place

San Giorgio (Catania)

Pagine con mappeQuartieri di Catania

San Giorgio (San Gioggiu in dialetto catanese) è un popoloso quartiere di Catania, che dal 2013 fa parte della vasta VI Circoscrizione, risultata dall'accorpamento delle ex IX e X Municipalità, la quale include tutti i quartieri a sud dell'aggregato urbano: Librino, Fontanarossa (dove è sito l'omonimo aeroporto), Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Pigno, Plaia, Villaggio Santa Maria Goretti fino ad arrivare alle frazioni di Primosole (dove sfocia il fiume Simeto), comprendendo anche la Zona industriale di Pantano d'Arci e Passo Martino. Area edificata piuttosto compatta posizionata ai margini dell'area urbana, nel quadrante sud occidentale della città; confina a nord ed est con una vasta area cuscinetto che la divide dal tessuto urbano di Catania, formata da un'area costituita da terreni agricoli quasi del tutto abbandonati e terreni incolti denominata "Telegrafo Vecchio" o "Parco Monte Po" (oltre la quale vi è a nord-ovest Monte Po appunto e a nord-est San Leone), ad est con la contrada Fossa della Creta, a sud-ovest con il Villaggio Sant'Agata, a sud invece confina con il quartiere Librino, i quali confini si identificano con i viali Ammiraglio Colonna, Grimaldi e Biagio Pecorino e ad ovest invece confina con la frazione Cravone di Misterbianco. Il quartiere San Giorgio un tempo florida area agricola, è legata indissolubilmente alla storia del vicino Librino. Negli anni 1960 con grave ritardo venne redatto il PRG da Luigi Piccinato, adottato nel '64 e approvato nel '69 dal consiglio comunale; Il piano prevedeva la costruzione di aree di edilizia residenziale pubblica e cooperative edilizie, varie attrezzature pubbliche e verde, progetto di urbanistica razionalista di grande respiro europeo, che avrebbe portato alla rottura del monocentrismo catanese, costituendo così una città nuova, funzionale, autosufficiente, ricca di servizi ed attrezzature, riequilibrando a sud l'espansione della città che in quegli anni vedeva raggiungere il picco di oltre 400.000 abitanti, tutto questo almeno sulla carta. Nel 1970 venne dato incarico allo studio del famoso architetto giapponese Kenzō Tange di produrre un progetto di sistemazione urbana, consegnato nel 1972 e reso esecutivo dal piano di zona del 1976. Varie vicende e l'incapacità politica portarono ad uno stravolgimento e al mancato completamento del piano. In un primo momento fu l'autorità aeroportuale a bloccare l'iter a causa dell'altezza di alcune torri residenziali, definendole d'ostacolo alle manovre degli aeromobili in partenza ed arrivo al vicino aeroporto di Fontanarossa. In seguito vi furono contenziosi a causa degli espropri dei terreni, dove gli ex proprietari chiesero di essere indennizzati a prezzi da area edificabile anziché da area agricola. Durante questo periodo di stasi, l'area fu soggetta ad una selvaggia lottizzazione cui fece seguito una massiccia edificazione abusiva, che venne colpevolmente sanata dalla politica di quegli anni. In seguito a ciò fu necessaria una variante del progetto originario che inglobasse questo nuovo tessuto urbano autocostruito, approvata nel 1979. Ciò portò ad un aumento della densità abitativa a danno delle aree destinate ad attrezzature e verde pubblico. Il quartiere è così contraddistinto da un tessuto che richiama vagamente lo schema romano del cardo e decumano configurandosi in uno schema urbanistico ortogonale o "a griglia" con strade di modesta ampiezza e molte prive di marciapiede, che si irradiano dalle vie principali del quartiere, gli stradali San Giorgio e Cravone, le quali si intersecano con altre strade perpendicolari ad esse. Gli spazi pubblici quindi si riducono alle sole strade e a qualche sparuto slargo. La stragrande maggioranza degli esercizi commerciali è concentrato in queste due ultime vie che soventemente durante il giorno risultano intasate di traffico a causa del parcheggio sregolato che riduce ulteriormente la già esigua larghezza delle strade. Gli edifici che formano l'abitato sono di modesta elevazione, composti tutt'al più da palazzine, villette mono e plurifamiliari, talvolta i piani più bassi sono provvisti di garage e botteghe, costruzioni connotate da un basso profilo architettonico, tipico degli edifici autocostruiti durante il boom economico degli anni 1960. Il quartiere è privo di molti servizi e presenta rarefatte aree di aggregazione sociale, costituite essenzialmente da pochissime piazzette e qualche parco giochi, a questi si sostituiscono gli esercizi commerciali, come bar, chioschi e i centri scommesse. Grave è l'assenza di spazi verdi fruibili, il comune ha comunque in previsione di costituire un'area verde nell'area del parco suburbano di Monte Po, diventando il più grande polmone verde della città. Non si conoscono tuttavia i termini di tale progetto né tantomeno quando questo verrà realizzato. Gli assi viari principali sono gli già citati stradali San Giorgio e Cravone, preesistenti alla nascita del quartiere, essi si configurano come la spina dorsale della viabilità dell'area, collegandolo verso est con la contrada Fossa della Creta e quindi con via Palermo, e a nord-ovest con il quartiere di Monte Po. A questi si aggiunge il viale Carmelo Rosano, che si innesta pressappoco in direzione nord sud sulla viabilità di Librino, tagliando il quartiere in due, collegandolo con via Palermo, a cavallo del confine ideale tra Nesima Inferiore e San Leone. Per quanto riguarda i trasporti pubblici il quartiere è servito da poche linee di bus urbani gestiti da AMT: 525 circolare con partenza da Piazza Borsellino. 601 circolare di quartiere con partenza dal parcheggio scambiatore di Nesima, e serve (oltre a San Giorgio), la parte nord-est di Librino, Monte Po. 802N-802R circolari di quartiere con partenza dal parcheggio scambiatore Fontanarossa e servono i quartieri di Villaggio Sant'Agata, Librino, Pigno, lambendo la parte meridionale di San Giorgio. La FCE ha in progetto di far passare la linea 1 della metropolitana nelle immediate vicinanze della porzione sud del quartiere, le quali stazioni più vicine saranno "Verrazzano" sotto l'asse attrezzato, nella parte est del quartiere Librino, l'altra denominata "Palermo" in via Fossa della Creta. Tratta in attesa di finanziamento. Poliambulatorio dell'ASP 3 con accessi da viale Biagio Pecorino e dallo stradale San Giorgio. Centro servizi del comune di Catania, nel quale ha sede la VI municipalità, anagrafe, centro sociale, ludoteca, biblioteca. Sito nello stradale San Giorgio n. 27 Asilo nido, scuole materne, elementari e medie: San Giorgio, Vitaliano Brancati, Cardinale Dusmet. Consultorio familiare, via Terre Forti n.3 Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice e di San Domenico Savio, Stradale San Giorgio, 5 Chiesa della Beata Maria Vergine e di Santa Maria Goretti, via dell'Iris, 5 Catania Municipalità di Catania

Estratto dall'articolo di Wikipedia San Giorgio (Catania) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

San Giorgio (Catania)
Via del Gabbiano, Catania San Giorgio

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: San Giorgio (Catania)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 37.493791 ° E 15.042449 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Via del Gabbiano

Via del Gabbiano
95121 Catania, San Giorgio
Sicilia, Italia
mapAprire su Google Maps

Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Librino
Librino

Librino (Libbrìnu, in dialetto catanese) è un quartiere della città di Catania, sito nella parte sud-ovest, progettato intorno alla metà degli anni sessanta come città satellite modello da Kenzō Tange. Dal 2013, dopo la riforma delle Municipalità, fa parte della vasta VI Circoscrizione, risultata dall'accorpamento delle ex IX e X Municipalità, la quale include tutti i quartieri a sud dell'aggregato urbano: San Giorgio, Fontanarossa (che comprende l'omonimo aeroporto), Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Pigno, Villaggio Santa Maria Goretti, Plaia, Primosole (dove sfocia il fiume Simeto), fino ad arrivare alla Zona industriale di Pantano d'Arci e Passo Martino. L'area in cui sorge il quartiere nelle antiche carte topografiche aveva il nome di Lebrino: il toponimo deriva dall'aggettivo latino leporinus (cioè "della lepre"). Il termine sostantivato leporinum è un evidente zootoponimo e costituisce una variante di leporarium o leporium, che identificava, nell'antica Roma, un "luogo dove abbondavano stanzialmente o venivano allevate le lepri in cattività a scopo venatorio". A tutt'oggi, infatti, nonostante l'abbondante urbanizzazione, vi sono presenti conigli selvatici e lepri. Area edificata ai margini sudoccidentali della città su terreni che prima erano agricoli, confina a nord con il quartiere San Giorgio, a nord-est con il quartiere Villaggio Sant'Agata, a sud-est con la contrada Gelso Bianco, a sud con il Pigno e a ovest con il comune di Misterbianco. Possiede sei contrade: Bummacaro, Cardinale, Castagnola, Nitta, Pozzillo e Moncada. La progettazione del quartiere fu prevista dal Piano Regolatore Generale di Luigi Piccinato, adottato nel 1964 e approvato nel 1969. Il progetto originale prevedeva l'accoglienza di circa 60.000 abitanti in un sistema moderno costituito da grossi anelli delimitati da larghe strade ed isole alberate, nonché strutture sociali, scolastiche, religiose ed amministrative tali da renderlo perfettamente autonomo dalla città. Nel 1970, in esecuzione del decreto dell'Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico, il comune di Catania affidò al gruppo Kenzō Tange e Urtec di Tokyo la redazione di un piano particolareggiato e all'Italstat l'effettuazione degli studi preliminari. Il progetto di Tange fu consegnato nel 1972 e reso esecutivo come Piano di Zona nel 1976. Esso prevedeva anche la realizzazione di alcune lingue di verde, specificatamente dedicate ai vari gruppi di stabili abitativi e di un vasto parco di 31 ettari, un'area, dunque, di dimensioni tali da diventare meta di gite fuori porta per i cittadini catanesi. Librino, insomma, era stata pensata fin dall'inizio come una sorta di new town, collegata al centro da un asse viario. Il risultato fu ampiamente inespresso. Nella scelta della zona non si tenne però conto del problema del forte inquinamento acustico prodotto dagli aerei che decollavano ed atterravano nel prospiciente aeroporto di Catania-Fontanarossa. La natura argillosa del terreno non ne consentiva una valorizzazione immobiliare e, da un punto di vista climatico e ambientale, la zona non era molto amata dai catanesi, che preferivano le pendici dell'Etna. È evidente che non si poteva pensare ad un insediamento abitativo di pregio e di livello elevato e il quartiere "modello" divenne un insediamento di case popolari e cooperative edilizie. A ridosso della zona, inoltre, a partire dai primi anni settanta, si era sviluppata la costruzione di case abusive ai margini dei quartieri Fossa della Creta e San Giorgio, ambedue confinanti con Librino. Il progetto disatteso in diversi punti finì per essere parzialmente modificato anche in seguito alla legge regionale 71 del 27 dicembre 1978 emanata allo scopo di procedere al "riordino urbanistico-edilizio". Fu necessaria anche una variante progettuale sull'altezza di alcune torri previste nel piano in seguito al contenzioso con lo Stato maggiore dell'Aeronautica che contestava all'amministrazione comunale il superamento dell'altezza massima prevista dalla Legge 58 del 4 febbraio 1963 per gli edifici vicini agli aeroporti. In seguito, le varianti divennero una prassi; proseguiva la massiccia edificazione abusiva e la cattiva gestione del territorio da parte delle amministrazioni locali. Decenni di abbandono e degrado dei pur moderni edifici e delle strutture urbanistiche del quartiere, hanno favorito lo sviluppo della criminalità comune e organizzata e dei reati ad essa collegati. Nell'ultimo decennio è stata posta una maggiore attenzione alle problematiche del quartiere che ha portato un miglioramento dei servizi, della viabilità e dei collegamenti con il centro cittadino. Chiesa di Nostra Signora del Sacramento, via delle Susine, 15 Chiesa della Resurrezione del Signore, viale Castagnola, 4 Chiesa di Santa Chiara in Librino, viale Moncada, 17 Chiesa Cristiana Evangelica "Assemblee di Dio in Italia", viale Nitta, 2 Chiesa Cristiana Evangelica "Parola della Salvezza", viale Grimaldi, 16/c 2 Chiesa Cristiana Evangelica Battista - Catania, Viale Castagnola, 6 La Porta della Bellezza, è un'opera monumentale, inaugurata dopo dieci anni di impegno il 15 maggio 2009 utilizzando come supporto il lungo muro in cemento dell'asse di attraversamento viario: un sottovia è stato decorato e la lunga cinta muraria abbellita con oltre 9000 forme di terracotta realizzate da 2.000 bambini delle scuole di Librino sotto la direzione artistica del critico d'arte Ornella Fazzina. I due importanti progetti di arte contemporanea, definiti Terzocchio – Meridiani di Luce dal mecenate Antonio Presti, già ideatore del grande parco di sculture e museo all'aperto Fiumara d'arte, sono frutto di un progetto di riqualificazione del quartiere a carattere etno-antropologico che ha impegnato importanti fotografi del mondo nel fissare nei loro scatti la gente, l'anima del quartiere. Gli artisti che hanno collaborato sono: Giovanni Cerruto, Michele Ciacciofera, Fiorella Corsi, Rosario Genovese, Giuliana Lillo, Italo Lanfredini, Simone Mannino, Pietro Marchese, Giuseppina Riggi, Nicola Zappalà e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catania, Tiziana Pinnale, Sergio Carpinteri, Maria Riccobene, Graziella Russo, Valeria Castorina, Valeria Sidoti, Miryam Scarpa, Corrado Trincali, Elisa Raciti, Marco Agosta, Alberto Celano. Dal 19 settembre 2015 è stata soppressa la linea 550 e la linea 555 è stata trasformata in Librino Express; la circolare di quartiere 802 è stata sdoppiata e potenziata in 802 rosso e 802 nero. La città satellite è collegata con il resto di Catania attraverso alcune linee di autobus urbani gestiti da AMT: Librino Express: linea veloce ad alta frequenza e con fermate dedicate, con partenza dalla stazione centrale, passaggio interno al porto, parcheggio scambiatore Fontanarossa, Librino. 439; stazione centrale, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Librino, carceri Bicocca, Zona industriale. 523: Piazza Borsellino, San Cristoforo, Zia Lisa, Librino, Gelso Bianco, Pigno. 538: Piazza Borsellino, San Cristoforo, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Librino, aeroporto, San Giuseppe La Rena, collina Primosole, Vaccarizzo. 601: Nesima, Monte Po, San Giorgio, Librino, Villaggio Sant'Agata. 802N e 802R: circolari di quartiere con partenza dal parcheggio scambiatore Fontanarossa, collegano esso con Librino, Villaggio Sant'Agata, Pigno, San Giorgio. È in corso di costruzione il prolungamento della metropolitana FCE che attraverserà il centro della città satellite dotandolo di due stazioni sotterranee: "Verrazzano", sotto l'asse attrezzato, tra i viali Grimaldi e Nitta. "Librino", all'interno dell'anello viario omonimo, nell'area dove dovrebbe sorgere il centro direzionale del Comune di Catania. La linea collegherà il quartiere rispettivamente con il resto della città e con l'aeroporto Fontanarossa. Nel quartiere sono presenti una società di rugby, l'Associazione Sportiva Dilettantistica I Briganti Librino e una società di pugilato, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Boxing Team Catania Ring. Vi sono poi due squadre di calcio: l'A.S.D. Librino 2012 Calcio, che dal 2012 ha lanciato un progetto sociale per dare la giusta dignità al quartiere, e l'A.S.D. Atletico Librino 2011 CT; entrambe militano nel girone H siciliano di 2ª Categoria. Infine, a Librino gioca anche la Catania F.C. Librino Calcio a 5, con sede però a Viagrande. Giuliana Gianino, Librino: un presente, per quale futuro?, IDOS, 2007.. Municipalità di Catania Sventramento di San Berillo Librino.it. https://web.archive.org/web/20160304102901/http://www.circumetnea.it/upload/tragittoMM.jpg http://www.comune.catania.it/la-citta/municipalita/municipalita/

Asse attrezzato di Catania

L'asse attrezzato di Catania è una strada a doppia carreggiata con due corsie e corsia d'emergenza per ciascun senso di marcia. Essa collega l'autostrada A19 Palermo-Catania con il Corso Indipendenza, nelle immediate adiacenze del centro del capoluogo etneo. Il progetto di un asse attrezzato a Catania risale alla fine degli anni sessanta ed era incluso nel "Piano regolatore generale Piccinato" adottato nel 1969 con la funzione di asse di attraversamento urbano sud ovest-nord est della città. L'asse attrezzato, secondo l'originaria previsione del P.R.G. vigente, avrebbe consentito la penetrazione nella città del flusso veicolare proveniente dall'autostrada A19, la raccolta e lo smistamento veloce del traffico proveniente dai comuni a sud ovest della provincia e dalla periferia. Quattro svincoli erano previsti, alla zona industriale di Pantano d'Arci, in via Palermo, a Picanello - Rotolo e infine alla "Circonvallazione", con uno sviluppo complessivo di circa 15 km. Le continue deroghe e i ritardi nell'esecuzione dei lavori portarono alla realizzazione di un tratto intermedio (quindi inutilizzabile) che rimase abbandonato. L'approntamento di un nuovo PRG negli anni novanta ridusse l'estensione dell'asse attrezzato alla sola strada di collegamento dell'autostrada A19 Palermo-Catania con i quartieri periferici di Catania. Una serie di problemi tecnici e burocratici ritardò ancora l'iter costruttivo; l'asse attrezzato venne aperto al traffico nel suo intero sviluppo soltanto il 31 luglio 2010, mentre un primo tratto, inferiore al chilometro, era stato inaugurato il 23 marzo 2010. Per il completamento e l'apertura al traffico dell'infrastruttura è stato determinante un accordo di sponsorizzazione con l'intervento della società Auchan che gestisce un grosso centro commerciale, posto nei pressi della coda ovest dell'asse attrezzato; tale primo tratto, già realizzato ma non aperto, era stato danneggiato da una serie di atti vandalici che ne impedivano l'apertura al traffico. La suddetta società ha provveduto a riparare i danni ottenendo in cambio la possibilità di utilizzare spazi pubblicitari giovandosi anche del potenziale afflusso di clienti al centro commerciale. L'infrastruttura mette in comunicazione una vasta area periferica di Catania con il centro della città collegandolo con la tangenziale e le autostrade. L'asse attrezzato si innesta direttamente sulla A19 Palermo-Catania subito dopo l'incrocio con la Tangenziale di Catania. Percorrendolo in direzione centro si incontra quasi immediatamente l'uscita Catania Zia Lisa, la quale a sua volta è collegata tramite una bretella con l'Asse dei servizi (per il porto e l'aeroporto). Dopo aver attraversato i popolosi quartieri periferici di Librino, San Giorgio e Fossa Creta, l'asse attrezzato termina al Corso Indipendenza, nelle immediate adiacenze del centro storico. Renato D'Amico, Catania. I quartieri nella metropoli, Le nove muse, 2001, ISBN 88-87820-13-9. Giuseppe Giarrizzo, Catania, Bari, Editori Laterza, 1986, ISBN 88-420-2786-3. Fulvio Mazza, Catania: storia, cultura, economia, Rubbettino, 2008. Mappa, su openstreetmap.org. Lavori di costruzione del 1° e 2°stralcio della strada di penetrazione urbana alla città di Catania collegamento con corso indipendenza. Esecuzione dello svincolo “Pigno” di collegamento tra l’asse attrezzato e l’autostrada A 19 Palermo – Catania, e costruzione viadotto di collegamento tra l’asse attrezzato e la viabilità ordinaria, su gruppoicm.com. URL consultato il 23 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).

PalaCatania
PalaCatania

Il PalaCatania è un impianto sportivo polivalente della città di Catania, utilizzato principalmente per ospitare eventi sportivi. I lavori per la costruzione del palazzetto dello sport di corso Indipendenza, furono avviati nel 1989. Ribattezzato PalaCatania, fu inaugurato, non ancora completo, il 26 novembre 1995, in occasione della partita di Serie A2 di pallavolo maschile tra la TNT Traco Catania e la Pallavolo Reima Crema. Il completamento della struttura avvenne poco più tardi, e a seguito di un sopralluogo effettuato il 30 aprile 1997 da parte di funzionari della Commissione provinciale di vigilanza sui locali pubblici della Prefettura di Catania, gli fu concessa l'agibilità per 4.000 posti a sedere. La struttura ha ospitato le gare di ginnastica artistica, ginnastica ritmica e pallavolo, nell'ambito delle Universiadi in Sicilia del 1997, nonché quelle di pallavolo ai Giochi mondiali militari del 2003, e ai mondiali maschili del 2010 e Gare di qualificazione per il World Grand Prix di pallavolo femminile 2015 e numerosissimi altri eventi. Il PalaCatania sorge in corso Indipendenza 227, nel quartiere San Leone, periferia ovest di Catania, ed è un impianto polifunzionale che ospita manifestazioni sportive o di altra natura, come i concerti. È il principale palazzetto dello sport della provincia di Catania ed uno dei quattro impianti più grandi dopo lo stadio Angelo Massimino, le Piscine Nesima e il PalaNesima (inagibile perché vandalizzato). Interamente coperto, in ambito sportivo è destinato alla pallacanestro, pallavolo, calcio a cinque e pallamano, e la capienza ufficiale complessiva è di 3.850 posti a sedere, distribuiti su quattro tribune. Sport 20 gennaio 2024 Musica e televisione Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su PalaCatania PalaCatania - Corso Indipendenza, CT, su comune.catania.it. URL consultato il 29-11-2019.

Nesima

Nèsima (Nèsima in dialetto catanese) è un quartiere della città di Catania della parte di nord-ovest, con oltre 20 000 abitanti. Esso è inserito nella V Circoscrizione, risultata dall'accorpamento delle ex VII ed VIII Municipalità, avvenuto nel 2013 (prima del quale infatti il quartiere era diviso fra le due Municipalità), che include anche i quartieri di Monte Po, una parte di San Nullo, San Leone e Curìa. Dal vocabolo di origine araba "Nesima", il cui significato è: "brezza", "aria fresca", "alito di vento". Con alcune lievi modifiche alle vocali ed alla pronuncia (Naseema, Naseemah, Nesimah, Nesimeh, Nessima, Nessimah) viene utilizzato come diffuso nome proprio femminile nei paesi di fede e cultura islamica. Il quartiere confina a ovest con Monte Palma e a nord-ovest con Lineri, entrambe popolose frazioni del Comune di Misterbianco, a nord-est con San Nullo, ad est con il quartiere Sacra Famiglia, a sud-est con San Leone, a sud e a sud-ovest con i quartieri Monte Po, Nunziatella e Telegrafo Vecchio. Sorge sopra le lave dell'eruzione del 1669. L'altitudine è compresa tra i 100 e i 160 m s.l.m. ed è caratterizzato dall'ampia veduta dell'Etna, dell'entroterra etneo e dagli edifici più alti si può vedere anche il Mar Ionio. Fu costruito a partire dagli anni cinquanta in seguito al piano di edilizia pubblica INA-Casa, il quale nucleo originario è identificabile tra le vie San Pio X, Leopoldo Nobili, Pitagora e la Circonvallazione, i cui isolati sono costituiti quasi totalmente da edifici di edilizia residenziale pubblica. Viene suddiviso geograficamente in due zone: Nesima Superiore e Nesima Inferiore. Nesima Superiore ha il suo epicentro in piazza San Pio X Papa, dove si staglia l'imponente figura dell'omonima chiesa, sede il venerdì mattina di un mercato rionale. Il tessuto urbano è quasi del tutto costituito da edilizia residenziale pubblica, ma è anche la porzione del territorio meglio infrastrutturata con la presenza del nuovo Ospedale Garibaldi, parcheggio scambiatore con annesso capolinea autobus urbani AMT, fermata Metropolitana "Nesima", Cittadella dello Sport, stazione di superficie della FCE dove transitano treni provenienti dai comuni pedemontani del versante etneo occidentale diretti a Catania e viceversa. Sufficiente la presenza di esercizi commerciali e di servizi alla persona. Nesima Inferiore gravita intorno a piazza Eroi d'Ungheria, dove ogni giovedì viene allestito un altro mercato rionale che per estensione, assortimento e frequentatori, si colloca subito dopo quello della celeberrima Fera 'o Luni di piazza Carlo Alberto. Il tessuto urbano è costituito principalmente da condomini privati, palazzine e case basse, quest'ultime concentrate tra la piazza Guglielmo Marconi e via Palermo. Il rione è ricco di esercizi commerciali delle più svariate tipologie merceologiche, dislocati soprattutto lungo gli assi viari del viale Mario Rapisardi e corso Indipendenza. Data la sua posizione di porta occidentale della città il traffico veicolare è una problematica che interessa l'intera porzione del territorio di Nesima. Il maggiore asse di penetrazione urbana è la Circonvallazione catanese. Per mitigare il fenomeno, nell'ambito dell'ammodernamento di tale strada, negli anni duemila è stato eliminato il semaforo che regolava l'incrocio con le vie Antonio Pacinotti e Filippo Eredia, sostituito dalla costruzione di due ampie rotonde: la prima in viale Lorenzo Bolano, intersecando via Francesco Miceli e via Carmelo Florio, quest'ultima funge da collegamento per il parcheggio scambiatore di via Michele Amari e il quartiere di San Nullo; la seconda rotatoria è stata realizzata nelle adiacenze dell'ARNAS Garibaldi, in sostituzione del precedente incrocio a livelli sfalsati con relativo cavalcavia e regola il traffico nel nodo viario tra la Circonvallazione, via Palermo e via Lineri. Altri grandi assi viari che confluiscono nel quartiere sono viale Mario Rapisardi e corso Indipendenza. È stato inaugurato il 30 marzo 2017 il prolungamento della linea 1 della Metropolitana, il quartiere è servito dalla stazione sotterranea in viale Lorenzo Bolano, collegata con l'attuale stazione di superficie della FCE e il parcheggio scambiatore munito del capilinea n°6 dei bus urbani AMT, costituendo un'importante nodo intermodale permettendo ai pendolari provenienti dall'hinterland di lasciare la propria auto ed entrare in città tramite il mezzo pubblico. La zona è servita da varie linee di autobus urbani gestiti da AMT ed FCE: Fanno capolinea o transitano dal parcheggio scambiatore: AMT 628R, 628N, 621, 642, 522, 702, 932; FCE circolare 22. Altre linee: 443, 635, 601. Il quartiere è attraversato anche da alcune linee extraurbane FCE ed AST che collegano la città ai comuni pedemontani del versante occidentale etneo. È già stato appaltato un'ulteriore prolungamento direzione Misterbianco con la costruzione di altre due stazioni sotterranee sempre ricadenti nel territorio della V Circoscrizione, denominate rispettivamente "Fontana" sotto l'omonimo viale nel territorio di Nesima superiore, la quale sarà collegata direttamente con l'Ospedale Garibaldi tramite un tunnel, e "Monte Po" a servizio dell'omonimo quartiere. Nel 2013 era previsto l'avvio al servizio della nuova linea veloce in sede protetta denominata BRT2 con capolinea il parcheggio scambiatore di Nesima, avrebbe collegato questo alla stazione centrale attraversando per intero l'asse dei viali e viale Africa raggiungendo il capolinea di piazza Papa Giovanni XXIII. Il progetto attualmente è fermo. Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Garibaldi Cittadella dello sport, formata da: piscina di Nesima, sede della blasonatissima Orizzonte Catania, dove vengono disputate delle importanti gare nazionali ed internazionali di nuoto sincronizzato e pallanuoto. PalaNesima dove vennero disputati i III Giochi mondiali militari del 2003. Campi di calcio a 11 e a 5 dove si disputano partite dei campionati italiani delle categorie dilettantistiche. Scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori: Vittorino da Feltre, Olivetti, Giovanni XXIII, Francesco Petrarca, Nazario Sauro, Carlo Gemmellaro'. Centro servizi del comune di Catania in via Padre Angelo Secchi dove sono ubicati anagrafe, biblioteca e anagrafe canina. Una sede operativa della protezione civile e della croce rossa italiana con annesso eliporto. 2 uffici postali Parco Gemmellaro, l'unico del quartiere, si trova tra corso Indipendenza e via Palermo a Nesima Inferiore, la zona è molto carente da questo punto di vista, nonostante la presenza di ampie aree inedificate insistenti nel territorio utilizzabili a tale scopo. Altra area a verde, seppur piccola, è costituita dalla porzione meridionale di piazza Eroi d'Ungheria. Commissariato di P.S. sito in piazza Eroi d'Ungheria. Nesima superiore: Chiesa di San Pio X, piazza San Pio X Papa [1] Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive. Chiesa dello Spirito Santo, via Antonio Pacinotti, 54 [2] Nesima inferiore: Chiesa di Santa Maria del Rosario, via Monte Po, 33 [3] Stazione di Nesima Nesima (metropolitana di Catania) Municipalità di Catania Catania

Monte Po (metropolitana di Catania)
Monte Po (metropolitana di Catania)

Monte Po è una fermata della tratta di prossima apertura della Metropolitana di Catania, Nesima-Monte Po. La stazione, di tipologia sotterranea, è in corso di finitura nei pressi del bivio tra la bretella di raccordo della circonvallazione di Catania con il RA15 tangenziale ovest "Catania circonvallazione-Misterbianco" e il Corso Carlo Marx, via principale del Polo commerciale di Misterbianco. È a servizio dell'omonimo quartiere di Monte Po, collegandosi ad esso tramite sottopasso pedonale liberamente utilizzabile anche per usi diversi dal viaggio, quali l'attraversamento protetto delle strade di grande comunicazione soprastanti; da piazza Mercato consentirà di raggiungere la porzione più prossima del Polo commerciale di Misterbianco e le strutture commerciali e civili adiacenti. La stazione Monte Po posta al confine occidentale della città di Catania, è di una tipologia differente dal resto delle stazioni esistenti; si sviluppa su tre piani interrati con una superficie complessiva di circa 5000 m². La progettazione è simile alla gemella "Fontana" e si articola sui tre piani, di banchina, intermedio e mezzanino ai quali si aggiunge il piano di copertura realizzato con una particolare tecnologia, con pilastri obliqui in acciaio e superfici vetrate che permettono l'ingresso della luce naturale. I lavori sono iniziati il 30 dicembre 2015, e la consegna, più volte prorogata, è annunciata per luglio 2024

San Leone (Catania)

San Leone (San Liuni in dialetto catanese) è un quartiere della città di Catania, facente parte dal 2013 della V Circoscrizione, risultata dall'accorpamento delle ex VII e VIII Municipalità, e comprendente anche i quartieri di Curìa, Nesima, Monte Po e una parte di San Nullo. È una zona molto trafficata per le numerose infrastrutture che ospita e per i numerosi collegamenti con le altre parti della città. È in questo quartiere che si trova il PalaCatania, la più importante sede dello sport di Catania, costruito per la XIX Universiade del 1997 svoltasi in Sicilia. Il quartiere nel suo complesso è tra quelli maggiormente degradati con forte presenza di malavita giovanile, che raggiunge l'apice nella zona che confina con il quartiere del Fortino e di San Cristoforo. Il quartiere è caratterizzato da enormi palazzi di stile popolare. Il quartiere è dedicato al vescovo Leone di Catania, quindicesimo della città, vissuto nell'VIII secolo d. C. al tempo della dominazione bizantina della Sicilia. Al vescovo è dedicata l'omonima parrocchia destinata, come del resto l'intero quartiere, a ospitare gli sfollati del quartiere San Berillo, sventrato negli anni cinquanta. San Leone confina a nord-ovest con il quartiere di Nesima, a nord e a nord-est con il quartiere Curìa, a sud-est con una zona senza nome storico al sud della quale c'è lo Zammataro e a sud-ovest con una zona non abitata chiamata Telegrafo Vecchio oltre la quale c'è il quartiere San Giorgio; il quartiere comprende la zona bassa tra il corso Indipendenza e via Palermo. Corso Indipendenza è l'arteria principale del quartiere: in questa strada sorge infatti il PalaCatania; il Corso si estende da piazza Risorgimento (nelle adiacenze del Fortino), separando proprio San Leone a sud da Curìa a nord, fino a piazza Eroi d'Ungheria (nel quartiere Nesima). Via Palermo è un'altra importante via del quartiere, è lunga circa 6 km e si estende da piazza Palestro, dove è sita la Porta Ferdinandea (nel quartiere Fortino) fino a piazza Guglielmo Marconi (nel quartiere Nesima). La via è collegata tramite una serie di infrastrutture ai quartieri di San Giorgio e Librino; inoltre tramite il Viale della Regione (fra Zammataro e Monte Pidocchio) il quartiere è collegato anche al cimitero comunale nel quartiere Acquicella. 522 Piazza Borsellino - Monte Po - Lineri 628N Circolare Esterna Destra 628R Circolate Esterna Sinistra 932 Piazza della Repubblica - Monte Po Chiesa di San Leone vescovo, via San Leone, 2 Catania Municipalità di Catania Sventramento di San Berillo PalaCatania San Leone-Rapisardi AMT Catania Leone II il Taumaturgo San Leone - Rapisardi, su comune.catania.it. URL consultato l'8 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2011). AMT Catania, su amt.ct.it. URL consultato il 10 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011).