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Roncogno

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Roncogno da Casalino
Roncogno da Casalino

Roncogno è una frazione del comune di Pergine Valsugana in provincia autonoma di Trento. Roncogno è stato un comune italiano istituito nel 1920 in seguito all'annessione della Venezia Tridentina al Regno d'Italia. Nel 1929 è stato aggregato al comune di Pergine Valsugana. Situato a 500 m.s.l.m. Chiesa di Sant'Anna, attestata nel 1506, restaurata nel 1799 e poi due volte nella seconda metà del Novecento. Batteria Roncogno Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roncogno Roncogno - STORIA DEI COMUNI, Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia, su elesh.it. URL consultato il 5 dicembre 2017.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Roncogno (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Roncogno
Piazza di Sant'Anna, Comunità Alta Valsugana e Bersntol

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Piazza di Sant'Anna

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38057 Comunità Alta Valsugana e Bersntol
Trentino-Alto Adige, Italia
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Roncogno da Casalino
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Luoghi vicini

Chiesa di Sant'Anna (Pergine Valsugana)
Chiesa di Sant'Anna (Pergine Valsugana)

La chiesa di Sant'Anna è la parrocchiale a Roncogno, frazione di Pergine Valsugana che risale al XVI secolo. La prima citazione documentale di questo edificio religioso si trova in una pergamena del 1506; vi si fa riferimento alla sua costruzione o ricostruzione. La solenne consacrazione fu officiata da Michele Iorba, vescovo suffraganeo, nel 1514. Nel 1532 venne eretta la torre campanaria. Oltre due secoli più tardi, nel 1794, le fu concessa la custodia eucaristica e pochi anni dopo, alla fine del secolo, venne ristrutturata. Importanti lavori di ampliamento iniziarono nel XX secolo. Nel 1901 la navata venne prolungata dopo l'abbattimento della precedente facciata e della sacrestia, e vennero erette due cappelle nelle pareti laterali. Subito dopo la chiesa venne benedetta e due anni più tardi fu consacrata. Attorno alla metà del secolo gli interni vennero decorati, e venne elevata a dignità di parrocchia nel 1959. Intanto una delle cappelle laterali venne dedicata alla titolare e vi fu posizionata la statua di sant'Anna. A partire dal 1968 l'edificio fu oggetto di restauri conservativi ed aggiornamenti strutturali, liturgici ed impiantistici, in particolare venne sistemato l'impianto per il riscaldamento, furono riviste torre campanaria e coperture, vennero sostituite le grandi vetrate e, nella navata, fu rifatto il pavimento e vennero tinteggiate le pareti. Roncogno Pergine Valsugana Arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Anna Chiesa di Sant'Anna - Roncogno, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 30 novembre 2019.

Aeroporto di Cirè

L'aeroporto di Cirè (in tedesco: Flughafen Cirè) era un aeroporto militare austro-ungarico, poi italiano, oggi non più esistente, posto a quota 440 m s.l.m. nei pressi dell'omonimo paese. Si trova a 3 km da Pergine Valsugana, nelle vicinanze delle pendici del Monte Marzola (1 096 m) e del Monte Celva (998 m), dominata a sud dalla Cima Vezzena (1 908 m) e a ovest dal Gruppo di Brenta e dal Monte Calisio (1 097 m) Durante la prima guerra mondiale il Trentino divenne la retrovia del fronte austro-ungarico che si contrapponeva a quello italiano dal Cevedale fino alla Marmolada, passando attraverso imponenti gruppi montuosi quali l'Adamello, il Pasubio, l'Altopiano di Folgaria e l'Altopiano di Asiago. Fu un fronte aspro, difficile per uomini e mezzi, in cui si svolsero molte sanguinose battaglie, oltre ai morti dovuti alla cosiddetta "Guerra Bianca". Nelle immediate retrovie degli altipiani, all'inizio della Valsugana in località Cirè di Pergine a circa 400 metri sul livello del mare, la neonata Imperial-Regia Aviazione (k.u.k. Luftfahrtruppen) costruì uno dei suoi più importanti aeroporti, ubicato in una posizione strategica quasi baricentrica all'intero fronte su cui doveva operare, contrapponendosi da parte italiana, anche se in posizione meno felice, a quello di Thiene. Negli hangar dell'aeroporto militare austro-ungarico stazionavano 42 aerei da guerra usati per la ricognizione o per bombardare le linee italiane poco distanti, giù, verso l'altopiano delle Vezzene, Vicenza, Verona, Bassano del Grappa. Nel gennaio 1918 fu istituito a Cirè il Fliegeretappenpark 11 (abbreviato Flep 11), trasformato poi nel maggio 1918 nel Fliegerpark 7 (abbreviato Flip 7 e letteralmente parco aeronautico 7). Questi parchi erano unità di manutenzione per le squadriglie che dovevano garantire un certo numero d'aeroplani sempre pronti per il decollo. Nell'aeroporto di Cirè di Pergine operarono due famose squadriglie dell'I.R. Aviazione, la Flik 24 e la Flik 55J, in cui furono destinati a incontrarsi tre dei più famosi assi che militarono con essa: Josef von Maier e Julius Arigi (austriaci) nonché Josef Kiss (ungherese). Fu incendiato nel 1918 nel corso della ritirata. L'ultimo decollo di un aereo, fu nel 1985, usando l'asfalto della Strada statale 47 della Valsugana, non ancora aperta al traffico. Nei locali pubblici della zona quali bar, ristoranti, ecc, si possono ammirare le fotografie storiche dell'aeroporto e degli assi dell'aviazione che vi operarono. Sulle cortecce degli alberi adulti sui colli vicini, si possono ancora notare i segni inflitti dalle mitragliatrici degli aerei. Josef Kiss Julius Arigi Georg Kenzian Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aeroporto di Cirè Apt Valsugana, su valsugana.info. Comune di Pergine Valsugana, su comune.pergine.tn.it.

Chiesa di San Martino (Pergine Valsugana)
Chiesa di San Martino (Pergine Valsugana)

La chiesa di San Martino è la parrocchiale di Costasavina, frazione di Pergine Valsugana in Trentino. Risale al XVII secolo. Quando venne eretta la primitiva chiesa a Costasavina, entro la metà del XVII secolo, venne dedicata a Vittore e Corona. La prima citazione dell'edificio è su un documento che risale al 1629 e durante la visita pastorale del 1642 la chiesa venne definita come quasi ultimata. La sua consacrazione solenne venne celebrata nel 1656. La torre campanaria venne eretta nel 1754. Dagli atti visitali del XVIII secolo venne registrata la mutazione di intitolazione, che dal 1782 in avanti fu per San Martino, vescovo di Tour. Ottenne dignità curiaziale nel 1783, ed ebbe la concessione del fonte battesimale e della custodia dell'Eucaristia. Durante gli anni trenta venne completamente ricostruita e, nel 1934, venne benedetta. Ottenne dignità parrocchiale nel 1959. La solenne consacrazione dell'altar maggiore e della chiesa, dopo l'adeguamento liturgico, venne celebrata dall'arcivescovo Alessandro Maria Gottardi nel 1982. Nell'abside è conservata la pala d'altare storica del XVII secolo mentre la Via Crucis risale al secolo successivo. Il fianco della chiesa verso il camposanto mantiene l'antico portale in stile rinascimentale. Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, SBN IT\ICCU\TSA\1415530. Costasavina Pergine Valsugana Parrocchie dell'arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Martino Chiesa di San Martino - Costasavina, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 29 gennaio 2020.

Batteria Cimirlo
Batteria Cimirlo

La batteria Cimirlo (in tedesco Cimirlo Batterie) è una delle fortezze austro-ungariche facente parte della Fortezza di Trento (Festung Trient). Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano. La batteria sorge al di sotto della gemella batteria Roncogno alla quota di 697 m s.l.m. da dove riusciva a tenere sotto il suo controllo il fianco sinistro della valle del Fersina. Purtroppo già ad inizio della prima guerra mondiale, ovvero nel 1915, venne parzialmente demolita in quanto considerata di concezione antica e la prova sta in alcune macerie disposte lungo la strada che porta alla fortificazione. Attorno al forte vennero invece scavate trincee, alcune di queste portavano al forte Roncogno. Inoltre era in grado di comunicare mediante segnali visibili con le altre fortezze in vista. Edificata come l'opera gemella su pietre squadrate reperite in loco, all'ingresso si trovavano gli alloggiamenti, cinque a destra e tre a sinistra in grado di ospitare 155 soldati. Proseguendo, a sinistra si incrociavano la cucina e 2 magazzini per i viveri mentre a destra gli alloggi per ufficiali, depositi per le munizioni e i bagni. Sui lati della fortificazione erano poste alcune feritoie per la difesa da vicino, mentre quello posto a sud-ovest era armato con i tre cannoni da 150 mm collocati. L'artiglieria era tutta esposta all'aperto, precisamente in barbetta e consisteva in: 3 cannoni da 150 mm in barbetta; 3 cannoni da 70 mm in barbetta. Una seconda fonte riferisce invece che l'armamento era invece costituito da 6 cannoni da 12 cm e 4 M75 da 9 cm. Mentre una terza scrive che era previsto un armamento di 10 cannoni da 9 cm M75/96 F.K. Per accedere al forte vi sono due possibilità: la prima da Trento, si seguono le indicazioni stradali per Povo e da lì verso il passo del Cimirlo; lasciata lì la macchina si tratta di svalicare solamente. altra possibilità è da Pergine Valsugana, ovvero dalla sua frazione di Roncogno. Da li, lasciata la macchina alla fine della via degli Alpini, si percorre il sentiero per la Marzola. Dopo circa venti minuti vi è un bivio: la prima strada conduce sul "sentiero storico" mentre l'altra è una stradina. Entrambe conducono al forte. Fortezza di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su batteria Cimirlo

Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista (Pergine Valsugana)
Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista (Pergine Valsugana)

La chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista è la parrocchiale nella frazione di Madrano a Pergine Valsugana. Risale al XV secolo. Le prime fonti documentali che citano la chiesa risalgono al 1450 e sono relative alla consacrazione di un altare celebrata dal vescovo di Feltre Jacopo Zeno. Ebbe dignità curiaziale dal 1718; tra il 1765 e il 1779 venne completamente riedificata. Venne consacrata da Andrea Benedetto Ganassoni, arcivescovo ad personam di Feltre, nel 1782. Nei primi anni del XIX secolo gli interni vennero impreziositi da tre nuovi altari in marmo e nel 1849 venne ultimata la sopraelevazione della torre campanaria che era stata già progettata ma non realizzata per mancanza di fondi. Tra il 1860 ed il 1886 fu parzialmente rifatto il pavimento della navata e venne posta una nuova copertura a forma di cupola al campanile. Con l'inizio del secolo successivo si rifece la copertura del tetto, vennero rivisti la pavimentazione della sala e l'intonacatura degli interni inoltre vennero restaurate le decorazioni a stucco. Venne elevata a dignità di parrocchia nel 1919 dal vescovo di Trento Celestino Endrici. Nel 1986 la chiesa fu oggetto di nuovi restauri conservativi che portarono a rifare la copertura del tetto, a rivedere ancora gli intonaci e gli stucchi e a sistemare il sagrato. L'ultimo ciclo di interventi si è avuto tra 2007 e 2017. Sono state rimosse le balaustre presbiteriali per realizzare l'adeguamento liturgico, si è modificata la pavimentazione e si è provveduto a consolidare la struttura della torre campanaria che nel 2015 aveva mostrato problemi nell'intonaco. Madrano Pergine Valsugana Valsugana Arcidiocesi di Trento Martirio di San Giovanni Battista Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista - Madrano, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 12 dicembre 2019.

Biotopo Lago Pudro
Biotopo Lago Pudro

Il Biotopo Lago Pudro è un'area naturale protetta del Trentino-Alto Adige istituita nel 1987. Occupa una superficie di 12,88 ha nella Provincia autonoma di Trento. Come si evince dal nome, il Lago Pudro era originariamente un lago, poi trasformatosi in una torbiera per il progressivo depositarsi dei sedimenti sul fondo e dell'avanzare della vegetazione palustre; parte dello specchio d'acqua è stata ripristinata dall'estrazione industriale della torba, alterando l'ecosistema del luogo. L'area è stata dichiarata protetta, fermando quindi gli interventi estrattivi, il 23 ottobre 1987. Si tratta di un'area di circa 13 ettari, occupata per la maggior parte da un lago/torbiera situato a circa 1 km da Pergine Valsugana; è separato dal fondovalle di Pergine solo dal Doss del Zucàr, un rilievo di scarsa importanza. Nel periodo estivo, il Lago Pudro è occupo da un gran numero di rane verdi (Pelophylax esculentus), il cui gracidio è molto ben udibile, oltre che da varie specie di uccelli, fra cui l'airone cenerino (Ardea cinerea), il martin pescatore (Alcedo atthis), il tarabusino (Ixobrychus minutus), il tuffetto (Tachybaptus ruficollis), il porciglione (Rallus aquaticus), oltre che varie specie di oche, anatre e uccelli di canna. Il Lago Pudro presentava, prima che cominciasse l'estrazione della torba, l'aggallato più grande del Trentino: si trattava di un "tappeto" di piante intrecciate galleggiante. La sua riduzione per mano umana ha comportato un aumento delle cannucce di palude (Phragmites australis) e del lamineto, composto prevalentemente da ninfee (Nymphaea alba); la parte costiera del lago è occupata da cariceti, oltre che dalle cannucce di palude, mentre l'ambiente circostante è un bosco igrofilo di ontano nero (Alnus glutinosa). Più nel dettaglio, il biotopo ospita alcune specie importanti, fra cui le insettivore Drosera intermedia e Utricularia vulgaris, la Rhynchospora alba e la Carex diandra. Aree naturali protette del Trentino-Alto Adige Biotopo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Biotopo Lago Pudro Il Biotopo Lago Pudro su Parks.it, il portale dei parchi italiani

Chiesa della Visitazione di Maria (Pergine Valsugana)
Chiesa della Visitazione di Maria (Pergine Valsugana)

La chiesa della Visitazione di Maria, chiamata anche chiesa della visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta, è una chiesa sussidiaria nella frazione di Canzolino a Pergine Valsugana. Risale al XVII secolo. Sin dal 1484 esisteva, sul sito della chiesa di Canzolino, un'edicola intitolata alla Madonna dell'Aiuto. La chiesa che ci è pervenuta è stata edificata a partire dal 1612, poiché in tale data una visita pastorale segnalò ancora la presenza di un'edicola. Più tardi, nel 1621, la nuova chiesa venne citata in un documento testamentario, e in questa data l'edificio religioso, che aveva inglobato l'antica cappella, era anche stato decorato con affreschi. Durante i primi decenni del XVIII secolo la chiesa fu oggetto di un ampliamento con la costruzione di una sacrestia e nel 1877 venne rifatta la copertura del tetto. Alla fine del secolo successivo gli interni vennero tinteggiati. Nel primo dopoguerra del XX secolo fu interessata da vari restauri che riportarono alla luce gli affreschi in parte imbiancati e si rimise mano alla decorazione a tempera delle pareri interne, delle volte e della controfacciata. Attorno alle metà del secolo venne edificata la torre campanaria, opera del perginese Eduino Maoro. Un ultimo ciclo di restauri conservativi è stato realizzato nel 1987. Pergine Valsugana Valsugana Arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Visitazione di Maria Chiesa della Visitazione di Maria - Canzolino, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 13 dicembre 2019.