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Palazzo Carignani di Novoli

Palazzi di Napoli
Palazzo Carignani di Novoli Portale
Palazzo Carignani di Novoli Portale

Il Palazzo Carignani di Novoli è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli, situato in via Solitaria. Il palazzo venne certamente costruito nella seconda metà del XVI secolo. Nel 1579 apparteneva al nobile spagnolo Gio. Ruiz de Macheda che successivamente lo diede in dote alla figlia Vittoria che si sposò con il cavaliere Francisco Morales. Nel 1612 il di loro figlio, Alonso Morales de Macheda, vendette il palazzo con il giardino a tal De Marino. Nei decenni successivi si verificarono ulteriori cambi di proprietà, cosa testimoniata dalla Relazione censuaria dei suoli della Collina di Pizzofalcone pubblicata da Antonio Galluccio nel 1689. Infatti all'epoca il palazzo con il giardino era del Monastero di San Luigi di Palazzo. Nuove notizie ci pervengono dalla metà del secolo seguente, quando, appena acquistato dal primo duca di Novoli, Francesco Carignani (1692-1767), venne sottoposto a un radicale rinnovamento (di cui abbiamo attestazione tramite una serie di documenti di pagamento del 1752-1753) che fruttò il pregevole portale d'ingresso in piperno, sormontato dallo stemma familiare, e la scala di rappresentanza (il cui disegno è attribuito da qualcuno al Vanvitelli, senza che ci sia una qualsiasi attestazione documentaria che supporti tale ipotesi). Nella Mappa del Duca di Noja del 1775 il palazzo si mostra con il cortile aperto sul giardino triangolare che costeggia il vicino Largo della Croce (oggi Piazzetta Salazar). Ulteriori e definitivi cambiamenti si ebbero dopo il 1815 con la creazione della Basilica di San Francesco di Paola e del suo colonnato. Per compensare il dislivello tra la nuova piazza e il Largo della Croce si decise di costruire le Rampe della Paggeria con la conseguente espropriazione di gran parte del giardino del palazzo. Infine, attraverso la visione di immagini tardo-ottocentesche della piazza, possiamo notare come esso abbia avuto (probabilmente nel primo quarto del '900) la sopraelevazione di un piano. Il palazzo è attualmente un condominio privato, totalmente vincolato dalla Sovrintendenza di Napoli.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Carignani di Novoli (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Carignani di Novoli
Vico Solitaria, Napoli San Ferdinando

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Palazzo Carignani di Novoli Portale
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Luoghi vicini

Palazzo del convento dell'Egiziaca a Pizzofalcone
Palazzo del convento dell'Egiziaca a Pizzofalcone

Il palazzo del convento dell'Egiziaca a Pizzofalcone è un palazzo monumentale di Napoli, situato in via Egiziaca a Pizzofalcone, sull'omonima collina, nel quartiere San Ferdinando. Si ha traccia di documenti di compravendita del palazzo già nel maggio 1580. Il convento di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone ebbe origine nella prima metà del '600, grazie a cinque suore di Sant'Agostino di nobile famiglia: Teresa Tocco, Maria Francesca Lombardo, Eustachia Caracciolo, Eugenia Mattadara e Dorotea Severino. Queste cinque sorelle lasciarono il monastero di Santa Maria Egiziaca Maggiore (Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella) per trasferirsi sulla collina di Pizzofalcone per fondarvi un nuovo convento più rispondente alle regole di vita in clausura . Nel 1639 le suore agostiniane occuparono un palazzo con giardino in via Egiziaca a Pizzofalcone. Il palazzo edificato nel secolo precedente da Don Luigi de Toledo e lo trasformarono in convento con annessa una piccola chiesa. Il nome di via Egiziaca a Pizzofalcone deriva proprio dall'insediamento delle suore agostiniane, devote di Santa Maria Egiziaca, su questa strada. Nel 1648 il complesso fu ampliato grazie alle elargizioni del viceré Don Giovanni d'Austria. La piccola chiesa contigua al convento venne rifondata. I lavori di quella che diventerà la Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone furono affidati all'architetto Cosimo Fanzago. Per vari problemi l'opera fu terminata solo nel 1716 sotto la direzione dell'architetto Arcangelo Guglielmelli. Le monache agostiniane vissero in clausura nel complesso di Pizzofalcone fino a quando l'ordine fu soppresso, nel 1808. Oggi il palazzo è adibito ad uso residenziale.