place

Carbonara di Bari

Carbonara di BariComuni della Puglia soppressiInformazioni senza fontePagine con mappeQuartieri di Bari
Senza fonti - centri abitati della PugliaSenza fonti - giugno 2012
Bari Quartiere Carbonara di Bari locator map
Bari Quartiere Carbonara di Bari locator map

Carbonara di Bari (Carvnàr in dialetto locale) è un quartiere di Bari, appartenente al IV municipio (ex IV circoscrizione). Fu un comune autonomo fino al 1928. Il quartiere sorge a sud dell'abitato centrale a circa 5 km dal centro cittadino. Confina: a nord-ovest con il quartiere Stanic; a nord con i quartieri Poggiofranco, Carrassi e Mungivacca; a nord-est con il quartiere Japigia; a est con il comune di Triggiano; a sud con il quartiere Ceglie del Campo; a ovest con il comune di Modugno. Di vaste proporzioni e con un gran numero di abitanti, il quartiere - un tempo comune autonomo - si è progressivamente integrato nel tessuto urbano, affiancando al proprio centro storico vaste zone residenziali ed un intero nuovo rione, comunemente indicato come "Santa Rita". Dopo un rapido sviluppo avuto a cavallo dell'anno 2000, il rione "Santa Rita" ha visto poi un periodo di stasi, mancando infatti le principali strutture pubbliche quali scuole, uffici postali, negozi e supermercati. Il territorio del quartiere, situato lungo la linea del centro geografico della città, è interessato dalla presenza di numerose grandi infrastrutture: il tratto iniziale dell'asse nord-sud (arteria di collegamento mediano col porto commerciale) denominato Viale Giuseppe Tatarella; il raccordo Giuseppe Rossi (anello stradale fra Carbonara e Poggiofranco, funzionale alla grande viabilità e destinato a connettere asse nord-sud e asse est-ovest) detto Tondo di Carbonara; il monumentale Stadio San Nicola; il complesso dell'Ospedale "Di Venere" (secondo ospedale cittadino). Tra Carbonara di Bari e Ceglie del Campo è presente la stazione delle Ferrovie del Sud Est denominata Bari Ceglie-Carbonara. Inoltre, nel quartiere S.Rita, precisamente in via Fratelli De Filippo, è presente un palazzetto dello sport dove vengono svolti corsi e partite di pallavolo. La zona è stata abitata sin da tempi remoti e conserva pochi resti di un piccolo castello medievale. I comuni di Carbonara di Bari e Ceglie del Campo furono soppressi con Regio Decreto nº 364 del 16 febbraio 1928, emanato da Re Vittorio Emanuele III su proposta del Capo del Governo Benito Mussolini e per volontà dell'allora podestà di Bari Araldo di Crollalanza, ed aggregati al comune di Bari. Contestualmente all'emanazione dell'atto Reale, si dotava la costituenda entità amministrativa di un unico ufficio di Stato Civile riconosciuto con decretazione del Ministro di Grazia e Giustizia. Successivamente, il 30 luglio 1953 fu ratificato un decreto ministeriale, decreto quest'ultimo, che attuava la scissione delle frazioni ivi indicate in due distinte frazioni amministrative. Tale provvedimento legislativo comportò conseguentemente la costituzione di due uffici di Stato Civile distinti e separati dal resto del comune di Bari. Il 26 gennaio 1970 il Consiglio Comunale di Bari con delibera 489/70 approvò la suddivisione del capoluogo pugliese in 17 quartieri nella cui ripartizione fu inglobato in maniera distinta il quartiere Carbonara di Bari. La deliberazione ivi menzionata fu emanata sulla scorta dell'articolo 155 del Regio decreto legge nº 148 del 4 febbraio 1915, ora abrogato e sostituito dal Testo Unico sugli Enti Locali, il quale affermava testualmente: "I comuni superiori a 60.000 abitanti, anche quando non siano divisi in borgate o frazioni, possono deliberare di essere ripartiti in quartieri, nel qual caso compete al Sindaco la facoltà di delegare, le sue funzioni di ufficiale di governo, ai sensi degli articoli 152, 153 e 154, e di associarsi degli aggiunti presi fra gli eleggibili sempre con l'approvazione del Prefetto". Tale provvedimento inoltre fu approvato dal Prefetto della Provincia di Bari allora in carica, nonché dal Comitato Regionale di Controllo della Regione Puglia (co.re.co) con nota protocollare N. 17309/6 in data 26 aprile 1972 con cui congiuntamente allo stesso Prefetto, la Regione Puglia prendeva atto della deliberazione del Comune di Bari approvandola definitivamente e rendendola esecutiva. La delibera consiliare ivi indicata pertanto, statuì il decadimento dello status giuridico di frazioni amministrative delle località testé citate nonché delle restanti frazioni di Bari. Il territorio del comune di Bari, il 28 luglio 1979 fu suddiviso in nove circoscrizioni amministrative: il quartiere Carbonara fu incluso nella IV circoscrizione. La chiesa matrice del quartiere è quella di Santa Maria del Fonte, nel cuore del centro storico. La sua costruzione ebbe inizio nel 1764, a seguito del crollo, l'anno precedente, di un vecchio edificio di culto risalente al 1430; venne inaugurata nel 1825, come riporta la targa in controfacciata. Inizialmente a navata unica, nel corso dei decenni la chiesa fu più volte ampliata con l'aggiunta di cappelloni, cupola e navate ulteriori. Nel 1968, a causa delle condizioni precarie dell'edificio, che aveva subito crolli vari, si decise di demolirne il corpo principale, risparmiando soltanto la facciata e il campanile, sostituendo la navata con una moderna e ampia aula liturgica; il tutto fu completato nel 1974. Un'altra importante chiesa è quella di San Nicola che ospita la parrocchia di Maria SS. del Rosario; l'edificio, realizzato tra il 1892 e il 1928 ma consacrato nel 1905 e più volte restaurato e decorato anche da maestri quali Umberto Colonna, si presenta con una facciata tripartita con cuspide centrale, ed è caratterizzata da una grossa cupola poggiante su tamburo decagonale che occupa tutta l'ampiezza dell'aula stessa. Il Piano Regolatore Generale di Bari prevede grandi aree per l'edilizia universitaria a ridosso del tondo stradale, inoltre dal 2004 è stato presentato il progetto di una Cittadella della Giustizia, nei pressi dello stadio. I.T.C. Statale P. Calamandrei. - Sito web Istituto Comprensivo VIII C.D. - "Giovanni Paolo II - G. De Marinis" istituto primario A. Diaz e don Mario Da Lesio. L'aggregato urbano ha avuto, almeno nella prima metà del XX secolo una rappresentativa calcistica denominata Football Club Antonio Azzaretti (chiamata anche Azzaretti Carbonara o semplicemente Carbonara), con colori sociali bianco e amaranto che disputò un campionato di Serie C nell'immediato dopoguerra. Di certo vi è stata un'altra compagine calcistica nei primi anni duemiladieci, gestita mediante azionariato popolare, che ha militato nelle categorie regionali minori. Il quartiere è lambito e servito dalla Tangenziale di Bari e dalla Superstrada Bari-Bitritto. Fra il 1909 e il 1952 Carbonara di Bari fu collegata a Bari con la tranvia Bari-Carbonara-Ceglie, in seguito integrata nella rete urbana di Bari e poi sostituita dalla linea 4 della rete filoviaria. Nel 1998 sono iniziati i lavori per la costruzione della metropolitana Bari-Bitritto, con una fermata a servizio del quartiere di Carbonara di Bari. I lavori hanno subito forti rallentamenti in quanto, per i binari inizialmente era stato scelto lo scartamento ridotto, successivamente modificato in scartamento ordinario. Nel 2003 i lavori vennero interrotti. Negli anni successivi, dopo numerose polemiche sullo spreco di denaro pubblico, si arrivò alla decisione di ultimare la metropolitana entro maggio 2011 ma, dopo una serie di contenziosi, il cantiere è stato riaperto nel mese di settembre 2013 e completato a fine 2023. È possibile raggiungere i quartieri Carbonara e Santa Rita con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 4, 6, 11, 11/,30; Treni della Ferrovie del Sud-Est, stazione Bari Ceglie - Carbonara; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 12. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carbonara di Bari

Estratto dall'articolo di Wikipedia Carbonara di Bari (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Carbonara di Bari
Via Angelo Postiglione, Bari Carbonara di Bari

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Carbonara di BariContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.076668 ° E 16.873282 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Via Angelo Postiglione 10
70131 Bari, Carbonara di Bari
Puglia, Italia
mapAprire su Google Maps

Bari Quartiere Carbonara di Bari locator map
Bari Quartiere Carbonara di Bari locator map
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Ceglie del Campo
Ceglie del Campo

Ceglie del Campo è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al IV municipio (ex IV circoscrizione). Fu un comune autonomo fino al 1928. Il quartiere si trova nella periferia sud della città, a circa 6 km dal centro, e confina con gli altri quartieri della circoscrizione: a nord con il quartiere di Carbonara di Bari; a est con il comune di Capurso; a sud-est con il comune di Valenzano; a sud-ovest con il quartiere Loseto; a ovest con il comune di Bitritto. La maggior parte delle antiche case del rione sono alte non più di due piani. La strada principale è via Umberto I, che si estende da via Vincenzo Roppo (area di circolazione che collega Ceglie del Campo a Carbonara di Bari) fino alla necropoli del quartiere e poi ancora verso il comune di Valenzano. Negli ultimi decenni, intorno alla zona antica, si sono sviluppate diverse zone residenziali e in particolare: una sulla strada per il comune di Valenzano; una in direzione del quartiere Loseto, in particolar modo sull'arteria barese denominata Viale Gennaro Trisorio-Liuzzi (già Via Giulio Petroni). La Chiesa Matrice, parrocchia ubicata nel centro rione, è consacrata alla compatrona "Maria Santissima del Campo" e fu edificata nel 1776; ha avuto un ruolo molto importante nella storia del centro abitato. La Madonna del Campo è festeggiata il 15 agosto. A tutt'oggi nella terza decade del mese di ottobre si svolge la festa patronale in onore di Maria Santissima di Buterrito, manifestazione che ha tuttora un grande seguito non solo nei residenti nella zona, ma anche da parte di immigrati italiani provenienti dall'America Latina; è altresì vasta la partecipazione di concittadini provenienti dai quartieri limitrofi della città. Si crede che Ceglie (anticamente Cælia) abbia una storia molto antica e forse anche precedente alla nascita di Roma. Fu fondata dai Peuceti e poi passata ai Greci. Del suo passato rimane, all'interno del centro storico, un castello forse risalente all'XI secolo, inglobato nei secoli posteriori da case d'abitazione, che ne hanno modificato le forme originarie. Questo castello, con il villaggio che lo attornia, fu rifugio dei cittadini baresi che nel 1156 fuggivano dall'assedio di Guglielmo I di Sicilia il Malo (oltre che ricovero per persone aggredite dai predoni fino a tutto il '300). Il centro storico del rione era (e lo è tradizionalmente ancora oggi) suddiviso in sei contrade: Aia di Cristo, Buterrito, La Fitta, Sant'Angelo, Piscine e Porta Nuova. I comuni di Ceglie del Campo e Carbonara di Bari furono soppressi con Regio Decreto nº 364 del 16 febbraio 1928, emanato da Re Vittorio Emanuele III su proposta del Capo del Governo Benito Mussolini e per volontà dell'allora podestà di Bari Araldo di Crollalanza, ed aggregati al comune di Bari. Contestualmente all'emanazione dell'atto Reale, si dotava la costituenda entità amministrativa di un unico ufficio di Stato Civile riconosciuto con decretazione del Ministro di Grazia e Giustizia. Successivamente, il 30 luglio 1953 fu ratificato un decreto ministeriale, decreto quest'ultimo che attuava la scissione delle frazioni ivi indicate in due distinte frazioni amministrative. Tale provvedimento legislativo comportò conseguentemente la costituzione di due uffici di Stato Civile distinti e separati dal resto del comune di Bari. Il 26 gennaio 1970 il Consiglio Comunale di Bari con delibera 489/70 approvò la suddivisione del capoluogo pugliese in 17 quartieri nella cui ripartizione fu inglobato in maniera distinta il quartiere Ceglie. La deliberazione ivi menzionata fu emanata sulla scorta dell'articolo 155 del Regio decreto legge nº 148 del 4 febbraio 1915, ora abrogato e sostituito dal Testo Unico sugli Enti Locali, il quale affermava testualmente: "I comuni superiori a 60.000 abitanti, anche quando non siano divisi in borgate o frazioni, possono deliberare di essere ripartiti in quartieri, nel qual caso compete al Sindaco la facoltà di delegare, le sue funzioni di ufficiale di governo, ai sensi degli articoli 152, 153 e 154, e di associarsi degli aggiunti presi fra gli eleggibili sempre con l'approvazione del Prefetto". Tale provvedimento inoltre fu approvato dal Prefetto della Provincia di Bari allora in carica, nonché dal Comitato Regionale di Controllo (co.re.co) della Regione Puglia con nota protocollare N. 17309/6 in data 26 aprile 1972, con cui congiuntamente allo stesso Prefetto, la Regione Puglia prendeva atto della deliberazione del Comune di Bari approvandola definitivamente e rendendola esecutiva. La delibera consiliare ivi indicata pertanto statuì il decadimento dello status giuridico di frazioni amministrative delle località citate, nonché delle restanti frazioni di Bari. Il territorio del comune di Bari, il 28 luglio 1979 fu suddiviso in nove circoscrizioni amministrative: il quartiere Ceglie fu incluso nella IV circoscrizione, quest'ultima comprendente altri quartieri baresi tra cui Carbonara e Loseto. Fra il 1909 e il 1952 Ceglie rappresentò il capolinea meridionale della tranvia Bari-Carbonara-Ceglie, in seguito integrata nella rete urbana di Bari e poi sostituita dalla linea 4 della rete filoviaria. È possibile raggiungere il quartiere Ceglie del Campo con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 4, 11, 11/, 21; Treni della Ferrovie del Sud-Est, stazioni Bari Ceglie - Carbonara e Bari La Fitta; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 12. Celia peuceta Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ceglie del Campo

Carrassi
Carrassi

Carrassi è un quartiere di Bari che si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Il quartiere confina: a nord con il quartiere Murat; a est con il quartiere San Pasquale; a sud-est con il quartiere Mungivacca; a sud con il quartiere Carbonara; a sud-ovest con il quartiere Poggiofranco; a nord-ovest con il quartiere Picone. Carrassi è un quartiere di Bari il cui nome ha origine dalla famiglia un tempo proprietaria della gran parte dei terreni della zona. Il rione si sviluppò durante gli anni intorno alla prima guerra mondiale, quando l'area compresa fra Via Re David e Via Picone si venne arricchendo di case ed abitanti. Il medesimo finì per acquisire una marcata individualità e importanza sia per la presenza della Chiesa Russa, caratteristica costruzione iniziata a realizzare nel 1913, sia perché attraversato in tutta la sua lunghezza, dall'unica e certo antica arteria di collegamento fra il capoluogo e la vicina Carbonara (a quel tempo comune autonomo). Fra il 1909 e il 1952 tale strada fu percorsa dalla tranvia Bari-Carbonara-Ceglie, costruita dalla Società Elettrica Barese, in seguito integrata nella rete urbana di Bari e poi sostituita dalla linea 4 della rete filoviaria. La superficie di questo territorio era di 1.920.000 metri quadrati ed il perimetro di 5.800 metri, con una distanza massima di 3.000 m e media di 2.500 m dalla sede del municipio. Il nome Carrassi in un primo momento rimase immutato ma in aderenza all'indirizzo politico dell'epoca fu denominato "XXVIII Ottobre" riferendosi all'azione fascista della Marcia su Roma. La situazione mutò quando dopo la caduta del fascismo il quartiere ritornò a chiamarsi "Carrassi". L'incremento demografico del quartiere nel XX secolo è di notevole rilevanza. È possibile raggiungere il quartiere Carrassi con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 4, 10, 11, 11/, 21, 27, 30, 35, C, D; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 12. Il sito della Circoscrizione Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, su circoscrizione6.comune.bari.it. URL consultato il 27 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).

San Pasquale (Bari)
San Pasquale (Bari)

San Pasquale è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al II municipio (ex VI circoscrizione). Il quartiere si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino a meno di 1 km di distanza dallo stesso e confina: a nord con il quartiere Murat, a cui è congiunto attraverso il sottovia Luigi di Savoia; a nord-est con il quartiere Madonnella, dal quale è separato dalla linea ferroviaria delle Ferrovie dello Stato e con il quale era congiunto esclusivamente attraverso il passaggio a livello (dal 2013 è stato chiuso il passaggio a livello, realizzando nel 2015 un sottopassaggio pedonale) di via Emanuele Mola; a est con il quartiere Japigia, dal quale è separato dalla linea ferroviaria delle Ferrovie del Sud Est e con cui è congiunto esclusivamente attraverso il cavalcavia Padre Pio (che unisce via Amendola/Omodeo con via Caldarola/Magna Grecia) ed il passaggio a livello di Bari Sud Est; a sud con il quartiere Mungivacca; a ovest con il quartiere Carrassi. La cinta daziaria della città di Bari era posta in corrispondenza del fascio dei binari ferroviari. Per questo motivo l'attuale via Giuseppe Capruzzi, che costeggia i binari dal lato sud, è tuttora chiamata dai baresi l'estramurale Capruzzi. Questa era luogo di ritrovo di commercianti, soprattutto di generi agro-alimentari, che raggiungevano la città dalla via di Capurso (attuale via Amendola) e dalla via di Valenzano (attuale via Fanelli e via Re David). In questa zona sorsero, e fino a pochi anni fa esistevano ancora, numerosi depositi di generi alimentari all'ingrosso, favoriti dalla vicinanza col centro della città e dall'esenzione dal pagamento del dazio. Alcuni gruppi di case sparse diedero origine all'attuale quartiere San Pasquale già negli anni successivi alla prima guerra mondiale. La prima deliberazione municipale che, il 23 gennaio 1927, ripartì Bari "nuova" in quartieri, lo incorporò nel quartiere "orientale", con un territorio delimitato dalla via Re David ad ovest, dalla campagna a sud e dalla ferrovia a nord. La denominazione, attribuita dall'uso corrente e riconosciuta ufficialmente, derivava dalla piccola chiesa di San Pasquale Baylon, tuttora esistente a fianco del più recente tempio parrocchiale (abbellito nel 2005, in occasione della celebrazione a Bari del XXIV Congresso eucaristico nazionale, con un mosaico absidale, realizzato dal gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik, teologo e artista di fama internazionale). Inoltre nel 1901 era stata costruita una cappelletta rurale intitolata a San Pasquale, tuttora in piedi ad angolo con la stradella intitolata con lo stesso toponimo, che si diparte da via Fanelli per raggiungere via Alberotanza. Durante il periodo compreso tra le due guerre mondiali, ma soprattutto nel secondo dopoguerra, il rione subì un considerevole incremento edilizio e demografico. Nel procedere pertanto alla revisione dei quartieri cittadini, in preparazione del nono censimento generale della popolazione, il consiglio comunale, con deliberazione del 14 maggio 1951, determinò con più precisione i confini di San Pasquale, fissandoli nella via Salerno (oggi Amendola) ad est, nella via Capruzzi a nord, nella via Re David ad ovest, nella strada privata Petrera a sud. L'alternarsi caotico di nuovi palazzi e modeste costruzioni di parecchi decenni fa, in un contesto assai carente di attrezzature sociali e con aree di circolazione assolutamente inadeguate all'intenso traffico che vi si svolge, costituisce la nota dominante del quartiere, in cui fa spicco lo stridente contrasto delle attrezzature universitarie del Politecnico e delle facoltà scientifiche dell'Università, inglobate nel comprensorio detto "Campus". Scarse sono le notizie di carattere storico e archeologico riguardanti la zona. Si sa solo del ritrovamento di tombe del IV-III secolo a.C., avvenuto nel 1931 in via Nizza angolo via Trento e nel 1960 in via Amendola, dove qualche altra scoperta di minore rilievo era stata fatta in precedenza presso lo stabilimento De Blasio. Negli anni ottanta, gli scavi per la realizzazione di un parcheggio al largo Omodeo furono interrotti per il ritrovamento dei resti di una chiesa rupestre ipogea. Secondo la testimonianza di Emmanuele Mola, pare che i baresi più facoltosi nella seconda metà del Settecento possedessero ville e giardini in un luogo molto salubre, detto "Monte", probabilmente coincidente con l'attuale via Celso Ulpiani. Interessanti sono i reperti di archeologia industriale, fra i quali spicca l'opificio Scoppio, attuale sede dell'Istituto tecnico industriale "Modesto Panetti". Sull'area che dal 19 luglio 1924 ospitava lo stabilimento della Birra Peroni, spostato il 15 maggio 1965 sulla via di Bitritto, sono state recentemente riedificate abitazioni. È invece tuttora attivo nel quartiere lo stabilimento per la torrefazione del caffè crudo, fondato da Leonardo Lorusso, della Saicaf S.p.A.. Forze dell'ordine: Compartimento di Bari della Polizia postale e delle telecomunicazioni in via Giovanni Amendola Commissariato "Bari nuova Carrassi" della Polizia di Stato in via Pietro Leonida Laforgia Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) in via Giovanni Amendola Scuole statali: Scuola Elementare "Edmondo De Amicis" in via Giuseppe Re David Scuola Elementare "Re David" in via Adolfo Omodeo Scuola Media "Giovanni Laterza" in via Giuseppe Zanardelli Scuola Media "Michelangelo" in viale Luigi Einaudi Convitto nazionale "Domenico Cirillo" in via Domenico Cirillo Istituto Tecnico Industriale "Modesto Panetti" in via Giuseppe Re David Istituto Tecnico Commerciale "Domenico Romanazzi" in via Celso Ulpiani Istituto Tecnico Commerciale "Giulio Cesare" in viale Luigi Einaudi Chiese cattoliche parrocchiali: Parrocchia San Pasquale in via Carlo Pisacane Parrocchia Sant'Andrea in via Leonida Bissolati Parrocchia San Marcello in via Giuseppe Re David Enti Pubblici: Uffici Finanziari in via Giovanni Amendola Direzione Provinciale del Tesoro in via Leonida Bissolati Ufficio Scolastico Regionale in Via Sigismondo Castromediano Ufficio Scolastico Provinciale in via Giuseppe Re David Automobile Club d'Italia e Pubblico Registro Automobilistico in via Giovanni Amendola Uffici Postali: Bari 6 in via Gaetano Postiglione Bari Sud in viale Luigi Einaudi Bari Ufficio Postale Mobile in via Giovanni Amendola È possibile raggiungere il quartiere San Pasquale con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 9, 10, 21, 22, 35, CPJ; Treni della Ferrovie del Sud-Est, stazione Bari Sud Est; Tangenziale di Bari SS 16, uscite 13 e 13B. Il sito della Circoscrizione Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, su sestacircoscrizionebari.it. URL consultato il 20 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2012).

Poggiofranco

Poggiofranco è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al II municipio (ex III circoscrizione). Il quartiere si trova nelle vicinanze del centro della città a circa 4 km di distanza da esso e confina: a nord e a ovest con il quartiere Picone delimitato da: viale Papa Giovanni XXIII, viale Domenico Cotugno, via Generale Nicola Bellomo e Strada Torre Tresca fino al ponte della tangenziale; a est con il quartiere Carrassi delimitato da via Giulio Petroni; a sud con il quartiere Carbonara di Bari delimitato dalla tangenziale SS16. Ovest con Via Giuseppe Tatarella, nord con Viale Papa Giovanni XXIII, sud con la SS16, est con Via Giulio Petroni Il quartiere Poggiofranco è considerato da alcuni parte integrante del vicino quartiere Picone, poiché ne rappresenta l'area più moderna. La sua è una storia recente, dal momento che è nato immediatamente dopo la grande espansione di Bari iniziata negli anni venti, ed è costituito in prevalenza da moderne costruzioni, circondate da numerose aree adibite a verde, il cui nome, Poggiofranco, risale alla famiglia Amoruso Manzari, un tempo proprietaria di molti suoli nella zona, a ricordo del capostipite "Francesco". Attualmente è uno dei rioni dall'aspetto più moderno di Bari, per la presenza di alti palazzi e numerosi edifici commerciali, ubicati principalmente nella zona comprendente le aree di circolazione denominate via Camillo Rosalba (la via principale del quartiere), via Salvatore Matarrese, via Orfeo Mazzitelli, via Antonio Lucarelli e via Giulio Petroni. L'attuale Presidente del Municipio II è l’avv. Gianlucio Smaldone. Liceo Linguistico e Istituto Tecnico Economico Marco Polo - Sito web Liceo Classico Socrate - Sito web Istituto Professionale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera Armando Perotti - Sito web Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali e Turistici Nicola Tridente - Sito web Scuola Media Statale Tommaso Fiore - Sito web Scuola Media Statale Nicola Zingarelli - Sito web È possibile raggiungere il quartiere Poggiofranco con i seguenti mezzi pubblici: Linee di autobus dell'AMTAB: 6, 9, 10, 11, 11/, 27, D; Tangenziale di Bari SS 16, uscita 11. Bari Quartieri di Bari Picone (Bari)