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Palazzo Tenca

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20160730 Palazzo via mascheroni 20, Milano
20160730 Palazzo via mascheroni 20, Milano

Palazzo Tenca è un edificio storico situato a Milano in via Mascheroni al civico 20.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Tenca (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Tenca
Via Bernardino Telesio, Milano Municipio 1

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.4703436 ° E 9.1629193 °
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Indirizzo

Via Bernardino Telesio 19
20145 Milano, Municipio 1
Lombardia, Italia
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20160730 Palazzo via mascheroni 20, Milano
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Luoghi vicini

Parco Guido Vergani e Giardino Valentino Bompiani
Parco Guido Vergani e Giardino Valentino Bompiani

Il parco Guido Vergani e il Giardino Valentino Bompiani, precedentemente conosciuti come parco Pallavicino, in prossimità della fermata Pagano della linea 1 della metropolitana, furono realizzati negli anni sessanta su terreni in precedenza occupati dalla cintura ferroviaria ovest e dallo scalo Sempione, dismessi nel 1934. Nato col nome di parco Pallavicino, la sua parte centrale fra via Panzini e via Rossetti è stata intitolata ai Carabinieri (Largo Carabinieri d'Italia), pur non essendo presenti targhe viarie che lo testimonino. In seguito la sua parte meridionale è stata intitolata al giornalista e scrittore milanese Guido Vergani, mentre le parti più settentrionali, separate da via Vincenzo Monti, al professor Giuseppe Lazzati e all'editore Valentino Bompiani. Dopo che nel 1934 le Ferrovie dello Stato dismisero l'area, i progetti del comune erano assai diversi: il PRG del 1938 prevedeva di costruire su quegli spazi una zona residenziale, oltre alle consuete strutture di pubblica utilità. Lo scalo ferroviario era perpendicolare al corso Sempione, inserendosi tra questo a est e l'ex piazza d'armi, ormai designata a ospitare la Fiera Campionaria, a ovest; venne così tracciato e realizzato il reticolo viario con due strade di attraversamento perpendicolari (via Gabriele Rossetti e via Monti): sono quelle che ancora oggi dividono il parco in tre sezioni. Quella mediana è, a causa degli edifici costruiti prima del parco, una ristretta fascia che si riduce, in alcuni punti, a poco più di un marciapiede. Gli strumenti urbanistici successivi spostarono il centro direzionale verso porta Nuova e la stazione Centrale. Nel 1960, su questa area, iniziarono i lavori per la realizzazione del parco, a cui seguì una riqualificazione dell'area verde, che venne eseguita nel 2001. Il parco Pallavicino è uno dei più ricchi di varietà arboree della città sin dalle origini e i lavori per la riqualificazione, durati oltre due anni (1999-2001), ne hanno ulteriormente ampliato il "catalogo" introducendo varie specie a fioritura e altre con foglie che cambiano colore col progredire della stagione: l'albero dei tulipani, l'albero dai fiori d'oro, la magnolia, il melo comune, il ciliegio da fiore, il ciliegio selvatico o degli uccelli, più varietà di biancospino, l'uva turca e il ligustro. Ancora, l'acero di monte, l'acero saccarino, la quercia rossa, la farnia, la quercia di palude, il leccio. Tra quelli più alti, ricordiamo il bagolaro, il carpino bianco, il faggio dei boschi, due varietà di pioppo nero, il platano comune, il cedro dell'Himalaya. Per completare la rassegna, citiamo l'ontano bianco, l'ontano nero, la betulla bianca, l'olmo siberiano,il tiglio selvatico, il liquidambar, l'albero di Giuda e, infine, lo spino di Giuda. Sempre nel 2001, è stato installato il sistema di irrigazione e innaffiamento notturno automatico sfruttando l'acqua non potabile di prima falda. Le aree gioco, sei, sono state differenziate per tipologia di attrezzatura e per età, con recinzione per quelle dei più piccoli; gli spazi riservati ai cani sono tre, ampi e provvisti di panchine per i proprietari, di fontanelle e di quanto serve per l'igiene, sacchetti, palette e recipienti per disfarsene. L'attrazione più frequentata è però certamente la "fontana senza vasca", un gioco di imprevedibili schizzi d'acqua tra i massi e le pietre di un terreno sicuro. Alma Lanzani Abbà, Pia Meda, Alberi a Milano, fotografie di Gabriele Lanzani et al; illustrazioni di Silvia Rovati, Milano, CLESAV - Vooperativa Libraria Editrice per le Scienze Agrarie, Alimentari e Veterinarie, giugno 1985. Liliana Casieri, Lina Lepera; Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, supervisione botanica: Pia Meda; supervisione farmacognostica: Massimo Rossi; Illustrazioni e impaginazione: Linke Bossi, Consonni, Montobbio, Comune di Milano, settore ecologia, GAV. Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011 Parchi di Milano Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul parco Guido Vergani Scheda del Parco Pallavicino, su comune.milano.it, Comune di Milano. URL consultato il 13 gennaio 2011.

Istituto Leone XIII

L'istituto Leone XIII è una scuola privata paritaria di Milano fondata dalla Compagnia di Gesù nel 1893 nell'ambito delle celebrazioni della diocesi milanese per il giubileo di papa Leone XIII. Prima della riforma sulla parità scolastica, la sua scuola elementare era pareggiata (cosiddetta parificata), mentre la scuola media e i due licei erano legalmente riconosciuti. La sua prima sede fu in corso di Porta Nuova, quindi si spostò a villa Sacro Cuore di Triuggio, riparando poi nel corso della seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, presso l'istituto delle Suore Orsoline di via Parini, e dal 1950 infine si trova nella sua sede attuale in via Leone XIII, in zona Pagano. La biblioteca dell'istituto, di cui padre Giulio Besana S.I. è stato per anni supervisore, conta circa 100.000 volumi, include una raccolta di 11 incunaboli, 500 cinquecentine e alcune migliaia di edizioni sei-settecentesche, oltre che libri moderni e periodici, è iscritta nel Catalogo nazionale delle biblioteche italiane e dal 1997 è parte del progetto Servizio bibliotecario nazionale. È specializzata in materie umanistiche (letteratura italiana, greca e latina, storia, filosofia, arte) e religiose (teologia, liturgia, Compagnia di Gesù). Essa è a disposizione degli studenti. Lo stemma dell'istituto è formato al centro di un cerchio con il triagramma della Compagnia di Gesù (IHS) e, a scacchiera, la croce di san Giorgio simbolo della città di Milano e il sigillo di papa Leone XIII, a sua volta tratto dalle insegne della nobile famiglia senese dei Pecci. L'istituto comprende una piscina, un campo da calcio a 11 giocatori in erba sintetica, un campo da rugby in erba sintetica, un campo da pallacanestro all'aperto, una pista da corsa per i 100 metri piani e quattro palestre, di cui un palazzetto. Quattro associazioni sportive affiliate al CONI che si occupano dell'attività agonistica di nuoto, basket, calcio, pallavolo ed atletica leggera. Attività di avviamento e promozione sportiva per il minibasket, il minivolley, la scuola calcio, la ginnastica artistica e la danza. Nella sua storia, l'istituto ha visto i seguenti direttori: Sito ufficiale dell'Associazione ex-alunni, su exleo.org.

Contrada della Piscina
Contrada della Piscina

La Contrada della Piscina è stata una contrada di Milano appartenente al sestiere di Porta Vercellina. I confini della contrada correvano lungo via Orefici fino all'incrocio tra via Meravigli e via Manfreda Camperio, dove confinava con il sestiere di Porta Comasina, per poi proseguire in via Meravigli fino all'incrocio con la via delle Orsole. Il confine continuava fino all'incrocio tra quest'ultima e la via San Vittore al Teatro, via della Posta, piazza Cordusio, via Armorari e via Cesare Cantù. Tra le architetture religiose degne di nota comprese entro i confini della contrada erano presenti, oltre alla chiesa di Santa Maria Segreta, la chiesa di Sant'Ulderico al Bocchetto, con annesso monastero, e la chiesa di San Vittore al Teatro, oggi non più esistenti. La contrada prende il nome dalla piazzuola della Piscina, su cui convergevano a croce quattro vie. Questo toponimo, che deriva dalla presenza, in antichità, di una grande vasca pubblica, ha dato il nome a una chiesa che sorgeva nei suoi pressi, la già citata chiesa di Santa Maria Segreta, detta anche di "chiesa di Santa Maria alla Piscina". Altra ipotesi vuole che il termine "piscina" derivi dal nome di un'effige della Beata Vergine che era dipinta sulle pareti della chiesa di Santa Maria Segreta e che era chiamata Beata Vergine della Piscina per la presenza, fin dai tempi più antichi, su una parete di una casa che si trovava di fronte alla chiesa citata, di un'immagine raffigurante la Piscina di Betzaeta. Degna di nota è il vicolo di San Vittore al Teatro (in seguito parte di esso fu chiamato vicolo di Santa Maria Fulcorina. Su un documento dell'epoca il vicolo di San Vittore al Tetro è definito in latino quae dicitur Stabuli, ovvero "che è dedicato allo Stabile", ovvero al teatro), dov'era situata l'omonima e già citata chiesa. Prendevano il nome dalla presenza del teatro romano di Milano, che sorgeva nei suoi pressi, i cui resti sono stati rinvenuti sotto Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana. Degna di nota è anche via Santa Maria Segreta, che prende il nome dall'omonima chiesa: quest'ultima originava la seconda parte della denominazione da un tempio romano pagano, il secretum (sacello) di Demetra, che sorgeva in quell'area. Alessandro Colombo, I trentasei stendardi di Milano comunale (PDF), Milano, Famiglia Meneghina, 1935, ISBN non esistente. Milano Sestiere di Porta Vercellina Contrade di Milano Nobile Contrada della Rosa Contrada dei Morigi Contrada della Porta Contrada del Nirone I sestieri e le contrade di Milano - Con le mappe delle antiche suddivisioni di Milano, su filcasaimmobili.it. URL consultato il 23 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2017).