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Chiesa di San Pantaleone (Napoli)

Chiese dedicate a san Pantaleone martireChiese sconsacrate di NapoliSenza fonti - chiese della CampaniaSenza fonti - luglio 2017
San Pantaleone
San Pantaleone

La chiesa di San Pantaleone è un luogo di culto di Napoli, situato nei quartieri Spagnoli, in via San Pantaleone.

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Chiesa di San Pantaleone (Napoli)
Via San Pantaleone, Napoli San Ferdinando

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Chiesa di San Pantaleone

Via San Pantaleone
80132 Napoli, San Ferdinando
Campania, Italia
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San Pantaleone
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La chiesa di Santa Maria del Carmine alla Concordia è una delle chiese storiche di Napoli, posta ai margini dell'omonima piazzetta. L'edificio venne eretto nel 1556 su disegno del padre carmelitano Giuseppe Romano e subì un rifacimento nel XVIII secolo per opera dell'architetto Giovan Battista Nauclerio. Nel 1735 fu operativo Nicola Tagliacozzi Canale nella progettazione di opere di falegnameria. Presso la porta della sacrestia vi è un dipinto raffigurante la San Girolamo con San Michele, attribuita a Giovanni Bernardino Azzolino. A sinistra dell'ingresso c'è la tomba di Gaspare Benemerino, figlio dell'africano re di Fès, deceduto nel 1641, il quale, come è ricordato nella lapide, si era convertito, rinunciando al trono paterno, per militare nelle file di Filippo III di Spagna. Nelle cappelle laterali sono collocate opere d'arte di discreto interesse, tra le quali vanno segnalate delle tele realizzate da Andrea Miglionico, da Paolo De Matteis (I Santi Alberto, Angelo martire e Nicola e la Madonna del Carmelo in sacrestia) e dalla bottega di quest'ultimo. Di notevole interesse architettonico è la facciata del Settecento, realizzata su un alto basamento di piperno a sua volta sovrastato da due coppie di lesene composite; su queste ultime termina un articolato sistema decorativo a volute. Essa ha beneficiato di un radicale restauro in anni recenti dopo un incendio avvenuto durante una celebrazione liturgica.

Chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite Spagnole
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La chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite Spagnole (o Maddalenella degli Spagnoli) è una chiesa monumentale di Napoli. Il complesso ha ricevuto l'attuale intitolazione nel 1634, quando per volere della contessa di Monterrey, Leonor María de Guzmán viceregina di Napoli, vi furono spostate le ospiti di un vicino conservatorio. L'istituto, che aveva in origine sede in una strada di via Toledo, è stato eretto alla fine del XVII secolo dalla nobildonna Isabella de Alarcón y Mendoza, per ospitarvi sue giovani compatriote convertitesi al mondo cattolico. Proprio qui, come viene ricordato dall'iscrizione del 1685 posta ai lati dell'ingresso, ha trascorso tutta la vita la benefattrice Anna Zevallos, che prese il velo col nome di suor Angelica di San Giuseppe. Nel 2015 si è provveduto a restaurare la facciata e a impermeabilizzare il tetto, al fine di bloccare le infiltrazioni. Attualmente si stanno conducendo lavori di messa in sicurezza della cupola e della navata. La facciata è molto semplice, si presenta con forme classiche evidenziate dalle quattro lesene con capitello ionico, dal frontone e dai due tondi con rilievi. Alle spalle dell'altare maggiore vi sono tre tele del XVII secolo, raffiguranti: Il Crocifisso con la Maddalena di ignoto artista, e la Madonna del Rosario e Il Battesimo di Cristo del giordanesco Nicola Russo. Sugli altari laterali trovano posto tre quadri di Ferdinando Marcelli e la Madonna della Cintola, scultura lignea di Francesco Citarelli.