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Complesso monastico di Suor Orsola Benincasa

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Complesso monastico unisob
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Il complesso monastico di Suor Orsola Benincasa è tra i più vasti complessi architettonici di Napoli; si estende su di una superficie di 33000 m² e si erge nel centro storico, in via Suor Orsola 10. La struttura, in realtà, è una vera e propria abbazia di grandi dimensioni, caratterizzata da due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo, da due chiese, chiostri e i giardini pensili.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Complesso monastico di Suor Orsola Benincasa (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Complesso monastico di Suor Orsola Benincasa
Corso Vittorio Emanuele, Napoli Montecalvario

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Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" - Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione

Corso Vittorio Emanuele
80135 Napoli, Montecalvario
Campania, Italia
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Complesso monastico unisob
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Luoghi vicini

Chiesa di Santa Maria della Concordia
Chiesa di Santa Maria della Concordia

La chiesa di Santa Maria del Carmine alla Concordia è una delle chiese storiche di Napoli, posta ai margini dell'omonima piazzetta. L'edificio venne eretto nel 1556 su disegno del padre carmelitano Giuseppe Romano e subì un rifacimento nel XVIII secolo per opera dell'architetto Giovan Battista Nauclerio. Nel 1735 fu operativo Nicola Tagliacozzi Canale nella progettazione di opere di falegnameria. Presso la porta della sacrestia vi è un dipinto raffigurante la San Girolamo con San Michele, attribuita a Giovanni Bernardino Azzolino. A sinistra dell'ingresso c'è la tomba di Gaspare Benemerino, figlio dell'africano re di Fès, deceduto nel 1641, il quale, come è ricordato nella lapide, si era convertito, rinunciando al trono paterno, per militare nelle file di Filippo III di Spagna. Nelle cappelle laterali sono collocate opere d'arte di discreto interesse, tra le quali vanno segnalate delle tele realizzate da Andrea Miglionico, da Paolo De Matteis (I Santi Alberto, Angelo martire e Nicola e la Madonna del Carmelo in sacrestia) e dalla bottega di quest'ultimo. Di notevole interesse architettonico è la facciata del Settecento, realizzata su un alto basamento di piperno a sua volta sovrastato da due coppie di lesene composite; su queste ultime termina un articolato sistema decorativo a volute. Essa ha beneficiato di un radicale restauro in anni recenti dopo un incendio avvenuto durante una celebrazione liturgica.

Museo d'arte della fondazione Pagliara
Museo d'arte della fondazione Pagliara

Il Museo d'arte della Fondazione Pagliara è un museo di Napoli (non aperto al pubblico), annesso all'Istituto Suor Orsola Benincasa, ente culturale di primaria importanza della città. Le suore dell'Istituto vennero in possesso delle opere d'arte nel 1947, grazie a una donazione delle sorelle del defunto Rocco Pagliara, scrittore napoletano e, alcuni anni dopo (1952) fu completato l'allestimento museale, con una serie di sale, con arredi e opere del periodo XVI-XIX secolo. La collezione artistica è costituita di raccolte di dipinti (in gran parte di piccolo formato) di pittori italiani e stranieri, sculture in marmo, gesso e terracotta, mobili, ceramiche locali ed europee, incisioni e tessuti. Tra le numerose decine di dipinti dei secoli XVI, XVII e XVIII vanno menzionati per importanza: Le stimmate di San Francesco di El Greco, Tobiolo e l'angelo di Claude Lorrain, il contadino in riposo attribuito a Michael Sweerts (diffusore del movimento dei bamboccianti), la Madonna del Rosario e santi domenicani di Luca Giordano (bozzetto della grande pala d'altare della Chiesa del Rosario alle Pigne), l'Ester e Assuero di Bernardo Cavallino, la Sacra famiglia con San Giovannino attribuita a Cesare Fracanzano, il Paesaggio con figure del francese Jean-Baptiste Camille Corot, il Ritratto di Maria Carolina di Angelica Kauffman, Giorgio IV e i suoi ammiragli di Joshua Reynolds, il Ritratto di dama di Orazio Solimena, l'Autoritratto di Paolo De Majo, il Baccanale di Giacomo del Pò, il Re David di Sebastiano Conca e il San Giuseppe e il Gesù Bambino di Giuseppe Bonito. Discretamente consistente è la presenza di opere di importanti artisti napoletani e meridionali dell'Ottocento, come: Domenico Morelli, Paolo Vetri, Eduardo Dalbono, Giuseppe Casciaro, Federico Rossano, Vincenzo Caprile, Edoardo Monteforte, Gaetano Esposito, Giacinto Gigante, Consalvo Carelli (pittori), Vincenzo Gemito, Francesco Jerace, Achille D'Orsi, Nicola Renda e Tommaso Solari (scultori).