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Corsia del Gambero

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Corsia del Gambero verso Sud 2 Brescia
Corsia del Gambero verso Sud 2 Brescia

La corsia del Gambero è una via di Brescia che collega, in direzione nord-sud, corso Giuseppe Zanardelli e via Moretto, passando per piazza Bruno Boni. Aperta nel Quattrocento come passaggio di servitù al secolare albergo del Gambero, è stata rivalutata alla fine del Novecento nell'ambito dei lavori di riqualificazione urbanistica di questo isolato della città, a lungo dismesso.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Corsia del Gambero (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Corsia del Gambero
Corsia Gambero, Brescia

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.536812 ° E 10.219675 °
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Indirizzo

Corsia Gambero

Corsia Gambero
25122 Brescia (Zona Centro)
Lombardia, Italia
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Corsia del Gambero verso Sud 2 Brescia
Corsia del Gambero verso Sud 2 Brescia
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Luoghi vicini

Chiesa di San Domenico (Brescia)
Chiesa di San Domenico (Brescia)

La chiesa di San Domenico era una chiesa di Brescia, situata lungo via Moretto, speculare alla chiesa di San Lorenzo. Costruita all'inizio del Duecento dopo il soggiorno di san Domenico in città, la chiesa e il convento attigui conoscono forte prosperità nei secoli successivi. Nel Seicento la chiesa viene anche interamente ricostruita da Pietro Maria Bagnadore, che la trasforma in un imponente edificio rinascimentale. Il convento viene soppresso nel 1797 e nel 1847 diventa sede del nuovo ospedale cittadino. Nel 1883, la chiesa è già demolita per far spazio alle nuove strutture. Trasferito anche l'ospedale alla prima metà del Novecento, fra il 1957 e il 1968 il complesso viene definitivamente demolito per la realizzazione di un moderno quartiere direzionale, dove oggi trovano posto la sede della camera di commercio, alcune banche e due condomini. Le opere un tempo conservate nella chiesa sono oggi in gran parte alla pinacoteca Tosio Martinengo, mentre altre sono andate disperse. Completamente perdute sono invece le opere ad affresco, fra cui le quadrature di Tommaso Sandrino, le scene dei Fiammenghini e il ciclo della Vita di san Domenico del Romanino, dipinto sulle pareti del chiostro maggiore. Uniche testimonianze iconografiche della chiesa giunte fino a noi sono un'incisione settecentesca, nella quale però non si vede la facciata, e un'eloquente fotografia nel 1883, scattata prima della demolizione.