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Museo di paleontologia (Napoli)

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Complesso Marcellino
Complesso Marcellino

Il Museo di Paleontologia di Napoli è il più recente dei quattro afferenti al Centro musei delle scienze naturali e fisiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Venne istituito nel 1932 anche se già prima di questa data, nell'Ottocento, collezioni fossili erano ospitate nel Real Museo Mineralogico di Napoli. Oggi si trova nel Complesso universitario Santi Marcellino e Festo. Espone diverse collezioni: pesci fossili provenienti da Giffoni Vallepiana, Pietraroia e Castellammare di Stabia, mammiferi (come un cranio di un giovane Elephas antiquus italicus), fossili di vegetali tra cui una palma fossile completa, rettili marini e rettili volanti. Dal 1996 è presente un esemplare fossile molto ben conservato di Allosaurus fragilis proveniente dal Nord America. Sempre per quanto riguarda i dinosauri, troviamo resti di uova, pelle e frammenti ossei nonché calchi dello Scipionyx samniticus (il noto 'Ciro') e del cranio di Oviraptor.

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Museo di paleontologia (Napoli)
Via Giovanni Paladino, Napoli Porto

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Università "Federico II" - Complesso Sede Centrale

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80138 Napoli, Porto
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Luoghi vicini

Palazzo Carafa d'Andria
Palazzo Carafa d'Andria

Il palazzo Carafa d'Andria è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli, ubicato in largo San Marcellino. L'edificio fu eretto nel primo ventennio del XV secolo e, passato alla Confraternita del Monte di Pietà, nel XVI secolo venne rifatto da Giovanni Francesco Mormando in stile rinascimentale. Tuttavia, dal XVII al XIX secolo l'immobile subì notevoli alterazioni e modifiche con la realizzazione, ad esempio, della facciata neoclassica e di una scala ellittica nel cortile. Alla fine dell'Ottocento venne aggiunto un ulteriore piano. L'esterno dell'edificio è quindi caratterizzato dalla facciata neoclassica, suddivisa in due settori: il pian terreno con bugnato liscio è scandito da lesene doriche e il portale racchiuso da quattro colonne tuscaniche, mentre nel settore superiore da lesene ioniche. I prospetti laterali sono impostati su un basamento in piperno risalente al rifacimento Mormandeo ed ingloba resti medioevali dell'originale fabbrica. Nell'interno è visibile un bel cortile cinquecentesco; nell'atrio sono presenti quattro pilastri in piperno sormontati da un arco depresso e due laterali acuti. Inoltre, nel cortile a loggia doppia, oggi murato, si possono notare i pilastri con base ottagonale sormontati da finestre con decorazioni classiche. La scala principale è a doppia tenaglia e raggiunge il piano nobile; sul lato opposto c'è una scala ellittica secentesca. Resti dell'originale struttura si possono osservare in ambienti posti al piano terra. Il palazzo oggi è sede dell’Istituto di Istruzione Superiore “Elena di Savoia”.