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Castione (Loria)

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Chiesa castione
Chiesa castione

Castione (Castion in veneto) è una frazione del comune di Loria in provincia di Treviso.

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Castione (Loria)
Via De Gasperi, Fonte

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Latitudine Longitudine
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Indirizzo

Via De Gasperi
31037 Fonte
Veneto, Italia
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Chiesa castione
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Luoghi vicini

Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (Rossano Veneto)
Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (Rossano Veneto)

La chiesa di Natività della Beata Vergine Maria, nota anche con il titolo di duomo, è la parrocchiale di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza e diocesi di Padova; fa parte del vicariato di Cittadella. La prima citazione dell'ecclesia de Roxano risale al 1297 ed è contenuta in una decima papale; ulteriori menzioni si ritrovano in atti datati 1395, 1431 e 1476, dai quali si apprende che essa versava dei tributi alla pieve di Santa Maria di Bassano del Grappa. Grazie alla relazione della visita pastorale del 3 giugno 1537 si apprende che la chiesa rossanese era nel frattempo diventata parrocchiale. Nella notte del 10 agosto 1719 l'edificio andò distrutto a causa di un rovinoso incendio; si decise allora di costruire il nuovo luogo di culto a pochi metri da quello antico. I lavori iniziarono nello stesso anno forse su progetto di Giorgio Massari e la chiesa, sebbene non ancora terminata in ogni sua parte, venne benedetta il 15 dicembre 1722 dal vicario diocesano don Lelio Contesino. La struttura poté dirsi del tutto completa nel 1746 e il 16 ottobre del medesimo anno fu consacrata dal vescovo di Vicenza Antonio Marino Priuli; venne elevata alla dignità arcipretale nel 1761. Il 1º maggio 1818 papa Pio VII, con la bolla De salute Dominici gregis, aggregò la parrocchia alla diocesi di Padova; la chiesa fu ampliata nel 1908 e in quell'occasione si procedette alla ricostruzione della facciata. La parrocchiale venne ristrutturata nel 1975 e il 2 febbraio 1981 ricevette il titolo di duomo; nel 1994 si provvide a restaurare la torre campanaria e nel 2005 la facciata. La facciata della chiesa, rivolta a ponente, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da quattro lesene; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso timpanato, mentre quello superiore è caratterizzato da quattro nicchie ospitanti le statue degli Evangelisti e sovrastato dal fastigio, che è affiancato da volute e coronato dal frontone triangolare. Annesso alla parrocchiale si erge su un alto basamento a scarpa il campanile a pianta quadrata, che misura un'altezza di 37 metri; la cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla guglia piramidale poggiante sul tamburo base ottagonale. L'interno dell'edificio si compone di un'unica ampia navata a pianta rettangolare con angoli smussati, sulla quale si affacciano le cappelle laterali, introdotte da sesto archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione sopra il quale si imposta la volta a botte ribassata e lunettata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside quadrata. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la tela con soggetto il Martirio di sant'Eurosia di Jaca, gli affreschi raffiguranti la Resurrezione di Gesù Cristo e Gesù Cristo e la Samaritana, il dipinto ritraente il Battesimo di Cristo e la pala che rappresenta l'Adorazione dei magi. Rossano Veneto Diocesi di Padova Parrocchie della diocesi di Padova Regione ecclesiastica Triveneto Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Natività della Beata Vergine Maria Parrocchia di NATIVITA' DELLA BEATA VERGINE MARIA, su pmap.it. URL consultato il 18 luglio 2022.

Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Loria)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Loria)

La chiesa di San Bartolomeo Apostolo è la parrocchiale di Loria, in provincia e diocesi di Treviso; fa parte del vicariato di Castello di Godego. Da un documento del 972 s'apprende che l'imperatore Ottone I donò Loria al vescovo di Frisinga.Grazie a un altro documento, datato 1152, si conosce che la chiesa di Loria, compresa nella diocesi di Treviso, era cappella succursale della pieve di Bessica.Questa chiesetta, già intitolata alla Vergine Maria, il 24 agosto del 1260 venne ridedicata a san Bartolomeo Apostolo.Nel XVII secolo l'edificio fu rifatto per volontà del pievano Zuane Piloni; nel 1685 fu dotato d'un nuovo altare intitolato alla Madonna del Rosario.Il 1º giugno 1777 la consacrazione venne impartita dal vescovo di Treviso Paolo Francesco Giustinian.Nel 1815 la chiesa divenne parrocchiale, per la scissione dell'antichissima pieve di Bessica.Tra il 1886 e il 1903 la struttura fu ampliata mediante la realizzazione delle due navate laterali, volute dall'allora parroco don Giovanni Bonazza; vennero pure poste due statue sulla facciata, ma il vescovo Sebastiano Soldati le fece rimuovere perché le riteneva indecenti per un luogo sacro. Tra il 2007 e il 2008 fu restaurato l'organo del 1865 posto in controfacciata; nel 2010 compiendo alcuni lavori di ristrutturazione, furono scoperti i resti dell'antico campanile e venne alla luce un affresco di epoca cinque-seicentesca raffigurante la Madonna in trono con Bambino e con San Sebastiano e San Rocco. La facciata è in stile neoclassico; presenta quattro lesene con capitelli ionici sopra i quali vi è il timpano triangolare. Inoltre, è caratterizzata dalle statue dei santi Antonio da Padova, Domenico, Bartolomeo Apostolo, Caterina e Francesco. L'interno è a tre navate; opere di pregio qui conservate sono gli altari laterali della Madonna col Bambino e della Croce e gli affreschi raffiguranti la Glorificazione di San Bartolomeo Apostolo e San Biagio che prega per la guarigione e di un bambino muto. Loria Diocesi di Treviso Parrocchie della diocesi di Treviso Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Bartolomeo Apostolo Parrocchia di SAN BARTOLOMEO APOSTOLO, su parrocchiemap.it. URL consultato il 25 aprile 2020. LORIA S. Bartolomeo Apostolo , su diocesitv.it. URL consultato il 25 aprile 2020.

San Zeno (Cassola)
San Zeno (Cassola)

San Zeno (San Xen in veneto) è una frazione del comune di Cassola in provincia di Vicenza in Italia. Dall'ultimo censimento risulta avere 2 500 abitanti. Il paese è noto per la coltivazione dell'asparago bianco di Bassano del Grappa; a base di questo prodotto si svolge una manifestazione enogastronomica tra la fine di aprile e i primi di maggio in cui si possono gustare molte pietanze a base di asparagi. San Zeno si trova nella pedemontana vicentina a circa 7 km dall'imbocco del Canale di Brenta; il centro del paese si trova a 109 metri sul livello del mare. Fa parte dell'area urbana di Bassano del Grappa dal cui centro dista 4,5 km. Ne dista 3,5 da Cassola e 3 da Rosà. Il popolamento dell'area di San Zeno risale al Quattrocento, mentre la chiesa risale al XIV secolo cioè all'epoca della signoria Scaligera; la devozione per questo santo viene probabilmente da Verona. Si sa che nel 1427 intorno alla chiesa viveva una piccola comunità e che il territorio paesano apparteneva alla parrocchia del Duomo di Bassano, del cui comune era all'epoca una circoscrizione. Nel Cinquecento il villaggio venne annesso al comune di Rosà. Nel 1610 venne istituita la parrocchia; il villaggio contava allora 250 abitanti che salirono a 450 nel 1645; negli anni 1630-31 fu colpito da un'epidemia di peste e negli anni seguenti da frequenti carestie. Nel 1853, dopo 300 anni di appartenenza al comune di Rosà, fu incorporato in quello di Cassola. Nel 1918, durante la prima guerra mondiale, il paese fu martoriato due volte da più di cento granate. Nel 1955 la parte nord del comune di Cassola, allora appartenente al territorio della parrocchia di San Zeno, fu scorporata dando origine alla frazione di San Giuseppe. L'edificio di maggior rilievo del paese è la chiesa parrocchiale. Si sa che a San Zeno fu edificata nel 1607 una chiesa, la quale divenne parrocchiale nel 1610. L'attuale parrocchiale è frutto di un rifacimento condotto nel 1746. Nel 1900 fu realizzato il campanile e, tra il 1907 ed il 1909, la chiesa subì un intervento di ampliamento.