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Strage della Questura di Milano

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Strage Questura Milano
Strage Questura Milano

La strage della questura di Milano fu un attentato terroristico avvenuto in Italia il 17 maggio 1973, ad opera di Gianfranco Bertoli, in conseguenza del quale 4 persone persero la vita e 52 rimasero ferite.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Strage della Questura di Milano (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Strage della Questura di Milano
Via Fatebenefratelli, Milano Brera

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.473 ° E 9.192167 °
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Indirizzo

Palazzo della Questura (Collegio Longone / Collegio dei Nobili / Collegio dela Beatissima Vergine Maria)

Via Fatebenefratelli 11
20121 Milano, Brera
Lombardia, Italia
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Sito web
lombardiabeniculturali.it

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Strage Questura Milano
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Luoghi vicini

Via Manzoni
Via Manzoni

Via Manzoni è una via del centro di Milano facente parte del cosiddetto Quadrilatero della moda e considerata una delle zone più lussuose, oltreché uno dei maggiori centri dello shopping dell'alta moda mondiale. Via Manzoni inizia in piazza della Scala e termina in corrispondenza degli archi di Porta Nuova. La via fu immediatamente intitolata ad Alessandro Manzoni il giorno stesso della sua morte, il 22 maggio 1873; motivo dell'intitolazione fu che lo scrittore abitava nella vicinissima via Morone al n. 1168 (ora n.1) in una casa acquistata nel 1814 e il cui giardino quasi vi si affacciava. Prima della morte del Manzoni la via era chiamata nel tratto da piazza della Scala all'incrocio fra via Croce Rossa e via Montenapoleone Corsia del Giardino, e dall'incrocio stesso agli archi di Porta Nuova Corso di Porta Nuova. Nell'Ottocento era considerata la strada più lussuosa di Milano e d'Europa. Sul lato destro: al n. 2 e 4 palazzo della Banca Commerciale Italiana, costruito dal 1905 al 1911 su progetto di Luca Beltrami, ora sede delle Gallerie d'Italia - Milano; al n. 6 e 8 palazzo Brentani al n. 10 palazzo Anguissola al n. 12 il Museo Poldi Pezzoli, costruito dal 1853 al 1854 su progetto di Giuseppe Balzaretto. al n. 18 palazzo Olivazzi al n. 26 la chiesa di San Francesco di Paola al n. 28-32 palazzo Gallarati Scotti al n. 40-42 il complesso che comprende la galleria e il Cinema-Teatro Manzoni, costruito tra il 1947 e il 1950 sulle rovine del palazzo Melzi (palazzo Meli Lupi di Soragna), distrutto dai bombardamenti del 1943 Sul lato sinistro: al n. 7 l'Hotel Continentale al n. 21 un edificio per uffici, costruito nel 1929 su progetto di Antonio Carminati; al n. 29 il Grand Hotel et de Milan, costruito dal 1864 al 1865 su progetto di Andrea Pizzala; al n. 31 l'Armani Hotel in un palazzo per uffici, abitazioni, negozi e cinematografo, costruito dal 1947 al 1948 su progetto di Enrico Agostino Griffini; al n. 41 e 41a palazzo Borromeo d'Adda Montenapoleone Maurizio Grandi, Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Zanichelli, 1980. ISBN 8808052109. Giuliana Gramigna, Sergio Mazza, Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Hoepli, Milano 2001. ISBN 88-203-2913-1. Quadrilatero della moda Via della Spiga Via Monte Napoleone Corso Venezia Piazza della Scala Porta Nuova (medievale, Milano) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su via Manzoni Via Manzoni, su milanofree.it.

Palazzo Landriani (Milano)
Palazzo Landriani (Milano)

Palazzo Landriani è un palazzo storico di Milano, situato in via Borgonuovo n. 25. Il palazzo è attualmente sede dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Il palazzo, di origine precedente al XVI secolo, fu costruito dalla famiglia Bossi, che lo vendette alla famiglia dei Landriani: nella prima metà del Cinquecento un incendio distrusse quasi completamente il palazzo, che venne riedificato su progetto di Cesare Cesariano, a cui è stato possibile attribuire l'opera solo grazie all'analisi di alcuni suoi progetti. Il palazzo fu rimaneggiato nel XVII secolo quando il palazzo passò in proprietà degli Imbonati, è tuttavia ben visibile e conservato, sulla parte sinistra della facciata, il prospetto originale cinquecentesco. Come appena specificato, il fronte si divide in due parti: sulla sinistra si trova la parte cinquecentesca originale della facciata scandita al pian terreno da lesene di ordine dorico mentre al piano superiore sono presenti finestre con decorazione in cotto e timpani triangolari. La parte secentesca si presenta più sobria, con il balcone in ferro battuto come unico elemento decorativo di spicco. All'interno è presente un porticato di gusto bramantesco con colonne di ordine corinzio: su una delle pareti del porticato erano un tempo presenti degli affreschi di Bernardino Luini, staccati e oggi conservati alla Pinacoteca di Brera. Tra gli elementi interni degni di nota si possono citare gli affreschi attribuiti a Cesare Cesariano nella Sala del Centenario raffiguranti segni zodiacali. Ville e palazzi di Milano Palazzo Landriani, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.