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Crugnola

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Italy provincial location map 2016
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Crugnola è una frazione del comune italiano di Mornago posta a sud del centro abitato, verso Besnate. Crugnola è un piccolo centro abitato di antica origine, appartenuto alla pieve di Somma nel Milanese e dipendente dalla chiesa prepositurale di Arsago. Registrato agli atti del 1751 come un borgo di 151 abitanti, nel 1786 Crugnola entrò per un quinquennio a far parte dell'effimera Provincia di Varese, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1798 e nel 1799. Alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 218 abitanti. In età napoleonica (1809) venne aggregato a Crugnola il limitrofo comune di Vinago, ma solo due anni dopo anche il comune di Crugnola venne soppresso, e aggregato a Menzago. Tutti i comuni recuperarono l'autonomia nel 1816, in seguito all'istituzione del Regno Lombardo-Veneto. All'Unità d'Italia Crugnola contava 353 abitanti. Il comune venne soppresso nel 1869 e aggregato al comune di Mornago. Molte tracce della presenza di una chiesa a Crugnola si trovano nell'archivio diocesano di Milano. Le più significative riguardano le catalogazioni a partire dall'XI secolo riguardanti la pieve di Arsago, di cui Crugnola (all'epoca Colognola) faceva parte. L'attuale parrocchiale presenta una volta costruita nel XVI secolo, mentre la struttura originaria prevedeva una semplice capriata con travi a vista. La parrocchia, da sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arsago, dopo a revisione della struttura territoriale dell'arcidiocesi, avvenuta tra il 1971 ed il 1972, fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo, poi decanato di Somma Lombardo. Dal 1º novembre 2010 al 14 novembre 2022 la parrocchia fece parte della comunità pastorale "Maria Regina della Famiglia". Lombardia Beni Culturali - Crugnola, su lombardiabeniculturali.it.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Crugnola (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Crugnola
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Chiesa della Beata Vergine Assunta (Mornago)
Chiesa della Beata Vergine Assunta (Mornago)

La chiesa della Beata Vergine Assunta è la parrocchiale di Crugnola, frazione di Mornago, in provincia di Varese e arcidiocesi di Milano; fa parte del decanato di Somma Lombardo. Molte tracce della presenza di una chiesa a Crugnola si trovano nell'archivio diocesano di Milano. Le più significative riguardano le catalogazioni a partire dall'XI secolo riguardanti la pieve di Arsago, di cui Crugnola (all'epoca Colognola) faceva parte. Nel 1398 nei registri delle rendite della pieve di Arsago si trova: "Cappella di S. Maria di Colognola L. 6 S.98 D. 3 (ovvero lire 6, soldi 98, denari 3)". Nel 1455 si segnala in Crugnola una cappella o chiesa "Santa Maria di Crugnola" che ha un valore medio di 25 (lire), e accudita dal preposto Francesco di Cardano, il quale vi giunge due volte con un carro. Nel 1564 il gesuita Lionetto di Clivone, in visita alle pievi dell'attuale provincia di Varese, attesta l'esistenza nella pieve di Arsago di due chiese contigue, la prima dedicata a San Giulio di Orta e l'altra a Santa Maria Assunta, che funge da parrocchiale e che così è descritta: "lunga braccia 22 e larga 13, con tre altari, ma senza campanile". A quei tempi le due chiese versavano una duplice elargizione annua, il giorno di San Giulio (31 gennaio) ed il giorno dell'Assunta (15 agosto). I proventi venivano ricavati dall'affitto dei campi di proprietà della Curia di Milano. Dal 1569 in poi le informazioni riguardanti la chiesa di Crugnola provengono direttamente dall'arcivescovo San Carlo Borromeo, comunicate al vicario foraneo di Arsago Seprio, pieve da cui Crugnola dipendeva. Ai tempi di San Carlo la chiesa di Santa Maria Assunta ottenne l'autonomia religiosa, diventando una parrocchia a tutti gli effetti. La chiesetta più antica cadde in disuso verso la metà degli anni '50, dopo la morte dello storico parroco don Giuseppe Tosi (a Crugnola dal 1908 al 1956) le cui spoglie mortali riposano presso il cimitero del paese. La chiesa principale subì vari ammodernamenti nel corso dei secoli. Ad oggi risulta assai difficile reperire documentazioni inerenti ai lavori di costruzione ed ammodernamento dell'edificio religioso. Tuttavia, fino al XVIII secolo era documentata per iscritto un'interessante leggenda secondo la quale fu San Giulio di Orta ad edificare nel IV secolo una chiesa a Crugnola. Quello che è certo è che l'attuale parrocchiale presenta una volta costruita nel XVI secolo, mentre la struttura originaria prevedeva una semplice capriata con travi a vista. Ciò lo si desume anche dal materiale fotografico antecedente agli anni '50 del '900, quando don Giuseppe Tosi, con il contributo dalla popolazione, portò a termine la facciata, che nella parte superiore presentava pietre a vista ed un ampio finestrone, ora mascherato da una finta bifora. Tale antica apertura aveva il compito di illuminare l'ambiente sacro. L'apertura fu resa inutile a partire dal '500, giacché essa si venne a trovare al di sopra della volta in muratura, tuttora esistente. Questi fatti permettono di datare la struttura principale della chiesa intorno al '300/'400. È verosimile pensare, però, che il primo nucleo di questo edificio sia ancora più antico. Infatti, nel piccolo ambiente di raccordo tra il campanile (dotato di un concerto ambrosiano di tre campane, di cui due fuse da Felice Bizzozero) ed il presbiterio sono presenti delle decorazioni a graffiti (analoghe a quelle della controfacciata) e dei resti di archi affrescati chiaramente anteriori all'impianto barocco della chiesa. Ciò lascia supporre che la chiesa, prima del Concilio di Trento e della costruzione della navata, fosse orientata secondo l'asse nord-sud e che, con l'espandersi dell'antico villaggio, l'edificio sacro sia stato ampliato lungo il muro ovest (ove sorge la navata). Una datazione più antica della zona presbiterale può trovare un avallo osservando l'antica trabeazione del tetto, al di sopra della volta. Sopra alla navata il tetto ha un'altezza maggiore rispetto a quella che esso presenta al di sopra del presbiterio. Un'altra antica leggenda, tuttora ricordata dagli anziani del luogo, rende ancora più interessante gli edifici sacri di Crugnola. Si narra, infatti, che il cascinale, sito ai piedi della collina, sopra la quale sorgono le due chiese, noto con il nome di stal da bass ("stalla di sotto") fosse stato anticamente un convento maschile. Questa leggenda era rafforzata dalla presenza nell'antico ossario, attiguo alla chiesa principale ed ora defunzionalizzato, di alcuni teschi sormontati da copricapi religiosi. Inoltre, la medesima leggenda parla di un antico passaggio sotterraneo che collegava il convento alla chiesa. Infine, il territorio circostante le due chiese era anticamente adibito a camposanto (solo in epoca napoleonica i cimiteri verranno collocati al di fuori dei centri abitati) e nella chiesetta attualmente in disuso sono ancora visibili i due ossari (anch'essi inutilizzati da più di un secolo). Nei secoli XIX e XX la parrocchia rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arsago, fino alla revisione della struttura territoriale dell'arcidiocesi, avvenuta tra il 1971 ed il 1972, quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo, poi decanato di Somma Lombardo. Dal 1º novembre 2010 al 14 novembre 2022 la parrocchia fece parte della comunità pastorale "Maria Regina della Famiglia". La facciata a capanna della chiesa è caratterizzata da una parte centrale che appare come il prospetto principale di un edificio più piccolo, avente un ampio rosone cieco. Intorno alla parte centrale si erge il resto della facciata, che si configura come se fosse un ampliamento, con analogo profilo di gronda e una grande bifora cieca nella parte superiore. Mornago Arcidiocesi di Milano Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano Regione ecclesiastica Lombardia Chiesa della Beata Vergine Assunta, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Parrocchia di BEATA VERGINE ASSUNTA, su parrocchiemap.it. URL consultato il 21 ottobre 2021.

Mornago
Mornago

Mornago (Mornagh in dialetto varesotto, AFI: [murˈnɑːk]) è un comune italiano di 4 855 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Nel 1925 venne fondata da Luigi Angelino, in frazione Crugnola, la casa motociclistica Angelino Super-Moto. Sono state avanzate diverse ipotesi sull'origine del nome, ma la più attendibile è che il nome derivi dal latino Maurinus o Maurenus, personaggio di epoca romana che possedeva vasti appezzamenti di terreno nella zona dove oggi sorge Mornago. In seguito il nome venne variato (Morenago, XIII secolo) sino a raggiungere la forma odierna. Mornago è un centro abitato di antica origine, da sempre appartenuto al territorio milanese, nel cui ambito apparteneva alla pieve di Somma. Nel 1786, in seguito alla nuova compartimentazione della Lombardia austriaca, entrò a far parte della provincia di Varese, ritornando però già nel 1791 nella provincia di Milano. Durante l'età napoleonica (1809) il comune di Mornago venne soppresso ed aggregato al vicino comune di Casale Litta, recuperando l'autonomia dopo l'istituzione del Regno Lombardo-Veneto, nel 1816, all'interno del quale continuò ad appartenere alla provincia di Milano. Con l'Unità d'Italia (1859) Mornago fu inserito nel circondario di Gallarate della provincia di Milano. Nel 1869 vennero aggregati a Mornago i comuni limitrofi di Cimbro, Crugnola, Montonate e Vinago, ma Cimbro due anni dopo venne distaccata ed aggregata a Vergiate. Nel 1927 il comune di Mornago entrò a far parte della neocostituita provincia di Varese. Nel 2019 ricorre il 150º anno di fondazione del comune di Mornago. Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 agosto 1952. Il gonfalone è un drappo di azzurro. Chiesa San Michele Arcangelo in Mornago Chiesa Beata Vergine Maria in Crugnola Chiesa Sant'Alessandro in Montonate Chiesa Santi Gaudenzio e Biagio in Vinago Santuario Madonna del Buon Viaggio in Mornago Santuario del Ciclo-turista in Montonate Chiesetta San Rocco e Clemente in Mornago Chiesetta Madonna di Loreto in Vinago Cappelletta di San Gaetano Edicola Madonnina di Lourdes in Mornago Edicola della Madonina di Pezz in Mornago Edicola di San Carlo in Montonate 251 nel 1751 330 nel 1805 annessione a Casale nel 1809 498 nel 1853 531 nel 1861 Abitanti censiti I dati ISTAT si riferiscono al comune nella sua configurazione attuale, e non rispecchiano quindi i dati dell'epoca prefascista. Sono attive anche diverse associazioni nel territorio, sia d'arma che di aggregazione e promozione territoriale: Associazione Genitori per la Scuola Primaria e Secondaria di Mornago Gruppo Alpini Associazione Combattenti e Reduci Centro Ricreativo Quattro Campanili Pro Loco Mornago Gruppo Comunale di Protezione Civile Corpo Musicale Mornaghese Carabinieri in congedo Le principali manifestazioni che si svolgono sul territorio sono: Ultimo giovedì del mese di gennaio: falò della Giöbia a cura della Pro Loco 3 febbraio: falò di San Biagio organizzato dalla Polisportiva di Vinago Ultimo week end di maggio: festa del "Montonight" organizzata dal CSI Montonate 1º giugno: "Notte Bianca" organizzata dall'Amministrazione Comunale 2 giugno: Festa della Repubblica organizzata dall'Amministrazione Comunale Ultimo week end di giugno: festa del gruppo Alpini di Mornago Metà mese di luglio: festa patronale di Vinago Prima domenica di settembre: festa patronale di Crugnola Seconda domenica di settembre: festa patronale di Montonate 29 settembre: festa patronale di Mornago 8 dicembre: festa dell'Immacolata Concezione in Mornago organizzata dalla Parrocchia di Mornago con mercatini di Natale Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale comprende, oltre il capoluogo, le frazioni di Crugnola, Montonate e Vinago. Vi sono nuclei abitati isolati denominate: Cascina Bosco Grosso, Cascina Sarticcio, Cascina Ginestra, Cascina Risaia e località Crugnolino dove è situata la stazione ferroviaria della linea Gallarate-Laveno. Il 45,11 % del territorio di Mornago è occupato da boschi. 23,55% da aree verdi e coltivate. Nel tessuto economico di Mornago sono presenti diversi insediamenti industriali ed artigianali con particolare riguardo per le industrie metalmeccaniche, della filiera automobilistica, chimiche, del vetro e della lavorazione di tessuti. Dal 2017 è stato attivato il Consiglio comunale dei ragazzi (CCR), secondo lo standard disciplinato per legge. Naxxar Il 7 agosto 2010 a Naxxar (Malta) è stato siglato tra il sindaco di Mornago ed il sindaco di Naxxar l'accordo di gemellaggio tra i comuni. Esistono diverse società sportive nel territorio comunale, come la Insubria Volley Mornago, e associazioni calcistiche amatoriali come il CSI Montonate e la Polisportiva Vinago. Stazione di Mornago-Cimbro Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mornago Sito ufficiale, su comune.mornago.va.it. Lombardia Beni Culturali - Mornago, su lombardiabeniculturali.it.

Cimbro (Vergiate)
Cimbro (Vergiate)

Cimbro (Cimber in dialetto varesotto) è una frazione del comune italiano di Vergiate posta a nordest del centro abitato. Costituì un comune autonomo fino al 1869, quando venne aggregata al comune di Mornago. Due anni dopo la frazione fu staccata dal comune di Mornago ed aggregata a Vergiate. Fu un antico comune del Milanese. Registrato agli atti del 1751 come un borgo di circa 155 abitanti, nel 1786 Cimbro entrò per un quinquennio a far parte dell'effimera Provincia di Varese, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1798 e nel 1799. Alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 192 abitanti. Nel 1809 fu soppresso con regio decreto di Napoleone ed annesso a Cuvirone, a sua volta aggregato a Vergiate nel 1811. Il Comune di Cimbro fu quindi ripristinato con il ritorno degli austriaci, e l'abitato risultò essere popolato da 298 anime nel 1853, salite a 359 nel 1861. La soppressione dell'autonomia comunale giunse infine nel 1869 su decreto di Vittorio Emanuele II, che decise stavolta l'unione con Mornago, ma dopo soli due anni si risolse di riproporre l'antico modello napoleonico, riportando la località sotto Vergiate. Ogni anno, a metà settembre, si svolge il Palio Cimbrese che vede i quattro rioni del paese cimentarsi in sfide sportive e giochi di vario genere. Cimbro è situato vicino al torrente Strona (affluente del Ticino), ancora oggi infatti sono presenti alcuni mulini. Cimbro è situato a nord est del Comune di Vergiate, in una zona collinosa ricca di prati e boschi. Stazione di Mornago-Cimbro Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cimbro Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.

Crosio della Valle
Crosio della Valle

Crosio della Valle (Croeus o Cros in dialetto varesotto) è un comune italiano di 596 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Dal dialetto varesotto croeus o cros che significa "tracciati scavati nella montagna". Viene citata come Crucion sulla mappa del Ducato di Milano nella Galleria delle carte geografiche dei Musei Vaticani. Monumento notabile del comune è la piccola chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare martire, primo vescovo di Ravenna. L'edificazione originaria di questo edificio, come appurato dai rilievi archeologici, risale attorno all'anno 1000; nel 1119 una comunità di monache benedettine che si era stabilita presso il tempietto provvide ad ampliarlo. San Carlo Borromeo visitò la chiesina a metà del Cinquecento e colse l'occasione per dare indicazioni sulla necessità di ristrutturarla e ampliarla, così da ospitare più fedeli. Nella circostanza il tempio fu decorato con una serie di affreschi, di cui uno rappresentante san Carlo orante, che si aggiunsero al trittico più antico situato sul lato destro avanti il presbiterio, attribuito a Galdino da Varese e datato 1505. Sulla facciata che dà sulla strada si notano le figure di S. Antonio abate e di S. Cristoforo, mentre al centro sopra la porta di ingresso è affrescata una Madonna con Bambino; nel timpano si vede la colomba dello Spirito Santo e una decorazione meglio conservata. Sull'arco trionfale è venuta alla luce la scena dell'Annunciazione, mentre sulla parete dietro l'altare barocco si può contemplare la scena dell'agonia di Gesù nel Getsemani, pur mancando la figura del Cristo eliminato dalla posteriore nicchia barocca dove è posta una statua lignea dell'Addolorata. In epoca contemporanea il restauro della chiesa, promosso da un apposito comitato e condotto da un'equipe guidata da Rossella Bernasconi, ha riportato alla luce un'altra serie di affreschi nel presbiterio, nell'arco trionfale e nella parete nord, datata al 1607 e attribuibile alla scuola della famiglia De Avogadro. L'intervento ha inoltre messo in sicurezza la struttura: dopo aver effettuato uno studio approfondito, i lavori di consolidamento strutturale sono iniziati nel luglio 2012, mentre l'opera di restauro degli affreschi è proseguita fino al 2019. Il Battistero è stato dotato di un nuovo fonte battesimale in pietra della Val d'Ossola. Dalla piazza Paolo VI si apprezza il panorama sulla catena del Monte Rosa. 142 nel 1751 188 nel 1805 233 nel 1853 Abitanti censiti L'Accademia Musicale Camille Saint-Saens ha inaugurato la sua sede accademica presso Piazza Paolo VI, il 23 giugno 2007 con un concerto del giovane e apprezzato pianista Orazio Sciortino. L'accademia è dedita alla divulgazione dell'arte musicale ed al suo insegnamento, con corsi di musica che iniziano dall'insegnamento propedeutico della musica in culla per piccolissimi, fino ad arrivare a corsi di perfezionamento per adulti. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crosio della Valle Sito ufficiale, su comune.crosiodellavalle.va.it. Cròsio della Valle, su sapere.it, De Agostini.