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Oratorio della Santissima Vergine Addolorata

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Monti SS Vergine Addolorata
Monti SS Vergine Addolorata

L’oratorio della Santissima Vergine Addolorata è una chiesa sconsacrata di Roma, nel rione Monti, in via Baccina. La chiesetta risale al XVI secolo; in origine era un magazzino per il grano trasformato in oratorio della parrocchia di San Salvatore ai Monti; nel XVII secolo fu intitolata a san Giovanni Battista e annesso ad un conservatorio per neofite. Fu poi affidata all'arciconfraternita dell'Addolorata e dedicata alla Santissima Vergine Addolorata; nel 1826 fu ricostruita la facciata in stile neoclassico. L'Armellini aggiunge che “questo sacello si deve alla pietà e allo zelo del sig. Emmanuele Marini, il quale vi fece porre l'epigrafe: In honorem B. Virginis Perdolentis” (op. cit., p. 248). Dopo l'unità d'Italia (1870) l'oratorio fu sconsacrato; dal 1976 è affidato al Comune di Roma.

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Oratorio della Santissima Vergine Addolorata
Via Baccina, Roma Municipio Roma I

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Via Baccina 42
00184 Roma, Municipio Roma I
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Monti SS Vergine Addolorata
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Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio (Roma)

La chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio è una chiesa di Roma, nel rione Monti, in via del Buon Consiglio all'incrocio con via del Cardello. Questa chiesa, conosciuta in passato anche come San Pantaleo ai Tre Forni o, dopo il 1587, come San Biagio ai Monti (quando un'omonima e vicina chiesa fu distrutta), sembra risalire al XII secolo: infatti, secondo quanto riferisce l'Armellini (p. 145), dietro l'altare vi era un cippo marmoreo con un'epigrafe che ricordava la consacrazione di quell'altare avvenuta sotto il pontificato di Papa Pasquale II nel 1113. L'Huelsen riferisce di un'altra epigrafe, ora perduta, secondo la quale Papa Alessandro III il 23 dicembre 1260 conferma la dedica fatta dal suo predecessore Pasquale II, e nomina la chiesa col titolo di Sancti Pantaleonis in tribus fornis. Secondo la tradizione, in questa chiesa fu tenuto nascosto il corpo del martire San Pantaleo, quando le sue spoglie furono trasportate da Nicomedia a Roma. La chiesa fu officiata dai monaci basiliani di Grottaferrata fino al 1635; fu poi affidata al clero secolare. Nel 1748 essa fu concessa da papa Benedetto XIV all'Arciconfraternita della Beata Vergine del Buon Consiglio, da cui il nome con cui d'ora in avanti la chiesa sarà conosciuta. Oggi la chiesa, ancora affidata all'Arciconfraternita di Maria Santissima del Buon Consiglio, è anche sede dell'Associazione Comboniana “Servizio Emigranti e Profughi”. A Roma vi è un'altra chiesa con lo stesso titolo, nel quartiere Tuscolano, parrocchia dal 1919.