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Corneliano d'Alba

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Corneliano d'alba1
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Corneliano d'Alba (Curnian in piemontese) è un comune italiano di 2 147 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Corneliano d'Alba (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Corneliano d'Alba
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Corneliano d'alba1
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Luoghi vicini

Chiesa dei Santi Gallo e Nicolò
Chiesa dei Santi Gallo e Nicolò

La chiesa dei Santi Gallo e Nicolò è la parrocchiale di Corneliano d'Alba, in provincia di Cuneo e diocesi di Alba; fa parte della vicaria del Roero. La prima citazione di una chiesa a Corneliano, che era dedicata a san Nicolao, risale al 1176; in un successivo documento del 1286, in cui è menzionata una seconda chiesa intitolata a san Gallo, si apprende che la comunità del borgo dipendeva dalla pieve di Piobesi. In un atto del 1345 si legge che la chiesa cornelianese doveva pagare delle tasse al vescovo di Asti; l'edificio è poi descritto nelle relazioni delle visite del 1585 di Angelo Peruzzi e del 1621 di Isidoro Pentorio. Nella prima metà del XVIII secolo si decise di sostituire questa chiesa con una nuova; a tal scopo nel 1741 fu incaricato l'architetto Nicola Gallina di redigere il progetto, ma poi la questione venne dimenticata. Nel 1748 però l'idea fu ripresa: il conte Carlo Giacinto Roero realizzò i disegni e, così, iniziarono i lavori per la costruenda parrocchiale. Tuttavia, nel 1749, con la morte del progettista, l'opera subì una battuta d'arresto e poté essere ripresa nel 1752 sotto la supervisione di Giovanni Peruzzi. Durante la restaurazione, nel 1817 la chiesa entrò a far parte della diocesi di Alba. Il sisma del 29 febbraio 1887 arrecò alla struttura dei danni, che furono pertanto sanati nel 1889. Tra il 1914 e il 1916 la cuspide della torre campanaria venne interessata da un intervento di ripristino condotto su disegno di Carlo Verrone e nel 1992 il pavimento fu rifatto. La facciata a salienti della chiesa, che volge a mezzogiorno, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri; quello inferiore, tripartito da quattro lesene, presenta due nicchie laterali, ospitanti altrettante statue, e al centro il portale d'ingresso, affiancato da due semicolonne sorreggenti il timpano semicircolare, mentre in quello superiore, affiancato da due volute r caratterizzato da due coppie di lesene binate, s'apre una finestra. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, costruito nel 1772 su disegno di Marco Tommaso Bertoglio. L'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate, sulle quali s'aprono le cappelle laterali, da colonne sorreggenti archi a tutto sesto, sopra di s'imposta la volta a botte unghiata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside pentagonale. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'altare maggiore, costruito nel 1770, la statua della Madonna del Sacro Cuore, scolpita tra il 1875 e il 1880 dal Raffi, i vari dipinti eseguiti da Rodolfo Morgari tra il 1885 e il 1887, e la pala ritraente la Gloria di San Gallo con San Nicola, eseguita nel XVIII secolo da Pietro Paolo Operti. Diocesi di Alba Parrocchie della diocesi di Alba Corneliano d'Alba Regione ecclesiastica Piemonte Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa dei Santi Gallo e Nicolò Parrocchia di SS. GALLO E NICOLÒ, su parrocchiemap.it.

Piobesi d'Alba
Piobesi d'Alba

Piobesi d'Alba (Piobs o Pióbes in piemontese) è un comune italiano di 1 434 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Fa parte della delimitazione geografica del Roero. Piobesi è situato sulla provinciale Alba-Carmagnola. Estesosi con gli anni, ormai il paese è diventato tutt'uno con Corneliano d'Alba. Di antica fondazione, nel Medioevo fu soggetta alla dominazione di Asti e, nel XIV secolo, a Tommaso II di Saluzzo. Ivi sorgeva un castello, oggi distrutto, posto sul colle vicino al paese. Quando i Saluzzo persero via via potere nel Piemonte centrale, Piobesi divenne feudo dei Roero per passare, con il Trattato di Lione, a Carlo Emanuele I di Savoia. Nel 1928 il comune fu aggregato a Corneliano d'Alba, ma nel 1946 il comune di Piobesi venne ricostituito. Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 settembre 2011. Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro. Chiesa di San Rocco, del XVII secolo Chiesa di "Maria Immacolata" sul Bricco di Piobesi con vista panoramica Abitanti censiti Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Piobesi d'Alba sono 90, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative: Festa della Madonna del Carmine nella 2ª settimana di luglio Fiera della Raviora comooda a maggio Carvé vej a febbraio Centro agricolo, Piobesi è tra i centri di produzione del vino Barbera d'Alba e Roero. Nel 1900 vi è stata fondata la Antica Distilleria Sibona. Fino al 2001 si trovava a Piobesi la sede centrale dell'azienda dolciaria Nutkao. Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piobesi d'Alba Sito ufficiale, su comune.piobesidalba.cn.it.

Santuario della Madonna del Tavoletto
Santuario della Madonna del Tavoletto

Il santuario della Madonna del Tavoletto si trova nel territorio comunale di Sommariva Perno, nel Roero, in provincia di Cuneo, in un luogo ricco di storia. Il sito, in cui vi furono probabilmente insediamenti già in epoca romana, conobbe il suo momento di massimo splendore tra l'XI ed il XIII secolo quando qui sorgeva la villa di Tavoletto, un feudo costituito da un castello e da un piccolo borgo. Dopo il declino e l'abbandono del feudo, avvenuto verso la fine del XIV secolo, a testimoniare il passato del Tavoletto rimarrà il santuario, che esisteva con certezza nel 1565 con l'attuale intitolazione, dedicato alla Madonna (Nostra Domina Tauleto). Il nucleo originario dell'edificio era costituito da una sola navata, con campanile esterno. Successivamente, tra Seicento ed Ottocento, il santuario fu oggetto di diversi interventi di ampliamento che portarono l'edificio alla forma attuale: la navata principale fu allungata, il campanile fu innalzato, venne costruita una navata laterale, furono realizzate le stanze della canonica e l'edificio esterno di servizio alla canonica. Nella chiesa furono ospitate due delle più antiche pitture su tavola del Roero: La Pietà di Gian Martino Spanzotti ed un tondo raffigurante l'adorazione del Bambin Gesù, databile agli inizi del cinquecento. A metà degli anni sessanta, con la morte dell'ultimo parroco, l'edificio fu abbandonato ed iniziò il lento declino. Negli anni ottanta la sezione Albese di Italia Nostra si è occupata dell'edificio per alcuni anni, organizzando campi di lavoro e provvedendo alla manutenzione ordinaria. Nel 2003 sono cominciati i lavori di ristrutturazione dell'edificio allo scopo di trasformarlo in un centro culturale. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su santuario della Madonna del Tavoletto Sito ufficiale del Santuario, su tavoletto.it. Comune di Sommariva Perno, Santuario del Tavoletto, su comune.sommarivaperno.cn.it. Piemonte sacro, Santuari di Cuneo, su piemontesacro.it. Luoghi, Santuari e Chiese sulla strada dei pellegrini, su viaggispirituali.it. Roero turismo, Sommariva Perno , su roeroturismo.it. Fondazione Federico Zeri, Catalogo online, su fe.fondazionezeri.unibo.it.

Scaparone
Scaparone

Scaparone (Scaparon in piemontese), nota anche come Scaparoni, è una frazione del comune di Alba in Piemonte. Insieme alle frazioni Biglini e Mussotto, Scaparone fa parte del territorio del comune di Alba posto ad ovest del fiume Tanaro, nell'area del Roero. Per via della sua posizione rispetto al fiume, Scaparone ha visto uno sviluppo diverso rispetto a quello delle altre frazioni. Il suo territorio è diviso tra i possedimenti della famiglia Roero, il vescovo di Alba e la città di Alba. Il primo insediamento riconosciuto pare essere l'Abbazia di Santa Maria de' Ulmis (l'attuale Cascina Cà daj Olm) risalente al XII secolo. Si trattava di un priorato di monache cistercensi dipendente dalla diocesi di Asti. Il priorato fu chiuso alla fine del 1400, ed il convento annesso alla Diocesi di Alba. Dal 1400 in poi la famiglia Scaparone si occupò della gestione sociale della frazione, dove furono costruite la chiesa parrocchiale e la scuola elementare. Scaparone conta 200 abitanti. La chiesa parrocchiale costituisce, insieme al circolo Acli, il centro di aggregazione principale degli abitanti. La festa patronale si celebra il giorno di San Rocco, ovvero il 16 agosto, e i festeggiamenti si estendono per tutta la settimana di Ferragosto. Fino agli anni sessanta, Scaparone era nota per la produzione del gesso, estratto dalle cave poste nella zona della Valle dei Magliano. Molte case della zona presentano soffitti realizzati in questo materiale. Nella frazione viene inoltre lavorato il cemento a scopo artistico. Per quanto riguarda il settore agricolo, vengono coltivate piante da frutta, in particolare la nocciola e la vite, la cui uva viene impiegata nella produzione del Barbera d'Alba. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scaparone

Santo Stefano Roero
Santo Stefano Roero

Santo Stefano Roero (San Steo Roé in piemontese) è un comune italiano di 1 342 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Fa parte della delimitazione geografica del Roero. Dopo la prima metà del XII secolo Santo Stefano prende l'appellativo "de Astixio" e soltanto nel '400 diventa "Roero" come nel paese di fronte Monteu Roero al quale era unito da una dipendenza feudale. Nel 1065 la Marchesa Adelaide di Susa che ne era la signora, ne dona parte a Guglielmo, vescovo d'Asti che lo affida inizialmente ai castellani e ne ebbero quindi la signoria feudale i conti Biandrate di Porcile. Nel 1290, questi vengono sconfitti dal comune di Asti, ma nove anni dopo la signoria di Santo Stefano e della vicina Monteu vende ai Roero di Asti per 25.000 lire astesi, pari a 25000 fiorini (sebbene Guglielmo Ventura indichi erroneamente la vendita come effettuata per 48000 fiorini), ai quali rimane fino all'abolizione dei feudi. Vi ebbero anche giurisdizione i Carroni di Cerrione, i Chiesa Rotario, i Gromis di Trana, i Rotario di Piea, i Rotario o Roero di Chivasso e i Roero di Castagnito. Lo stemma e il gonfalone del comune di Santo Stefano Roero sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 4015 dell'11 ottobre 1984. La prima partizione riprende il blasone della famiglia Roero. Il gonfalone è un drappo di azzurro. Chiesa di Santa Maria del Podio. La chiesa parrocchiale si trova in posizione dominante, con viale di accesso alberato e piazza ristrutturati. La chiesa fu ricostruita dal 1662 al 1667 e fu modificata per i danni subiti dal forte terremoto del 1887. All'interno si trova l'altare di S. Stefano, artisticamente intagliato. Chiesa di San Bernardino. Restaurata, si presenta in posizione elevata e panoramica nel borgo. Torre medievale. A Santo Stefano, c'era un'antica torre, eretta dai Biandrate nel 1217, quadrata ed alta 25 metri. Nel 1841 i proprietari (il conte Carlo Giuseppe Beraudo di Pralormo, i marchesi Felice Carron di San Tommaso, Annibale Faussone di Clavesana ed Edoardo Mussat St-Amour de Chanaz) donarono la torre all'amministrazione comunale, la quale voleva conservarla per quanto possibile, come testimonianza sull'antichità del paese. Nel 1988 la torre venne dimezzata poiché la rocca su cui si ergeva, con gli anni, si era talmente assottigliata da rendere la struttura pericolante. La notte fra il 27 e 28 dicembre 2002 a causa di uno smottamento, la torre franò completamente. Negli anni successivi si parlò di ricostruirla, ma a causa dell'elevato costo, il progetto non venne realizzato. Abitanti censiti Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Santo Stefano Roero sono 112, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative: "Sagra del Roero d.o.c." - a metà giugno. È organizzata dalla Proloco, la quale prepara le cene all'aperto ed organizza spettacoli o concerti di band locali "Festa di Valle San Lorenzo" - la seconda settimana di agosto. Si svolge in borgata San Lorenzo ed è organizzata dall'associazione "Maschè di San Lorenzo" di cui fanno parte molti abitanti di questa borgata. Per questa festa, vengono organizzati tornei di calcio, giochi di carte, la mostra dei trattori antichi, le cene all'aperto, la lotteria e gli spettacoli delle serate "Bagna Cauda" - a novembre, per due sabati consecutivi. È un tradizionale evento che si svolge in borgata San Lorenzo ed organizzato dall'associazione "Maschè di San Lorenzo" dove si preparano cene a base di Bagna càuda Il comune è diviso in numerose frazioni: Balla Lora: dista 1,26 km dal comune e ha 33 ab. circa. Berteri: dista 7,09 km dal comune e ha 44 ab. circa. Bordoni: dista 4,46 km dal comune e ha 26 ab. circa. Brezzi: dista 1,18 km dal comune e ha 20 ab. circa. CàCarle: dista 2,02 km dal comune e ha 39 ab. circa. Caretta (o Carretta): dista 0,77 km dal comune e ha 17 ab. circa. Gorrini: dista 1,95 km dal comune e ha 41 ab. circa. Madonna Delle Grazie: dista 1,84 km dal comune e ha 64 ab. circa. Maioli: dista 2,47 km dal comune e ha 19 ab. circa. Moi: dista 1,72 km dal comune e ha 20 ab. circa. Monfriggio: dista 0,79 km dal comune e ha 33 ab. circa. Reina: dista 1,60 km dal comune e ha 34 ab. circa. San Grato dista 0,57 km dal comune e ha 29 ab.circa. San Lorenzo: dista 4,98 km dal comune e ha 148 ab. circa. SS. Trinità: dista 3,50 km dal comune e ha 50 ab. circa. Valdone: dista 1,44 km dal comune e ha 18 ab. circa. Valle Dei Lunghi: dista 2,27 km dal comune e ha 119 ab.circa. Valunga-Prazzo: dista 3,51 km dal comune e ha 71 ab. circa. Vareglio: dista 3,74 km dal comune e ha 29 ab. circa. Vigna: dista 1,37 km dal comune e ha 34 ab. circa. A Santo Stefano Roero parte il Sentiero del Gioco che fa parte dei molti sentieri dell'Ecomuseo delle Rocche del Roero. Il sentiero è lungo 5,2 km e raggiunge il Santuario dei Piloni per poi tornare indietro passando per borgata Monfriggio. Questo sentiero è per il 70% naturalistico e per il 30% asfaltato e per percorrerlo tutto ci si impiega circa 1h 40 min. Santo Stefano Roero non è servita da nessun servizio di trasporto pubblico, poiché passa solamente la linea scolastica che porta gli studenti delle scuole superiori ad Alba. Il pullman che fa questa linea, parte alle h 6,35 da Madonna delle Grazie e fa il giro di tutte le borgate, per poi ricominciare il giro alle h 14,15, quando riporta gli studenti a casa. In questo comune, non essendoci le scuole medie, passano gli scuolabus per portare i ragazzini alle scuole medie della vicina Montà. Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Santo Stefano Roero Sito ufficiale, su comune.santo-stefano-roero.cn.it.