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Arsenale greco di Siracusa

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Arsernale navale
Arsernale navale

L'arsenale greco di Siracusa è una parte del porto piccolo, detto Lakkios, dove anticamente si fabbricavano e si riparavano le imbarcazioni. Per agevolare il lavoro potevano essere tirate in secco quando subivano delle avarie o per poter ristrutturare gli scafi.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Arsenale greco di Siracusa (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Arsenale greco di Siracusa
Via Agatocle, Siracusa

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 37.069444444444 ° E 15.29 °
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Indirizzo

Arsenale greco

Via Agatocle
96100 Siracusa
Sicilia, Italia
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Arsernale navale
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Siracusa
Siracusa

Siracusa () è un comune italiano di 116 051 abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale omonimo, in Sicilia. Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla. Fu la patria del matematico Archimede, che si pose a capo della sua difesa durante l'assedio dei Romani nel 212 a.C. Divenne capitale dell’impero bizantino sotto Costante II. Siracusa fu per secoli la città capitale della Sicilia, fino alla conquista islamica, avvenuta nell'878, che comportò la rovina della città in favore di Palermo. Con la conquista normanna divenne una contea normanna del Regno di Sicilia. Trasformatasi in epoca spagnola in una fortezza, il suo centro storico, Ortigia, assunse l'odierno aspetto barocco con la ricostruzione intrapresa a seguito del violento terremoto del 1693. Durante la seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile. Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'UNESCO nel 2005, congiuntamente alle Necropoli Rupestri di Pantalica, patrimonio dell'umanità. Attualmente è la quarta città della Sicilia per popolazione residente, dopo Palermo, Catania e Messina.