato nel 1990 in occasione del campionato mondiale di calcio 1990, è ubicato grosso modo nella posizione in cui sorgeva la vecchia stazione in superficie. È stata realizzata una variante di percorso in sotterranea, con origine a nord di questa stazione realizzata nel 1990, comportandone dunque la soppressione, con galleria sotto corso Grosseto per ricollegare la ferrovia Torino-Ceres alla Torino-Milano, il troncamento causato dall'interramento della ferrovia di superficie in città. È stata deviata in corso Grosseto da via Badini Confalonieri, per essere collegata al nodo ferroviario alla Stazione di Torino Rebaudengo Fossata e permettere l'interscambio con le altre linee del SFM. La stazione è stata sostituita dalla nuova stazione sotterranea Grosseto. La galleria sotterranea tra le due stazioni costruita in occasione del campionato mondiale di calcio 1990 verrà ripristinata al fine di attivare una metrotranvia che si estenderà dal quartiere Santa Rita sino al confine con il comune di Venaria Reale, passando per la Crocetta, il Centro, Aurora, Borgata Vittoria, Madonna di Campagna, Vallette e servendo entrambi gli stadi principali della città, lo Stadio Olimpico Grande Torino e lo Juventus Stadium. Circa un terzo del tracciato sarà interrato e riqualificherà i binari abbandonati della Torino-Ceres lungo Via Saint Bon e sotto Piazza Baldissera. La stazione di Madonna di Campagna diverrà una delle fermate sotterranee della nuova linea tramviaria 12. Il fabbricato viaggiatori, sotterraneo, dotato di 2 piani, disponeva di 2 binari passanti. La fermata disponeva di: Biglietteria automatica Sala d'attesa Servizi igienici Fermata autobus Stazione taxi L'impianto era servito dai convogli della linea SFM A del servizio ferroviario metropolitano di Torino per stazione di Ceres da stazione di Torino Dora, con partenze cadenzate ogni mezz'ora. La stazione è servita dalle linee 9 tram ,2,11,60 69,72,72/,75,77 e la SF2 bus per il collegamento diretto con Torino Porta Susa. Inoltre transitano alcuni autoservizi interurbani per la provincia. Continassa J-Museum J-Village Juventus Stadium Juventus Training Center (Torino) Stadio delle Alpi Stazione di Rigola Stadio Stazione di Torino Dora Stazione di Torino Porta Milano Stazione di Venaria Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Madonna di Campagna

Museo A come Ambiente
Museo A come Ambiente

Il Museo A come Ambiente è un museo di Torino, ubicato nel quartiere San Donato (Circoscrizione 4) a margine del Parco Dora. Si tratta del primo (cronologicamente) museo europeo interamente dedicato alle tematiche ambientali. L'Edificio 37, tale il nome della palazzina storica, fu edificato in stile razionalista nel 1947 dalla Michelin. Di due piani fuori terra, venne utilizzato come nuovo fabbricato d'ingresso verso ovest dello stabilimento, portineria e deposito biciclette. L'anno successivo si aggiunse un piano superiore, atto ad ospitare la mensa aziendale. In séguito, l'intera palazzina fu adibita a centrale antincendio dello stabilimento. Dismesso lo stabilimento, a partire dal 2000 l'edificio venne completamente ristrutturato su progetto dell'architetto Agostino Magnaghi. Il museo è stato inaugurato nel 2004. Oggi l’Edificio 37 ospita inoltre le strutture in legno stile liberty dell'ex direzione Michelin originariamente collocate nella demolita palazzina uffici di Via Livorno. Il museo è costituito da tre corpi architettonici e un giardino interno (lato su cui si affaccia un caratteristico bovindo). Edificio 37 (nucleo originario): energia, rifiuti, acqua. Padiglione Verde (dal 2015): alimentazione, trasmissione delle conoscenze, trasporti, mostre temporanee. Padiglione Guscio (dal 2018): proiezioni, conferenze, mostre temporanee, attività laboratoriali. Il simbolo sulla facciata del museo è di Ugo Nespolo. Musei di Torino Environment Park Parco Dora Luoghi d'interesse a Torino Festival CinemAmbiente - Environmental Film Festival Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo A come Ambiente https://www.museotorino.it/view/s/eb7174943f2645468ea5af87fa17aaa7 https://www.beniculturali.it/luogo/museo-a-come-ambiente http://www.comune.torino.it/museiscuola/propostemusei/toeprov/museo-a-come-ambiente.shtml

Ospedale Amedeo di Savoia
Ospedale Amedeo di Savoia

L'ospedale Amedeo di Savoia, inaugurato nel gennaio 1900 come ospedale per malattie infettive in una zona circoscritta ed isolata su tre lati dalla Dora Riparia, fa parte dei servizi ospedalieri gestiti dalla Azienda Sanitaria ASL Città di Torino. È situato nel quartiere San Donato al confine con Borgata Ceronda. Durante l'alluvione dell'ottobre 2000, l'ospedale fu sgomberato velocemente ed i pazienti trasferiti in altri nosocomi a causa dello straripamento della Dora Riparia in prossimità del ponte Candido Ramello ed in via Pianezza. Il comprensorio ospedaliero, strutturato secondo una disposizione a padiglioni separati, è composto dall'ospedale Amedeo di Savoia, che è il riferimento regionale per la diagnosi e la cura delle malattie infettive, e dal padiglione Birago di Vische, a cui fanno capo le attività di medicina interna e geriatria. Il laboratorio di microbiologa e virologia è centro di riferimento della Regione Piemonte per la sorveglianza virologica dell'influenza della rete InfluNet, registrato presso il Centro europeo di controllo delle malattie (ECDC) di Stoccolma nonché centro di riferimento per la diagnosi nella recente pandemia di COVID-19. Il laboratorio effettua test per la diagnosi e la gestione delle malattie infettive mediante tecniche di biologia molecolare di alta specializzazione. Il laboratorio si avvale delle tecniche più avanzate della diagnostica molecolare, quali saggi quantitativi mediante real-time "Polymerase Chain Reaction", analisi di sequenza e studi mutazionali per la variabilità genetica dei virus e per la valutazione della resistenza ai farmaci. L'ospedale è centro di insegnamento e ricovero della Clinica universitaria di malattie infettive dell'Università di Torino, diretta dal prof. Giovanni Di Perri.

Stazione di Torino Dora (GTT)
Stazione di Torino Dora (GTT)

La stazione di Torino Dora è stata la stazione capolinea della ferrovia Torino-Ceres, da cui partiva il collegamento per Venaria Reale, La Mandria, l'aeroporto di Caselle e le Valli di Lanzo, dal 1990 al 2020. È stata chiusa il 25 agosto 2020 insieme alla stazione di Madonna di Campagna a causa dei lavori per il collegamento della Torino Ceres al Passante ferroviario di Torino che dall'agosto 2020 interessano direttamente il tracciato sotterraneo in esercizio. Fino al settembre 1987, l'antica e storica stazione per capolinea di tale tracciato era la stazione di Torino Porta Milano, presso il quartiere Aurora, a ridosso del rione Borgo Dora (corso Giulio Cesare, n. 15), oggi sede del Museo Ferroviario Piemontese. Sulla Torino-Ceres, vicino al punto in cui la linea sottopassava la ferrovia Torino-Milano presso la stazione di Torino Dora, era invece posta una semplice fermata sul binario unico anch'essa indicata come "Torino Dora" oppure come "Bivio Dora". Dal 1987, in occasione di un ampio progetto di ammodernamento della linea, fu abbandonato il tratto tra Torino Dora e Torino Porta Milano, spostando il capolinea in una nuova stazione appositamente costruita sulla curva del raccordo di collegamento tra le due ferrovie, separata e a sé stante rispetto alla stazione Torino Dora gestita da FS. La stazione fu inaugurata nell'ottobre 1990 e aperta definitivamente al pubblico nel febbraio 1991 con il ripristino del servizio ferroviario al termine dei lavori. La linea ferroviaria viene oggi integrata con la linea della RFI della vicina Stazione di Torino Rebaudengo Fossata, posta nella parte più nord di Corso Venezia, e i cui cantieri sono in corso dal 2011. L'intento è quello di integrare tutte le linee sia con la ferrovia Torino-Milano (Stazione di Torino Porta Susa), sia con la Stazione di Torino Rebaudengo Fossata e la Stazione di Madonna di Campagna, questa con l'intento di sostituirla con la stazione Torino Grosseto. Il 25 agosto 2020 la stazione è stata dismessa insieme al tratto ferroviario tra quest'ultimo e la stazione di Madonna di Campagna, contestualmente alla costruzione di un percorso in variante collegato alla Stazione di Torino Rebaudengo Fossata. Una volta completato il passante ferroviario di Torino, verrà aperta una nuova stazione omonima, gestita da Ferrovie dello Stato e sotterranea, la cui costruzione al rustico è stata già terminata nel 2009. Al termine dei lavori, previsti entro la fine del 2023, la linea SFM A, che proviene dalle valli di Lanzo, passa dall'aeroporto di Caselle e dallo Juventus Stadium, sarà collegata direttamente con il centro di Torino (stazione di Porta Susa) e la stazione Lingotto e quindi direttamente connessa alle 85 stazioni del sistema ferroviario metropolitano con evidenti ricadute positive sul territorio. La stazione era dotata di tre binari tronchi utilizzati dai treni in arrivo dalle valli di Lanzo, più altri tronchi in disuso rimasti dal precedente scalo merci. La stazione era servita dai convogli della linea SFM A del servizio ferroviario metropolitano di Torino per Ceres. La stazione disponeva di: Biglietteria automatica Servizi igienici La stazione è servita dalle linee della rete urbana di bus (10 navetta, 10 festivo, 11, 46, 49, 52, 77, 91 e 67 festivo) e alcune linee extraurbane per la città metropolitana. La linea Dora Express per il collegamento con Torino Porta Susa, è stata soppressa il 25 agosto 2020 dopo la dismissione della stazione. Fermata bus GTT seguenti Stazioni ferroviarie di Torino: stazione di Torino Porta Susa (1856) stazione di Torino Dora stazione di Torino Porta Milano stazione di Torino Vanchiglia Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Torino Dora