Ponzano Romano è un comune italiano di 1 179 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Il territorio comunale di Ponzano si trova nella valle del Tevere, dove il fiume forma ampie anse e suggestivi paesaggi tra cui la caratteristica forma di un "fiasco" creato dai meandri del Tevere. Il centro storico è stato edificato su un terrazzo fluviale del Tevere, la restante parte del territorio comunale ha un andamento collinare verso occidente. Una parte del territorio comunale di Ponzano romano, costituisce un'isola amministrativa che si trova in area golenale del Tevere ed è circoscritta tra i comuni di Sant'Oreste, Civita Castellana e Poggio Sommavilla, frazione di Collevecchio.
Classificazione climatica: zona D, 1828 GR/G
Pare che la sua origine sia proprio collegata al fiume. Il nome del paese deriverebbe secondo alcuni da "pons Jani", ponte di Giano o forse dalla "gens Pontia", famiglia romana proprietaria di una villa e di terreni nella zona.
A partire dall'VIII secolo troviamo i Benedettini insediati nell'Abbazia di S. Andrea in flumine, i quali presero possesso nella metà dell'XI secolo, del "fundus" di Ponzano. Se le prime notizie di Ponzano risalgono all'VIII secolo, epoca in cui tale località appartenne all'Abbazia di Farfa, sempre attraverso le fonti storiche, il primitivo nucleo abitativo risulta già costituito prima della fine del XIII secolo.
Tuttavia all'interno del borgo le tracce monumentali più antiche non sono anteriori al secolo XIV, mentre alcune di esse lasciano intravedere un sistema difensivo di abitazioni fortificate disposte a chiusura dell'abitato. È possibile infatti individuare l'originario borgo di Ponzano, nel periodo etrusco, come un'area con nuclei abitati posti a controllare, sulla sponda destra, l'attività sul fiume acquisito come linea di confine con i Sabini insediati sulla sponda sinistra.
La chiesa sarebbe stata fondata nel VI secolo da Galla figlia di Simmaco, il patrizio ucciso per ordine di Teodorico di cui era stato consigliere. Il monastero sarebbe stato edificato nell'VIII secolo da Carlomanno, fratello di Pipino il Breve e dal 747 monaco del Soratte, ove si era rifugiato dopo aver abbandonato la vita politica.
Sicuramente, dall'VIII secolo i benedettini avviarono un’opera di rinnovamento e valorizzazione del territorio agricolo, rendendo il loro insediamento, in posizione strategica, un punto di riferimento produttivo agevolato dalla presenza di uno scalo fluviale - ora totalmente inagibile - che fece del sito un importante snodo per il controllo dei traffici con la città di Roma.
Nel IX secolo, Sant'Andrea era una delle abbazie imperiali insieme a Santa Maria di Farfa, San Salvatore Maggiore di Rieti e Montecassino.
Nel IX secolo il monastero subì forti danni in seguito alle incursioni saracene e, successivamente, nel 946, fu fortificato con la costruzione delle mura di cinta e di tre torri di difesa, ad opera di Alberico II, una delle quali fu trasformata, all'inizio del XIII secolo, in torre campanaria; il tracciato delle mura è ancora visibile.
Nel 1074, il complesso monastico, insieme ad altre chiese, cenobi, castelli e borghi, divenne proprietà dell'Abbazia di San Paolo fuori le Mura di Roma, a cui tornò dopo un periodo di tempo dal 1285 al 1443, durante il quale fu amministrata da abati commendatari.
Dal 1546 fu di nuovo sottoposta al regime della commenda dei Farnese, finché, dopo un nuovo periodo di autonomia nel XVII secolo, iniziò una fase irreversibile di profonda crisi economica e spirituale del monastero.
Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, a seguito della soppressione di alcuni ordini religiosi e monasteri, l'abbazia divenne fattoria: il degrado e l'incuria provocarono il crollo delle volte di vari ambienti del cenobio, in parte adibiti a stalla.
Nel 1959 fu sottoposta ad un primo restauro che salvò la chiesa ed in minima parte le antiche strutture in gran parte crollate.
L'intero complesso monumentale è stato restaurato in occasione del Giubileo del 2000; i lavori sono terminati nel 2004.
L'abbazia attualmente è sede dell’International Institute of Communication Onlus, ente di formazione che promuove le attività culturali del territorio.
Monastero benedettino di Sant'Andrea in Flumine, dove avrebbe vissuto Benedetto di Sant'Andrea.
Chiesa e convento di San Sebastiano.
Chiesa di San Nicola di Bari.
Chiesa di Santa Maria ad Nives.
Monte Ramiano, sito archeologico.
Località S. Lorenzo, muro in opera reticolata.
Il "Fiasco", meandro del Fiume Tevere.
Sorgente minerale dell'Acqua Forte.
Il comune di Ponzano Romano è zona di produzione della denominazione di origine protetta DOP Soratte Olio extravergine di oliva Soratte
Abitanti censiti
Festa della Zitella.
Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada A1, la SP 20/a collega Ponzano a Filacciano (via tiberina), mentre la SP 30/b collega Ponzano a Sant'Oreste.
Fra il 1906 e il 1932 la località era servita da una fermata, posta in località Cave, della tranvia Roma-Civita Castellana, gestita dalla Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN). Dopo il 1932 la tramvia divenne ferrovia, mantenendo la fermata di Ponzano che, a causa della notevole distanza, ebbe sempre un traffico scarso, fino alla soppressione avvenuta negli ultimi anni.
Dal 1816 al 1870 fece parte della Comarca di Roma, una suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio.
Nel 1872 Ponzano cambia denominazione in Ponzano Romano.
Dal 2013 ha aderito alla Conferenza dei sindaci dell'area Tiberina/Flaminia/Cassia.
Dal 2015 fa parte del Consorzio intercomunale dei servizi e interventi sociali Valle del Tevere insieme ad altri 16 comuni ricandenti nel distretto socio-sanitario 4 della ASL Roma 4.
Valle del Tevere Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ponzano Romano Abbazia di Sant'Andrea in Flumine, su abbaziadisantandrea.com.