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PalaPanini

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Palapanini casamodena
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Il Palazzo dello sport Giuseppe Panini (prima palazzo dello sport di via Divisione Acqui, dal 2010 al 2014 Pala Casa Modena), meglio conosciuto come PalaPanini, soprannominato anche Tempio del volley, è il principale palazzo dello sport della città di Modena e uno dei più importanti impianti sportivi della città e d'Italia. Progettato dall'architetto Vinicio Vecchi e inaugurato nel 1985, è intitolato (dal 1996) a Giuseppe Panini, fondatore - insieme al fratello Benito - del glorioso Gruppo Sportivo Panini, che guidò dal 1966, anno della fondazione, fino al 1993. Utilizzato come impianto casalingo dal Modena Volley, è stato concepito principalmente per la pratica della pallavolo ma è in grado di ospitare altri eventi sportivi come partite di basket, calcio a 5, pattinaggio, tornei di arti marziali. La gestione delle manifestazioni sportive che si tengono all'interno del palazzo è affidata al Modena Volley. Nella struttura si sono tenuti negli anni anche diversi concerti, eventi di beneficenza e spettacoli teatrali. Nell'edificio si trovano gli uffici del Modena Volley, la sede e gli ambulatori di Medicina Sportiva e la sede del CONI provinciale. Il PalaPanini è stato una delle sedi di gioco del Campionato mondiale maschile di pallavolo 2010 e del Campionato mondiale femminile di pallavolo 2014, inoltre ha ospitato diverse gare della World League in diversi anni. Dalla stagione 2010-2011 alla stagione 2013-2014, con il ritorno sulle maglie gialloblù del marchio Casa Modena, il PalaPanini assunse la denominazione di Palazzo dello sport Giuseppe Panini - Casa Modena.

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PalaPanini
Viale Dello Sport, Modena San Lazzaro

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N 44.644779 ° E 10.954013 °
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Indirizzo

Palazzo dello Sport Palapanini

Viale Dello Sport 25
41122 Modena, San Lazzaro
Emilia-Romagna, Italia
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Palapanini casamodena
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Tempio monumentale ai caduti
Tempio monumentale ai caduti

Il Tempio monumentale ai caduti è un memoriale di guerra costruito a Modena, in memoria dei 7237 soldati modenesi caduti durante la prima guerra mondiale. I nomi dei soldati caduti sono incisi in lettere dorate sulle pareti della cripta. La prima pietra fu posta l'8 dicembre 1923, in una cerimonia presieduta dal re Vittorio Emanuele III e da monsignor Natale Bruni, vescovo di Modena. La chiesa, inaugurata il 3 novembre 1929, fu progettata da Domenico Barbanti e Achille Casanova. La decorazione della facciata fu però completata solo nel 1931 con bassorilievi incisi da Adamo e Rubens Pedrazzi. La lunetta della facciata sopra il portale è stata affrescata da Evaristo Cappelli, e raffigura la Resurrezione di Cristo e la Nazione che prende in braccio i soldati morti. La pianta della chiesa è a croce greca, si eleva nella cupola del diametro di 15,8 metri con quattro torri ottagonali agli angoli. Il rosone in vetro colorato è stato disegnato dal milanese Guglielmo Da Re, mentre altri raffiguranti i quattro evangelisti sono di Benedetto Boccolari. Alla cripta si accede tramite una scala centrale. Nella prima cappella a sinistra è sepolto l'arcivescovo Natale Bruni, un medaglione con il suo volto è stato completato da Giuseppe Graziosi. L'altare di destra è dedicato alla Madonna di Lourdes ed è stato realizzato dallo scultore fiorentino Vigni. L'altare maggiore presenta un ciborio in parte opera dei fratelli Pedrazzi. A sinistra dell'ingresso si trova il battistero, la statua in bronzo di San Giovanni Battista è stata scolpita dal Graziosi. A sinistra c'è una cappella dedicata ai caduti durante la conquista dell'Etiopia (1935–37). La Pietà in terracotta fu scolpita da Manfredini.