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Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista (Pergine Valsugana)

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Madrano Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista 02
Madrano Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista 02

La chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista è la parrocchiale nella frazione di Madrano a Pergine Valsugana. Risale al XV secolo. Le prime fonti documentali che citano la chiesa risalgono al 1450 e sono relative alla consacrazione di un altare celebrata dal vescovo di Feltre Jacopo Zeno. Ebbe dignità curiaziale dal 1718; tra il 1765 e il 1779 venne completamente riedificata. Venne consacrata da Andrea Benedetto Ganassoni, arcivescovo ad personam di Feltre, nel 1782. Nei primi anni del XIX secolo gli interni vennero impreziositi da tre nuovi altari in marmo e nel 1849 venne ultimata la sopraelevazione della torre campanaria che era stata già progettata ma non realizzata per mancanza di fondi. Tra il 1860 ed il 1886 fu parzialmente rifatto il pavimento della navata e venne posta una nuova copertura a forma di cupola al campanile. Con l'inizio del secolo successivo si rifece la copertura del tetto, vennero rivisti la pavimentazione della sala e l'intonacatura degli interni inoltre vennero restaurate le decorazioni a stucco. Venne elevata a dignità di parrocchia nel 1919 dal vescovo di Trento Celestino Endrici. Nel 1986 la chiesa fu oggetto di nuovi restauri conservativi che portarono a rifare la copertura del tetto, a rivedere ancora gli intonaci e gli stucchi e a sistemare il sagrato. L'ultimo ciclo di interventi si è avuto tra 2007 e 2017. Sono state rimosse le balaustre presbiteriali per realizzare l'adeguamento liturgico, si è modificata la pavimentazione e si è provveduto a consolidare la struttura della torre campanaria che nel 2015 aveva mostrato problemi nell'intonaco. Madrano Pergine Valsugana Valsugana Arcidiocesi di Trento Martirio di San Giovanni Battista Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista - Madrano, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 12 dicembre 2019.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista (Pergine Valsugana) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista (Pergine Valsugana)
Via di San Giovanni Battista, Comunità Alta Valsugana e Bersntol

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Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista

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38057 Comunità Alta Valsugana e Bersntol
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Madrano Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista 02
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Luoghi vicini

Chiesa della Visitazione di Maria (Pergine Valsugana)
Chiesa della Visitazione di Maria (Pergine Valsugana)

La chiesa della Visitazione di Maria, chiamata anche chiesa della visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta, è una chiesa sussidiaria nella frazione di Canzolino a Pergine Valsugana. Risale al XVII secolo. Sin dal 1484 esisteva, sul sito della chiesa di Canzolino, un'edicola intitolata alla Madonna dell'Aiuto. La chiesa che ci è pervenuta è stata edificata a partire dal 1612, poiché in tale data una visita pastorale segnalò ancora la presenza di un'edicola. Più tardi, nel 1621, la nuova chiesa venne citata in un documento testamentario, e in questa data l'edificio religioso, che aveva inglobato l'antica cappella, era anche stato decorato con affreschi. Durante i primi decenni del XVIII secolo la chiesa fu oggetto di un ampliamento con la costruzione di una sacrestia e nel 1877 venne rifatta la copertura del tetto. Alla fine del secolo successivo gli interni vennero tinteggiati. Nel primo dopoguerra del XX secolo fu interessata da vari restauri che riportarono alla luce gli affreschi in parte imbiancati e si rimise mano alla decorazione a tempera delle pareri interne, delle volte e della controfacciata. Attorno alle metà del secolo venne edificata la torre campanaria, opera del perginese Eduino Maoro. Un ultimo ciclo di restauri conservativi è stato realizzato nel 1987. Pergine Valsugana Valsugana Arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Visitazione di Maria Chiesa della Visitazione di Maria - Canzolino, Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 13 dicembre 2019.

Biotopo Lago Pudro
Biotopo Lago Pudro

Il Biotopo Lago Pudro è un'area naturale protetta del Trentino-Alto Adige istituita nel 1987. Occupa una superficie di 12,88 ha nella Provincia autonoma di Trento. Come si evince dal nome, il Lago Pudro era originariamente un lago, poi trasformatosi in una torbiera per il progressivo depositarsi dei sedimenti sul fondo e dell'avanzare della vegetazione palustre; parte dello specchio d'acqua è stata ripristinata dall'estrazione industriale della torba, alterando l'ecosistema del luogo. L'area è stata dichiarata protetta, fermando quindi gli interventi estrattivi, il 23 ottobre 1987. Si tratta di un'area di circa 13 ettari, occupata per la maggior parte da un lago/torbiera situato a circa 1 km da Pergine Valsugana; è separato dal fondovalle di Pergine solo dal Doss del Zucàr, un rilievo di scarsa importanza. Nel periodo estivo, il Lago Pudro è occupo da un gran numero di rane verdi (Pelophylax esculentus), il cui gracidio è molto ben udibile, oltre che da varie specie di uccelli, fra cui l'airone cenerino (Ardea cinerea), il martin pescatore (Alcedo atthis), il tarabusino (Ixobrychus minutus), il tuffetto (Tachybaptus ruficollis), il porciglione (Rallus aquaticus), oltre che varie specie di oche, anatre e uccelli di canna. Il Lago Pudro presentava, prima che cominciasse l'estrazione della torba, l'aggallato più grande del Trentino: si trattava di un "tappeto" di piante intrecciate galleggiante. La sua riduzione per mano umana ha comportato un aumento delle cannucce di palude (Phragmites australis) e del lamineto, composto prevalentemente da ninfee (Nymphaea alba); la parte costiera del lago è occupata da cariceti, oltre che dalle cannucce di palude, mentre l'ambiente circostante è un bosco igrofilo di ontano nero (Alnus glutinosa). Più nel dettaglio, il biotopo ospita alcune specie importanti, fra cui le insettivore Drosera intermedia e Utricularia vulgaris, la Rhynchospora alba e la Carex diandra. Aree naturali protette del Trentino-Alto Adige Biotopo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Biotopo Lago Pudro Il Biotopo Lago Pudro su Parks.it, il portale dei parchi italiani

Aeroporto di Cirè

L'aeroporto di Cirè (in tedesco: Flughafen Cirè) era un aeroporto militare austro-ungarico, poi italiano, oggi non più esistente, posto a quota 440 m s.l.m. nei pressi dell'omonimo paese. Si trova a 3 km da Pergine Valsugana, nelle vicinanze delle pendici del Monte Marzola (1 096 m) e del Monte Celva (998 m), dominata a sud dalla Cima Vezzena (1 908 m) e a ovest dal Gruppo di Brenta e dal Monte Calisio (1 097 m) Durante la prima guerra mondiale il Trentino divenne la retrovia del fronte austro-ungarico che si contrapponeva a quello italiano dal Cevedale fino alla Marmolada, passando attraverso imponenti gruppi montuosi quali l'Adamello, il Pasubio, l'Altopiano di Folgaria e l'Altopiano di Asiago. Fu un fronte aspro, difficile per uomini e mezzi, in cui si svolsero molte sanguinose battaglie, oltre ai morti dovuti alla cosiddetta "Guerra Bianca". Nelle immediate retrovie degli altipiani, all'inizio della Valsugana in località Cirè di Pergine a circa 400 metri sul livello del mare, la neonata Imperial-Regia Aviazione (k.u.k. Luftfahrtruppen) costruì uno dei suoi più importanti aeroporti, ubicato in una posizione strategica quasi baricentrica all'intero fronte su cui doveva operare, contrapponendosi da parte italiana, anche se in posizione meno felice, a quello di Thiene. Negli hangar dell'aeroporto militare austro-ungarico stazionavano 42 aerei da guerra usati per la ricognizione o per bombardare le linee italiane poco distanti, giù, verso l'altopiano delle Vezzene, Vicenza, Verona, Bassano del Grappa. Nel gennaio 1918 fu istituito a Cirè il Fliegeretappenpark 11 (abbreviato Flep 11), trasformato poi nel maggio 1918 nel Fliegerpark 7 (abbreviato Flip 7 e letteralmente parco aeronautico 7). Questi parchi erano unità di manutenzione per le squadriglie che dovevano garantire un certo numero d'aeroplani sempre pronti per il decollo. Nell'aeroporto di Cirè di Pergine operarono due famose squadriglie dell'I.R. Aviazione, la Flik 24 e la Flik 55J, in cui furono destinati a incontrarsi tre dei più famosi assi che militarono con essa: Josef von Maier e Julius Arigi (austriaci) nonché Josef Kiss (ungherese). Fu incendiato nel 1918 nel corso della ritirata. L'ultimo decollo di un aereo, fu nel 1985, usando l'asfalto della Strada statale 47 della Valsugana, non ancora aperta al traffico. Nei locali pubblici della zona quali bar, ristoranti, ecc, si possono ammirare le fotografie storiche dell'aeroporto e degli assi dell'aviazione che vi operarono. Sulle cortecce degli alberi adulti sui colli vicini, si possono ancora notare i segni inflitti dalle mitragliatrici degli aerei. Josef Kiss Julius Arigi Georg Kenzian Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aeroporto di Cirè Apt Valsugana, su valsugana.info. Comune di Pergine Valsugana, su comune.pergine.tn.it.

Chiesa della Madonna della Neve (Pergine Valsugana)
Chiesa della Madonna della Neve (Pergine Valsugana)

La chiesa della Madonna della Neve è una chiesa sussidiaria nella frazione di Buss a Pergine Valsugana. Risale al XVII secolo. La chiesa fu costruita nel 1679 su un'altura che domina tutta la valle da Pergine alla valle dei Mocheni. Nel 1719 si decise di erigere una piccola cappella, sul fianco destro della chiesa, dedicata a San Raffaele e verso la fine del secolo si costruì una nuova sacrestia di maggiori dimensioni rispetto alla preesistente. Ottenne la concessione del fonte battesimale nel 1827 e nel 1874 si pose mano alle intonacature esterne ed alla copertura della torre campanaria. Nell'ultimo decennio del secolo venne sistemata una nuova pavimentazione nella sala, fu costruita una nicchia per il confessionale e si iniziò ad intervenire sulla struttura portante del sagrato per consolidarla. Si pensò anche alla costruzione di una nuova strada di accesso che unisse il centro abitato alla chiesetta. Nella seconda metà del XX secolo la sala fu oggetto di adeguamento liturgico e nella zona presbiteriale venne demolito l'antico altare in legno che fu sostituito da uno nuovo in pietra (a sua volta sostituito nel 2006). A partire dal 1984 la gradinata di accesso alla chiesa venne rifatta e sia la chiesa sia la torre campanaria vennero restaurate. Col nuovo secolo venne progettato un piano di interventi per ripristinare la sicurezza delle coperture, realizzare la pulizia generale delle parti in pietra e marmo e il rifacimento degli intonaci. Venne installato anche un impianto anti intrusione. Gli ultimi lavori sono iniziati nel 2016. Pergine Valsugana Valsugana Arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Madonna della Neve Chiesa della Madonna della Neve, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 13 dicembre 2019.