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Piobesi d'Alba

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Piobesi d'Alba cpa
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Piobesi d'Alba (Piobs o Pióbes in piemontese) è un comune italiano di 1 434 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Fa parte della delimitazione geografica del Roero. Piobesi è situato sulla provinciale Alba-Carmagnola. Estesosi con gli anni, ormai il paese è diventato tutt'uno con Corneliano d'Alba. Di antica fondazione, nel Medioevo fu soggetta alla dominazione di Asti e, nel XIV secolo, a Tommaso II di Saluzzo. Ivi sorgeva un castello, oggi distrutto, posto sul colle vicino al paese. Quando i Saluzzo persero via via potere nel Piemonte centrale, Piobesi divenne feudo dei Roero per passare, con il Trattato di Lione, a Carlo Emanuele I di Savoia. Nel 1928 il comune fu aggregato a Corneliano d'Alba, ma nel 1946 il comune di Piobesi venne ricostituito. Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 settembre 2011. Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro. Chiesa di San Rocco, del XVII secolo Chiesa di "Maria Immacolata" sul Bricco di Piobesi con vista panoramica Abitanti censiti Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Piobesi d'Alba sono 90, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative: Festa della Madonna del Carmine nella 2ª settimana di luglio Fiera della Raviora comooda a maggio Carvé vej a febbraio Centro agricolo, Piobesi è tra i centri di produzione del vino Barbera d'Alba e Roero. Nel 1900 vi è stata fondata la Antica Distilleria Sibona. Fino al 2001 si trovava a Piobesi la sede centrale dell'azienda dolciaria Nutkao. Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piobesi d'Alba Sito ufficiale, su comune.piobesidalba.cn.it.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Piobesi d'Alba (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Piobesi d'Alba
Via Conti Roero,

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Piobesi d'Alba cpa
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Luoghi vicini

Scaparone
Scaparone

Scaparone (Scaparon in piemontese), nota anche come Scaparoni, è una frazione del comune di Alba in Piemonte. Insieme alle frazioni Biglini e Mussotto, Scaparone fa parte del territorio del comune di Alba posto ad ovest del fiume Tanaro, nell'area del Roero. Per via della sua posizione rispetto al fiume, Scaparone ha visto uno sviluppo diverso rispetto a quello delle altre frazioni. Il suo territorio è diviso tra i possedimenti della famiglia Roero, il vescovo di Alba e la città di Alba. Il primo insediamento riconosciuto pare essere l'Abbazia di Santa Maria de' Ulmis (l'attuale Cascina Cà daj Olm) risalente al XII secolo. Si trattava di un priorato di monache cistercensi dipendente dalla diocesi di Asti. Il priorato fu chiuso alla fine del 1400, ed il convento annesso alla Diocesi di Alba. Dal 1400 in poi la famiglia Scaparone si occupò della gestione sociale della frazione, dove furono costruite la chiesa parrocchiale e la scuola elementare. Scaparone conta 200 abitanti. La chiesa parrocchiale costituisce, insieme al circolo Acli, il centro di aggregazione principale degli abitanti. La festa patronale si celebra il giorno di San Rocco, ovvero il 16 agosto, e i festeggiamenti si estendono per tutta la settimana di Ferragosto. Fino agli anni sessanta, Scaparone era nota per la produzione del gesso, estratto dalle cave poste nella zona della Valle dei Magliano. Molte case della zona presentano soffitti realizzati in questo materiale. Nella frazione viene inoltre lavorato il cemento a scopo artistico. Per quanto riguarda il settore agricolo, vengono coltivate piante da frutta, in particolare la nocciola e la vite, la cui uva viene impiegata nella produzione del Barbera d'Alba. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scaparone

Chiesa dei Santi Gallo e Nicolò
Chiesa dei Santi Gallo e Nicolò

La chiesa dei Santi Gallo e Nicolò è la parrocchiale di Corneliano d'Alba, in provincia di Cuneo e diocesi di Alba; fa parte della vicaria del Roero. La prima citazione di una chiesa a Corneliano, che era dedicata a san Nicolao, risale al 1176; in un successivo documento del 1286, in cui è menzionata una seconda chiesa intitolata a san Gallo, si apprende che la comunità del borgo dipendeva dalla pieve di Piobesi. In un atto del 1345 si legge che la chiesa cornelianese doveva pagare delle tasse al vescovo di Asti; l'edificio è poi descritto nelle relazioni delle visite del 1585 di Angelo Peruzzi e del 1621 di Isidoro Pentorio. Nella prima metà del XVIII secolo si decise di sostituire questa chiesa con una nuova; a tal scopo nel 1741 fu incaricato l'architetto Nicola Gallina di redigere il progetto, ma poi la questione venne dimenticata. Nel 1748 però l'idea fu ripresa: il conte Carlo Giacinto Roero realizzò i disegni e, così, iniziarono i lavori per la costruenda parrocchiale. Tuttavia, nel 1749, con la morte del progettista, l'opera subì una battuta d'arresto e poté essere ripresa nel 1752 sotto la supervisione di Giovanni Peruzzi. Durante la restaurazione, nel 1817 la chiesa entrò a far parte della diocesi di Alba. Il sisma del 29 febbraio 1887 arrecò alla struttura dei danni, che furono pertanto sanati nel 1889. Tra il 1914 e il 1916 la cuspide della torre campanaria venne interessata da un intervento di ripristino condotto su disegno di Carlo Verrone e nel 1992 il pavimento fu rifatto. La facciata a salienti della chiesa, che volge a mezzogiorno, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri; quello inferiore, tripartito da quattro lesene, presenta due nicchie laterali, ospitanti altrettante statue, e al centro il portale d'ingresso, affiancato da due semicolonne sorreggenti il timpano semicircolare, mentre in quello superiore, affiancato da due volute r caratterizzato da due coppie di lesene binate, s'apre una finestra. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, costruito nel 1772 su disegno di Marco Tommaso Bertoglio. L'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate, sulle quali s'aprono le cappelle laterali, da colonne sorreggenti archi a tutto sesto, sopra di s'imposta la volta a botte unghiata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside pentagonale. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'altare maggiore, costruito nel 1770, la statua della Madonna del Sacro Cuore, scolpita tra il 1875 e il 1880 dal Raffi, i vari dipinti eseguiti da Rodolfo Morgari tra il 1885 e il 1887, e la pala ritraente la Gloria di San Gallo con San Nicola, eseguita nel XVIII secolo da Pietro Paolo Operti. Diocesi di Alba Parrocchie della diocesi di Alba Corneliano d'Alba Regione ecclesiastica Piemonte Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa dei Santi Gallo e Nicolò Parrocchia di SS. GALLO E NICOLÒ, su parrocchiemap.it.